Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 7 - Capitolo 1

From Baka-Tsuki
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Hakomari7 t002.jpg



1° volta[edit]

"Ti amo, Kazu-kun".

Non sono interessato. Non posso permettermi di affrontare questioni d'amore in questo momento.


23° volta[edit]

"Ti amo, Kazu-kun".

Per favore, risparmiamelo. Come pretendi che reagisca?


1050° volta[edit]

"Ti amo, Kazu-kun".

Sono così felice. Come altro potrei sentirmi dopo aver ricevuto la confessione d'amore di una ragazza con un simile amorevole sorriso?


13118° volta[edit]

Il cervello è bloccato all'interno del mio cranio come una gomma da masticare che è stata calpestata più volte. Una costante sensazione di nausea si è impossessata del mio corpo, come se stessi facendo il bagno in una piscina di olio usato. Sto ruotando avanti e indietro come se fossi intrappolato in una lavatrice, eppure lo scenario intorno a me non cambia: fastidiose risate e oscurità.

Non riesco a vedere nulla.

Continuo solo a ripetermi.

Questi cicli continueranno finché non verrò sciolto del tutto nell'oscurità. Questi cicli continueranno finché anche l'ultima delle mie cellulare non sarà scomparsa. Questi cicli continueranno senza fine.


—Mi sveglio.

Mentre sopprimo la voglia di vomitare, mi strofino gli occhi e confermo dove mi trovo.

Vedo una lavagna. A quanto pare sono in un'aula a scuola.

"...Stavo sognando?"

Sono sdraiato sul pavimento della mia classe. Mi alzo e mi gratto la testa.

La classe sembra diversa. I banchi sono stati raggruppati a gruppi di quattro, ogni banco è decorato con una tovaglia a strisce colorate. Le finestre sono adornate di ornamenti floreali fatti in casa. La lavagna mostra un bel disegno di una cameriera, chiaramente disegnato delle ragazze della nostra classe, con alcune parole alla sua destra:

"Maid Café[1]"

"…Ahah…"

Una risata disorientata sfugge alle mie labbra; la discrepanza tra i miei incubi e le parole stupide che ho appena letto è semplicemente troppo grande.

"—Giusto... oggi è..."

E' Sabato, 10 Ottobre. Il giorno del nostro festival scolastico.

Una volta che ricordo questo, il chiasso intorno a me improvvisamente diventa confortante.

"Pronto, pronto? E' divertente fissare nel vuoto con qualcosa del genere in mano?" dice all'improvviso una voce familiare.

"Hmm?" mormoro mentre mi giro verso la voce. "Ah!" esclamo e distolgo lo sguardo.

—Whoa! Non ero preparato a vedere un paio di gambe così attraenti proprio davanti a me! Questa ragazza sta indossando anche degli splenditi calzettoni bianchi[2]!

"Oh? Oh-oh? Cosa sono per causare una simile reazione? Le mie bellissime gambe ti hanno affascinato?" scherza.

"O-Ovviamente no!" controbatto e sollevo gli occhi. Kokone Kirino è in piedi davanti a me con un ghigno sulla sua faccia. E' vestita in un costume da cameriera blu chiaro, ricorda un po' Alice nel Paese delle Meraviglie.

"Cosa stavi facendo mentre tutti stanno lavorando come matti?"

"Ehm..."

Cosa stavo facendo prima che mi addormentassi di nuovo?

Ricordo che mi era accasciato sul banco perché non sapevo su cosa lavorare e mi stavo annoiando; devo essermi addormentato dopo di allora. E' probabilmente a causa del giorno prima, visto che ci siamo preparati per il festival fino a notte fonda.

Sto tenendo in mano un oggetto cilindrico. Giusto! Prima che mi addormentassi accidentalmente, volevo mangiare alcuni Umaibo. Gli Umaibo sono come bevande energizzanti per me e costano solo 10 miseri yen ciascuno. Sono così economici che tutti dovrebbero comprarli.

Nel tentativo di ricaricare le mie energie provo a sgranocchiarne uno.

—Clank.

"…Huh?"

Gli Umaibo non dovrebbero essere così duri.

"Oh mio Dio! Come puoi giocare col mio flauto così spudoratamente davanti a tutti...?!"

"Il tuo cosa?" chiedo confuso e guardo cosa ho in mano.

Per qualche motivo, sto tenendo un flauto nella mia mano destra invece di un Umaibo.

"Huh? Come?"

"OH NO AIUTATEMI! Un pervertito! Abbiamo un folle pervertito tra noi!" grida Kokone.

"...Uhm? W-Whoa, no no no! Non intendevo...!"

"Nooo! Sta leccando il mio flauto! Lo sta leccando! Ha intenzione di portarlo a casa e posizionarlo su un altarino! Ha intenzione di usarlo per farci le bolle di sapone! Ha intenzione di suonare le più fini melodie mentre soffia bolle di sapone!"

"Non ho mai sentito parlare di una tale perversione!"

—Comunque, davvero non riesco a ricordare di aver preso un flauto da qualche parte.

Ciò significa...

Un profondo sospiro sfugge alle mie labbra. Alla fine ritrovo la mia compostezza e chiedo a Kokone:

"Ehm, Kokone... hai scambiato il mio Umaibo con il tuo flauto, vero?"

In parole semplici, Kokone mi ha fatto uno scherzo.

"Hah? Io, non, ho, idea, di, cosa, tu, stia, parlando" dice, facendo finta di essere innocente. "Voglio dire, perché avrei dovuto fare una cosa del genere? Perché dovrei voler che un ragazzo che non è nemmeno il mio fidanzato suoni il mio flauto? Ti sembra il comportamento di una normale liceale a te?"

"No, affatto, ma sono sicuro che puoi arrivare ad una motivazione."

"Oh andiamo, usa il tuo buon senso, okay?" continua. "Nessuna ragazza ingenua potrebbe mai uscirsene con una simile strana idea, no? Sicuramente riesci a capirlo, no?"

"Si."

"In altre parole, hai rubato il mio flauto tu stesso e lo hai suonato. Ecco l'intera verità, nient'altro che la verità. Sei un pervertito, Kazu-kun. Per favore ammettilo. Non smetterò finché non lo fai."

"Hah..." sospiro.

"Ora ripeti dopo di me: 'Sono un pervertito'."

Sicuramente diventerebbe ancora più fastidiosa se mi rifiutassi, quindi mi arrendo.

"Sono un pervertito", dico.

"Ottimo, la prossima è... Ripeti dopo di me: 'Sono un pervertito. Il mio hobby è di mettere in imbarazzo le ragazze fissando i peli che si sono dimenticate di radersi."

"Sono un pervertito. Il mio hobby è di mettere in imbarazzo le ragazze fissando i peli che si sono dimenticate di radersi. In particolare, non ne ho mai abbastanza dei peli delle ascelle."

"Eek! T-Tu sei davvero malato! Stai lontano da me!"

