Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 5 - Scena 1

From Baka-Tsuki
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Scena 1: Addio in scena[edit]

  • 1. ESTERNO DEL HOTEL - NOTTE
  • Un hotel abbastanza grande che si presenta come un luogo d'affari. La notte è calata, ma ancora non è del tutto nero come la pece.
  • 2. CAMERA DEL HOTEL
  • Una camera semplice senza molti mobili. E' abbastanza grande. KOUDAI KAMIUCHI, uno studente del secondo anno della scuola media, ha portato MIYUKI KARINO qui. Lei è circondata da un gruppo di uomini con sorrisi palesemente osceni. La sua faccia è totalmente bianca dalla paura. Dietro gli uomini c'è un letto matrimoniale.
  • MIYUKI
  • K-Kou-chan!
  • Ignorando MIYUKI, KOUDAI chiude la porta. Senza attendere un istante, MIYUKI prova a scappare. Uno degli uomini le blocca la strada. Alla ricerca di un posto dove nascondersi, lei istintivamente si precipita in bagno.
  • Fortunatamente, c'è la chiava sulla porta del bagno. MIYUKI chiude a chiave la porta. Si siede di fronte ad essa. Il suo respiro è agitato. Le figure degli uomini possono essere viste attraverso la porta parzialmente trasparente.
  • UOMO 1
  • Vieni fuori, mia dolce Miyuki-chan!
  • UOMO 2
  • Non essere spaventata! Andiamo, divertiamoci un po' insieme!
  • UOMO 3
  • Almeno lo sai quanto abbiamo dovuto pagare per te?!
  • Mentre gli uomini colpiscono la porta, le labbra di MIYUKI tremano. Si accovaccia abbracciando se stessa con forza. Trova non poche difficoltà mentre cerca di aprire freneticamente la sua borsa scolastica. MIYUKI finalmente apre la zip e tira fuori un cellulare con molti ciondoli attaccati ad esso.
  • Comincia a digitare con dita tremanti.
  • 3. SCHERMO DEL CELLULARE
  • "Aiuto! Degli strani uomini stanno cercando di...". Una pallida MIYUKI sta scrivendo sul suo cellulare. Improvvisamente si ferma. La telecamera si muove ad inquadrare la fine del messaggio, che dice semplicemente "Aiutami."
  • 4. DA RINO (FLASHBACK)
  • Cambio di scena su una sorridente ed arrossita MIYUKI della scuola elementare che sta ricevendo un'arruffata di capelli da DAIYA OOMINE.
  • Accanto a lei c'è KOKONE KIRINO. Lei è in piedi vicino a DAIYA e ha un'espressione di disagio sulla faccia.
  • 5. BAGNO
  • Sull'orlo delle lacrime, MIYUKI continua a digitare. La telecamera stringe sullo schermo del cellulare: "Aiutati Dai-kun!". Lei preme un pulsante. "La tua e-mail è stata inviata."



◆◆◆ Daiya Oomine - 9 Settembre MER 08:10 ◆◆◆[edit]

Se fosse fatto un film della mia vita, quei cineasti scoprirebbero che è inutile aspettare che la sceneggiatura si scriva da sola; la storia della mia lotta per trascendere i miei limiti potrebbe essere originale, ma non sarebbe ben accolta. Argomenti come 'scatole' e 'O' sono troppo poco plausibili per il frequentatore di cinema medio.

Se non altro, penso che le scene che coinvolgono la mia vita amorosa passata attrarrebbero un sacco di spettatori. Ah, ma in tal caso, essi vorrebbero virare su un lieto fine. Diciamo ad esempio che io morissi di una malattia terminale; Kiri viene a patti con la mia morte e va per la sua strada. Come suona quel finale? Pochi decenni fa, sarebbe stato un successo.

Sfortunatamente, in realtà non sono morto. La vita prosegue anche dopo che la colpiscono tragedie che lasciano cicatrici permanenti.

La storia di Daiya Oomine è finita da tempo.

Il sipario è sceso.

Pertanto, dovrei porre fine a tutto ciò che rimane della mia vita umana.


Per fare questo quindi, sono tornato a scuola.


"Ok Kazu-kun... perché non ammetti semplicemente che sei rimasto affascinato dalla mia bellezza?"

"E' ora di aprire gli occhi, Hoshii! Rispondile: 'No. Ti fissavo solo perché ti ho scambiato per una gigantesca mosca da letame.'"

Kiri e Haruaki stanno scherzando tra di loro nonostante le lezioni stiano per cominciare.

Provo ad unirmi mentre siedo al mio banco:

"Ho sempre utilizzato l'espressione 'sete di sangue' senza pensarci troppo, Kiri, ma grazie a te ho finalmente capito il suo vero significato. Non ne abuserò più in futuro. Grazie."

"Eh? Aah, la mia brillantezza ti ha reso incapace di sopportare la tua stessa miseria e ti ha fatto sentire assetato di sangue verso te stesso? Ben fatto!"

Che conversazione falsa e superficiale. E' come copiare qualche popolare canzone guardando il testo.

E' doloroso guardarli continuare in questo modo palesemente falso.

Sono scomparso per lungo tempo. Inoltre, ho ottenuto una 'scatola' e sono cambiato. In più, alcune persone nella nostra classe potrebbero aver visto quel video di Shinjuku e notato il mio ruolo da protagonista. E infine, all'improvviso sono tornato alla fine delle vacanze estive. Non c'è modo che possa reintrodurmi in questa vita scolastica di tutti i giorni soltanto dopo un solo giorno dal mio ritorno.

La tiepida atmosfera che Kiri era solita lottare per ottenere non esiste più. Come ulteriore prova di questo, alcune ragazze la stanno evitando.

Molto probabilmente, la vita scolastica di tutti i giorni sarebbe stata infranta comunque, se fossi tornato o meno. L'arrivo di Maria Otonashi e le varie 'scatole' in cui Kazuki Hoshino è stato coinvolto hanno aperte diverse microfratture in essa. Ciò nonostante, Kazu potrebbe essere in grado di mantenere la pace se scegliesse di farlo—ma ora che ha superato il 'Gioco dell'Ozio', Kazu non è più interessato a qualcosa di così futile.

Questa falsa vita quotidiana sta per terminare.

E io le infliggerò il colpo di grazia.

Ieri ho portato diverse decine di studenti sotto il mio controllo. Questa scuola segna il punto di partenza per il mio schema.

