Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 2 - 2 Maggio (Sabato)

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2 Maggio (Sabato) 00:11[edit]

Mi sveglio a causa di una vibrazione che proviene dalla mia scrivania.

Scendo dal letto e prendo il cellulare, la fonte di quel rumore. Guardo lo schermo LCD.

"Maria Otonashi"

Maria Otonashi? Visto lo stato attuale delle cose, perché dovrebbe chiamarmi? Kazuki Hoshino non le ha spiegato la situazione? ...Beh, immagino abbia pensato che nemmeno la sua amata avrebbe creduto mai ad una storia così assurda. Ma credo che lei dovrebbe essere in grado di notare che c'è qualcosa che non va in lui, anche senza una parola da parte sua... oh vabbé.

Tagliando corto il mio treno di pensieri, accetto la chiamata.

Come potrei resistere al desiderio di parlare con la ragazza che più ammiro?

"Pronto."

"Kazuki. Vieni a casa mia."

Wow. Tratta sempre così Kazuki Hoshino?

Okay, come dovrei reagire?

Riassumiamo:

La mia scatola mi permetterà di prendere il completo controllo di "Kazuki Hoshino" entro una settimana. Quindi sarebbe meglio che facessi il minor numero di mosse possibili e soprattutto dovrei stare lontano da una come Maria Otonashi.

Ma non devo farmi confondere: non è quello il mio obiettivo finale.

Ciò che realmente voglio fare è tormentare Kazuki Hoshino così tanto da farlo cadere in agonia, farlo soccombere così tanto fino a quando mi implorerà di prendere il suo corpo prostrandosi davanti a me. Renderlo quindi un guscio vuoto che esiste soltanto per arrendersi a me entro il 5 Maggio. Quello è il mio desiderio.

Perché ho un simile desiderio? Perché solo facendo così potrò davvero sentire di essere diventato Kazuki Hoshino.

Fino a quando continuerà a mancarmi quella sensazione di essere realmente Kazuki Hoshino, sono soltanto un parassita nel corpo di qualcun altro—che è del tutto inutile.

Deve essere anche per quello che ho voluto condividere questo corpo con "Kazuki Hoshino" per un po'—perché altrimenti non avrei provato la sensazione di aver assunto realmente la sua identità. Heh, questa scatola è fatta proprio bene.

"Ehi, ci sei?"

Si, non c'è alcuna ragione per vacillare.

Maria Otonashi è senza dubbio molto importante per lui. Perdere lei sarebbe un colpo terribile.

Pertanto, "Yuuhei Ishihara" ruberà Maria Otonashi a "Kazuki Hoshino".

Questa è una condizione necessaria per adempiere a pieno al mio desiderio.

"Ah, scusa. Ero assorto nei miei pensieri" dico mentre ripenso a come parla normalmente "Kazuki Hoshino". "Uhm, casa tua? Certo, se mi vieni a prendere."

Il modo con cui parla di questa cosa suggerisce che Kazuki Hoshino visiti la sua abitazione quotidianamente.

"Perché dovrei scomodarmi? Usa la tua bicicletta."

"La mia bicicletta è ridotta male ora, sai" rispondo, provando a convincerla con una bugia casuale che mi è venuta al momento. Non so dove viva, quindi avrei non pochi problemi se non mi venisse a prendere lei.

"Cavolo, il ragazzo che dice alla ragazza di venirlo a prendere? Di solito non funziona al contrario? ...vabbé, comunque. Prenderò la moto, ti va bene?"

"Intendi... il motorino?"

"No...? E' una 250cc[1], una moto a tutti gli effetti."

Dannazione! E' impossibile che Kazuki Hoshino non sapesse della sua moto.

"Aah, vero; non te lo avevo detto che ne avevo comprata una."

"Ah, s-si."

Per poco! ...No, non c'è bisogno di essere nervosi—non avrebbe comunque scoperto chi sono per colpa di un dettaglio così piccolo. Ma è inevitabile essere nervosi, visto che sto avendo a che fare con Maria Otonashi.

"E a proposito, sai che non sono abbastanza grande per prendere la patente, no?"

E' senza patente?! Credo di aver preso la giusta decisione fingendo di non saperlo allora...

"Va bene allora, sarò da te in 15 minuti. Aspettami fuori."

Chiude la chiamata ancora prima che possa risponderle qualcosa.

"...Kazu-chan, chi era? Sono abbastanza certa di aver sentito una ragazza, no? E perché non sei uscito sul balcone a rispondere?" dice una ragazza in abbigliamento intimo—probabilmente la sorella di Kazuki Hoshino.

Capisco. Kazuki Hoshino non risponde al telefono in camera quando c'è sua sorella. Credo che dovrò tenerlo a mente.

"E di certo non può essere Kasumi Mogi-san a quest'ora..."

Kasumi Mogi? E chi sarebbe?


2 Maggio (Sabato) 00:31[edit]

Esattamente 15 minuti dopo, Maria Otonashi arriva a bordo di una imponente moto.

"Tieni" mi dice mentre mi lancia un casco.

Lo prendo, ma non so bene cosa fare dopo. Comunque, visto che continua a fissarmi, decido semplicemente di indossarlo.

"Che stai aspettando? Sbrigati e monta su."

Mi siedo dietro di lei come mi ha detto e con esitazione avvolgo le mie braccia intorno alla sua vita snella. Maria Otonashi, la ragazza che adoro, resta in silenzio.

In meno di 10 minuti, si ferma di fronte ad un complesso di appartamenti a cinque piani. Sebbene sia un peccato, docilmente lascio andare la sua vita, scendo dalla moto e brevemente do un'occhiata all'edificio mentre mi tolgo il casco. E' un edificio di mattoni di alta classe e anche dotato di un sistema d'ingresso elettronico. L'affitto qui deve essere molto caro.

Dubito che avrebbe portato il suo ragazzo al suo appartamento ad un'ora così tarda se vivesse con la sua famiglia, quindi scommetto che vive da sola. E proprio adesso, sta portando il suo ragazzo in camera sua. Ciò deve voler dire... beh, la situazione penso si spieghi da sola. Ovviamente.

Il cuore mi batte con eccitazione. Non sembra curarsene, comunque, e procede verso la sua stanza, prendendo l'ascensore e poi camminando dritto fino alla porta che recita "403".

La prima cosa che noto entrando in camera è un leggero profumo di menta piperita. Si tratta di un monolocale di poco più di 15 metri quadri. Lo scarso arredamento lo fa sembrare più grande di quello che effettivamente è.

"Che c'è di tanto interessante nella mia stanza? Non è cambiata di una virgola dall'ultima volta che sei stato qui, no?"

"...Si" rispondo, provando a sembrare del tutto calmo, e mi siedo su un cuscino.

Dopo avermi dato una piccola occhiata, Maria Otonashi apre un armadio e sembra cercarci qualcosa dentro.

"Va bene, Kazuki, dammi le mani."

Porgerle le mie mani...? Ha intenzione di baciarle o cosa?

"Mettile vicine. Così" mi dice mentre allunga le mani per mostrarmelo. Seguo il suo esempio.

Click.

Cos'è stato? Non appena comincio a chiedermelo, sento una pressione stretta intorno al mio polso destro. Do un'occhiata.

Manette.

"...Questo dovrebbe essere uno scherzo, Otonashi-san?"

"Uno scherzo? Sicuramente sei tu quello che sta scherzando ora. Dopotutto facciamo queste cose ogni volta, no?"

Ogni volta...? Ammanettarmi?

"Oh? Vuoi far finta di resistermi stanotte? Wow... ne hai di fegato."

"O-Ouch!"

Con un sorriso ammaliante e alcune abili mosse, Maria Otonashi mi piega il braccio dietro la schiena e chiude le manette intorno al mio polso sinistro. In seguito, applica delle manette anche ai miei piedi e mi mette giù sul pavimento. Provo a muovere il mio corpo. Probabilmente sarei in grado di rialzarmi se mi sforzassi, ma nonostante ciò i miei movimenti sono strettamente limitati.

"Oggi usiamo questo" propone mentre tira fuori un pezzo di stoffa nero, che poi avvolge intorno ai miei occhi, oscurando il mio campo visivo.

Che razza di situazione. Il mio corpo è quasi completamente legato, sono bendato, e sto strisciando sul pavimento come un bruco—quasi come se fossi un soldato catturato da un nemico.

...Hmm? Aah, capisco.

"Ok, sembra che i preparativi siano ora completi. Cominciamo."

Maria Otonashi dovrebbe aver notato che stava accadendo qualcosa a Kazuki Hoshino, quindi non sarebbe mai andata in intimità con lui.

Se è vero—a chi è diretto il suo trattamento?

"Allora—", continua, "—tu non sei Kazuki Hoshino, dunque chi sei?"

Capisco.

Tutto ciò che ha fatto finora era solo uno stratagemma con l'intento di immobilizzare "me".

"Eheh..."

Brillante. Come ci si aspetterebbe da Maria Otonashi, ed è questo il motivo per cui la ammiro così tanto. Sono davvero contento che i miei timori di rimaner deluso si siano rivelati infondati.

"Perché stai ridendo? Non penso tu abbia capito la gravità della tua situazione."

Proverò un'ultima protesta giusto per il gusto di farlo.

"No, no... Otonashi-san, è assurdo!"

"Finiscila di recitare. E' inutile."

Aah, quindi è inutile dopotutto—ma questo mi fa ridere ancora di più.

"Sei un tipo strano. Perché sei così contento, nonostante ti abbia completamente ingannato e catturato?"

"Maria Otonashi, potrei chiederti perché pensi che io non sia Kazuki Hoshino?" chiedo di punto in bianco, finendola con la recita.

"Ho ascoltato la tua registrazione vocale e sono a conoscenza della scatola."

La sua schietta affermazione mi permette di comprendere—non solo come riesce a vedermi dentro, ma anche che lei è un essere unico.

"Okay, sai della mia scatola e hai ascoltato il mio messaggio, bene, ma quello non ti aiuta comunque a capire se hai a che fare o con 'me' o con 'Kazuki Hoshino', no? Da quando sapevi che ero 'io'?"

"Da quando hai detto 'Pronto' al telefono."

"...Stai scherzando, vero?"

Date le nostre voci identiche, dovrebbe essere impossibile distinguerci al volo.

"Kazuki risponde al telefono sempre con un 'Si?'. Non usa mai 'Pronto'. Ovviamente, di solito non mi sarei mai accorta di un simile cambiamento così minimale, ma visto che so di essere coinvolta in questa scatola, è ovvio che mi sia insospettita. L'unica cosa che mi rimaneva da fare era confermare i miei sospetti, quindi ho parlato attentamente con te fino a quando non hai sbagliato. Ti dirò una cosa bella: Kazuki non è mai stato in questa stanza."

"In effetti è una bella cosa". Perché sarebbe imperdonabile per qualcuno patetico come Kazuki Hoshino frequentare la stanza di una nobildonna come Maria Otonashi. "In altre parole, mi hai ingannato per confermare che esistessi realmente."

"Una tale sciocchezza a malapena richiede una conferma. In realtà, volevo confermare solo se condividessi o meno le memorie di Kazuki. Heh, sembra di no."

"......"

Quindi era già una mossa avanti in termini di conferme.

Ammetto che questo è un punto importante. Se Yuuhei Ishihara e Kazuki Hoshino condividessero le loro memorie, allora non ci sarebbero stati segreti per me se lei avesse provato a lavorare su un piano con Kazuki Hoshino. Non sarebbe dunque stata in grado di cooperare con lui.

"Lasciami andare dritta al punto: chi sei tu?"

"Non lo hai capito? Sono Kazuki Hoshino!"

"Finiscila di scherzare e rispondi alla domanda."

Ancora steso in terra, scrollo le spalle.

"Non sto scherzando: sono Kazuki Hoshino. E' quella l'identità che la mia scatola mi ha dato."

"...Che vuoi dire?"

"Quello che ho appena detto. Il mio desiderio era di diventare Kazuki Hoshino, e una scatola esaudisce qualsiasi desiderio, no? Pertanto, io sono Kazuki Hoshino. Non posso chiamare me stesso in altro modo."

Le mie parole ammutoliscono momentaneamente Maria Otonashi.