Per qualche motivo, sembra davvero essere sconvolta, anche se è lei quella che mi ha fatto dire quelle parole.

"A proposito, il tuo costume da cameriera ti sta alla grande."

"Oh, che brusco cambio di argomento. Beh, mi stavo annoiando comunque... Ah, uhm, il mio costume da cameriera hai detto? Si, è davvero carino. Ma cerchiamo di essere onesti qui: tutto sembra grandioso addosso a me, no? Sono una bellezza senza pari, no?"

"Si. Sei una bellezza senza pari. E il tempo non è incantevole oggi?" dico.

"Cos'è questa reazione indifferente?! Avevi iniziato a decantare le mie lodi prima!"

Penso che sei carina, ma cos'altro dovrei dire quando ti stai vantando così tanto...?

"Uh-huh, scommetto che sei arrabbiato perché questo costume da cameriera non è progettato per enfatizzare il mio petto, eh? Quindi stai dicendo che devo mostrare le mie enormi coppe-E e sedurre tutti, eh?!"

Non proprio.

"Non solo sei un pervertito dei flauti con perversione per le ascelle, ma sei anche un amante dei calzettoni affezionato di tette! La parola 'pervertito' è fatta apposta per te, Kazu-kun! Inginocchiati davanti alle mie splendide coppe-E—Ouch!"

Qualcuno ha bussato sulla testa di Kokone.

"Hah..." sospira Daiya Oomine, il ragazzo che ha appena colpito Kokone.

Daiya solo di recente si è ritinto i capelli del loro nero naturale e anche dopo aver rimosso i suoi piercing i buchi sul suo orecchio sinistro sono ancora visibili. A causa del suo bel viso e della sua personalità brillante, le persone lo chiamano il principe dalla lingua tagliante.

Detto questo, è diventato un po' più calmo in questi giorni. Ha anche ascoltato i suoi compagni di classe e si è vestito come maggiordomo per il festival della scuola. Non aveva mai fatto nulla del genere prima di allora.

Ma se un maggiordomo irritabile come Daiya esistesse davvero, i suoi insulti contro la padrona di casa lo farebbero licenziare in un giorno. Oppure... forse c'è richiesta per un maggiordomo del genere?

Comunque, anche se pure Daiya ama prendersi gioco di me, di solito ferma Kokone quando sta andando troppo oltre.

"Grazie Daiya, sei arrivato proprio al momento giusto! Dille qualcosa!"

"Hmm..."

Scommetto che sta per dire qualcosa sulla falsariga di "Tu sei un insulto per i miei occhi. Puoi provarti a vestirti come vuoi, ma non sarai mai in grado di nascondere i tuoi veri colori. Belle piume possono rendere belli gli uccelli, ma questo non si applica a maiali come te."

Si, qualcosa del genere.

In linea con le mie aspettative, Daiya, il cinico consumato, sputa fuori:


"Non giocare con un altro ragazzo di fronte a me. Mi fai ingelosire così."


—Cosa?

Uhm, eh?

Potrebbe essere che... Daiya si sia innamorato perdutamente di lei...?

"...Awawa..." pronuncio in confusione...

C-Cosa sta succedendo...? Certo, so che alla fine hanno cominciato ad uscire, anche se erano soliti essere come acqua ed olio, eppure...!

"Aw..." dice Kokone mentre arrossisce, apparentemente sorpresa quanto me. "U-Uhm...! T-Tu sei il mio unico e solo, Daiya... puoi essere certo di questo..." mormora mentre la sua voce si affievolisce. Si sta comportando più da ragazza di quanto abbia mai visto prima.

"Ma ti stai avvicinando a Kazu più del necessario, non è vero?" dice Daiya.

"Siamo amici! E' solo perché siamo amici!"

"Hmph, bene allora. E' davvero fastidioso che non sembri comprendere appieno quanto tu sia attraente."

"S-Se dici così, Daiya, mi assicurerò di essere più consapevole di me stessa!"

Mentre si calma, Kokone comincia a sorridere da orecchio a orecchio. Strofina la sua testa contro il petto di Daiya.

...Stanno amoreggiando davanti a me? Prendetevi una stanza!

"Oh... hai cambiato il tuo profumo?" chiede Kokone.

"Hai un naso eccellente."

"Beh, mi sono abituata a sentire il tuo odore ogni giorno. Ma indossare una colonia è contro le regole—sei proprio un cattivo ragazzo."

"E allora i tuoi capelli tinti?" controbatte Daiya.

"Hai detto che il marrone mi sta meglio del nero. Non mi dispiacerebbe tornare ad indossare gli occhiali o tornare al mio colore naturale, ma sei tu quello che ha detto che preferisci il mio aspetto attuale."

"Si, stai benissimo. Non devi cambiare a meno che tu non lo voglia; io preferisco il tuo stile attuale. Ma questo non è il problema di cui stavo parlando, no?"

":..Mmm" annuisce mentre guarda in su verso Daiya. "...Il tuo vestito da maggiordomo è così figo... Daiya, tesoro, prova a dirmi 'Bentornata a casa, principessa'!"

"Assurdo. Non c'è modo che dica una cosa del genere. Dimmi tu 'Bentornato a casa, padrone.'"

"Non mi dispiace affatto. Bentornato a casa, padrone. Ah... la prossima volta che vengo da te, indosserò il mio costume da cameriera mentre ti dirò questo!"

Sono in preda alla disperazione.

C-Che diavolo è tutto questo...?! S-Si sono trasformati in una coppietta smielata! Kokone è ancora riconoscibile, ma cosa è successo all'atteggiamento di Daiya?! Non avrei mai voluto vederlo così! Questo non è più Daiya!

"Ehi, Kazu, perché te ne stai lì a bocca aperta?" chiede Daiya.

"N-Non è ovvio? Non mostratevi a questo modo davanti a me!"

"Devo farlo perché sono così popolare con le ragazze. Finisco in situazioni problematiche se non dimostro chiaramente di essere impegnato in una relazione sentimentale di tanto in tanto."

"...Ci sono diverse cose su cui avrei voglia di commentare, ma le terrò per me. Lasciami solo chiederti... ma non sei imbarazzato?" dico.

"Non c'è ragione per essere in imbarazzo nell'essere visto con la mia amabile fidanzata."

Dio, è imbarazzante in modo assurdo!

":..Quindi non sei imbarazzato dallo stare con me?"

"Al contrario, me ne dovrei vantare."

"Ehehehehe"

"Ahah"

"Eheheheheh"

"Ahahah"

Dateci un taglio! Non voglio più ascoltare!

Alla fine sono più imbarazzato io che loro due. All'improvviso mi sento come la mano di qualcuno sulla spalla, così mi giro.

"Sono orribili, vero? Ce lo mostrano spudoratamente per far sentire noi single gelosi!"

E' Haruaki Usui, un nostro amico.