Se ogni cosa influenzata da una 'scatola' è 'distorta', coprirò tutto il mondo intero di questa 'distorsione'.

Uso il mio cellulare per scrivere un messaggio ad un certo assassino. Uno degli studenti sotto il mio controllo mi aveva dato il suo contatto.

"Sono Daiya Oomine. Voglio parlare, quindi incontriamoci sul tetto durante la pausa pranzo. Mi assicurerò che la porta sia aperta."


La Presidentessa del Consiglio Studentesco accetta la mia richiesta e appare sul tetto della scuola durante la pausa pranzo.

"Ne è passato di tempo, Oomine-kun. Hmm? Ah, giusto, questo non è vero. Credo che questa sia la prima volta che i nostri "veri" noi stessi si parlano, no?" dice. "Non potevi scegliere un posto migliore per dichiararti? Sto sudando da matti."

Mi aspettavo che stesse ancora recuperando dal 'Gioco dell'Ozio', ma... questa ragazza ha il coraggio di conversare casualmente con qualcuno che le è stato avversario in una lotta fino alla morte. Ecco la Iroha Shindou che conoscevo.

Questo non fa altro che rafforzare la mia decisione di chiamarla in causa.

"Ti ricordi di avermi ucciso, giusto?"

La mia domanda senza mezzi termini provoca uno spalancamento dei suoi occhi per una frazione di secondo, ma poi lei rapidamente ride dicendo "a me sembri piuttosto vivo, se me lo chiedi!"

"Sembra che tu te ne ricordi."

Shindou si morde le labbra e si gratta la testa. Può sembrare fredda, ma in realtà non lo è. Lo sguardo sulla sua faccia mostra che sta solo recitando.

"Beh, lascia che ti rinfreschi la memoria. Dovresti essere abbastanza intelligente da sapere che quell'incidente non era un sogno né un'illusione. Ma credo che ci siano alcune lacune della tua memoria. Ricordi l'identità del colpevole?"

Shindou esita un po' e risponde con disprezzo.

"...era Kamiuchi, giusto?"

"Giusto. E visto che te lo ricordi, sono sicuro che ti sia anche chiesta come ha potuto Koudai Kamiuchi essere in grado di fare una cosa del genere" dico. Poi, menziono una certa parola. "Aveva una 'scatola'."

Shindou rimane in attesa che continui. Tuttavia, tengo la bocca chiusa, convinto di aver già detto abbastanza.

Vedendomi mantenere il silenzio, si gratta la testa.

"Umm... Non hai tagliato un po' troppo la tua spiegazione?"

"Non ho detto abbastanza perché tu capisca almeno qualcosa di ciò che stava accadendo?"

"Sembra che tu mi stia sopravvalutando. Non sono brava ad arrivare alle conclusioni o cose simili, sai? ...Ma una 'scatola', huh. Dalla formulazione delle tue parole, immagino che sia lo strumento che ha creato quel gioco assassino? O dovrei pensare di essa come uno strumento che, tra le altre cose, ha il potere di creare un simile gioco?"

Come mi aspettavo, Shindou è stata in grado di arrivare a delle conclusioni ricche di informazioni in così breve tempo.

Non solo quello, si incammina già verso la conclusione:

"Quindi? Potrebbe essere che anche tu abbia ottenuto una di quelle 'scatole', Oomine-kun?"

Heh, cosa stavi dicendo sul "non sono brava ad arrivare alle conclusioni"?

"Si. Anche se non è specializzata a creare giochi di morte, possiedo anche io una 'scatola' proprio ora. Beh, suppongo che non sia stato troppo difficile per te immaginarlo, visto che ho sollevato io stesso questo argomento dopo averti chiamato qui fuori."

"Uh, beh, ho solo realizzato che sei cambiato, e ciò rende chiaro che qualcosa debba esserti successo."

Sono cambiato?

Non è difficile da credere, immagino, dopo tutto quello che ho fatto da quando sono diventato un 'proprietario'.

"E cos'è esattamente una 'scatola', allora?"

"E' un oggetto che può esaudire qualsiasi desiderio."

"Qualsiasi desiderio? Non male. Ma sicuramente non si può prendere qualcosa del genere alla lettera, vero? E' destinato ad essere qualche sorta di oggetto maledetto. Come un pezzo di equipaggiamento che non puoi più togliere in uno dei tanti famosi RPG[1]. Ah, fammi chiarire: ho abbastanza buon senso per rifiutare quella storia della 'scatola'. Ma poiché non otterremo nulla facendo così, sto proseguendo col presupposto che esista davvero" dice. Con un atteggiamento denigratorio, Shindou aggiunge: "A parte questo, qual è il tuo desiderio, Oomine-kun? Un amore ricambiato? Cavolo quanto sei carino!"

"Una rivoluzione a livello mondiale."

Shindou bruscamente rimane in silenzio.

"...sei serio?"

"Si."

Insicura su come reagire, Shindou risponde senza quasi alcuna espressione:

"Hah... vabbé. Ti prendo in parola. Quindi significa che stai cercando di stare in prima linea per cambiare il mondo usando quel potere? Ascolta, Oomine-kun—non credo che tu sia all'altezza del compito, e non penso che tu sia adatto, tanto per cominciare."

Di certo non è una che usa mezzi termini.

Eppure, la sua valutazione è perfettamente naturale visto che conosce soltanto il me del 'Gioco dell'Ozio'.

Come NPC, tutto ciò che ho fatto è stato rifiutare il contatto con gli altri. Non ho sostenuto nessun altro. Una persona che vuole "stare in prima linea" avrebbe dovuto proteggere gli altri giocatori come ha fatto Shindou.

Se fosse stato chiesto quale di noi sarebbe stato il leader perfetto in quel determinato momento, tutti avrebbe votato per Shindou.

Ma proprio per quello, "devo" sorpassarla.

Ecco perché l'ho chiamata qui fuori—

—sul tetto soleggiato dove produco una lunga ombra.

"Lascia che ti dica come ho intenzione di cambiare il mondo."

"Ah si?" risponde Shindou con scarso entusiasmo. "Sai, non sono davvero interessata ad essere onesti. Ti ascolterò se insisti, ma non possiamo almeno andare in mensa? Sto bruciando qua fuori."

"No."