"...diventare Kazuki Hoshino, hai detto? E' folle... Perché proprio Kazuki di tutte le persone possibili? Non penso che il corpo di Kazuki Hoshino sia particolarmente desiderabile..."

"Perché tu sei al suo fianco" le rispondo immediatamente.

"—Io?"

"Si, ti ho sempre ammirato. La ragazza dei miei sogni sarebbe stata al mio fianco; quella era una ragione più che sufficiente per me per voler diventare lui."

Maria Otonashi si lascia sfuggire un sospiro.

"...Non avrei mai immaginato che fossi io la ragione primaria di tutto questo" si lamenta, ma riacquista subito la sua compostezza. "Capisco che ti ostini a voler essere Kazuki Hoshino. Tuttavia, non ti chiamerò così."

"Allora chiamami 'Yuuhei Ishihara'."

"'Yuuhei Ishihara'? Mai sentito prima. E' il tuo vero nome, quindi?"

"Chissà?"

"Hmph, vabbé. Ma dimmi una cosa: come fai a scambiarti con Kazuki?"

"Qual è lo scopo di questa domanda?"

"Non ho bisogno di rispondere alle tue domande."

"Bene allora, neanche io devo per forza rispondere alle tue."

"Sei abbastanza audace per essere legato da mani a piedi, non credi?"

"Non ho intenzione di cedere solo per quello! Non puoi farmi niente—feriscimi e starai soltanto facendo dei danni al corpo di Kazuki Hoshino."

"Di forme di torture che non lasciano alcun danno sul corpo ne esistono una dozzina, ma va bene... Non potrei usare la violenza in ogni caso..." sussurra Maria Otonashi.

"Cosa?"

"No, niente... ad ogni modo, non hai intenzione di dirmelo, vero?"

"Hmm, ad essere onesti, non farebbe molta differenza, ma no, non te lo dirò."

"Non farebbe differenza?"

"Heh, ovviamente no. Non importa cosa tu possa tentare, 'Kazuki Hoshino' sta per scomparire il 6 Maggio a meno che non sistemiate direttamente la mia scatola. Alla luce di ciò, che differenza farebbe una piccola informazione banale? Voglio dire, puoi scommetterci che non ti dirò mai come sconfiggere la scatola! Oppure vuoi provare ad uccidermi? Procedi pure, ma così manderai anche Kazuki Hoshino all'altro mondo!" dico mentre rido in maniera esagerata.

Come la mettiamo, Maria Otonashi? Non avresti mai immaginato che la tua situazione fosse senza speranza, vero?

"Fufu..."

Ma per qualche ragione, lascia uscire una silenziosa risata.

"...Perché stai ridendo? Sei così disperata che non riesci a non ridere?"

"Disperata? Pensi che questa sia una situazione disperata? Fufu... questo livello di minaccia è come una zanzara rispetto a ciò che abbiamo combattuto l'ultima volta. Il problema che sto affrontando in questo momento è solo che non vuoi dirmi come fai a scambiarti con Kazuki, giusto? Come può essere considerato disperato questo?"

"Ti ho detto che puoi risolvere questa faccenda solo se uccidi Kazuki Hoshino—non lo hai capito?"

"E' proprio per quello che sto ridendo. Perché—è una bugia."

Rimango senza parole.

"So che vuoi distrarmi, ma ho paura che una schifosa bugia non possa ingannarmi."

"...Perché pensi che sia una bugia?"

"Lo hai detto tu stesso—tu sei Kazuki Hoshino. Ma Kazuki Hoshino non possiede la scatola, quindi, non può essere il proprietario."

"Ora te ne esci con un gioco di parole? Non puoi scappare dalla realtà!"

"Ancora non l'hai capito? Okay allora, ascolta e prova a rispondere a questa domanda."

Maria Otonashi dice con fermezza:


"Credi davvero che sia possibile per un'anima duellare nel corpo di qualcun altro?"


"C—"

Beh—

"Non puoi rispondere, hmm?"

Aah... dannazione.

Non so perché ma... ho la sensazione di aver commesso un errore fatale esitando.

"Le 'scatole' esaudiscono completamente i desideri, ma una persona che pensa più o meno razionalmente non sarebbe mai in grado di credere che un tale desiderio possa diventare realtà. E come sospettavo, neanche tu credi nel tuo desiderio dal profondo del tuo cuore, giudicando dalla reazione alla mia domanda. La scatola incorpora i dubbi del proprietario quando esaudisce un desiderio—pertanto, il proprietario non era in grado di assumere l'identità di Kazuki Hoshino."

"......"

"Il che significa che il proprietario ha continuato ad esistere come prima, dopo aver fallito nell'ottenere il corpo di Kazuki—separatamente da te."

Ignorando il mio silenzio, mi chiede: "Quindi cosa sei ora, dato che non sei il proprietario?"

Non posso rispondere.

"Se non lo sai, lascia che te lo dica io: sei un essere artificiale generato dalla distorsione di quel desiderio. Sei una falsa copia del proprietario. Si—soltanto una 'fabbricazione', per così dire". Sorride brevemente prima di continuare. "E visto che sei soltanto una 'fabbricazione', non ho alcun interesse reale in te."

Capisco. Ecco perché—Io non possiedo la scatola.

"Ahahahah!"

E allora?

La ragione per cui ho espresso questo desiderio alla scatola in primo luogo era perché volevo comunque disfarmi di un bastardo come me. Non sono il proprietario? Sono una fabbricazione? Grandioso!

E' proprio perché non sono nessuno che posso senza dubbio diventare Kazuki Hoshino.

"...perché stai ridendo, Yuuhei Ishihara?"

"Eheh, non importa! Ad ogni modo, c'è qualcosa che voglio chiederti: dunque sono una fabbricazione—lo ammetto—ma chi sei tu per essere in grado di percepirlo?"

"Chi sono io, chiedi...?"

Per qualche ragione Maria Otonashi è senza parole.

"......tu sei una fabbricazione. E io sono—"

"Su che stai rimuginando? Lo sto chiedendo solo perché voglio sapere il motivo del perché tu sia così ben informata sulle scatole."

"...Ah, oh, tutto lì?". Una volta che capisce il mio intento, la sua voce rapidamente riacquista il suo solito tono fermo. "Sono una scatola io stessa. E visto che sono una scatola, è ovvio che sia ben informata delle caratteristiche delle scatole."

"...Sei una scatola? E' qualche genere di metafora?"

"Interpretala come vuoi."

Una scatola, huh? Se sta dicendo la verità, allora sarebbe proprio un abbinamento perfetto.

"A proposito, c'era qualcosa che dovevo dirti, no?"

"...di che stai parlando?"

"Oh? Ieri notte, non ti ho promesso che ti avrei detto qualcosa direttamente di persona oggi? Visto che la data non è ancora cambiata, posso farlo ora!"

Il sorriso sulla mia faccia è così ampio, è un peccato che possa solo mostrarne la metà a causa della benda.

"Ti amo, Maria Otonashi."

Definisce se stessa una scatola.

Penso che ciò ci renda una corrispondenza perfetta, davvero—come oggetto da conquistare, e come nemico.

2 Maggio (Sabato) 07:06[edit]

Mi sveglio in una stanza sconosciuta, in manette.

"......ehm..."

La mia testa si sente tutta imbambolata visto che mi sono appena svegliato. Sono in una stanza bianca e sento un odore di qualcosa di piacevole. Una doccia aperta si sente nelle vicinanze. Mi fa male la schiena, e vedo un futon[2]. Ho le manette anche ai piedi.

Aspetta.

Che significa tutto questo?

Il mio intontimento se ne va istantaneamente. Cerco in fretta di rialzarmi in piedi, solo per cadere altrettanto rapidamente.

Mentre sento il naso dolorante, mi siedo e do un'altra occhiata intorno. Vedo un grande letto, un tavolino, un computer portatile e degli altoparlanti sul tavolo, e un libro dall'aspetto intimidatorio. Nel complesso, la stanza sembra poco arredata. Il vestito agganciato sopra l'armadio suggerisce che probabilmente è la stanza di una ragazza.

Mi ci ha messo "Yuuhei Ishihara" in questa situazione? Si, ovviamente è stato lui.

Sento qualcuno chiudere la doccia. Dopo un po', un asciugacapelli comincia a soffiare. Presumo che l'occupante di questa stanza si sia appena fatto una doccia.

Il che significa che una ragazza è...? C'è una ragazza nuda dall'altro lato di questo muro? Ma che razza di situazione... E soprattutto, cosa diavolo io, no, cosa diavolo "Yuuhei Ishihara" ha fatto a quella ragazza?!

Il suono dell'asciugacapelli si ferma e la porta del bagno si apre.

"U-Uwa!!!" pronuncio mentre frettolosamente distolgo lo sguardo, vedendo che la ragazza indossa soltanto una maglietta bianca.

"Ah, ti sei svegliato?"

Il mio cervello si congela nel momento che riconosco quella voce fin troppo familiare.

"Eh?". Un volto familiare mi aspetta mentre istintivamente guardo verso l'alto. "Ah, Otonashi-san...?"

"Chi credi potessi essere?"

In risposta, guardo tutto il suo intero corpo. Si, è inconfondibilmente Maria Otonashi.

Poi all'improvviso mi rendo conto che la sto guardando, e lei sta indossando soltanto una sottile maglietta sopra la sua biancheria intima. Ancora una volta, frettolosamente distolgo lo sguardo.

"V-Visto che sai che sono qui, per favore cerca di stare più attenta!"

"Perché vai nel panico? Non c'è niente per cui agitarsi, no?"

...quelle parole mi suonano profondamente sbagliate visto che provengono dalla bocca di una ragazza. E' piuttosto qualcosa che direbbe Haruaki per prendere in giro Kokone.

Comunque, prima di avere la possibilità di dire qualcosa, mi precede con un commento scioccante.

"Dopotutto, non hai visto molto più di me proprio ieri? Un vestito striminzito come questo non dovrebbe più sconcertarti!"

"......Eh?"

"Non avrei mai immaginato che avresti fatto "quello" appena sei entrato in camera mia, specialmente dopo che sembravi così gentile all'inizio. Cavolo, mi hai davvero scioccato."

"Cosa... di cosa stai parlando...?"

Ma non posso negare l'evidenza—tutto riguardo questa situazione mi suggerisce che stia dicendo la verità. Dopotutto, sono nella sua stanza, si è appena fatta una doccia, e sta camminando in giro così poco vestita—

"S-Stai scherzando, vero?" chiedo con ansia.

"Si, è uno scherzo" risponde Otonashi-san senza mezzi termini.

"Huh?"

"...Uh-huh, capisco. Quindi sei Kazuki Hoshino. La tua reazione idiota quando spalanchi quella bocca in modo così ampio è piuttosto difficile da imitare, dopotutto."

Cos'è questa sensazione di irritazione che cresce dentro di me, anche se ha ammesso che era solo uno scherzo—che cosa stavo mai sperando...?

"......Otonashi-san. Il fatto che sono qui senza sapere come ci sia capitato, significa che hai parlato con Yuuhei Ishihar...ri—huh?"

Mentre parlavo giacendo goffamente sul pavimento, Otonashi-san si è spostata più vicino. E' così vicina che posso sentire il gradevole profumo che irradia dai suoi capelli... probabilmente lo shampoo o qualche trattamento di bellezza o chissà cosa.

"C-Cosa c'è?"

Un ticchettio mi fa capire che Otonashi-san sta rimuovendo le mie manette. ...beh, è una cosa bella, ma non poteva almeno darmi un avvertimento prima?

Dopo aver rimosso le manette ai piedi, Otonashi-san si inginocchia di fronte a me.

"Umm..."

Seguo il suo esempio e mi metto sulle ginocchia.

Lentamente apre la sua bocca.

"Kazuki, chi sono io?"

Che sta dicendo così di punto in bianco?

E' Maria Otonashi, ovviamente, ma perché sta chiedendo una domanda del genere proprio adesso?

"Ripensa all'Aula del Rifiuto."

"Hmm? ...Ah!"

Ora che lo menziona, ricordo un simile scenario quando mi fece scrivere il suo nome su un foglietto.