Parto con un cenno di accordo ma salto di sorpresa una volta che mi accorgo dell'abito di Haruaki. Anche lui sta facendo del cosplay[3], ma per qualche ragione, sta indossando l'uniforme da ragazza di un'altra scuola. Le sue spalle larghe sembrano quasi scoppiare nell'uniforme, e poiché la sua maglietta arriva solo fino al suo ombelico, la camicia verde che indossa sotto è del tutto visibile. Le sue gambe virili, piene di muscoli costruiti con le sue attività del baseball, spuntano fuori da una gonna. Almeno raditi quelle gambe, per l'amor del Cielo!

Ad ogni modo, come può indossare quel costume così spudoratamente? Pensa per caso di essere tranquillamente nella privacy della sua casa o cosa?

"Uffa! Voglio anche io una fidanzata carina! Tu sei il mio solo alleato, Hoshii!"

"...Tch!" esclamo mentre allontano la sua mano dalla mia spalla.

"Huh? C-Cosa c'è che non va, Hoshii? Sei freddo."

"...So tutto, Haruaki" dico in tono insolitamente profondo.

"...Che vuoi dire?"

"Ho sentito che sei in buoni rapporti con una ragazza di un'altra scuola. Sei anche uscito ad un appuntamento?"

"Ugh."

"Ah…! Quella uniforme! E' di quella ragazza, non è vero?"

"...", Haruaki rimane in silenzio, un sorriso forzato è incollato sulla sua faccia. La mia ipotesi sembra essere corretta.

"Hai parecchio coraggio a far finta che fossi il tuo 'unico alleato' quando sei impegnato ad uscire con la tua ragazza. Ciò rasenta la violenza verso tutti noi ragazzi solitari!" rimprovero a Haruaki mentre sta sorridendo miseramente.

":..No... voglio dire... guarda, siamo usciti ad un appuntamento, ma non è che stiamo proprio uscendo insieme. Tutto può ancora succedere a questo punto. Ecco perché, vedi, mi piacerebbe giocare il ruolo del personaggio impopolare ancora per un po'..."

"Feh!" dico mentre faccio finta di sputare sul pavimento. "Sei come un tizio ricco che si finge povero per passare il tempo!"

Continuo a ridere miserabilmente.

"N-Non stai esagerando? Quella analogia non si addice davvero a me... ed ehi, tu non sei migliore, Hoshii!"

"Hmm?"

"Tu e Kasumi chiarament—MHMHM!"

Nell'attimo in cui cita quel nome, Kokone copre la sua bocca. Non riesco a fare a meno di arrossire e rimanere in silenzio.

Dopotutto, Kasumi Mogi è la ragazza di cui sono innamorato.

—C-Che strano. Non lo ho mai confidato a nessuno, quindi come può Haruaki essersene uscito con un nome del genere?

Kokone sussurra nell'orecchio di Haruaki, "...Shh, Haru-scemetto! Sono ancora nelle prime fragili fasi della loro relazione... meglio lasciarli stare...!"

"...Ah, hai ragione... ma andiamo, è chiaramente reciproco..."

"...Stai zitto! Se ci intromettiamo, potremmo accidentalmente incasinare il loro rapporto... quei due non sono neanche consapevoli che si comportano come piccioncini per tutto il tempo...!"

"...Sul serio? Sono ancora alla scuola elementare o cosa...?!" replica Haruaki.

Ragazzi, io sono proprio qui!

M-Ma, è reciproco? C-Cosa voleva dire con questo? Non è possibile. E' vero che Mogi-san spesso mi sorride... ma è perché lei è una ragazza allegra. E lei mi sta solo chiedendo aiuto tutto il tempo perché io sono un ragazzo gentile. Si... esattamente.

Ma.

Ma, visto quello che stanno dicendo, forse lei davvero—


"Kazu-kun?"


"Eek!" esclamo dopo aver sentito una voce inaspettata.

Mi giro intorno.

"Hmm?" mormora la ragazza snella sulla sedia a rotelle. E' Kasumi Mogi, i suoi occhi spalancati per sorpresa alla mia reazione eccessiva. "A cosa era dovuto quel 'eek'? Questa uniforme da infermiera non mi si addice?" dice, increspando le sue labbra e abbassando la testa per la vergogna.

Io, io non sapevo che anche Mogi-san stesse facendo del cosplay... sta indossando un'uniforme da infermiera rosa.

Il mio cuore batte forte come un matto, fino al punto che sono preoccupato che le altre persone potrebbero davvero sentirlo battere. Nel panico, non riesco nemmeno a guardarla negli occhi.

Non c'è modo che un'uniforme del genere non le doni! Sono tristemente famoso per la mia perversione per le lacrime, ma ho anche una perversione per le uniformi da infermiera e cameriera! (Il gatto è fuori dal sacco ora). Inoltre, Mogi-san sarebbe carina anche indossando un sacco dell'immondizia!

Devo dirglielo!

"Sta alla grande su di te! Sei bellissima!" dico mentre mi guarda.

"B-Bellis—"

"Davvero! Sei bellissima! La ragazza più bella qui intorno!"

"~~~~~~!!" fissa il pavimento, la sua faccia rossa come una barbabietola.

Huh? Che c'è di sbagliato in lei? Tutto quello che ho fatto è dirle ciò che stavo pensando...

"Oh cavolo, ci risiamo, sta davvero mettendo in mostra le sue abilità da giocatore" sospira Haruaki.

"Ultimamente sto cominciando a pensare che lo faccia di proposito" osserva Kokone.

"Davvero? E' proprio un malvagio bastardo se questo è vero."

"I ragazzi apparentemente ingenui come lui fanno sesso molto più spesso ti quanto ci si aspetterebbe. Sono esperti nell'esporre i desideri segreti delle casalinghe—l'ho imparato dal mio manga."

Haruaki e Kokone di certo non pesano le loro parole.

"Um-um-um-um…!" li interrompe Mogi-san.

All'inizio sembra un po' imbarazzata dalla sua espressione strana, ma poi si rimette in sesto e mi fissa.

"Ehm, si?"

"Grazie per essere responsabile di me oggi, Kazu-kun!"

China la sua testa.

—Responsabile di lei...?

Mi piace davvero tanto come suona quella frase, ma non ho davvero idea di cosa significhi. Comunque, noto che Haruaki, Kokone e anche Daiya mi stanno tutti sorridendo. Va bene... penso di sapere a cosa stanno puntando.

Il mio compito è quello di passare tutta la giornata assieme a Mogi-san e mostrarle i dintorni.


Dopo aver subito un incidente, Mogi-san ha perso la sua capacità di camminare. Sta ancora facendo una impegnativa riabilitazione fisica e non è ancora tornata a scuola.

Tuttavia, i suoi compagni di classe volevano che lei in qualche modo partecipasse al festival della scuola. Volevamo mostrarle che i suoi amici a scuola fanno il tifo per lei.