"Ahah. Addio allora. Conosci già il mio indirizzo e-mail, quindi scrivimi due righe. Assicurati di intitolare la e-mail con 'il mio *brillante* piano per cambiare il mondo. Pft. Sicuramente hai guardato troppi anime[2], Oomine-kun. Se mi mandassi davvero una simile e-mail, non la aprirei nemmeno, figuriamoci leggerla."

Si gira, ma mi precipito davanti a lei.

"Ehi. So di essere così affascinante che non vuoi lasciarmi andare via, ma alle ragazze non piacciono i ragazzi insistenti, lo sai? Se fossi Yuuri, piangerei davanti ai miei ammiratori per indurli a pestarti."

Shindou mi aggira.

Ma questo non importa più. Ho già raggiunto il mio obiettivo.

Le ho già fatto calpestare la mia ombra.


Dunque—

Il suo peccato dell'omicidio fluisce dentro di me.


Cavolo, è feroce...

Sto avendo difficoltà a rimanere in posizione eretta.

Quando ho avuto a che fare con quella ragazza della scuola media, c'era un fortissimo sentimento di odio, ma questo nuovo peccato è proprio tagliente come un rasoio. E' un diavolo di stimolante. Basta un attimo di disattenzione e quel peccato che sta penetrando in me farebbe a brandelli facilmente le mie interiora.

Ma riesco ad assorbire anche un tale peccato.

"Shindou" dico rivolto alla sua schiena, "Annega nei tuoi stessi peccati."

Afferro l'ombra del peccato che ho appena ricevuto e—

"—!!!"

—la ingoio.

"Uh...Ah,...AH!"

Un attimo prima di raggiungere la maniglia della porta, Shindou all'improvviso geme di dolore. La sua faccia distorta nel dolore, cade in terra, come se il suo cuore venisse schiacciato. E' intrisa di sudore freddo. Shindou sta provando lo stesso dolore tagliente che provo io.

Soffri. Questo è il tuo peccato.

La guardo mentre mi fissa a malo modo dalla sua posizione rannicchiata in terra.

"Cosa... hai... fatto?!"

"Nonostante il tuo aspetto composto, sembra che non tu non abbia per nulla superato la questione, dopotutto. Sei solo diventata brava a nasconderlo, huh."

"Ti ho chiesto cosa hai fatto!"

"Ho semplicemente fatto in modo che richiamassi il tuo senso di colpa."

"...Hah?"

"Oh beh. Lascia che ti dia una spiegazione sulla mia 'scatola', la 'Ombra del Peccato e del Castigo'. E' una 'scatola' che mi permette di soggiogare gli esseri umani e controllarli a mio piacimento. Una volta che ingoio le 'Ombre del Peccato' delle persone, quelle ricordano il momento della loro vita quando i loro spasimi di rimorso erano al loro livello peggiore. Ad essere esatti, ricordano i sentimenti che hanno provato in quel momento. Nel tuo caso, quel momento è quando hai commesso quegli omicidi durante il 'Gioco dell'Ozio'."

"...Q-Questi sentimenti sono... di allora...? Non... mi meraviglia che mi sembrassero così familiari" dice mentre le lacrime compaiono sui suoi occhi.

"Sei stata [soggiogata]. Adesso posso controllarti a mia volontà."

Tenendosi il petto, si rialza e assume un atteggiamento ostile.

"Pensi che [soggiogare] me in questo modo dimostrerà il tuo così alto calibro o cosa?"

"Non ci sarebbe alcun senso in quello, no?"

Shindou corruga la fronte.

"...A-Allora che hai in mente?"

"Il potere della 'Ombra del Peccato e del Castigo' viene attivato attraverso le ombre. Vedi la mia sagoma sul pavimento? Ecco. Questa ombra, che è diventata più scura del nero a causa degli innumerevoli peccati che ho mescolato al suo interno, è la mia 'scatola'. Ma questa 'scatola' non appartiene solo a me. E' condivisa tra tutte le persone i cui peccati sono stati assorbiti al suo interno."

"...Questo significa..."

"Significa che puoi usarla anche tu."

Shindou spalanca gli occhi.

"Aspetta. In tal caso, mi hai chiamato qui fuori perché volevi...?"

Veloce di comprendonio come sempre.

Immaginando cosa sto per dire, lei continua:

"Volevi farmi tua alleata?"

Le rispondo sollevando audacemente un angolo della mia bocca.

Voglio aumentare le mie possibilità di vincere contro Kazuki e i suoi compagni. A tale scopo, ho bisogno della volontà inflessibile di Iroha Shindou.

"Appurato questo, se non sei d'accordo con le mie intenzioni, non vorrai cooperare. Pertanto, ti spiegherò cosa ho intenzione di fare."

"...Si, si, ho capito. Basta che fai qualcosa per questo dolore!"

"Impossibile. Quel dolore è stato tuo sin dall'inizio. Io l'ho semplicemente risvegliato. Fai qualcosa tu al riguardo. Altrimenti, non sei degna del mio potere, e mi limiterò dunque solo ad usarti a mio vantaggio come fossi un servo."

"Tu, brutto incompetente sociopatico...! Tch, ok ok, ho capito! Non sottovalutarmi, okay? Finché so da dove questi sentimenti vengono fuori, è un fottuto gioco da ragazzi controllarli! Aspetta un secondo finché non riesco a ripulire la mia testa ancora una volta. Distruggerò quel tuo piano con solo le mie parole!" sibila... e poi prende un respiro profondo, come se si stesse riprendendo da una intensa serie di esercizi fisici.

Dopo qualche ulteriore respiro profondo, riesce gradualmente a calmarsi.

"Okay, procedi pure" mi incita Shindou, dopo aver riacquistato completamente la sua compostezza.

Non è affatto male. Di certo non mi aspettavo che recuperasse "davvero" in così pochi secondi.

"Va bene. Ho intenzione di rafforzare la bussola morale dell'umanità. Per fare questo, creerò una nuova prospettiva che sovrasta il mondo."

"Aah, si... mi sono completamente persa di già, ma va avanti."

"Okay, diciamo che stai per vandalizzare una statua di Cristo. Anche se sai che è solo un blocco di pietra senza vita, avrai comunque delle difficoltà a convincerti a farlo. Mettiamo che tu sia atea—sei comunque socialmente condizionata ad aver soggezione di Dio, ed è naturale aver paura che in qualche modo si possa finire maledetti."

"Si, credo tu abbia ragione."