A quel tempo, Otonashi-san chiedeva alle persone il suo nome, cercando qualcuno che scrivesse 'Maria'—un nome che poteva essere conosciuto soltanto da qualcuno che manteneva le sue memorie attraverso le ripetizioni.

Quindi perché sta riesumando questa vicenda?

Per confermare la mia identità. Otonashi-san sta chiedendo il suo nome per distinguere "me" da "Yuuhei Ishihara", perché può confermare che sia realmente "io" se le dico il suo nome segreto.

"—Aya Otonashi."

Pertanto le dico quel nome. Il nome che lei una volta usava nell'Aula del Rifiuto, che solo "io" posso ricordare.

Ma l'atto stesso della ricerca di conferme significa che non sa chi sono in questo momento? Devo arrivare a tanto per farle riconoscere che sia "io"?

In qualche modo questo è—davvero mortificante.

"Aya Otonashi, huh?" mormora delusa.

"...ho sbagliato?"

"No, hai ragione. E' solo che non mi aspettavo che saresti stato in grado di elaborare la risposta così rapidamente. Tutto qui."

"Okay... Immagino? Ma ora hai compreso che sono davvero 'io'?"

"Per il momento, si. Come dovresti aver notato, sono aggiornata sulla situazione attuale e ho già ascoltato la registrazione vocale che Yuuhei Ishihara ha registrato."

"Okay."

"Ho anche parlato direttamente con Yuuhei Ishihara."

"...Com'era? Hai scoperto qualcosa?"

"Hmm, non posso dirlo con certezza" risponde Otonashi-san.

"Ah, ma è stato malvagio? Dopotutto, hai dovuto usare le manette."

"Ovviamente ho considerato quella possibilità e le ho usate proprio per quella ragione. No... è più accurato dire che gliele ho messe per causa tua, Kazuki."

"...huh?"

"Come hai reagito quando hai capito che eri legato? Quali azioni hai intrapreso?"

"Beh, ero confuso... e sono anche caduto."

"Miravo a quella reazione."

"......Volevi bullizzarmi?"

"No. Ho pensato che potevo osservare il momento in cui 'Yuuhei Ishihara' sarebbe tornato ad essere 'Kazuki Hoshino' aspettando quella reazione agitata. Tuttavia alla fine ho perso l'opportunità perché stavo facendo una doccia. E' un vero peccato che mi sia persa la tua divertente reazione."

Capisco, quindi voleva davvero bullizzarmi.

"Okay allora, questo è tutto per ora. Kazuki, ce ne andiamo."

"...huh?"

Per qualche ragione, Otonashi-san mi guarda e solleva gli occhi scocciata.

"Andiamo a casa, ovviamente. Ehi, che ora pensi che sia?"

"Hmm?"

Mi guardo intorno e vedo un orologio. Sono le 7:15 del mattino.

"O vuoi arrivare tardi? E' ora di andare a scuola."

"Hah..."

La nostra scuola ci lascia liberi soltanto di Sabato pomeriggio, quindi dobbiamo andare a scuola questo Sabato mattina.

"Cos'è questo 'Hah?'. Hai intenzione di andare a scuola a mani vuote?"

...Ha ragione. Dobbiamo andare a casa mia.

".....Uhm, ma posso andare a casa da solo."

"Ma che stai dicendo? Come potresti tornare indietro da solo quando non sai nemmeno come si arriva qui? Indipendentemente da ciò, non faresti mai in tempo a piedi. Ti darò un passaggio con la moto."

"C-Capito."

Sono nei guai...

Voglio dire, anche se non è colpa mia, ho dormito fuori senza il permesso dei miei genitori. Quando tornerò a casa stamattina presto, come apparirà tutto questo? Controllo il mio cellulare e, ovviamente, ci sono diverse chiamate da parte di mia madre nel registro Chiamate Ricevute. Questo è male. Se poi portassi una ragazza a casa con me—

"Otonashi-san... potresti per favore nasconderti quando arriviamo a casa mia...?"

"Perché?"

Otonashi-san mi da uno sguardo sconcertato. Ovviamente le mie intenzioni non sono state afferrate...

Sembra che dovrò scivolare in casa e prepararmi senza farmi scoprire da mia madre.


2 Maggio (Sabato) 07:34[edit]

Il mio tentativo di ritornare silenziosamente è stato un assoluto fallimento.

"E' stato un errore" mormora Otonashi-san mentre camminiamo verso la stazione. Abbiamo lasciato la moto vicino casa mia.

"......infatti" concordo con un sospiro.

Mia madre mi ha beccato proprio ai piedi delle scale.

Ovviamente, ne è seguito un sermone.

Non posso biasimarla, tuttavia: aveva ogni diritto di essere arrabbiata con me visto che sono stato fuori tutta la notte senza permesso. Non posso biasimarla, ma—

Mentre ascoltavo mestamente il rimprovero, Otonashi-san ovviamente si è annoiata di aspettare fuori.

Ovviamente mamma ha concluso che l'improvvisa apparizione di Otonashi-san era la ragione della mia delinquenza, e ha cominciato a fissarla. Con mia grande sorpresa, Otonashi-san ha reagito con un dolce sorriso e dicendo quanto segue:

"Non è che Kazuki fosse fuori a godersi la vita notturna o a qualche festa. E' stato insieme a me tutto il tempo fino a stamattina. Non ho portato nessun'altra persona nella mia stanza. Eravamo completamente soli, quindi per favore sia clemente con lui."

...quello è solo versare benzina sul fuoco in una simile situazione, no?

Mia madre—ancora lontana dal voler lasciare andare il suo bambino—si è gelata completamente che mi ha fatto quasi pietà. Otonashi-san ha frainteso totalmente la situazione e ha continuato accigliata: "...? Come ho già detto, Kazuki non è andato da nessuna parte e ha solo dormito nella mia stanza. Questo è totalmente accettabile, giusto? Aah, ma ho dovuto essere un po' rude con lui, quindi le faccio le mie scuse."

Mamma ha guardato silenziosamente i miei polsi. I segni rossi lasciati dalle manette erano ancora visibili.

A quel punto è svenuta.

Non appena Otonashi-san è balzata in avanti per sorreggerla, finalmente ha capito con un "Aah!".

"Capisco. Siamo un ragazzo e una ragazza in piena adolescenza, huh?"


"Come posso guardarla in faccia d'ora in poi...?"

Ricordando quella scena, sospiro profondamente.

"Ma che ti prende?"

"Huh? Non hai detto 'è stato un errore' proprio ora?"

"Si, ma stavo parlando della moto."

"La moto?"

Si, sta parlando di tutt'altra cosa.

"Ti ho dato un passaggio in moto, giusto? Se conto Yuuhei Ishihara, tecnicamente sono due. E' a quello che mi stavo riferendo."

"Huh...? Perché?"

"Prova ad immaginare cosa sarebbe accaduto se 'Kazuki Hoshino' e 'Yuuhei Ishihara' si fossero scambiati mentre stavo guidando. Non mi sorprenderebbe che avresti lasciato andare la presa e saresti caduto, come quando eri sorpreso dalle manette."

"Ah..."

Quindi è per quello che ha lasciato la moto di fronte casa mia.

"Per i miei standard, quello è un errore piuttosto incauto... Starò più attenta d'ora in poi."

"Si. ...A proposito, Otonashi-san. Ora puoi dirmi cosa è accaduto quando eri con Yuuhei Ishihara?"

Non appena lo chiedo—

"——"

Otonashi-san si ferma.

E mi guarda.

Inespressiva.

"Eh...?"

Perché una simile faccia?

Apre la bocca, ancora inespressiva.

"Non posso raccontarti cosa è successo."

"P-Perc—"

"Perché? Non te l'ho già detto una volta?" spiega e sputa fuori le successive parole con uno sguardo gelido. "Non mi fiderò più di te."

Me lo aveva detto. Ricordo in effetti quelle parole. Non c'è modo che possa dimenticarle. Ma—

"Ma ormai non è più il caso...?"

Dopotutto, non c'è più alcun mistero. Otonashi-san ora conosce la ragione del mio precedente comportamento inspiegabile.

"Non fare supposizioni. Non lo capisci ancora, eh? Prima di tutto, Yuuhei Ishihara potrebbe aver mentito. Forse in realtà ha pieno accesso alle tue memorie come 'Kazuki Hoshino', e può usare entrambe le tue personalità a suo beneficio."

"M-Ma è ridicolo!"

"Infatti, potrei essere io che sto pensando troppo. Ma non c'è alcuna prova del contrario per ora."

"Ma—"

"Supponiamo che Yuuhei Ishihara sia stato completamente onesto riguardo le caratteristiche della scatola. Anche così—"

Otonashi-san all'improvviso sbatte le mani, costringendomi istintivamente a chiudere gli occhi.

"Supponiamo ora che si sia verificato in quest'istante uno scambio di identità. Non ho alcun mezzo per poterlo escludere. Quindi potrei parlare con te come 'Kazuki Hoshino' non realizzando che in realtà ti sei scambiato con 'Yuuhei Ishihara'. Non sappiamo quando cambi identità, quindi potrei inavvertitamente rivelare un piano importante a Yuuhei Ishihara. Ecco perché è pericoloso per me raccontarti tutto—è fondamentalmente la stessa situazione della moto di cui ti parlavo prima."

In effetti, ha ragione. ...Ma io sono Kazuki Hoshino.

"Eccoti un altro esempio—tu ti consideri 'Kazuki Hoshino', giusto?"

"Ovviamente si!"

"Ma se fossi solo qualcuno che è convinto di essere Kazuki Hoshino?"

"E' impos—"

"E' impossibile" è ciò che stavo per dire, ma poi rimango in silenzio.

Cosa c'è che dimostri che sono davvero "Kazuki Hoshino"? Il mio aspetto? La mia personalità? La mia memoria? Ma allora cosa rende Yuuhei Ishihara veramente "Yuuhei Ishihara"? Dopotutto, esiste anche lui nel mio stesso corpo.

No, è sbagliato.

Io sono Kazuki Hoshino. Non mi sbaglio. Non dubiterò assolutamente di questo.

"Era solo un esempio. Non soffermarti troppo a pensarci. Ma Kazuki, capisci perché non posso fidarmi di te, vero? Devo ancora comprendere questa scatola—la Settimana nel Fango. Fino ad allora, non posso fidarmi delle personalità che duellano dentro di te."

Perciò quando comprenderà completamente questa Settimana nel Fango e comincerà di nuovo a fidarsi di me? Non mentre Yuuhei Ishihara duella dentro di me, giusto?

Non si fida di me.

Sebbene Otonashi-san sia presumibilmente un mio alleato, il mio alleato non si fida di me.

La stazione dei treni appare in vista.

Mi fermo.

"Perché ti sei fermato lì? Non c'è molto tempo prima che il treno arrivi."

"...perché dovrei andare a scuola?"

Stare con Otonashi-san mi ha fatto completamente dimenticare l'altro problema. Normalmente, ovviamente andrei a scuola; no, anche se fossi coinvolto in affari che si ergono tra me e la mia vita quotidiana, sarei comunque andato solo per raccogliere la sfida. Ma per come stanno le cose attualmente, comunque, più tempo trascorro a scuola, più vado a consumare il mio posto inesistente a questo punto.

"Per raccogliere informazioni su Yuuhei Ishihara. Non c'è dubbio che sia strettamente collegato a noi. In primo luogo, solo gli studenti della nostra scuola hanno contatti sia con me che con te. L'importanza di raccogliere informazioni dalla nostra scuola dovrebbe essere ovvia."

"Ma non c'è alcun bisogno che io sia presente, no...?"

"La tua presenza modifica notevolmente le condizioni per prevalere. Oggi è l'ultimo giorno di scuola prima di una lunga vacanza. Non dobbiamo lasciarci sfuggire questa possibilità" dice.

In pratica ha appena detto che per ottenere la scatola, non le importa minimamente se la mia vita quotidiana viene distrutta.

La ho fraintesa. Ho considerato lei come un alleato incondizionato.

Ma non è corretto. Voglio dire, Otonashi-san non sta lavorando per aiutarmi a salvare me, ma per trovare 'O' e ottenere una scatola.

Quindi cosa sono io per lei? Probabilmente—

solo un'esca per 'O'.