Abbiamo pensato molto a come avremmo potuto renderle la giornata piacevole e ci siamo assicurati che tutto andasse liscio. Eravamo d'accordo che qualcuno dovesse starle appresso per l'intera giornata, e per qualche ragione sono stato scelto io all'unanimità per quel ruolo.

Inutile dirlo, ho accettato senza pensarci due volte. Sono felice di trascorrere il mio tempo con lei, e sarebbe meraviglioso se i suoi ricordi del festival potessero aiutare a sostenere il suo recupero.

Comincio a sorridere mentre guardo Mogi-san. Lei sta ancora guardando il pavimento.

"Il piacere è tutto mio, Mogi-san" dico e chino il capo.

"Ah! Ma...! Spero che non sia di troppo fastidio, quindi, davvero, dovrei essere io a ringraziare te!" balbetta e china di nuovo il capo.

"Non esitare a chiedere qualsiasi cosa tu abbia bisogno, okay? Farò del mio meglio per farti divertire!"

Inchino.

"Aah…! Non chinarti! Sono davvero felice che possiamo goderci il festival assieme! Grazie mille!"

Inchino.

"Eheh"

Inchino.

"Eheheh"

Inchino.

Inchino. Inchino. Inchino.

Per nessuna buona ragione, continuiamo a inchinarci a vicenda mentre sorridiamo imbarazzati.

"Prendi questo!"

"Ouch!"

In breve tempo, Haruaki interviene e mi colpisce.

"Che male, Haruaki..."

"E meno male! Ti ricordi che pesanti momenti mi hai fatto passare qualche minuto fa, solo perché sono uscito ad un appuntamento con una ragazza?!"

...Beh, si, devo ammettere che sono davvero fortunato.

"Ehi, Hoshino. Puoi andare e lasciare a noi il resto!" grida il nostro presidente di classe, Ryuu Miyazaki, con un tono leggermente ruvido. Non è arrabbiato con noi; è solo che parla sempre con quel tono.

"Okay, andiamo allora" rispondo ed afferro le maniglie della sedia a rotelle di Mogi-san. "Andiamo."

"Si!"

Dò alla sua sedia a rotelle una leggera spinta.


Che momento—questo segna di nuovo l'inizio di questa splendida giornata.


"……Hm?"

Di nuovo?

Mogi-san fissa ancora una volta il suo sorriso dritto verso di me e qualunque fugace preoccupazione avessi viene spazzata via con il resto dei miei pensieri.


Ogni festival scolastico che si rispetti termina con un falò... no, questa è una bugia. Non ho idea di quanto sia diffusa questa usanza in realtà.

Illuminati da fiamme tremolanti, gli studenti danzano al ritmo della Oklahoma Mixer[4]. Due studenti del primo anno, alla cui dichiarazione d'amore abbiamo assistito in precedenza, sono ora felici mentre si tengono per mano. Sembra che la dichiarazione sia andata bene.

Kokone e Daiya si sono cambiati d'abito e stanno anche loro ballando. Erano soliti non stare insieme a causa di qualche vecchia storia, ma ormai l'hanno superata e hanno cominciato a frequentarsi. Non sono ancora pienamente sfuggiti al giogo del loro passato, ma almeno per ora stanno danzando senza preoccupazioni.

Anche Mogi-san si è cambiata d'abito ed è tornata alla sua classica uniforme scolastica. E' seduta sulla sua sedia a rotelle e sta fissando le fiamme. Sembra molto seria, come se stesse scolpendo questo momento nella sua memoria.

Sono solo un ragazzino del liceo, ma lo so già: dei momenti così beati sono rari. Farò tesoro della beatitudine dell'adolescenza per il resto della mia vita.

E' lo stesso per Kokone, Daiya e tanti altri. Tutte le persone hanno le loro proprie storie personali della loro adolescenza. Forse non sono sempre storie felici, ma la giornata di oggi rimarrà per il resto delle nostre vite.

Nessun giorno viene due volte.

Mentre guarda le coppie che ballano, Mogi-san mormora "che bello".

Sono a corto di parole; Mogi-san non sarà mai più in grado di ballare.

Lei si accorge dell'espressione sulla mia faccia e freneticamente scuote la testa.

"Ah, non fraintendermi! Non sto piagnucolando! Sono solo gelosa di come trascorrono un giorno speciale come questo amandosi l'un l'altro!"

Il suo sorriso soddisfatto dimostra chiaramente che sta parlando dal profondo del suo cuore.

"Kazu-kun…"

Dopo tutto il tempo che abbiamo trascorso assieme oggi, ho finalmente compreso cosa prova per me.

"Dopo quell'incidente, ho pensato che non sarei più stata in grado di raggiungere la felicità in un modo convenzionale. Anche se potrei sembrare felice, anche se potrei avere dei momenti felici di tanto in tanto, ero convinta che la mia disabilità mi avrebbe sempre tenuta indietro, che non sarei mai più stata in grado di sorride spensieratamente."

Nonostante le sue parole sprezzanti, la sua faccia è calma.

"Ma sai cosa?" continua, "Non mi sono sentita per nulla male per la mia disabilità oggi. Davvero. Questa è un'enorme scoperta per me! Ad esempio, non posso danzare con te, ma non mi dispiace affatto. Non perché mi stia auto-convincendo che sia così, ma perché mi sento già molto felice. Non è meraviglioso?"

Le sorrido e annuisco profondamente.

"Visto che sono stata in grado di godermi questa giornata, ho finalmente smesso di odiare me stessa". Mogi-san prende la mia mano. "Grazie per avermi fatto sentire a questo modo."

Il fuoco non è l'unico motivo per cui la sua faccia sia leggermente rossa. Un'occhiata al suo viso è sufficiente per rivelarmi ciò che sta per dirmi.


"Ti amo, Kazu-kun".


Il suo sorriso è la cosa più bella che ho mai visto. Ecco cosa provo davvero. Sono l'unica persona che riesce a vedere un sorriso come questo. Sono sicuramente il ragazzo più fortunato al mondo. Farei qualsiasi cosa per proteggere quel sorriso.

I miei sentimenti di realizzazione stanno per traboccare. Ogni singola cellula del mio corpo sta vibrando con gioia.

Questo deve essere il giorno più bello della mia vita.

E questo giorno—

Questo giorno, che mi piacerebbe vivere per sempre—

"Aah—…"


E' una maledetta farsa.


Una brezza fredda che si stava nascondendo dietro l'aria calda del fuoco mi passa sulle guance. La freddezza tagliente di quella brezza cancella i miei sensi offuscati tutto in una volta.

Cos'è questo posto così disgustoso?

La dolce, cremisi scena davanti a me si trasforma in un dipinto ad olio mal realizzato raffigurante un sogno stupido.

"Heh, heh..." ridacchio, divertito dalla mia stupidità per non aver notato che qualcosa era fuori posto finora.

"Kazu-kun...?" chiede Mogi-san, piegando la sua testa in risposta al mio brusco cambiamento di umore.

La ignoro, tuttavia, e guardo invece alla mia mano destra.