"Che sia Buddha, Dio, la società o qualunque cosa: diventa più difficile commettere un misfatto se c'è una credenza in una entità universale che ci osserva che giudica le nostre azioni. Usando la 'Ombra del Peccato e del Castigo' creerò un nuovo osservatore universale."

"Come?"

"Hai mai sentito parlare degli 'Uomini-Cane'?"

"Ovviamente. Ah... ci sei tu dietro quel fenomeno? Ma perché hai preso un approccio così alla lontana anche se disponi di una 'scatola' che può fare tutto? Perché non hai solo desiderato che tutti si comportino seguendo l'etica sin dall'inizio?"

"Sono un realista, quindi il mio desiderio era limitato."

"Hmpf? Poverino. Oh, beh, ma se le altre persone possono anche loro usare quel tuo potere per controllare qualcuno, ci "sarà" qualcuno che ne abuserà, giusto?"

"Forse, ma non è effettivamente un problema."

"Tu credi?"

"Non ho intenzione di creare [padroni] a caso. A meno che qualcuno che sia già un [padrone] lo consenta, è difatti impossibile acquisire il potere per controllare gli altri. Ad ora, sono io l'unico [padrone] di questa scatola. In realtà, tu sei anche la prima a conoscere il fatto che la 'Ombra del Peccato e del Castigo' sia una 'scatola' che può essere condivisa."

"Oh, quale onore" dice con sarcasmo. "Ma ciò significa che io sarei in grado di creare nuovi [padroni] se tu mi rendessi un [padrone], giusto? Non perderesti traccia se il numero degli utenti aumentasse esponenzialmente?"

"I [padroni] non passeranno il loro potere con noncuranza. Capirai il perché una volta che avrai effettivamente acquisito questo potere."

"Scoprirò il perché, huh... beh, anche se fosse vero, ancora non mi hai convinto che quel potere non verrà abusato."

"Sei connesso agli altri attraverso i sentimenti di colpa. Se sei consapevole del fatto che stai abusando della 'scatola', ciò porterà a sentimenti di colpa. E questi sentimenti saranno trasmessi agli altri—specialmente ai [padroni]."

"Huuh. Quindi ognuno è un po' sotto costante sorveglianza reciproca."

Si morde nuovamente le sue labbra. Ah, se ricordo correttamente, lei ha l'abitudine di farlo.

"Beh, credo di aver capito. Ma Oomine-kun, perché hai utilizzato la tua 'scatola' per qualcosa come "quello"? Se me lo chiedessi, direi che saresti stato molto più felice se fossi stato onesto sui tuoi desideri."

"......"

Desidererei non doverglielo dire, ma ho bisogno della sua collaborazione.

Apro la mia bocca mentre mi tocco uno dei miei piercing.

"Odio le persone sconsiderate."

"Beh, non piacciono nemmeno a me, e penso che chiunque con un po' di cervello sarebbe d'accordo."

"Fino ad un certo punto nella mia vita, credevo che le vite fossero rovinate da una malizia cosciente. Pensavo che i criminali fossero responsabili della distruzione delle brave persone. Ma mi sbagliavo. Sono gli idioti sconsiderati che rubano la felicità altrui e rovinano le loro vite. Non le persone malvagie—sono gli sciocchi, i topi di fogna che sono incapaci di considerare quanto il loro comportamento egoista farà del male agli altri.

Prendiamo per esempio un taccheggiatore abituale. A causa delle perdite causate dal suo taccheggio, un negozio preso di mira potrebbe finire col chiudere. Uno dei dipendenti potrebbe non essere in grado di trovare un nuovo lavoro, e la sua famiglia potrebbe cadere a pezzi a causa della mancanza di denaro. Se il taccheggiatore prendesse in considerazione tutti questi fattori e continuasse comunque a rubare maliziosamente, allora sarebbe una persona malvagia. Ma la maggiorparte dei taccheggiatori non sono così. Hanno solo una vaga idea che il taccheggio sia una brutta cosa, ma rubano comunque pur di soddisfare i loro desideri senza nemmeno considerare il danno collaterale causato dalle loro azioni—e rovinano le vite degli altri senza nemmeno pensarci due volte."

"Oomine-kun," dice Shindou con un viso insolitamente serio. "La tua felicità è stata rubata da qualcuno del genere, giusto?"

Non ho intenzione di rispondere a questa domanda.

"Una volta che la 'Ombra del Peccato e del Castigo' avrà l'impatto desiderato sul mondo, le persone saranno più consapevoli dei loro peccati. E questa è anche la ragione del perché stia provocando una tale confusione riguardo gli 'Uomini-Cane'. Quando tutti rifletteranno sul senso di colpa, l'etica generale migliorerà. Le masse inizieranno a considerare le conseguenze delle loro azioni. Smetteranno di commettere crimini. E alla fine, il numero di tragedie diminuirà."

"Pensi che andrà tutto così bene?"

"Il dato è tratto. Non c'è più alcun modo di tornare indietro ormai."

Shindou mi guarda con occhi calcolatori.

"Ma dimmi... quello è davvero il tuo..." e si ferma. "...No, dimentica quello che ho detto. Umm, penso che la 'Ombra del Peccato e del Castigo' sia un sistema intelligente, e quello che stai facendo è piuttosto interessante, ma come ho detto prima, non penso che tu sia all'altezza del compito."

"Che ne dici di giudicarmi allora?"

"Mmh?"

"Ho intenzione di darti il potere di [padrone] adesso. Per [controllare] un [servitore] devi farti carico interamente del suo peccato. Ti passerò... si, i peccati di 10 persone, inclusi alcuni dei tuoi compagni di classe."

"Quindi mi renderai in grado di [controllare] quelle dieci persone? Ma non capisco come dovrei poterti giudicare con quel potere?"

"Lo capirai presto."

"...Hmpf. Sei sicuro? Non sono ancora d'accordo con te, quindi potrei non collaborare anche dopo aver ottenuto quel potere, no?"

"Se penserai ancora che sono indegno della tua collaborazione dopo avermi giudicato, allora non mi importerà. Ma se dovessi renderti conto del contrario, allora collaborerai con me—senza se e senza ma."

Shindou annuisce e mi fa un provocante sorriso—come se stesse avendo a che fare con un bambino viziato.

"Okay, affare fatto! Ho capito. Se riconosco che sei degno, collaborerò con il tuo piano!"

"Non dimenticare questa promessa!"