"...Kazuki, capisco che andare a scuola debba essere deprimente. Ma ti rendi conto che è questo il modo ottimale di agire, no? Astenerti dall'agire pur essendo consapevole delle tue opzioni non è da te" dice Otonashi-san con tono severo.

Sicuramente sta solo perseguendo i suoi obiettivi.

Otonashi-san non si fida di me.

Comunque, visto che non sono in grado di vedere Yuuhei Ishihara, o di oppormi direttamente a lui, ho bisogno di dipendere da un aiutante. E lei è l'unica persona che mi viene in mente.

Fidarsi di un aiutante in questa situazione è effettivamente affidargli la mia vita. Non ho scelta se non credere ciecamente in lei. Se Otonashi-san voleva rovinarmi, mi avrebbe potuto intrappolare senza troppe difficoltà.

"...cosa dovrei fare a scuola?"

Si, lei è l'unica aiutante che ho.

"Vediamo, per esempio—"

Mi propone varie possibilità, a cui non posso che concordare. Come promesso, ha elaborato un certo numero di piani efficaci, ma questa sua abilità è ciò che mi preoccupa maggiormente nel caso lei... mi tradisse.

"Hai anche tu qualcosa in mente?"

Una cosa mi viene in mente.

"Che ne dici di cambiare il metodo con cui ci chiamiamo l'un l'altro?"

"...Che vuoi dire?"

"Invece di 'Otonashi-san', io ti chiamerò 'Aya' d'ora in poi. Yuuhei Ishihara non conosce quel nome, quindi sicuramente non ti chiamerà così. Pertanto, chiamandoti 'Aya' sarà una prova che sono 'io'. Come ti suona?"

Otonashi-san rimane in silenzio.

"E' un piano inutile?"

"No... Penso invece sia piuttosto efficace. Proviamoci" concorda, tuttavia ancora leggermente dispiaciuta per qualche motivo.

Allora... 'Aya Otonashi', huh?

'Aya Otonashi' era il nome di una menzogna che non esiste nella nostra vita quotidiana.

Per di più—una volta era il nome del mio nemico.

Questi sono i pensieri che mi passano in mente all'improvviso.


2 Maggio (Sabato) 08:11[edit]

Mi rendo conto che l'atmosfera si è fatta gelida non appena io e Otonashi-san siamo entrati in aula.

Ovviamente nessuno mi saluta.

Un comportamento che mi sarei aspettato da Daiya, ma anche Haruaki non mi dice una parola. Il posto di Kokone è ancora vuoto. Forse sarà assente oggi. ...Per colpa mia? —Ovviamente.

Credo che anche Otonashi-san non si aspettava che fossi in una tale orribile situazione. Mi lancia uno sguardo triste. Ma subito dopo torna in sé, si concentra sui miei compagni di classe e applaude due volte le mani.

"Ascoltate tutti!"

Gli sguardi dei nostri compagni si focalizzano su di lei immediatamente, probabilmente perché stavano già facendo attenzione a noi.

"Qualcuno di voi conosce un tizio chiamato 'Yuuhei Ishihara'?"

Sentendo questo, diversi studenti si scambiano sguardi sospetti.

Otonashi-san ha detto che probabilmente il proprietario è uno dei nostri compagni di classe. Visto che non avrebbe senso ambire al controllo del corpo di una persona sconosciuta fino al punto di usare una scatola per quello scopo, suppongo abbia dunque probabilmente ragione.

Ma il proprietario non è "Yuuhei Ishihara" che sta duellando nel mio corpo? O intende dire che un'altra entità esiste separatamente da lui?

Non riesco davvero a capirlo.

Comunque, per il momento, concordo sul fatto che chiedere informazioni sul nome 'Yuuhei Ishihara' sia ragionevolmente efficace.

"Ehi, voi, che state facendo?", Miyazaki-kun si rivolge a noi mentre lancia un'occhiata terribilmente sprezzante verso di me.

"Ancora tu? Cosa c'è? Conosci Yuuhei Ishihara?"

Miyazaki-kun sghignazza e risponde con qualcosa di totalmente estraneo alla domanda di Otonashi-san. "Hai una bella faccia tosta a stare ancora insieme così con lei dopo "ciò che hai fatto"."

Di cosa sta parlando?

Guardo i miei compagni di classe. C'è della rabbia che risiede nei loro occhi. La loro rabbia probabilmente è il risultato di qualche forma di giusta indignazione.

In altre parole, loro non possono perdonarmi di stare insieme a Otonashi-san?

"Qual è la tua scusa, Hoshino?"

Resto immobile visto che non so perché hanno un problema a vederci insieme, e non posso chiedere "cosa" Yuuhei Ishihara abbia fatto.

La mia unica scelta è di rimanere in silenzio.

Miyazaki-kun reagisce al mio silenzio con un sospiro forzato.

"Vabbé. Non voglio affrontare di nuovo questo argomento! ...E' solo la mia opinione, comunque." dice Miyazaki-kun con disprezzo. "Il compagno di mia madre... ah, serve un contesto? Yuuhei Ishihara è il compagno di mia madre."

Dice all'improvviso.

"...Miyazaki. Ci puoi dire di più su Yuuhei Ishihara?"

"Whoa, whoa... di sicuro vi rendete conto di quanto sia difficile per me parlare di lui, vero?"

"Abbiamo le nostre ragioni. L'aver portato a galla il nome 'Yuuhei Ishihara' non è una ragione sufficiente per dirci di più?"

Miyazaki-kun aggrotta le sopracciglia, ma accetta a malincuore con un "...okay, bene."

Poiché il soggetto è così delicato, ci esorta a trasferirci nel corridoio per continuare la discussione.

"Beh, non è che stia nascondendo qualcosa—" con queste parole, Miyazaki-kun inizia il suo racconto.

I suoi genitori divorziarono durante il primo anno della scuola media perché i sentimenti che provavano l'un l'altro erano cambiati; entrambi hanno poi trovato nuovi partner e scelto di vivere con loro. Il nuovo compagno di sua madre era appunto Yuuhei Ishihara.

Sia la madre che il padre di Miyazaki-kun non hanno voluto portarlo con loro nelle loro nuove famiglie, dal momento che lui rappresentava la loro vecchia vita. Non lo avevano detto apertamente, ma era impossibile da nascondere, e Miyazaki-kun ha percepito i loro sentimenti.

Non sapeva perché i suoi genitori avessero scelto di separarsi e respingerlo, ma come loro figlio, le circostanze non importavano: era stato indubbiamente tradito in modo quasi imperdonabile.

Alla fine, dopo qualche discussione, suo padre aveva preso la sua custodia. Ma era impossibile per lui costruirsi una nuova famiglia con suo padre e la compagna di suo padre. Dopo aver rifiutato di vivere con loro, ha cominciato a vivere da solo in un appartamento durante il secondo anno della scuola media, ricevendo soltanto le spese di vitto e alloggio da suo padre.

Durante la scuola media, considerava se stesso come la persona più sfortunata su questa Terra; era parte di una infelice situazione familiare che potrebbe anche comparire spesso nei film drammatici di serie B, ma che così raramente accade nella realtà.

Pertanto, ha sempre provato rancore verso i suoi genitori, che erano responsabili di quella sua situazione, così come contro la compagna di suo padre e contro Yuuhei Ishihara.

"Dovrebbero morire tutti se fosse per me" li maledice Miyazaki-kun con voce senza emozione.

"Capisco i tuoi sentimenti, ma non dovresti dire queste cose."

"Wow, la ringrazio molto per la sua saggezza" risponde Miyazaki con una risata sarcastica. "Vi ho detto abbastanza?"

"...Si. Grazie per averci parlato di un argomento così delicato" dice Otonashi-san.

"Heh, non è da te."

"Stavo solo pensando che di sicuro anche tu hai i tuoi problemi."

"Grazie per la tua empatia."

Suona la campanella.

"Okay, me ne ritorno al mio banco. Oh, un'altra cosa Hoshino—" mentre entra in aula, Miyazaki-kun mi guarda per la prima volta da quando abbiamo iniziato a discutere di Yuuhei Ishihara. "Non fraintendermi. Solo perché ho risposto alle domande di Otonashi non significa che accetto ciò che hai fatto. Ti sei spinto troppo oltre."

Con queste parole, si incammina verso il suo posto.

Il resto della classe lo saluta con sorrisi di approvazione per le parole dure che mi ha rivolto.

Molto probabilmente, ha aspettato deliberatamente a dire quelle parole così che tutti potessero sentirlo.

......E' crudele.

Mi accascio sul banco e copro la testa con le mie braccia.

"Kazuki, me ne torno alla mia classe. Non hai dimenticato ciò che ti ho detto mentre venivamo qui, vero? Provaci."

A malincuore rialzo il capo, prendo il mio cellulare e invio a Otonashi-san una email vuota.

Otonashi-san controlla la email e annuisce. Allora cancello l'email dalla mia cartella di Posta Inviata.

"Non dimenticarti di inviare queste email durante la lezione!"

Inviare una email ogni 10 minuti—queste le istruzioni di Otonashi-san.

In questo modo, è in grado di sondare il processo mediante il quale "io" e "Yuuhei Ishihara" ci scambiamo.

Dopotutto, Yuuhei Ishihara non è a conoscenza di ciò che stiamo facendo e non invierà alcuna email vuota.

Beh, dal momento che non capiamo ancora pienamente la Settimana nel Fango, questo è un metodo non del tutto affidabile.

"Hai bisogno di altro?"

"No, Aya."

Per un attimo, Otonashi-san sembra stupita, ma non dice nulla e lascia l'aula.

Sospiro.

...Yuuhei Ishihara è il compagno della madre di Miyazaki? Questa persona sta controllando il mio corpo? In qualche modo non ha senso che un adulto casuale abbia qualsiasi interesse nell'assumere la mia identità.

All'improvviso, il mio cellulare vibra nella mia tasca. Immediatamente lo tiro fuori e lo apro. Una nuova email è appena arrivata. Apro la mia casella di Posta in Arrivo.

Il nome 'Maria Otonashi' è mostrato sullo schermo.

Hmm, forse si è dimenticata di dirmi qualcosa? O c'era qualcosa che non poteva dire a voce alta?

La email contiene una singola frase. E' una frase davvero semplice, probabilmente scritta con la possibilità che Yuuhei Ishihara potrebbe essere in controllo della mia mente.

"Stai in guardia."

Ah, capisco.

Perché Miyazaki-kun sta interferendo con noi sin da ieri? Una ragione immediatamente mi viene in mente:

Perché Miyazaki-kun è un alleato di "Yuuhei Ishihara".

Il suo energetico approccio potrebbe avere lo scopo di mantenere "Yuuhei Ishihara" informato delle nostre azioni.

Non devo prendere ciò che Miyazaki-kun dice come sicuramente veritiero, visto che potrebbe avere secondi fini. Questo è ciò che Otonashi-san stava cercando di trasmettermi con questa email.

Comunque, anche se è probabile che Yuuhei Ishihara sia una persona completamente diversa dal "Yuuhei Ishihara" che mi sta controllando, non riesco a convincermi a scartare tutto ciò che Miyazaki-kun ci ha detto come semplici bugie. I sentimenti che ha mostrato mentre parlava della sua situazione familiare sembravano genuini.

Ritorno a guardare il mio cellulare e a finire di leggere quella sua semplice email.

"Sii diffidente."

...Ah, forse intendeva dire tutt'altra cosa. Forse non intendeva "stai in guardia" quando si tratta di Ryuu Miyazaki.

Invece, devo considerate tutto e tutti a quel modo.

Posso scoprire cosa "Yuuhei Ishihara" ha fatto mentre stava controllando il mio corpo soltanto ascoltando il racconto degli altri. Ma non ho nessun altro alleato. Né Miyazaki-kun, Haruaki, Kokone o Daiya, e nemmeno Aya Otonashi sono al mio fianco.

Cancello l'email. Devo cancellare immediatamente qualsiasi email da Otonashi-san.

Stringo i pugni.

"—Perché."

Perché non ho un singolo alleato mentre perfino Yuuhei Ishihara ne ha uno?


2 Maggio (Sabato) 09:05[edit]

Sono sorpreso di trovare "Kazuki Hoshino" in classe. Ero certo che sarebbe stato ancora ammanettato in camera di Maria Otonashi. Onestamente mi stupisce che sia venuto a scuola nonostante la terribile situazione in cui si trova.