Come pensavo, non c'è alcuna cicatrice.

—La mia determinazione nel salvare Maria è scomparsa.

Non ho il potere per schiacciare le scatole in questo momento.

Guardo Mogi-san, i cui occhi sono spalancati.

La sua confessione mi ha reso felice. Questo è vero. I giorni ripetuti in questa 'scatola' mi hanno fatto innamorare di lei per davvero. Mi sono perdutamente innamorato di lei.

Ma questa storia finisce qui. La storia finisce dopo che lei si confessa e diventiamo una coppia. Non c'è alcun sequel.

A pensarci bene, questa non è la prima volta che è accaduto. La stessa cosa accadde nella 'Aula del Rifiuto', sebbene i nostri ruoli fossero invertiti. Allora, Mogi-san era felice quando ho finalmente accettato la sua confessione, solo per disperarsi dopo aver realizzato che non c'era alcun domani. E' lo stesso tipo di futilità.

Giusto. Non importa quanto questo mondo sia confortevole, è fatto di bugie. Non importa quanto sembrino essere tutti felici, è tutto falso. No?

Voglio dire—lei non è qui.

Maria non è qui.

Questo mondo presuppone che lei non esista, e sembra come un 'vissero felici e contenti'. Forse poteva davvero finire a questo modo se lei non avesse mai portato le 'scatole' nelle nostre vite. Forse, la radice di tutto il male sono proprio 'O' e la 'Beatitudine Imperfetta'.

Maria ci ha ferito trascinando queste anomalie, queste 'scatole', nelle nostre vite.

Tuttavia—

"Non mi interessa."

Vivo solo per il bene di Maria.

"…Kazu-kun? Che c'è che non va?"

La situazione è simile a quella della 'Aula del Rifiuto', ma sono sicuro che Mogi-san sia innocente questa volta. Eppure, c'è più di questa semplice coincidenza. La psiche di Maria è stata molto probabilmente influenzata dal tempo che ha trascorso in quel mondo ripetuto, motivo per cui la 'Beatitudine Imperfetta' ha assunto una forma che ricorda la 'Aula del Rifiuto'.

Il suo potere è di far sì che la felicità duri per sempre, ma alla radice, è tutto falso e dura solo per un singolo giorno.

Sembra che 'O' abbia deciso di bloccarmi in questo mondo per mettermi all'angolo.

Una volta che accetto questa felicità—una volta che accetto l'assenza di Maria—perderò contro 'O' e sarò intrappolato in questo mondo per sempre.

Pertanto, c'è solo una possibile risposta che possa dare a Mogi-san. Dopotutto, non c'è alcun domani nel nostro rapporto.

"...Per favore, aspetta fino a domani" mi sforzo di dire e corro via da lei.

"K-Kazu-kun…?!"

Ignorando il suo grido, mi precipito nell'edificio scolastico e salgo le scale, saltando i gradini mentre corro. Finalmente arrivo sul tetto, apro la porta e mi trovo di fronte la vista del tramonto.

"Hah … hah … hah…"

Al fine di lottare contro questo mondo di ripetizioni, ho bisogno in qualche modo di mantenere i miei ricordi. Nella 'Aula del Rifiuto' ero in grado di farlo sperimentando qualcosa di traumatico, come assistere a Maria o Mogi-san che venivano investite da un camion.

Anche se non ho alcuna prova concreta, sono abbastanza sicuro che possa ottenere lo stesso effetto facendo qualcosa di simile. Nel momento stesso che ho deciso di correre sul tetto, avevo già pensato ad un piano.

Mi butterò giù dal tetto della scuola!

Corro verso la rete a tutta velocità per evitare di pensare alla mia prossima caduta nel vuoto.

Mi arrampico sulla recinzione e mi metto in piedi su di essa.

"——Ah…"

Vedo il terreno sotto di me.

—Ho intenzione di spiaccicarmi su di esso.

All'improvviso sono sopraffatto dalla paura. Le mie gambe si congelano. Il mio cervello immediatamente si raffredda e comincia a sfornare scuse. Il suicidio è assolutamente stupido! Torna indietro da Mogi-san e accetta la sua confessione. Non c'è alcun motivo per essere fedeli proprio a Maria. Perché non accettare un mondo dove tutti sono felici tranne Maria? Pensaci, non saltare, non morire, non pensare a lei, dimenticala, dimenticala, dimenticala—

"C...CHIUDI QUELLA CAZZO DI BOCCAAAAAAA!"

Faccio un salto volante fuori dalla recinzione e mi tuffo nel cielo cremisi.

Immagina. Immagina oltre questo mondo.

Per una frazione di secondo, una crepa attraversa questo mondo apparentemente perfetto. L'oscurità che riconosco oltre la crepa dimostra che ho ragione—questo mondo è un falso.

Comunque, quella visione dura solo una frazione di secondo.

L'oscurità ritorna ad essere oscura e cado a testa avanti verso il suolo.

Senza pietà, la mia testa si spiaccica contro il terreno duro.

Splash.

Non appena sento il mio cranio che si apre in due e il suo contenuto che viene schiacciato, la mia coscienza—


13189° volta[edit]

—viene trasferita.

Invece di avere il mio cervello sparso intorno a me, sono sdraiato sul pavimento della nostra aula. I miei compagni di classe sono impegnati nel festival.

Mi siedo e metto giù il flauto che avevo in mano.

"Ah, gh…"

Quello che ho visto proprio prima che morissi mi fa battere il cuore selvaggiamente. Non riesco ad evitare il sudore freddo. Potrei vomitare in qualsiasi istante.

Certamente non voglio rifare quella cosa una seconda volta... ma probabilmente non avrò scelta.

Dopotutto—

"Ha funzionato".

Sono riuscito a mantenere i miei ricordi, che è il requisito minimo per combattere contro questo mondo. Senza quella abilità, sprecherei l'intera giornata a divertirmi. Diventerei ancora una volta un semplice ingranaggio di questo mondo senza senso.

Per evitare questo, devo commettere un pseudo-suicidio.

Faccio difficoltà ad alzarmi e appoggio i gomiti contro un tavolo ricoperto da una tovaglia adornata.

Molto tempo fa, sono stato portato qui da 'O', non ricordo quando è accaduto, ma deve essere stato molto tempo fa. La mia memoria di quel tempo è sbiadita e sento come se fosse estranea a me, come stessi guardando un film. Ho ripetuto questo giorno—il giorno del festival scolastico—per molto tempo, intrappolato all'interno di una illusione di felicità.

Non ho idea di quanti cicli si siano già verificati. Avevo quella informazione durante la 'Aula del Rifiuto' solo perché Maria era stata in grado di tenere il conto.

Potrei aver ripetuto questo giorno già oltre 10000 volte ormai. Forse sto cominciando a diventare parte di questo mondo. Non ho modo di dirlo.

Ho dimenticato come ci si sente nel mondo reale e non posso più distinguere questo mondo da quello reale. Che sia diventato consapevole del vero bordo tra i due è già un miracolo.