"Ah, ma non leggerci troppo in questo, okay? C'è già qualcuno che mi ha rubato il cuore."

Non posso evitare di ridere quando lei continua a fare queste tristi battute.

L'ultima volta che è stata invischiata nelle 'scatole', è stata spinta fino all'omicidio—eppure lei è così rilassata in questo momento.

Suppongo che sia sicura che non mi riterrà degno. Deve pensare che per lei sia impossibile perdere contro la mia 'scatola'.

"...Heh."

Non essere presuntuosa, Shindou!

Ti farò rimpiangere la tua arrogante accettazione del nostro accordo. Ti sconfiggerò e ti mostrerò chi tra noi è il più capace! Ti porterò letteralmente sotto il mio controllo e ti farò leccare i miei piedi.

Un leggero sorriso si forma sulla mia faccia mentre chiudo gli occhi.

Allo stesso tempo, chiudo anche me stesso.

Cerco tra gli innumerevoli pensieri che giacciono profondi dentro di me.

Diventare un [padrone] significa anche addomesticare questi mostri, le "Ombre del Peccato" dei [servitori], che non si stancano mai di scatenarsi e provare a strappare via il corpo di cui sono ospiti.

Shindou, sei capace di tanto?

"Shindou."

"Cosa?"

"Non perdere la fiducia nelle persone."

Afferro la sua testa e spingo le mie dita indice e medio nella sua bocca—insieme con una "Ombra del Peccato".


Ingoiare un peccato è come ingoiare le parti più sporche dell'anima di una persona e abbracciarle.

La prima volta che ho assorbito il peccato di qualcuno, ho pensato che il mio sangue fosse diventato verde e stesse emettendo un odore di marcio. Ho anche avuto la sensazione che quel sangue sporco che scorreva nelle mie vene stesse facendo marcire le mie cellule. In pieno giorno, mi sembrava come se mi stessi decomponendo come uno zombie. I miei polpastrelli puzzavano di escrementi e ho temuto che potessero attirare delle mosche. Questo è quanto ho sofferto.

Ma Shindou potrebbe riuscire a ingoiare un tale peccato senza alcuna difficoltà.

Forse solo le persone deboli provano quel dolore, e Shindou è così forte che potrebbe non esserne influenzata.

Se fosse quello il caso, avrei perso. Dovrò rinunciare a ottenere il suo appoggio.

Comunque, il mio piano procederà ancora, ma questa sconfitta avrebbe dure conseguenze. Perderei la sua forza e anche peggio, inizierei a dubitare che sia davvero in grado di essere un padrone.

Pertanto—

"Uh, Ah, AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!"

Sentire quell'urlo trascendentale mi rassicura.

"Ah, ugh, AAAH! N-O! Fermalo, che diavolo! Così sporco-sporco-ahi-owww-OUCH-AAARGH-disgustoso-cazzo-questo è proprio MALATO-morire-MORIRE, quel tizio non merita di vivere!"

La verità che ha appena imparato è anche peggio di quell'odio.

"Ma! Ma! ...Un essere umano. E' solo... un normale... essere umano..."

Quella bruttezza viene da una persona nella media che vive dietro l'angolo. Quella persona non è un criminale, non è un essere malvagio—è solo una persona ordinaria che Shindou potrebbe tuttora conoscere o addirittura esserci in buoni rapporti.

Le persone commettono peccati semplicemente vivendo.

La maggior parte di noi si è abituata a questi peccati senza nemmeno rendersene conto. Attraverso i nostri valori egoisti e individualisti, perdoniamo noi stessi. Anche se i nostri peccati sono disgustosi se visti da una prospettiva esterna, siamo pronti ad accettarli senza alcuno scrupolo perché ci siamo abituati alla nostra bruttezza. Per farla semplice: ogni essere umano è terribilmente accondiscendente con se stesso.

Noi esseri umani siamo orribili.

Pertanto, feriamo gli altri semplicemente vivendo.

Mentre socchiudo gli occhi rivolti alla disperata Shindou, mormoro:

"Altri nove alla fine."

Afferro la sua testa di nuovo e mi preparo a farle ingoiare un'altra ombra, ma lei all'improvviso mi afferra per i capelli con un viso completamente rosso.

"Non scherziamo nemmeno! Tu... che stai cercando di farmi?"

"Vuoi che mi fermi?"

Shindou mi guarda a malo modo con occhi pieni di lacrime.

"Certo che si! NOVE?! Anche solo un'altra sarebbe troppo!"

"Ma io ne ho prese 967" dico di punto in bianco, sorprendendola. "Ti sto dicendo che ho già sopportato il peso di 967 peccati."

Shindou è senza parole.

"T-" si interrompe per un colpo di tosse. Ancora ostile, continua: "Tu hai sopportato 967 di queste cose?"

Shindou ride e scuote la testa.

"Ahah, impossibile! La tua mente non sarebbe stata in grado di sopportarlo! Non senza essere pronta a rovinare te stesso!"

"Si. Hai ragione."

"Huh?"

"So che la mia rovina è inevitabile. Potrei impazzire, mordere la mia lingua e morire in qualsiasi momento. Sono pronto per tutto questo."

La mia vita finirà miseramente. Nessuno pregherà per me o mi rispetterà; riceverò soltanto disprezzo. Le persone distoglieranno lo sguardo dai miei orribili resti, si tapperanno il naso a causa del fetore ripugnante e forse scalceranno il mio cadavere in qualche fosso. Questo è tutto.

Ma sono preparato per questo.

Non importa ciò che richiederà, io spazzerò via tutti quegli stupidi.

Shindou lentamente allenta la sua presa.

"Non mi importa di morire se riuscissi comunque a organizzare il palco in certa misura. In tal caso, i miei alleati continueranno l'opera. Ecco perché ho progettato la mia 'scatola' perché potesse essere condivisa. Anche se muoio posso lasciare la 'Ombra del Peccato e del Castigo' a qualcuno. Finché non abbandono la mia 'scatola', il sistema rimarrà intatto. Una volta che questo sistema si sarà messo in rotazione, non mi importa se dovessi morire."

"Cosa sei..."

"Allora?" la derido. "Sono o non sono di calibro superiore a te?"

Guardando profondamente nei miei occhi, lei lascia andare i miei capelli.

Poi si ripulisce dalle sue lacrime con un rapido movimento del suo braccio, prende un respiro profondo e si calma.