Lo ha costretto Maria Otonashi a farlo? Per ottenere più informazioni? Se è così, non ha proprio cuore.

Non che mi interessi comunque. Il risultato non cambierà in qualsiasi caso.

La vita quotidiana di Kazuki Hoshino sta per essere distrutta a prescindere.

Dopotutto, ho organizzato le cose in modo che la vita quotidiana di Kazuki Hoshino venga distrutta proprio per il suo stare con Maria Otonashi.

Perché mi sono dichiarato a Kokone Kirino? Naturalmente per distruggere la sua vita quotidiana.

Tuttavia, c'è una ragione precisa del perché ho scelto questo metodo specifico. Come potevo perdonarlo per passare il tempo sempre in giro con una ragazza come quella quando è benedetto dalla vicinanza di una come Maria Otonashi?

Pertanto, ho scelto di mettere fine a quella relazione facendo una dichiarazione d'amore.

Il mio metodo ha immediatamente dato i suoi frutti. Infatti le ripercussioni sono state enormi. La dichiarazione a Kirino è stata molto più esplosiva di quanto mi aspettassi.

Ho ottenuto che Oomine mi picchiasse. Infatti, il commento che ha portato a quella situazione non mirava nemmeno ad essere offensivo.

Le ho detto semplicemente:

"Ehi, allora quando me la dai la tua risposta?"

Ho semplicemente provato a sondare la situazione tra di noi, ma Kirino per qualche motivo ne è rimasta sconvolta ed è scoppiata a piangere, e Oomine ha reagito esageratamente picchiandomi.

Perché è successo? Non lo ho capito nemmeno io al momento, ma col senno di poi, è ovvio. "Kazuki Hoshino" e "Yuuhei Ishihara" non condividono le proprie memorie, quindi non potevo sapere se Kirino avesse già dato la sua risposta a "Kazuki Hoshino" quando ho posto quella domanda. Comunque, come avrebbe reagito a quelle parole se davvero lo avesse fatto? Non posso esserne sicuro, ma scommetto che avrebbe ferito i suoi sentimenti.

Tuttavia, ancora non capisco perché Oomine ha reagito così duramente. Ho sentito delle voci riguardo un rapporto speciale che ha con Kirino. Anche se non sono stato in grado di confermarlo attraverso l'osservazione personale, quelle voci potrebbe essere vere.

Non posso testimoniare direttamente quello che sto per dire, ma me ne sono reso conto successivamente dopo aver parlato con Haruaki Usui.

Sembra che quando sono stato picchiato da Oomine, la maggior parte dei membri della classe 2-3 ha pensato che fosse un litigio dovuto al fatto che Kazuki si è confessato a Kirino.

La ciliegina sulla torta c'è stata quando Maria Otonashi si è presentata lì.

Kazuki la ha seguita fuori senza esitazione, come se si fosse aggrappato a lei. Ha completamente ignorato i sentimenti di Kokone Kirino—quelli della ragazza in lacrime a cui apparentemente si era dichiarato.

E anche dopo questo incidente, Kazuki Hoshino ha continuato a farsi vedere con Maria Otonashi come se nulla fosse accaduto.

E' naturale che i suoi compagni di classe si siano infuriati quando ha abbandonato la così popolare Kokone Kirino. Comunque, visto che Hoshino non ha altra scelta se non fare affidamento su Maria Otonashi, non poteva agire indipendentemente.

Kazuki Hoshino sta gradualmente perdendo la sua vita quotidiana.

Non attraverso le mie azioni dirette, ma a causa del suo stesso comportamento.

Diamine, questo è semplicemente grandioso.


Comunico all'insegnante che ho bisogno di andare al bagno ed esco in corridoio—dove Maria Otonashi mi sta già aspettando. Parla mentre aggrotta le sopracciglia: "Perché stai sorridendo?"

Suppongo di aver iniziato a sorridere senza nemmeno accorgermene?

"Probabilmente perché eri in mia attesa, Otonashi-san."

"Hmph, stai provando a comportarti come Kazuki Hoshino, Yuuhei Ishihara?"

E' in grado di rilevare che sono Yuuhei Ishihara con tutta questa facilità?

No, ciò che è davvero sorprendente è che si sia precipitata alla classe 2-3 proprio dopo che le nostre identità si sono scambiate; probabilmente perché ha realizzato che "Kazuki Hoshino" si è scambiato con "me".

Presumo che abbiano fatto qualche specie di accordo per avvertirsi dello scambio.

"Seguimi" dice.

"Dove stiamo andando?"

Sorride debolmente in risposta alla mia domanda.

"Come mai questa domanda? Non hai già annunciato tu stesso la tua destinazione?"

"Huh?"

"Non stavi andando in bagno?"


2 Maggio (Sabato) 09:14[edit]

"Davvero non hai problemi con questo? Non saremo entrambi nei guai quando le persone scopriranno che sei stata qui con Kazuki Hoshino?"

Sono stato condotto in uno dei bagni delle ragazze.

"...Heh" ghigna Maria Otonashi, vedendo con quanta naturalezza sono entrato nel bagno.

Che avrà in mente? E' vero che il bagno del terzo piano nell'edificio 2 è utilizzato molto di rado perché qui si trovano solo aule speciali—ancor meno adesso che ci sono lezioni in corso—ma non riesco comunque a capire perché abbia fatto tutta questa strada per portarmi proprio qui.

"Credo di si. Verremmo sospesi da scuola e marchiati a vita dai nostri compagni di classe."

"Già metti le mani avanti? Perché non facciamo un po' di confusione, allora?"

"Perché non ci provi?" dice senza mezzi termini ridacchiando.

...A quanto pare ha visto attraverso il mio bluff.

Io sono colui che prenderà i panni di Kazuki Hoshino nel prossimo futuro. Ho già danneggiato il suo ambiente circostante più di quanto previsto. Non posso permettermi di aggravare ulteriormente la sua posizione.

"Okay Yuuhei Ishihara, apri il cellulare di Kazuki."

"...Cos'è questa richiesta improvvisa?"

"Apri il file immagine che è al terzo posto dall'alto nella cartella dati."

Sento il desiderio di resistere, ma dal momento che litigare su questo sarebbe inutile, faccio come mi dice. Apro il file immagine; è una foto di una bella ragazza in pigiama, probabilmente un selfie.

"Dimmi, chi è questa?" mi chiede.

"...Perché me lo stai chiedendo?"

"Non te lo dirò visto che distruggerebbe il motivo per cui lo sto facendo."

Che risposta sincera.

La guardo di nuovo. E' una ragazza che non conosco, ma dirgli così probabilmente andrebbe a mio svantaggio.

Sposto la mia attenzione sullo sfondo. E' sicuramente una stanza di ospedale. A pensarci bene, c'era stato un incidente rilevante nelle vicinanze circa due mesi fa. Potrebbe essere lei la vittima di quell'incidente? In tal caso, il suo nome dovrebbe essere... Non me lo ricordo.

...Oh beh, proverò a indovinarlo.

"E' Khazumi Moghy" provo a dire il nome che quella ragazza in intimo, Luka Hoshino, mi aveva menzionato una volta.

"Male. Hai sbagliato."

Non ha funzionato, huh? Sorrido amaramente.

"Okay, non conosco il suo nome, ma che importa?"

"Era una bugia."

"Huh?"

"Il fatto che avevi torto era una bugia. In effetti è davvero Kasumi Mogi, sebbene sembra che non l'hai mai vista di persona" dice Maria Otonashi, con una faccia assolutamente da poker.

"......è stata una giocata sporca anche per una come te, no?"

"Come mai? Sei ingenuo se pensi davvero che potevi cavartela con un tentativo d'indovinare, corretto o no che fosse. Comunque, ecco un'altra domanda per te: che relazione c'è tra Kazuki Hoshino e Kasumi Mogi?"

Non ho idea di cosa stia cercando di ottenere con tutte queste domande. Beh, immagino che stia deliberatamente nascondendo i suoi intenti.

Brancolo per una risposta più generale possibile.

".....sono amici."

"E?"

Quindi Maria Otonashi non mi permetterà di ottenere una via di fuga con una risposta così vaga, dopotutto.

"Cosa posso dire se non so nemmeno chi sia Kasumi Mogi?"

Questa è una risposta ovvia e naturale, visto che le ho già detto che non conosco quella ragazza. Questa risposta dovrebbe essere totalmente sicura.

"Non sai chi sia Kasumi Mogi?"

Eppure, Maria Otonashi la fa suonare come fosse un errore fatale.

"...Non l'ho detto fin dall'inizio? Non ho mai visto la ragazza in questa foto."

"Si, non la hai mai vista, è ciò che hai detto. Ma come può 'mai vista' essere equivalente a 'non la conosco'?"

"...Non ti seguo! Non la ho mai vista, quindi non c'è modo che possa sape—"

—Aspetta, non è vero.

"Capisco. Ora so con certezza un fattore importante della tua vera identità. Tu non sei un membro della classe 2-3."

......era questo ciò a cui puntava.

Quella ragazza, Kasumi Mogi, probabilmente non è venuta a scuola da quando è in ospedale, il che spiega perché non l'abbia mai vista. Gli studenti della classe 2-3, comunque, sanno di lei anche se non la hanno mai incontrata in realtà: perché è una loro compagna di classe e il misterioso proprietario del banco è che sempre vuoto.

Giusto, l'intenzione di quelle domande era—restringere il campo dei sospetti.

"Hmph, a essere onesti, mi sembrava probabile che Ryuu Miyazaki fosse il proprietario. Ma sembra che avessi torto, tuttavia. Non sei un membro della classe 2-3, dopotutto."

Ryuu Miyazaki?

Perché ha tirato fuori proprio lui?

Non dirmi che ha agito per conto suo perché non ero in grado di dargli istruzioni stamattina perché catturato da Otonashi-san?

"Tu... no, per essere precisi, il proprietario, deve essere qualcuno che non è un nostro compagno di classe ma ci conosce bene. Non penso ci siano molte persone che sanno tanto di noi. E' una persona che Kazuki ed io potremmo riconoscere facilmente, vero?"

Ovviamente, non le rispondo.

"C'è un altro possibile indizio che ho trovato, riguardo l'identità di Yuuhei Ishihara. Ryuu Miyazaki ci ha detto che il compagno di sua madre si chiama così. Stavo cercando di comprendere perché ce lo abbia detto, e sono arrivata alla seguente logica conclusione:"

Dichiara Maria Otonashi con convinzione.

"—Yuuhei Ishihara non esiste."

Trattengo il respiro.

"Non ti importava quale nome usare. Ma tu o Ryuu Miyazaki avete deciso di usarlo a vostro vantaggio; celando l'identità del proprietario facendoci credere che 'Yuuhei Ishihara' esista davvero, giusto? E avete scelto una relazione così incasinata coinvolgendo una storia d'amore perché sarebbe stato difficile per noi investigare su una tale questione, vero?"

Lui non esiste, pertanto possiamo nasconderlo—huh? Capisco. Ha quasi ragione.

Ma non ancora completamente. Yuuhei Ishihara è davvero il compagno della madre di Ryuu Miyazaki. Comunque, si potrebbe anche dire che non esista più.

Dopotutto, Yuuhei Ishihara è già morto.

"Hai finito? Se è così, è il mio turno ora?"

Maria Otonashi si acciglia. Immagino che la mia domanda improvvisa la stia rendendo diffidente.

"...Di cosa vuoi discutere?"

"L'argomento dovrebbe attrarre il tuo interesse, penso! Forse è anche qualcosa che hai già provato a tirarmi fuori."

Sorrido mentre parlo.

"Ti spiegherò come funziona la Settimana nel Fango."


2 Maggio (Sabato) 10:00[edit]

Guardo ogni oggetto nel mio campo visivo, raccolgo dati e ritrovo la mia identità come Kazuki Hoshino. Il cielo. Concreto. Il suolo. Sabbia. Maria Otonashi. La mia mano. Kazuki Hoshino. Questo posto è il retro dell'edificio scolastico. Io sono—me.

Mi sto abituando a questa sensazione, visto che ho scambiato le identità già diverse volte. Ma proprio perché mi ci sto abituando, mi rendo conto che:

Ciò che sto sperimentando non è altro che una morte temporanea.