Se trascuro il mantenere le mie memorie, i miei dubbi su questo mondo finiranno per scomparire completamente. Se ciò accadesse, questo festival felice si ripeterà migliaia e migliaia di volte.

Lo stesso giorno sarà ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e ripetuto e mi fonderà come un pezzo di gomma da masticare che ha perso tutto il suo sapore.

—Come può questo essere diverso dalla morte?

"Uh … ah—"

Paura.

La paura di perdere il mio scopo, che il significato della mia vita venga sovrascritto.

Ma anche quella paura finirà per svanire.

"Gh…!"

Mi precipito fuori dall'aula. Ho sentito Kokone che mi chiamava, ma non può fregarmene di meno. Devo mettere fine a questo mondo ripetuto.


E' abbastanza facile scappare dalla scuola e dall'atmosfera festiva che la circonda, ma arrivo rapidamente ad un punto morto.

Non so dove andare. In realtà, non ho nulla di nemmeno vagamente simile ad un indizio.

Nella 'Aula del Rifiuto', il nostro obiettivo era localizzare il proprietario. Questa volta, tuttavia, non c'è nessun 'proprietario' tanto per cominciare. Al massimo si potrebbe dire che Maria stessa è il 'proprietario' visto che sono stato consumato da 'O'—una parte della 'Beatitudine Imperfetta'.

Detto questo, Maria non esiste in questo mondo. Non può essere trovata.

"Ma—"

Questo mondo è connesso a Maria, quindi ci potrebbe essere un suggerimento da qualche parte.

"Devo trovare un frammento di Maria!"

Se risciussi a trovarne uno, è destinato ad aiutarmi a trovare una soluzione.


Corro intorno la città. La mia prima destinazione è stata l'appartamento di Maria, che si è rivelato essere vuoto, proprio come nel mondo reale. Naturalmente, non c'era alcun profumo di menta piperita in esso. Dopo aver accuratamente cercato in quell'appartamento e realizzato che non ci fossero indizi da essere trovati, ho deciso di vagliare tutti i posti che avevo visitato con Maria.

Sono andato al parco, alla sala giochi, al karaoke, al centro commerciale, all'ospedale, al parco divertimenti, ai ristoranti e ai caffé in cui abbiamo mangiato—tuttavia non ho trovato un singolo frammento di Maria.

Non c'è alcuna traccia di una cosa del genere in questo mondo.

Alla fine, le mie ricerche senza risultati hanno fatto volare il tempo e da un po' un bagliore rosso ha cominciato a coprire ancora una volta il cielo.

Devo mantenere la mia memoria e si avvicina il momento del giorno quando ho saltato giù dal tetto durante l'ultimo ciclo. Devo di nuovo commettere uno pseudo-suicidio.

Non so l'ora esatta di quando il giorno si resetta ogni volta. La mia memoria potrebbe essere resettata in qualsiasi momento della giornata dal mio precedente suicidio.

Devo assolutamente saltare giù prima di allora!

Inutile dire che saltare giù verso la morte è anormale e causa una grande paura.

Ma non ho altra scelta.

In realtà, non c'è bisogno di insistere a saltare giù dal tetto né c'è la necessità di morire nello stesso identico punto dell'ultima volta, ma i miei piedi mi han portato ancora una volta sul tetto della nostra scuola.

Scavalco il cancello e mi dirigo verso l'edificio scolastico. All'improvviso una voce familiare mi ferma.

"Hoshii!"

E' Haruaki. Sta camminando accigliato verso di me, spingendo una sedia a rotelle.

"Dove sei andato, Hoshii?! Eri stato incaricato di prenderti cura di Kasumi oggi, ricordi?! Non volevi farlo almeno quanto lei?! Perché, dimmi solo perché...?"

Ha ogni diritto di essere arrabbiato con me.

"V-Va tutto bene, Haruaki-kun... Sono sicura che ci sia una buona ragione!" mi difende Mogi-san.

Le sue parole sono gentili, ma non riesce a nascondere la sua delusione.

—Mogi-san... amerei spegnere il mio cervello e godermi il festival assieme a te. Amerei vedere il tuo sorriso da vicino... ma non posso!

Non devo rispettare il "ruolo" che questo mondo mi ha dato. Se cedo a quella tentazione, sarò intrappolato qui per sempre.

Sopprimendo i miei sentimenti, chiedo: "Conoscete Maria? Maria Otonashi?"

"...Ti pare il tempo per le domande, Hoshi...? Chi diavolo è?" dice duramente Haruaki.

"Quella persona ha qualcosa a che fare col perché sei sparito?"

Come temevo, nessuno di loro ha idea di chi sia Maria.

"Ah … gh…!"

Questo è troppo da sopportare. Do loro le spalle e corro verso il tetto.

Saltare. Io devo saltare! Devo morire!

—Cos'è così insopportabile?

Non conoscono Maria. Non riesco a percepire una traccia di Maria in loro.

Ma questo è okay—ero preparato a questo.

Allora perché mi sento così profondamente in frantumi? Perché mi sento terribilmente nervoso e angosciato? Da cosa sto fuggendo?

E' perché nulla sembrava fuori posto. Anche se i miei compagni di classe dovevano conoscere Maria, la loro ignoranza non mi sembra strana. Maria sembra come un personaggio di finzione lontano di un mondo con correlato a questo.

Mentre io, l'unico che si ricorda di Maria, sembro essere molto più falso di quanto non sembrino loro.

All'improvviso realizzo qualcosa di fondamentale.


Maria.

Che genere di ragazza eri?


Sto cominciando a dimenticarmi di Maria... quanto a lungo sono stato esposto alla violenza del tempo per far accadere questo? Il tempo trascorso in questo stato di falsa felicità è già cresciuto così pesante da schiacciarmi.

Se finirò col dimenticarmi ancora di più di lei—allora perché continuare questa lotta solitaria?

"Hah … hah … hah…"

Continuo a correre mentre mi scrollo di dosso i miei dubbi e apro la porta del tetto. Un mondo cremisi salta alla mia vista. Non ho più molto tempo.

"Ti amo, Kazu-kun".

Questo mondo è più seducente. Voglio restare qui.

Tuttavia, mi scrollo di dosso quel pensiero.

Non vacillerò. Non voglio vacillare. Non devo vacillare. Senza lasciare spazio ad altri dubbi, mi arrampico sulla recizione e mi fermo su di essa.

Faccio un salto.

Cado e spalmo la mia testa di nuovo tutta sopra al terreno.


13190° volta[edit]

Dopo esser tornato all'aula di mattina e aver confermato che ho ancora i miei ricordi, mi alzo.

Tuttavia, sono immediatamente attaccato da un attacco di vertigini. La mia mano sta tremando mentre mi sorreggo la fronte. Questi pseudo-suicidi stanno seriamente danneggiando la mia mente.

—Per quanto tempo dovrò continuare così?