I suoi occhi sono ancora una volta forti e taglienti e solleva l'angolo della sua bocca.

"......Ne prenderò altre nove. Ho promesso che l'avrei fatto, dopotutto."

"Ti va bene davvero?"

"Ovviamente no! Ma mantengo sempre le mie promesse e credo di essere capace di qualsiasi cosa."

Mi fa un sorriso scoraggiato.

"Hai il mio rispetto, Daiya Oomine! Seguirò quel tuo piano fino all'ultimo respiro!"


◆◆◆ Daiya Oomine - 11 Settembre VEN 16:13 ◆◆◆[edit]

Okay.

Questa è un'improvvisa svolta degli eventi, quindi cerchiamo di mettere ordine nei fatti.

In che situazione mi trovo in questo momento?


Sono intrappolato dentro un cinema.


Sono stato gettato in un cinema cremisi. E' così sterile e senza vita che l'aria stessa è strana, e non posso fare a meno di sentirmi a disagio e intimidito.

"......"

Diamo un'occhiata indietro a quello che mi ha portato alla mia situazione attuale.

Insieme con Shindou, ho iniziato a prendere il controllo della nostra scuola.

Shindou una volta mi ha chiesto se c'era davvero un senso nel fare quello. In effetti, non abbiamo guadagnato nessun vantaggio strategico nel portare la scuola sotto il nostro controllo e renderla la nostra base. Comunque, era di necessità assoluta da una prospettiva psicologica: poiché non sono stato in grado di liberarmi completamente delle mie debolezze, avevo bisogno di una cerimonia per abbandonare per bene la mia "vita scolastica di tutti i giorni".

Sconfiggere Otonashi che può percepire le 'scatole', sconfiggere Kazuki Hoshino che è l'arcinemico delle 'scatole', e separarmi da Kokone Kirino, il simbolo della mia vita quotidiana—questi erano i rituali che avevo bisogno di compiere. Avevo anche deciso un ordine in cui avrei eseguito quei rituali. La 999° persona che avrei controllato sarebbe stata Maria Otonashi, la 1000° sarabbe stata Kazuki Hoshino e la 1001°—Kokone Kirino.

Dopo di quello, avrei iniziato la produzione in massa degli "Uomini-Cane".

E poi avrei ridisegnato il mondo usando la mia 'scatola'.

Abbiamo fatto buoni progressi nella conquista della scuola, ma tutto andava talmente liscio che l'ho trovato inquietante.

Era strano che Kazu e Otonashi, che sapevano entrambi che io fossi un 'proprietario', non agissero. Naturalmente mi aspettavo che avrebbero ostacolato le mie azioni nel momento in cui fossi tornato a scuola.

Ma non lo hanno fatto.

Li vedevo a scuola insieme, ma loro semplicemente mi guardavano da lontano. Kazu mi ignorava e Otonashi, anche se sembrava accorgersi di me, non faceva nulla. Forse Kazu la stava trattenendo.

Tutto è proceduto così fino a quando non ho preso il mio 998° [servitore], Yuuri Yanagi. E' stato allora che è apparso davanti a me.

"Te la sei presa comoda, eh?"

Eravamo nella biblioteca dopo scuola.

Avevo appena fatto di Yuuri Yanagi un [servitore] proprio lì, davanti a tutti. Dopotutto, Shindou bloccava l'ingresso alla biblioteca e gli altri studenti che erano lì erano già sotto il mio controllo.

Yanagi era piena di angoscia per aver commesso il peccato di omicidio. Kazu gli ha dato un breve sguardo pieno di pietà e poi mi ha guardato a malo modo.

Con mia grande sorpresa, si era nascosto lì da solo.

Ma ora che ci penso, aveva tutto un senso.

Kazu non poteva più fare affidamento su Otonashi. Non le avrebbe nemmeno permesso di avvicinarsi ad una 'scatola'. Deve averla in qualche modo convinta a rimanere passiva.

"Daiya," mi ha chiamato sorridendo. "Spero che tu ti sia preparato, si?"

Non potevo nascondere la mia sorpresa nel vederlo sorridere a quel mondo.

Quel sorriso era così simile al sorriso affascinante di 'O'.

Sono stato totalmente spiazzato e immediatamente ho cominciato a chiedermi il significato di quella somiglianza. Nel frattempo Kazu si avvicinava a me.

Kazuki Hoshino mi ha sussurrato nell'orecchio con una voce dolce e leggera come se stesse provando a sedurre una ragazza:

"Ti schiaccerò."


Nell'attimo in cui ho ascoltato le sue parole, mi sono improvvisamente ritrovato in un cinema.

E' stato un fenomeno inconcepibile.

L'ho capito subito:

questa è una 'scatola'.

Di chi?

"...Non dirmi che..."

E' stato facile arrivare ad una risposta subito dopo aver preso in considerazione la situazione. Inoltre, avevo già pensato a questo possibile scenario.

Eppure, non sono stato in grado di accettarlo immediatamente.

Dopotutto, Kazu era solito odiare le 'scatole'. Inoltre, disgustava 'O', che invece affascina praticamente tutti gli altri.

Sarebbe davvero ricorso ad una 'scatola' per opporsi a me?

"No..."

Mi sbaglio.

Lui non sta cercando di opporsi a me.

Lui sta proteggendo Maria Otonashi attaccando la mia 'scatola'.

Per quello scopo, Kazuki Hoshino ha utilizzato una 'scatola'.

E mi ha gettato dentro questa 'scatola' a mò di cinema.


Il cinema in cui mi trovo ha diversi schermi. Credo che ciò lo renda un multisala. Assomiglia al multisala nei pressi di un centro commerciale qui vicino, probabilmente proprio perché Kazuki è il 'proprietario'.

Pur pensando che sia inutile, provo a cercare un'uscita. Ma non c'è alcuna uscita in vista. Il corridoio è fiancheggiato da un tappeto rosso privo di polvere e curva all'infinito. Se fossi su un piano, probabilmente scoprirei che il corridoio forma un cerchio perfetto. Ci sono quattro ingressi che portano ad altrettanti diversi schermi. Ogni sala sembra identica in dimensioni, in grandezza degli schermi, in numero di posti a sedere e in ogni altra caratteristica.

Questo è un posto totalmente senz'anima.

La conclusione a cui sono giunto:

sono intrappolato in questa 'scatola' a mò di cinema.