Svanisco completamente durante il tempo quando non sono me stesso. Non sogno nemmeno. Questa è una 'morte' che mi si avvicina piano piano. Se non distruggo la Settimana nel Fango entro il 5 Maggio, scomparirò per sempre. In altre parole, 'morirò'.

"Kazuki?" mi chiama la ragazza a me di fronte. Annuisco silenziosamente, ma mi rendo conto che questo non sia abbastanza e aggiungo dunque "Si, Aya".

Otonashi-san guarda il suo orologio e aggrotta le sopracciglia.

Noto una chitarra elettrica usurata che giace vicino ai suoi piedi.

"Questa? L'ho portata dal club di musica leggera."

E' una chitarra molto vecchia, ma visto che le corde sono tutte nuove, suppongo sia ancora utilizzata regolarmente.

...Scommetto che la ha presa senza permesso.

"Sai, strimpellavo con la chitarra per ammazzare il tempo nell'Aula del Rifiuto."

Otonashi-san prende la chitarra elettrica e comincia a suonare. Lo fa molto abilmente. Al contrario, io so appena suonare un accordo di FA. Smette velocemente di suonare e mi porge la chitarra.

"Eh?"

"Suona. So che hai ricevuto in eredità la chitarra di tua sorella."

"Ah, no... Non so suonare molto bene, sai?"

"Non mi interessa. Suona la chitarra mentre parlo. Se fai così, saprò quando ti scambierai con Yuuhei Ishihara."

Capisco. Allora è per questo che ha portato questa chitarra.

Sono un suonatore di chitarra molto scarso, quindi è un po' imbarazzante, ma alla fine comincio a suonare una famosa canzone di un classico gruppo rock che ricordo dal mio libro di pratica.

"Mi sorprende che tu sappia che ho avuto la chitarra da mia sorella."

"Non c'è niente che non so di te" dice arditamente.

"...Non hai dimenticato nulla di ciò che hai imparato nell'Aula del Rifiuto, Aya?". Quella domanda è sorta improvvisamente nella mia testa, quindi glielo chiedo mentre continuo a suonare goffamente la chitarra.

"Mmh, beh, si, ricordo tutto. No... ad essere precisi, ho sicuramente dimenticato alcune cose visto quel grande numero di occorrenze simili. Ma praticamente ricordo quasi tutto."

Otonashi-san aggrotta le sopracciglia.

"Per te è diverso, forse?"

"Si, non ricordo molto io. Le mie memorie di quei momenti sono fugaci, sono più delle istantanee e immagini sfocate che altro. E' come quando non riesci a ricordare esattamente la faccia di ogni persona che incontri in città."

Dopo aver sentito ciò che ho detto, gli occhi di Otonashi-san si spalancano, e resta completamente immobile.

"Eh? Che c'è che non va?"

"Ah, no—"

Notando la sua evidente confusione, mi sento ancora più perplesso di quanto sembri lei.

"Allora non ricordi quasi niente di ciò che abbiamo fatto insieme nella scatola?"

"B-Beh, si."

"Io... capisco..."

Otonashi-san rimane in silenzio per qualche ragione. Mentre aspetto che continui a parlare, la guardo, ma lei rapidamente distoglie lo sguardo.

"Ora che lo menzioni, è del tutto plausibile. Non c'è modo che tu possa aver mantenuto le memorie come ho fatto io, perché tu non sei un proprietario. Capisco, tutto finalmente ha un senso. Ecco perché—" continua a mormorare con lo sguardo lontano, "—ecco perché mi chiami Aya."

"Eh?"

"Niente."

Otonashi-san riacquista la sua fiducia in se stessa e mi guarda di nuovo, accigliata.

"Ehi, Kazuki. Hai smesso di suonare la chitarra."

Frettolosamente riprendo a suonare. Visto che mi sono perso, ricomincio la canzone da capo.

"Cavolo, poiché stavi blaterando di banalità, non sono potuta andare dritta al punto importante."

"Scusa. Allora torniamo alle cose rilevanti?"

"...Hmm, vediamo. Dal momento che non so se posso credere a ciò che Yuuhei Ishihara mi ha detto, lo ignorerò per ora. Voglio discutere di questa nuova scatola mentre sono convinta che tu sia 'Kazuki Hoshino'."

Annuisco e le chiedo di cominciare.

"Dovresti comprendere che ci sono differenti tipi di scatole. Potrebbe essere una spiegazione imperfetta, ma giusto per fare le cose semplici, ci sono scatole che operano internamente e ci sono scatole che operano esternamente. Mentre l'Aula del Rifiuto era una di quelle interne, la Settimana nel Fango è più una di quelle esterne."

"Hmm? Qual è la differenza?"

"Una scatola interna si crea quando un proprietario considera il suo desiderio impossibile per il mondo reale. Per esempio, Kasumi Mogi, che era il proprietario dell'Aula del Rifiuto, non credeva che fosse realmente possibile rivivere il passato. Così ha creato uno spazio rimosso dal mondo reale dove poteva credere realmente nel suo desiderio. Mogi ha stipato se stessa e i suoi compagni in una scatola dove poteva credere che il suo desiderio fosse possibile."

Annuisco mentre continuo a suonare la chitarra.

"Una scatola esterna sorge quando un proprietario crede che il suo desiderio può avvenire nel mondo reale. Il proprietario della Settimana nel Fango sembra credere che il suo desiderio può essere esaudito attraverso il potere della scatola. Infatti, prendere il controllo di un corpo potrebbe sembrare plausibile nella vita reale, il che significa che non c'è alcun bisogno di creare uno spazio speciale al di fuori della realtà. Questo è legato anche al perché non riesco correttamente a percepire questa scatola."

"Avrò bisogno di un po' di tempo per digerire tutto questo, ma... in breve, una scatola diventa esterna se credi che il tuo desiderio può davvero diventare realtà nel mondo reale, e interna altrimenti?"

"Si, più o meno è così. Se gli diamo un voto numerico con un massimo di 10, l'Aula del Rifiuto otterrebbe un punteggio interno di 9 e la Settimana nel Fango otterrebbe un punteggio esterno di 4. Più alto è il punteggio, più quella scatola influisce sulla realtà."

E' ovvio che l'influenza dell'Aula del Rifiuto era quasi inesistente, visto che i nostri compagni di classe coinvolti non se la ricordano nemmeno.

In altre parole, questo significa che la Settimana nel Fango è differente?

"Ah—"

Mi rendo conto della crudele natura della mia situazione attuale.

Sono disprezzato da tutti i miei compagni di classe. Cosa più importante, le mie relazioni con Daiya, Kokone e Haruaki sono tutte incasinate.

"Quindi—quindi—, la mia vita quotidiana rovinata—"

"Esattamente, non tornerà come prima."

La mano con cui stavo suonando la chitarra si ferma.

Il suono della chitarra svanisce.

Non ritornerà più come prima? La mia vita quotidiana non tornerà come prima? La mia vita quotidiana rimarrà corrosa dal soprannaturale?

Quindi—non esiste più.

La cosa che volevo riconquistare non esiste più.

Nell'attimo in cui mi rendo conto di tutto ciò, la mia vista diventa nera come se tutti gli interruttori di questo mondo fossero stati spenti in un colpo solo. Voglio dire, non ho più alcun obiettivo. E' inutile distruggere questa scatola.

Ho perso completamente di vista tutto.

Non mi interessa più nulla.

Comincio a barcollare via. Otonashi-san mi dice qualcosa, e io le rispondo qualcos'altro. Non ho idea di cosa abbia detto o di cosa le abbia risposto io, e non mi interessa.

Ho voglia di gridare.

Ma anche gridando, non c'è nessuno che possa salvarmi.


2 Maggio (Sabato) 11:00[edit]

Sono in un supermercato per qualche motivo, con in mano una rivista di manga. Controllo l'ora sul cellulare di Kazuki Hoshino. Dovrebbe essere la terza ora di lezione proprio ora... quindi perché è in un supermercato?

Mi guardo intorno, ma Maria Otonashi non si vede da nessuna parte.

Qual è il significato di tutto questo? Non possono aver rotto, no?

Temo che questa possa essere una trappola, ma non posso ignorare questa opportunità di entrare in contatto con Ryuu Miyazaki.

Compongo il suo numero di telefono sul cellulare. Il telefono squilla ripetutamente; beh, dovrebbe essere in aula, quindi non sarà in grado di rispondere subito.

Annullo la chiamata e pulisco il registro delle chiamate in uscita. Ryuu Miyazaki immediatamente mi richiama.

"Pronto? Ryuu Miyazaki?"

"......Ehi, perché usi il mio nome completo?" chiede, sembrando un po' adirato.

"Perché non sono nessuno. 'Qualcuno' che ti ricordi potrebbe averti chiamato in modo diverso, ho pensato che fosse naturale fare così per 'me'."

"...Uh-huh. Allora, vuoi qualcosa da me, giusto? Cos'è?"

"Non ti importa che hai lezione al momento?"

"...Tu sei la cosa più importante."

"Che cosa strana da dire per un Rappresentante di Classe... ma sono felice che la pensi così. Okay, mi piacerebbe discutere su come dovremmo procedere."

"Non penso dovremmo discutere di questa cosa a scuola. Perché non vieni al mio appartamento?"

"Non importa... Ma ti rendi conto che non posso dire se alle 12:00 sarà il mio turno o no, vero?"

"Ecco perché ho proposto il mio appartamento. Dobbiamo solo incatenare Kazuki Hoshino in quel posto prima delle 12:00. Alle 13:00 è di nuovo il tuo turno, no?"

"Okay, allora lascia che ti insegni un bel modo di incatenare qualcuno! In realtà è come Maria Otonashi mi ha ingannato, sai—"

Gli spiego quello che mi ha fatto con le manette.

"Manette, huh? Buona idea. Allora ne puoi comprare qualche paia prima che ci incontriamo?"

"Certo."

"Sai dove vivo, vero?"

"Si. A dopo allora."

Concludo la telefonata e pulisco la cronologia con qualche veloce click.

L'appartamento di Ryuu Miyazaki, huh?

Ora che ci penso, questa sarà la mia prima volta lì. Finora, mi sono trattenuto dall'andarci io stesso. Ironico che sia in grado di andare lì soltanto adesso che sono in un corpo diverso.


2 Maggio (Sabato) 11:47[edit]

L'appartamento di Ryuu Miyazaki si trova in un edificio di legno a 2 piani, molto meno lussuoso rispetto al complesso dove vive Maria Otonashi; non ci sono certamente delle porte automatiche qui. Cammino fino alla sua porta, sul secondo piano, e suono il campanello.

Ryuu Miyazaki prontamente mostra la sua faccia.

"Ecco—un regalo."

Gli consegno il sacchetto di carta marrone contenente un paio di manette per mani e piedi. Ryuu Miyazaki lo accetta con quasi alcun cambiamento di espressione.

Mi tolgo le scarpe ed entro nella sua stanza. E' circa delle dimensioni di 10 metri quadrati. Sebbene sia molto angusto, tiene le cose pulite e ordinate. Come mi siedo sul pavimento, sono stupito da quanto spazio occupa da solo il suo computer.

"Ah giusto, ho aspettato a lamentarmi finora. Hai agito per conto tuo e raccontato a Maria Otonashi delle cose non necessarie, no?"

Ryuu Miyazaki sorride ironicamente. "La prima cosa che ti esce dalla bocca è una lamentela?"

"Quella ragazza ha capito il tuo tentativo di nascondere il nostro collegamento. Ha già notato che stiamo lavorando insieme."

"Quindi è come mi aspettavo."

Alzo un sopracciglio perché sembra parlare senza agitazione.

"...Non capisco. Quindi hai deliberatamente rivelato che tu sei un mio alleato?"

"Duh, immagino di si?"

Ehi... quella mi suona proprio come una scusa.

"Maria Otonashi si è insospettita solo perché ho provato ad entrare in contatto con Kazuki Hoshino. Non è una ragazza normale; quindi ho concluso che non sarei stato in grado in ingannarla."

"Ma non c'era nessun bisogno di dirle tutto quello che le hai detto!"

"...Il tuo obiettivo è far sottomettere Kazuki Hoshino, giusto?"