Scuoto la testa per liberarmi della mia preoccupazione. Non devo pensarci più, o finirò annegato dentro questi cicli prima che me ne accorga.

"…Okay."

Questa volta vaglierò tutti a scuola. Mi farò un giro completo ed interrogherò chiunque sia connesso a Maria.

Senza dubbio mi causerò molto risentimento per passeggiarmene intorno invece di assistere Mogi-san. Ma lo farò comunque... devo farlo.


"—Ah!"

Guardo il cielo cremisi mentre mi appoggio contro la porta del tetto. La giornata è terminata infruttuosamente ancora una volta.

Ho continuato i miei tentativi di interrogatorio fino a quando sono stato disprezzato dall'intera classe per aver profondamente sconvolto Mogi-san, ma alla fine il risultato è stato ancora un fallimento disastroso. Nessuno conosce Maria, e nessuno mi ha fornito il minimo indizio.

"—Heh, ahah!"

Posso solo ridere. Sono terribilmente esausto. Non riesco nemmeno a camminare a causa della mancanza di sonno che mi sta abbattendo. Voglio riposare. Non voglio più pensare. Voglio fuggire. Voglio solo fuggire. Voglio andare al festival scolastico assieme a Mogi-san, anche solo per un giorno.

Ma non posso.

Non sarò in grado di resistere a questi cicli se assaporo il dolce sapore della felicità ancora una volta.

Quindi, è il momento di saltare di nuovo.

E' ora di commettere un suicidio.

"...E' tutto così incasinato."

—Che tipo di logica è questa? Perché devo soffrire ripetutamente un simile dolore? Ne vale davvero la pena?

Tagliando il treno dei miei pensieri, salto giù dal tetto.

Splash. Verso ovunque il contenuto della mia testa ancora una volta.


13191° volta[edit]

Ho mantenuto la mia memoria, ma non riesco a raccogliere la forza di volontà per alzarmi. Voglio agire, ma né il mio corpo né il mio cuore mi ascolteranno.

Datemi solo un granello di speranza, anche se fosse più piccolo di una lucina notturna. Voglio solo fare un passo avanti.

Forzo le mie articolazioni a muoversi e mi alzo.


Tuttavia, ancora una volta non sono stato in grado di fare alcun progresso e finisco di nuovo sul tetto.

Nessuno sembra conoscere Maria. Non c'è alcuna traccia della sua esistenza.

"Uh … ghu…"

Sono al limite. Non voglio saltare più giù dal tetto. Non voglio più soffrire. Non voglio più rattristare Mogi-san. Sono stufo di tutto.

Ma poiché rinunciare non è un'opzione, salto di nuovo. Splash. Spargo ovunque il contenuto della mia testa.

Uccidetemi definitivamente!


13192° volta[edit]

Ma la mia vita continua, e così anche la catena dei miei ricordi. Anche se il dolore è auto-inflitto, non posso fare a meno di gemere ad alta voce mettendomi al centro dell'attenzione.

"Dio. Dannazione—!" bestemmio dopo aver asciugato le mie lacrime. "Non mi arrenderò!"

Non c'è modo che mi possa arrendere.


13201° volta[edit]

Fisso il cielo cremisi dal tetto della scuola.

Quante volte ho ripetuto lo stesso giorno? Solo una decina volte, immagino?

Non c'è niente da fare per me. Semplicemente non c'è alcun frammento di Maria da poter essere trovato.

Sono intrappolato in questo ciclo. Non c'è alcuna via d'uscita.

Quindi cosa dovrei fare? Devo continuare a combattere? Non va bene perdere i miei ricordi? Non ho fatto abbastanza? Non ho diritto a un po' di riposo?

Sono attaccato da pensieri che provano ad avere la meglio su di me. I pensieri non si fermeranno. A questo punto sto solo pensando di scappare dal mio dovere.


Eppure scalo la recinzione. Non so nemmeno se c'è più un senso dietro tutto questo. Non so se questa sia la cosa giusta da fare. Ma sono ancora incatenato alla mia ossessione: devo riportare Maria nella mia vita.

Salto oltre la recinzione.

Verso il contenuto della mia testa ovunque.

Ahahah, c'è ancora qualcosa da versare?


13445° volta[edit]

Il conto ha superato 250. Sono morto più di 250 volte. Vedo il falò mentre guardo giù verso il cortile della scuola. Non sono più in grado di riconoscere alcun significato nel brano Oklahoma Mixer che sta suonando in lontananza.

Ho ucciso i miei pensieri un po' di tempo fa perché si mettevano sempre sulla mia strada.

Solo raramente sono in grado di formare qualsiasi pensiero significativo adesso.

Eppure, salto ancora una volta giù dal tetto. La montagna dei miei cadaveri aumenta di uno.

Non penso nemmeno più al motivo per cui stia facendo tutto questo.

Splash.


14590° volta[edit]

Chi è Maria?

Salto giù dal tetto.

Splash.


14688° volta[edit]

Cadaveri. 500 cadaveri.

Questo è un meccanismo creato per Kazuki Hoshino perché salti verso la sua morte.


14888° volta[edit]

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa​aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah"


15233° volta[edit]

"                                                                                   "


18900° volta[edit]

"                                                                                   "


22000° volta[edit]

"                                                                                   "


26000° volta[edit]

"                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   "


27500° volta[edit]

"                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   

                                                                                   "


27756° volta[edit]

"Ah…? Huh?"

All'improvviso, riguadagno la mia comprensione del linguaggio mentre guardo il cielo cremisi dal tetto.

"...Tramonto."

Non so quanto tempo sia passato. Dopo aver rinunciato a pensare, il cielo cremisi e l'azione di saltare verso la mia morte sono diventati nient'altro che fenomeni senza senso per me.

"Bellissimo."

Il fatto che un tale normale commento mi attraversi la mente rasenta il miracolo. Non ho idea di quante volte abbia vissuto questo festival. Non ricordo nessuno degli eventi recenti.

Sono tornato alla normalità solo per un istante.

Comunque, probabilmente è davvero un miracolo, e se lascio sfuggire questa occasione tornerò sicuramente ad essere un fenomeno senza senso che spende ogni giorno senza una meta, solo per poi suicidarsi al tramonto.

Si... devo scegliere ora. Sono venuto per suicidarmi per evitare di rimanere intrappolato in un ciclo infinito, ma alla fine, sono finito intrappolato in un diverso genere di ciclo comunque. Sono ad un vicolo cielo e devo convivere con esso. Devo prendere la decisione di fuggire da questo ciclo inutile.

Devo smetterla di saltare verso la mia morte.


Devo rinunciare a lei.


Mi sta davvero bene?, chiedo al mio precedente me. Lui era colui che era deciso nel recuperare lei e riportarla nella sua vita, ed è appassito. Lui era colui che sta prendendo il controllo di me per saltare giù dal tetto.

—Se mi sta bene quello?