Avendo riordinato i miei pensieri, mi sorgono alcune nuove domande:

Cosa fa questa 'scatola'? Costa sta per succedere?

Guardo al pannello informativo davanti a me. Lo schermo visualizza quali film verranno mostrati, a che ora e su quale schermo.


SCHERMO 1: "Addio in scena" (16:30 - 18:00)
SCHERMO 2: "60 piedi e 6 pollici distanti" (18-30 - 20:00)
SCHERMO 3: "Ripetizione, Reset, Reset" (20:30 - 22:00)
SCHERMO 4: "Piercing a 15 anni" (22:30 - 24:00)


Ogni film dura un'ora e mezza, con 30 minuti di intervallo tra l'uno e l'altro. Ciò significa che i film iniziano esattamente a 2 ore di distanza l'uno dall'altro. L'ultimo film finisce oggi—11 Settembre—a mezzanotte.

Significa dunque che devo guardarli tutti?

Guardo il mio orologio. Sono le 16:24. Tiro fuori anche il mio cellulare (che non ha alcun segnale adesso) per confermare meglio l'ora. Lo schermo del cellulare mi mostra la stessa ora. Detto questo, sono dentro una 'scatola': il tempo qui può essere flessibile e non significa necessariamente che marci in sincronia con quello nel mondo reale.

Comunque, è lecito assumere che il primo film, Addio in scena, comincerà all'orario che indica il mio orologio.

"......"

Cosa dovrei fare?

Kazu probabilmente si aspetta che guardi questi film.

D'altra parte, se non li guardassi, non saprei mai cosa sta combinando. E potrei non essere in grado di mettere su una contro-strategia, il che potrebbe contribuire al successo del piano di Kazu.

Dovrei dunque guardare i film per rimanere informato? O dovrei ignorarli per resistere a questa 'scatola'?

Il mio dibattito interiore si rivela essere inutile.


Improvvisamente mi ritrovo seduto di fronte ad uno schermo.


Sono stato teletrasportato di nuovo. L'uso eccessivo di tali effetti soprannaturali mi fa sospirare.

Confermo immediatamente la situazione in cui mi trovo. Non sono costretto a guardare il film. Se volessi farlo, potrei alzarmi e andarmene.

Ma non sento affatto il desiderio di andarmene.

L'apatia che provo non è relativa alla mia forza di volontà. Più probabilmente—no, sicuramente, è a causa di questa 'scatola'.

All'inizio, provo a resistere al potere che mi sta inchiodando al mio posto a sedere. Non è che non riesca a muovermi affatto. Mi posso alzare. Comunque, semplicemente alzandomi, mi sento terribilmente indebolito—quasi come se avessi la febbre alta. Stare in piedi per un periodo di tempo prolungato mi è impossibile—la mia volontà fallirebbe immediatamente.

Resistendo a quel senso di letargia opprimente, mi guardo intorno.

......

Cosa sta succedendo?

Ci sono persone tutte intorno a me.

E non sono solo poche persone—non ho idea di dove siano uscite fuori, ma il cinema è così pieno come sarebbe normalmente in una serata nei cinema.

Anche Haruaki è presente.

Sebbene sia già morto, vedo anche Koudai Kamiuchi.

Non riconosco tutti gli spettatori—ci sono alcune persone che ho conosciuto solo di vista e perfino persone che non ho mai visto prima.

—Perché Kamiuchi è qui? Perché sono state scelte queste persone? Se la 'scatola' è stata utilizzata per assemblare persone che conosco, perché allora alcuni degli spettatori sono fondamentalmente degli estranei per me?

Le facce degli spettatori sono rigide come maschere. Molto probabilmente, sono solo dei fantocci senza vita. Kazu ha proprio esagerato con tutti questi effetti speciali spettrali. All'inizio, ero un po' spaventato, ma "visto che sono così esagerati", ho rapidamente riacquistato la mia compostezza e realizzato che è tutto fumo e niente arrosto.

Continuo ad osservarli da vicino, cercando di trovare un denominatore comune per tutti—invece, scopro qualcosa di nuovo e inquietante.

"Che diavolo è quello?"

E' nell'ultima fila nell'angolo destro...... no, non posso dire così. Non è che lui "sia lì"—è piuttosto che lui "non" è lì.

In quel posto, infatti, c'è un buco nero come la pece con la forma di una persona.

E' buio assoluto.

Un buco che è diverso da un'ombra.

Se si dovesse dargli un nome—sarebbe "abisso".

La sua stranezza mi fa corrugare la fronte e perdere la volontà di resistere alla letargia che mi spinge a rimanere al mio posto.

"......!!!"

Alla fine la noto...

La ragazza che sta sedendo affianco a me.

"......Rino."

Miyuki Karino.

La ex fidanzata della persona che ho ucciso, Koudai Kamiuchi.

Un'amica d'infanzia del mio quartiere, più giovane di me di un anno.

Un'amica d'infanzia con cui non parlerò mai più.

"—Ugh..."

Come gli altri anche lei è solo una bambola senza vita, inespressiva e non reagisce affatto. Ma non riesco a convincermi che sia solo un oggetto come gli altri. Non posso fare a meno di ricordare il mio vecchio me poiché sono seduto accanto a lei.

Prima che possa riottenere il controllo dei miei sentimenti, un ronzio annuncia l'inizio del film.

Di riflesso, guardo lo schermo.


Un hotel ordinario appare sullo schermo.

E' perché la vittima di quell'incidente sta sedendo proprio accanto a me che ho immediatamente riconosciuto quell'edificio?

La Rino dei tempi della scuola media è avvicinata da uomini oscenamente sorridenti. Pallida in viso, scappa nel bagno, tira fuori il suo cellulare e comincia a digitare una email con le sue dite tramanti.

Qualche istante dopo, mi invia la sua email.

La scena cambia.

Un ragazzo dai capelli neri viene mostrato a schermo mentre studia alla sua scrivania in casa.

La videocamera mette a fuoco il 'me' dei tempi della scuola media.

Apro il mio cellulare vibrante. La email che Rino mi ha appena inviato compare sullo schermo.

Aah, ora mi ricordo di ciò che è successo allora.

Non ho creduto al suo messaggio in un primo momento. Per prima cosa, Rino era sempre stata piuttosto maliziosa. Ma soprattutto, a quel tempo ero ancora ingenuo e non potevo immaginare che un amico dei miei sarebbe potuto essere vittima di un tale crimine. Non credevo che sarei mai stato in contatto con qualsiasi crimine nel mondo reale: i crimini accadevano soltanto in TV e mi erano totalmente estranei.