"E allora?"

"Otonashi bloccherà sicuramente i tuoi sforzi, perché non puoi attaccare Kazuki Hoshino direttamente. In altre parole, puoi attaccare 'Kazuki Hoshino' soltanto via Otonashi. Ma come sai anche tu, lei è brillante. Qualsiasi attacco attraverso Otonashi verrebbe facilmente parato."

"Hai ragione, si, ma..."

"Quindi mi è venuta l'idea che avevi solo bisogno di qualcuno che poteva attaccare Kazuki Hoshino direttamente, invece che via Otonashi. Ovviamente sono l'unico che può farlo."

"Vero..."

"Ecco perché è meglio aver dimostrato chiaramente che sono dalla tua parte. Ma se l'avessi fatta troppo semplice per lei scoprirlo, si sarebbe insospettita. Ecco perché ho scelto questo approccio alla larga!" dice con indifferenza.

Un sorriso ironico sorge spontaneamente sul mio viso. Non pensavo che ci avesse pensato così approfonditamente. Si è dimostrato ancora più affidabile di quanto immaginassi.

"Ho già un piano in mente."

"Dimmi di più."

"Gli mostreremo un cadavere" suggerisce.

"Pensi davvero che lo farà cadere nella disperazione? Certo, potrebbe scioccarsi dopo aver visto un cadavere, ma... sai..."

Sentendo le mie obiezioni, Ryuu Miyazaki comincia a sghignazzare.

"E se gli raccontassimo che è stato lui ad uccidere quella persona?"

Questo è—molto interessante.

Comincio anche io a sghignazzare.

"Non preoccuparti; farò cadere Kazuki Hoshino nella disperazione più profonda senza fallire" dichiara Ryuu Miyazaki mentre cerca nel sacchetto che gli ho appena dato, e mi lancia un paio di manette.


2 Maggio (Sabato) 12:00[edit]

Chi è il tizio davanti a me? Lo guardo e noto lo sguardo tagliante di Ryuu Miyazaki, solo senza il filtro dei suoi occhiali.

Perché Miyazaki-kun sta...?

Sono ammanettato, mani e piedi, in una piccola stanza che non ho mai visto prima. La gravità della mia situazione è abbastanza chiara.

Che cosa ho fatto prima di scambiarmi? ...Non riesco a ricordare. Quando mi sono reso conto che la mia vita normale non sarebbe mai tornata quella di prima, la mia vista si è annebbiata—e poi sono finito in questa stanza prima di accorgermene.

"Questa è la mia camera. Ti ho ammanettato."

"...Perché?"

"Perché, chiedi? Non te lo ha spiegato 'Yuuhei Ishihara'? E' per farti arrendere."

In altre parole, Miyazaki-kun sta agendo per il bene di Yuuhei Ishihara, e non per se stesso?

"Hoshino, Otonashi ti ha spiegato i dettagli di questa scatola?"

Scuoto la testa.

"Quindi ti ha tenuto all'oscuro, huh. Beh, quella probabilmente è una decisione saggia. Yuuhei Ishihara ha detto che glielo aveva raccontato con l'aspettativa che lei ti avrebbe informato, sai?"

A pensarci, credo che aveva intenzione di dirmi qualcosa che le aveva detto Yuuhei Ishihara.

"Te lo spiegherò io allora! ...ahah! Le cose sono davvero così più semplici ora che ti ho rivelato la mia inimicizia."

"...inimicizia? Cosa?"

"Non fa niente. ...allora, sai che questa scatola cancellerà la tua esistenza entro una settimana, vero?"

"Si... Ma potrei innanzitutto sottolineare una cosa?"

"Di che si tratta?"

"Non posso fidarmi di quello che mi dirai. Dopotutto, sei un mio nemico, no? Non posso semplicemente accettare la tua spiegazione come nulla fosse visto che stai provando ad ingannarmi sin dal primo giorno."

"Non hai torto." Miyazaki-kun prontamente accetta le mie parole e non mostra alcun fastidio. "Ho iniziato a chiedermi se ho le caratteristiche che servono per essere un artista dell'inganno—quella è la mia nuova scoperta. Ma ti dirò solo la verità da ora in poi. Sentiti libero di verificarla per conto tuo. Se non vuoi ascoltare, allora copriti le orecchie. ...Beh, in realtà non puoi visto che hai le manette..." dice freddamente. Mi si avvicina e mi porge un pezzo di carta strappato da un quaderno.


00-01 01-02 23-24 1° giorno
02-03 03-04 04-05 2° giorno
11-12 13-14 15-16 3° giorno
09-10 4° giorno
5° giorno
6° giorno
7° giorno Fine


"Questo è un appunto che Yuuhei Ishihara mi ha dato."

Ciò significa che è stato Yuuhei Ishihara a scriverlo. La sua grafica, e le sue lettere arrotondate, sono sorprendentemente chiare.

"Oggi è il quarto giorno."

'09-10' è tutto ciò che c'è scritto sulla quarta linea. Sebbene ci siano sempre tre coppie di numeri, questa linea ne ha soltanto una. Non ce ne sono altre dopo di essa, inoltre.

"Che diamine significano questi numeri...?"

"Hoshino, non hai notato che il tuo tempo diminuisce giorno dopo giorno?"

"...Huh?"

"Il tuo tempo come 'Kazuki Hoshino' viene rubato da 'Yuuhei Ishihara' poco a poco ogni giorno! Questo appunto è una lista delle ore che ti vengono rubate ogni giorno. Per esempio, '00-01' significa che il tempo dalle 00:00 fino alle 01:00 è stato rubato a 'Kazuki Hoshino' da 'Yuuhei Ishihara'."

Guardo di nuovo l'appunto. La coppia di numeri, '09-10' si trova sulla riga di oggi. Il che significa che Yuuhei Ishihara ha controllato il mio corpo oggi dalle 9 di mattina fino alle 10. In effetti, non ero cosciente a quell'orario.

"Quindi mi ruba solo 3 ore della mia giornata? Non aumenta?"

"...ehi, dovresti ragionare un po' prima di parlare. Ho detto 'il tempo che ti viene rubato'. Quel tempo non è rubato soltanto in quel giorno. Il tempo resta in possesso di 'Yuuhei Ishihara' da allora in poi. Per esempio, l'ora che ti è stata rubata tra le 00:00 e le 01:00 non sarà mai più tua."

Ho ancora problemi a comprendere.

"Accidenti, ancora non lo hai capito? Mmh... forse è più semplice se dividiamo una giornata in 24 blocchi e immaginiamo di avere 3 di loro rubati ogni giorno. I tuoi blocchi diminuiscono a 21 dopo il primo giorno, 18 al secondo, 15 al terzo. E al settimo giorno, ci saranno soltanto 3 blocchi rimanenti. Il momento in cui la data cambierà nell'ottavo giorno, nessuno di essi ti rimarrà. In altre parole: Game Over."

Finalmente ho capito.

Capisco anche perché me lo sta spiegando. Si potrebbe pensare che insegnarmi cose riguardo la Settimana nel Fango è uno svantaggio per Yuuhei Ishihara. La ragione per cui me le sta dicendo in ogni caso è—

"Ah, sembra che tu l'abbia finalmente notato. Hai capito, vero? Pertanto, questa non può essere una bugia. Una bugia produce speranza quando ti rendi conto che è una bugia. D'altra parte, quando realizzi che un fatto crudele è davvero tale, cadi nella disperazione più profonda. E devi aver realizzato, se ci pensi un po' sopra, che questa è realmente ciò che ti sta accadendo, vero?"

Giusto. Anche il mio corpo mi dice che è la verità.

"Devo fare qualche calcolo matematico per te? 'Kazuki Hoshino' ha 7 blocchi rimanenti oggi, inclusa l'ora di adesso, 9 domani 3 Maggio, 6 al 4 Maggio e 3 al 5 Maggio. Conteggiando tutti i blocchi che ti sono rimasti fanno esattamente 24 blocchi in totale. Lo hai capito? Non hai nemmeno più di un giorno che ti rimane!"

Miyazaki-kun me lo ha rivelato per mettermi all'angolo.

"Per metterti all'angolo dicendoti la verità. E' per questo che Yuuhei Ishihara mi ha rivelato questa informazione. E quindi, ti sto dicendo la nuda e cruda verità."

"Ho ancora 4 giorni di tempo". La pensavo davvero a quel modo. Ma era un grosso errore. Le sorti della battaglia sono già in favore di Yuuhei Ishihara.

Se consideriamo il tempo che trascorriamo controllando questo corpo, "Kazuki Hoshino" è già diventato l'entità di minoranza.

Inoltre, Yuuhei Ishihara ha Ryuu Miyazaki come suo partner.

Oh. E' tutto già senza speranza.

"Sono sorpreso che tu rimanga così composto."

Ora che me lo dice... Nonostante questa situazione disperata, mi sento calmo.

Il che è... comprensibile.

Dopotutto, sono già caduto nella disperazione, anche senza questo ultimo pezzo di brutte notizie.

"Ehi, Miyazaki-kun. Posso chiederti una cosa?"

"Di che si tratta?"

"Perché stai aiutando Yuuhei Ishihara?"

La mia domanda sembra essere inaspettata—Miyazaki-kun rimane in silenzio.

"Non lo aiuteresti se non ci fosse una ragione davvero importante, no? Inoltre, se Yuuhei Ishihara ti avesse detto che sta controllando il mio corpo, non avresti prontamente creduto a una cosa del genere. Giusto?"

...Mmh, si. Proviamo a stuzzicarlo.

"Una possibile ragione—per esempio—potrebbe essere che in realtà sei proprio tu Yuuhei Ishihara."

Un argomento ridicolo che sarebbe motivo di grande divertimento nel caso fosse errato.

Ma Miyazaki-kun mantiene il suo sguardo tagliente e rimane in silenzio.

"......Io sono Yuuhei Ishihara, huh? Beh—"

Miyazaki-kun sorride amaramente e continua.

"Hai ragione."

"—Huh?"

Le sue parole inaspettate mi lasciano senza fiato.

"Onestamente, mi ero già stancato di tutto questo. Non avrei mai sognato che nasconderlo mi avrebbe stancato così. Quindi voglio spiegare da dove vengo per ottenere un po' di sollievo."

Miyazaki-kun sospira. Sembra davvero stanco.

"Hoshino. C'è qualcosa che è importante per te?"

"...C'è."

Forse 'era' sarebbe stato più accurato. La mia vita quotidiana è stata distrutta, dopotutto.

"Quindi dovresti essere in grado di capire i miei sentimenti. A mio parere, una cosa veramente importante non è qualcosa di cui ti prendi cura con massima devozione né qualcosa su cui concentri tutto il tuo amore. Credo che una cosa veramente importante sia qualcosa che diventa il tuo pilastro. Quindi se la si perde, finisci per uscirne distrutto come se la tua colonna vertebrale fosse rimossa e rimassi soltanto un guscio vuoto. Pertanto, una cosa veramente importante è—pari a se stessi."

"Il tuo 'hai ragione' non implicava dunque che tu sei 'Yuuhei Ishihara', giusto?"

"Ovviamente no. Se fossi lui, non avrei mai permesso un comportamento così detestabile."

Ma sta supportando un tale comportamento da parte di Yuuhei Ishihara, perché Yuuhei Ishihara è così importante per lui.

"Se questo è il suo desiderio, farò in modo che si avveri. Farò ogni cosa per proteggerlo, anche se è sbagliato."

Il suo atteggiamento non è né orgoglioso né testardo. Si morde le labbra e i suoi occhi mostrano rassegnazione, ma la sua volontà è assolutamente incrollabile.

"...Capisco cosa vuoi dire! Ma perché Yuuhei Ishihara è così importante per te?"

Miyazaki-kun mormora un "...mmh" e continua.

"Probabilmente, no, non probabilmente. Ne sono sicuro. E' così importante per me perché—"

Sputa fuori alcune parole, sembrando scontento.

"—sono suo fratello maggiore."

"Fratello maggiore? Huh?" non sono riuscito a comprendere immediatamente la sua affermazione. "Quindi stavi mentendo riguardo la tua relazione con Yuuhei Ishihara? ...huh? Ma... eeh..."