Niente affatto. Voglio salvarla. Lei è la cosa più importante per me. Ero pronto a sacrificare tutto, inclusa la mia vita e quella degli altri.

Ma...


Ma—


Qual era il suo nome, comunque?


I miei ultimi ricordi di lei sono stati sovrascritti dalle ripetizioni di questo giorno. Se quello era il piano del nemico, allora ha avuto successo. Il puro peso del tempo l'ha spinta fuori dalla mia testa. Non posso salvarla né c'è alcun senso nelle mie azioni ormai.

Sono stato sconfitto sotto ogni aspetto.

"Ma... è okay questo, no?"

Ho combattuto abbastanza. Non ho tenuto il conto dei giorni che sono passati, ma so che il numero è enorme. Devo aver speso all'incirca lo stesso tempo qui di quanto ho fatto nella 'Aula del Rifiuto'. Se continuo a mantenere viva questa inutile battaglia, finirò solo col distruggere la mia stessa mente.

...No, è già stata rotta da tanto tempo.

L'unico modo in cui posso liberare me stesso dalla mia pazzia è quello di eliminare la memoria di questa battaglia.

Anche se sono consapevole di questo, le mie gambe continuano a portarmi sul tetto e cercano di saltare la recinzione ogniqualvolta ci sia la possibilità. E' diventata una routine per me.

Stai scherzando?! Non farlo! tiro ripetutamente pugni alle mie cosce per cercare di fermare il loro movimento. Sono al mio limite! Capiscilo! Arrenditi! Solo dopo che il dolore le rende inutilizzabili, sono in grado di fermare la loro routine di scagliarmi incontro alla mia morte.

"Hah... Hah..."

Forzo il mio corpo ad abbandonare il tetto, trascinando le mie gambe traditrici con me. Respirando pesantemente, scendo le scale un passo alla volta.

"Torniamo indietro..."

Pensiamo a cose felici.

"Torniamo indietro..."

Pensiamo al sorriso di Mogi-san.

"Torniamo indietro... al piacevole festival scolastico."

Torno ad un mondo felice, anche se è una finzione.

Aprendo la porta d'ingresso da dentro, entro nel cortile della scuola. Vedo il falò. Sento la Oklahoma Mixer.

—E' passato così tanto tempo dall'ultima volta che sono stato qui.

Ma se sono davvero tornato a questo mondo, allora dovrei andare da Mogi-san. Dovrei dire le parole che ho dovuto ingoiare finora.

Questo sarà il mio addio a lei, il cui nome ho dimenticato.

Mentre mi schiarisco la mente, le mie gambe improvvisamente si sentono più leggere, come se fosse stata tolta da loro una maledizione. Il mio cuore si sta lentamente scongelando dopo un lungo periodo di vuoto.

Il mio cuore è occupato dal sorriso della ragazza che amo.

"Kazu-kun...?" mormora la ragazza mentre mi nota vicino al falò e muove la sua sedia a rotelle verso di me.

"Cosa ti ha tenuto occupato tutto il giorno? Sei pallido, stai bene? ...Se stai bene, ti uniresti a me nel guardare il fuoco?" dice con un sorriso gentile ma un po' forzato.

Non c'è modo che non possa essere triste. Dopotutto, anche se era davvero ansiosa di passare la giornata con me, ho infranto la mia promessa.

"...Mi dispiace" dico.

"Eh…? N-Non preoccuparti, Kazu-kun! So che hai avuto le tue ragioni..."

"Mi dispiace!" ripeto mentre piango e piango.

"Ehm... non devi chiedermi scusa così tanto solo per ciò che è successo oggi..."

Non era solo per oggi. Ho trascurato te e questo mondo per un tempo incredibilmente lungo. Ho dedicato tutto il mio tempo a lei, di cui ho dimenticato il nome, invece che a te.

Ho tradito la Mogi-san di questo mondo ininterrottamente.

Ma ho deciso di vivere qui d'ora in poi. Qualunque cosa accada qui non è solo un fenomeno effimero, ma una serie di passaggi importanti. Non posso più banalizzare tutto ciò che accade in questo mondo.

Non posso più suicidarmi.

"Ti amo, Kazu-kun".

Non posso più ignorare la confessione d'amore di Mogi-san.

La sua confessione mi ha lentamente ma inesorabilmente influenzato. Ho cambiato il mio cuore, che prima soleva essere occupato da lei, il cui nome ho dimenticato.

Il mio amore per Mogi-san è cresciuto giorno dopo giorno.

Proprio come è accaduto nel passato mondo di cicli infiniti.


Lei è stata cancellata dalle ripetizioni di questo mondo.


Mi asciugo le lacrime e afferro le spalle delicate di Mogi-san.

"K-Kazu-kun…?"

Oggi finalmente le risponderò.


"Kasumi Mogi, io ti amo."


Le mie lacrime cominciano nuovamente a scorrere.

"Per favore resta per sempre con me."

Non le chiederò più di aspettare fino a domani.

Mogi-san è completamente sconvolta dalla mia improvvisa confessione.

Lo so. Mogi-san non si è confessata prima lei questa volta; la mia confessione deve esserle apparsa come un fulmine a ciel sereno.

Nonostante ciò, mi fa un sorriso.

"Grazie."

Mi mostra il suo sorriso a girasole—quel sorriso che amo così tanto.

"Anche io voglio stare con te per sempre!"


Ci prendiamo le mani a vicenda e cominciamo a danzare una semplice Mayim Mayim[5]. Non possiamo danzare propriamente a causa della sua sedia a rotelle, ma sono comunque soddisfatto. Sono decisamente felice in questo momento.

D'ora in poi vivrò in questo inutile mondo di ripetizioni. Alcune persone potrebbero considerare questo come un brutto finale, ma sono perfettamente felice con esso.

Voglio dire, cosa c'è di può bello che vivere l'amore reciproco per tutta l'eternità?

Niente. Assolutamente niente.

"Ahah"

Sono felice.

"Ahahahahahah"

"Ahahahahahahahahah"

"Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah"

"Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah"

E così, la mia lunga, lunga, lunga lotta è finalmente giunta a conclusione.












Se solo fosse vero.





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  1. Se non conoscete ancora cosa siano i Maid Café come sempre Wikipedia corre in vostro aiuto https://it.wikipedia.org/wiki/Maid_caf%C3%A9
  2. Le "maid" indossano degli abiti stile vittoriano con calzettoni fino al ginocchio. Per maggiori informazioni vi rimando di nuovo a Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Maid_caf%C3%A9
  3. Non credo serva una nota su questa parola, ma in caso non lo sapeste davvero il cosplay è l'usanza di travestirsi da un personaggio di anime, manga, ecc... https://it.wikipedia.org/wiki/Cosplay
  4. E' una nota canzone folk americana degli inizi del 19° secolo che è comunemente danzata nelle scuole giapponesi.
  5. Mayim Mayim (in ebreo "acqua, acqua") è una danza folk popolare d'Israele.