"Senza dubbio questo deve essere uno scherzo. Ma se fosse davvero nei guai?"

Mormoro a me stesso e alla fine chiamo Rino. "Ehi, Rino?" "D-Dai-chan, a-aiutami..." la voce di Rino trema, e riesco anche a sentire delle voci maschili in sottofondo. "Ehi! Con chi stai parlando?!" Crash—il suono di vetri rotti. L'urlo di Rino.

Cade la linea.

In quel momento, ho finalmente realizzato cosa stava accadendo a Rino. Avevo perfino peggiorato la sua situazione facendole quella telefonata senza pensarci. Mentre provo disperatamente a stare calmo, chiamo immediatamente la polizia.

Alla fine, mi viene concesso di distogliere lo sguardo da questo repellente film e girarmi a guardare la falsa "Miyuki Karino" che siede accanto a me.

Inutile dire che è inespressiva.

Ma in quel modo continua a inviarmi un messaggio di rimprovero silenzioso.

Alla fine realizzo ciò che tutti gli spettatori hanno in comune.

Sono gli attori. Haruaki e Kamiuchi—entrambi hanno ruoli da interpretare. Aah, sembra che gli uomini che stanno attaccando Rino sullo schermo sono anche loro tra il pubblico.

Rino ed io siamo le star, ovviamente.

La Rino accanto a me sta indossando un'uniforme sconosciuta. E' probabilmente l'uniforme del liceo che frequenta oggi.

...Capisco. Quindi è riuscita ad entrare al liceo.

Quando sono entrato al liceo e ho iniziato a vivere da solo, ho tagliato tutti i rapporti con la scuola media—Haruaki e Kiri erano le uniche eccezioni. Ecco perché non sapevo nemmeno se Rino fosse stata in grado di diventerare una studentessa liceale dopo quell'incidente traumatico.

Distolgo il mio sguardo da lei ancora una volta.

Voglio distogliere il mio sguardo da tutto ciò che vedo.

Ma il potere di questa 'scatola' mi costringe a guardare.

Contro la mia volontà, i miei occhi tornano fissi sullo schermo.


—————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————
———————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————......


Rino sta piangendo e lottando disperatamente sul letto di quel hotel.

Ogni singola scena che vedo mi fa venire voglia di urlare di agonia.

Questo non è un film—sono solo istanti del mio passato.

Il mio passato dal punto di vista di Rino.

Il suo essere abbandonata nel hotel, Haruaki ed io che siamo arrivati troppo tardi per salvarla, tutto che è cominciato a crollare da quel punto in avanti—è solo la dura realtà con cui devo confrontarmi.

E'—

E', capisco—


E' la rappresentazione dei miei peccati.


Nell'attimo in cui realizzo questo, la mia coscienza comincia a rosicchiarmi da dentro.

La mia 'Ombra del Peccato e del Castigo' comincia a imperversare.

"Gnh!"

Capisco, Kazu! Quindi questo è il tuo piano!

Il tuo obiettivo è la mia autodistruzione.

Gettandomi in un cinema che mi mostri il mio passato, finirò schiacciato sotto i miei peccati. Già solo sopportando la 'Ombra del Peccato e del Castigo' sono al mio limite. Dal momento che la mia situazione è così precaria, Kazu può schiacciarmi senza nemmeno mettersi in pericolo. Tutto quello che deve fare è darmi una spintarella e io cadrò giù dalla corda tesa su cui sto camminando.

Le innumerevoli "Ombre del Peccato" infuriano dentro di me. Stanno costantemente sperando nella mia rottura. Si leccano le labbra in attesa della mia caduta nell'abisso. Vogliono schiacciare le mie ossa con i loro denti e divorarmi una volta che sarò caduto nelle loro bocche.

Cavolo, anche se questo è il mio stesso potere—che branco di stupidi animali domestici. Non capiscono chi è il loro padrone.

Mentre mi strofino le tempie nel dolore, la falsa Rino entra nel mio campo visivo.

Anche se dovrebbe essere senza vita, mi fissa senza battere ciglio.

Molto attentamente.

Molto attentamente.

Mi fissa così attentamente.

"...Cosa?"

Chiedo, anche se so che non può rispondermi.

"......"

Rino mi fissa. Senza battere ciglio. Senza dire una singola parola.

Lo so. Lei è un oggetto. Un trucco creato da questa 'scatola'.

Eppure non riesco a non parlarle.

"Vuoi dirmi che mi odi o cosa?"

"........................"

Rino mi fissa. Senza battere ciglio. Senza dire una singola parola.

"Ovviamente mi odi, no? Eppure, vorrei dal profondo del mio cuore che non avessi mai provato a salvarti a quel tempo! Che non ti avessi trattato così gentilmente! Che ti fossi suicidata dopo essere stata violentata da quella feccia!"

"...................................................."

Rino mi fissa. Senza battere ciglio. Senza dire una singola parola.

"Si, mi hai sentito! Perché non ti suicidi? Come osi vivere così spudoratamente? Non ti ho insegnato che le persone come te dovrebbero vergognarsi troppo di continuare a vivere?"

"..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................."

Rino—

No, ogni singola persona in questa sala mi fissa. Senza battere ciglio. Senza dire una singola parola.

—Con occhi di rimprovero.

"Smettila."

Le parole che ho appena sentito sono le battute pronunciate da un attore sullo schermo.

"Smettila di trovare delle scuse per convincere te stesso che lei merita di essere ferita!"

La persona che sta parlando a Rino è il mio vecchio me di quei tempi.



Un salto alla scena successiva.

Rino sta scarabocchiando un'immagine con una penna rossa.

"Muori, Kokone Kirino! Muori! Muori!"

Rino ha trasformato l'immagine di Kokone Kirino di rosso brillante, come se Kokone fosse intrisa di sangue.


"————         "

Riesco a malapena ad evitare di perdere i sensi.

Ma a mia insaputa, l'"abisso" che era nel pubblico si è fatto più vicino.



  1. Role Playing Game, ossia Giochi di Ruolo (GDR all'Italiana)
  2. Serve davvero una nota sul termine "anime"? xD Ad ogni modo, nel caso ancora non lo sapeste, "anime" è semplicemente il termine con cui si indicano le serie e i film di animazione Giapponese


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