"Yuuhei Ishihara è il compagno di mia madre. Quello è vero."

"...umm, quindi, Yuuhei Ishihara e 'Yuuhei Ishihara' sono due individui completamente diversi sin dall'inizio?"

"Si. Usando il nome di quel bastardo abbiamo reso tutto molto più complicato, ma hai ragione."

"Quindi tuo fratello minore è dentro di me, non Yuuhei Ishihara..."

Ma Yuuhei Ishihara è così importante per Miyazaki-kun tanto da chiamare se stesso "Yuuhei Ishihara", solo perché sono parenti? ...no, non riesco davvero a comprendere questo livello di emozione. Ho una sorella più grande, e ovviamente è importante per me. Ma non farei mai nulla del genere per Luu-chan.

"Ti ho raccontato della mia situazione familiare" dice Miyazaki-kun, senza affrontare direttamente la mia domanda.

"Tutto quello che ho detto era vero, eccetto che ho tenuto nascosto che sono suo fratello. Il divorzio ha distrutto la mia vita. I bambini devo fare affidamento sui loro genitori, ma i miei genitori mi hanno detto 'Non abbiamo bisogno di te!'. Che io sono un ostacolo. Che sono spazzatura. Che sono un errore. La mia intera vita è stata distrutta. Può sembrare un cliché, ma ero nella disperazione più totale. Non mi sentivo nemmeno più umano."

Sorride di auto-derisione e continua.

"Ma non ero l'unico che non si sentiva più umano. Il loro secondo figlio, che è rimasto in custodia di mia madre—l'altro non-umano che mi ha salvato. Credo che la mia dipendenza era malsana, ma sono tornato in vita grazie ad essa. E' diventato il mio pilastro e non potrei più vivere senza di lui a sorreggermi."

Mi guarda accigliato.

"Non voglio più non sentirmi umano. Proteggerò—me stesso."

Capisco bene che il fratello più giovane di Miyazaki-kun sia prezioso per lui.

"...Ma non riesco a comprenderlo."

Il silenzio di Miyazaki-kun mi spinge a continuare.

"Come farà 'lui' a trovare la vera felicità diventando Kazuki Hoshino? Non penso che tu lo stia aiutando proteggendolo. Credo che debba trovare la giusta strada per essere se stesso."

"Hai ragione, immagino."

Sorprendentemente, Miyazaki-kun è d'accordo come me senza la minima esitazione.

"Quindi—"

"Non perdere tempo a dirlo! Lo so. Sono consapevole di tutto questo, ma è già troppo tardi!"

"...Huh?"


2 Maggio (Sabato) 14:00[edit]

Ho scoperto perché è 'troppo tardi'.

Sebbene non riesca a venire a patti con la vista davanti ai miei occhi così rapidamente, concordo che ormai è definitivamente troppo tardi.

"Questi sono i cadaveri di mia madre e di Yuuhei Ishihara."

Sono in un'altra stanza a me sconosciuta. Vedo un soggiorno normale senza alcuna caratteristica degna di nota.

...Eccetto per il liquido rosso che è schizzato ovunque.

Guardo i corpi.

C'è il cadavere di una donna di mezza età. La testa è spaccata in due, come una falce di luna, e il suo cervello è sparso ovunque.

C'è il cadavere di un uomo di mezza età, che probabilmente è il vero Yuuhei Ishihara.

La sua testa è spaccata in due, proprio come quella della donna. Inoltre, i suoi arti sono piegati ad angolazioni bizzarre come se le sue articolazioni fossero state completamente distrutte. E' una scena raccapricciante, che suggerisce che qualcuno serbava un enorme rancore contro di loro.

In ogni caso, c'è una puzza orribile qui dentro.

"Aah—"

L'odore mi fa osservare con più calma i cadaveri, e faccio un salto mentale. Perché—sono qui?

"Questo è il suo attacco verso di te!"

Una pallida lampada fluorescente illumina i due cadaveri.

"Questi omicidi sono stati commessi con il corpo di Kazuki Hoshino. Sai cosa significa questo, vero? Finché sei Kazuki Hoshino, non sarai in grado di scappare dal crimine di omicidio. Quando verrai catturato dalla polizia, Kazuki Hoshino sarà punito."

La sua voce riecheggia da distanza e quasi non riesce a raggiungere le mie orecchie correttamente.

Miyazaki-kun mi guarda, ma poi vagamente sospira.

"......era lo scenario che abbiamo programmato di usare per metterti all'angolo, ma lasciamo perdere. Come ti ho detto prima, la disperazione che nasce da una bugia diventerà speranza quando la verità viene a galla. Questi cadaveri in realtà sono la causa. La causa che gli ha fatto desiderare di prendere il tuo corpo."

"La causa...?"

L'uccisione di queste due persone è stato lo stimolo che ha spinto "lui" a volermi rubare il corpo?

Basandomi sulle affermazioni di Miyazaki-kun, suppongo che "lui" consideri la sua vita come piena di sfortuna. Cosa avrebbe desiderato "lui" se avesse ottenuto la scatola dopo un simile incidente? Dubito che avrebbe voluto riottenere la sua vita di prima.

Non avrebbe voluto essere se stesso mai più. Pertanto, avrebbe voluto rubare il corpo di un'altra persona.

"...Ho capito come il proprietario ha finito per esprimere una tale desiderio! Ma.... Non capisco davvero perché tu lo hai aiutato finora a mettere in atto questa Settimana nel Fango. Non sarebbe stato meglio dirgli di distruggere la scatola e costituirsi...?"

"Se va in prigione, non sarei più in grado di stare al suo fianco, no?"

Infatti. Eppure, sicuramente andare in prigione è comunque meglio che diventare un'altra persona, no?

"Sembra che continui a non capire... ah, capisco. Non c'è alcuna ragione che tu sappia questo. Dimmi, non ti sei mai chiesto: se è dentro di te, dove è il suo corpo originale adesso?"

In effetti, non ci ho mai pensato. Ho presunto che è svanito nel momento stesso che è entrato nel mio corpo.

"Risponderò a quella domanda! Prendi il tuo cellulare."

Quello è tutto ciò che ho bisogno di sentire per comprendere cosa stia accadendo. Tiro fuori il mio cellulare, apro la cartella dei dati e controllo i file vocali. Ce n'è uno nuovo.

Premo Play.

"Il mio corpo originale? L'ho già ucciso!"

Rimango senza fiato.

Quindi "lui" si è suicidato dopo aver ucciso sua madre e Yuuhei Ishihara? Perché impegnarsi in un atto così sciocco...?!

"Voglio dire, non era soltanto un ostacolo? Non ho alcun bisogno di quel corpo—Non sono più quel ragazzo!"

......Aspetta! Quindi in altre parole—

"E' troppo tardi; capito ora? Non posso più proteggere la persona che voglio proteggere."

—Vero, è già troppo tardi.

Non solo per Miyazaki-kun, ma anche per me.

Dopotutto il "suo" corpo originale è morto. Ciò significa che il proprietario è morto. E questo significa anche che non c'è più modo per distruggere la scatola.

In breve—il risultato finale della Settimana nel Fango non può essere più impedito.

E' troppo tardi. Siamo decisamente troppo in ritardo.

"La mia unica scelta è di far sì che la Settimana nel Fango diventi realtà.". Sputa fuori queste parole così chiaramente che mi rendo conto immediatamente che sta soffocando le sue emozioni.

Dice chiaramente: "Dunque, Hoshino—credo che ti cancellerò."

Lentamente alza il suo viso pallido; i suoi occhi sono—spenti.

"Falcerò completamente la tua volontà di resistere."

Senza guardarmi negli occhi, Miyazaki-kun continua a parlare.

"Ma non posso riposare dopo aver fatto solo questo, perché c'è anche Maria Otonashi da affrontare. Quindi ho pensato ad un modo per farti arrendere e fermare Maria Otonashi. Ho riflettuto a lungo su come fare entrambe le cose allo stesso tempo."

La bocca di Miyazaki-kun si torce leggermente, e continua.

"Catturando Otonashi. Ma facendo in modo che sia tu a farlo."

"...E questo facendomi arrendere?"

"Si. Pensaci: se noi catturiamo Otonashi e la confiniamo fino al 6 Maggio, lei non può più essere un pericolo per noi—questo è abbastanza ovvio. Se Otonashi non può fare una mossa, la Settimana nel Fango non sarà evitata."

Quindi tradire Otonashi-san è l'equivalente di abbandonare la mia ultima risorsa.

Il che vorrebbe dire in pratica che mi sono arreso.

"Quindi muoviamoci e passiamo all'esecuzione—Hoshino, sto per confinarti all'interno di camera mia e usarti come trappola per catturare Otonashi. Ti trascinerò, non importa quanto tu possa resistere. Non esiterò ad usare la violenza. Beh, comunque ogni resistenza sarà inutile una volta che vi scambierete l'identità di nuovo."

"Allora... perché non aspetti finché non ci scambiamo di nuovo?"

"Se lo facessi, potresti tentare di razionalizzare ciò che è successo dicendoti che sei stato usato contro la tua volontà. A meno che non tradisci Maria Otonashi di tua volontà, è inutile. Dopotutto, dobbiamo farti arrendere completamente."

......Capisco.

"Quindi cosa hai intenzione di fare? Vuoi provare a resistere?"

Miyazaki-kun prende un paio di tirapugni dalla sua tasca e se li mette. Lo sguardo nei suoi occhi indica chiaramente che non sta buffando.

Dovrei tradire Maria Otonashi—no, Aya Otonashi?

Cosa c'è da tradire? Già non ci fidiamo l'un l'altro in questo momento. Inoltre, Miyazaki-kun potrebbe non averlo notato ancora, ma ho perso la mia volontà di resistere sin da quando ho scoperto che la mia vita quotidiana è persa per sempre.

Dovrei combattere contro Miyazaki-kun? Assolutamente no. Perché dovrei scegliere una strada inutile e dolorosa?

"——"

Ma ancora non riesco a dirlo.

Non riesco a dire una frase semplice come "Tradirò Otonashi-san."

Perché non ci riesco? Non lo capisco. Non cambierà nulla se non lo dico. Mi sono già arreso e quando arriverà il momento di scambiarci, sarò comunque imprigionato. Il risultato non cambierà. Eppure, quando provo a vocalizzare il mio tradimento, c'è un dolore bruciante nel mio petto.

"M-Miyazaki-kun, dimmi—"

Bam.

"—Ugh!"

Miyazaki-kun mi ha colpito. Cado in ginocchio e non riesco nemmeno a parlare.

L'espressione di Miyazaki-kun rimane vuota mentre mi guarda dall'alto. Non ascolterà nulla di quello che ho da dire. Colpirà senza pietà se mostro qualsiasi segno di resistenza.

Lo so. Posso solo scegliere il tradimento.

Non è ok? Dopotutto, Aya Otonashi è un nemico.

Mi afferra per le spalle e mi rimette in piedi. Appoggia il suo pugno contro il mio stomaco indifeso.

"Andiamo, fammi sentire le tue parole di tradimento!"

"Puoi—"

Questo non ha senso, quindi non ci dovrebbe essere alcuna ragione per me di esitare.

Allora perché—

"Puoi—imprigionarmi."

Perché il mio cuore sembra rompersi quando dico quelle parole?


2 Maggio (Sabato) 23:10[edit]

Sto sognando.

Sto sognando lo stesso sogno ancora una volta.

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  1. La cilindrata della moto, solitamente usata per indicarne la potenza. Gli scouter o i classici "motorini" che guidano i giovani hanno cilindrate solitamente di 50cc fino ad un massimo di 125cc, dai 250cc vengono considerate invece moto vere e proprie (non a caso ad esempio qui in Italia serve una patente apposita, diversa da quella delle auto, per guidare moto dai 250cc in su, la patente A2).
  2. Letteralmente "materasso arrotolato". È il materasso tradizionale della cultura Giapponese, interamente in cotone, rigido, sottile e arrotolabile. Viene preparato alla sera prima di andare a dormire e adagiato sul pavimento o sul tatami (una stuoia di paglia di riso rivestita di giunco) per poi venir ri-arrotolato e riposto nell’armadio al mattino (di solito dopo averlo lasciato aerare e averlo battuto in modo da riassestare il cotone al suo interno).