Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 6 - Epilogo

From Baka-Tsuki
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"Oomine! Stai bene?!" grido mentre lo prendo tra le mie braccia.

"...Aya?" sussurra e chiude gli occhi.

La sua giacca grigia è intrisa di sangue. La ferita è più profonda di quella di Kirino e non ho a disposizione alcuna medicazione al momento.

Mi rendo conto immediatamente che è spacciato.

Non a caso mi sono imbattuta in lui. Non avevo nessun posto dove andare quindi ho seguito Oomine. Non c'era alcun significato nascosto nelle mie azioni; lui mi aveva dato una opportunità una volta per rendere la mia 'Beatitudine Imperfetta' "perfetta", quindi speravo che mi potesse regalare un'altra possibilità. Assurdamente. Ingenuamente.

Così quando mi ha sussurrato "Sei venuta, dopotutto" ho pensato che aveva notato che lo stessi pedinando.

Ma sono sicura che non sia questo. Devo ancora rappresentare le sue speranze, anche ora che ha perso la sua 'scatola'.

Mentre sono veramente orgogliosa di questo, trovo fastidioso che non riesca a soddisfare le sue aspettative.

"Fatti forza, sto chiamando un'ambulanza. Prova a rimanere cosciente fino ad allora" dico in fretta, sapendo bene che potrebbe essere già troppo tardi.

Oomine lentamente parla attraverso il suo dolore, "Usala... su di me..."

"Cosa? Cosa cerchi di dirmi?"

Con le ultime forze rimaste, Oomine sputa fuori l'unico modo per salvarlo.

"Usa la 'Beatitudine Imperfetta' su di me!"


Cancellare i miei ricordi di Kazuki Hoshino.

Ecco cosa significa usare la mia 'Beatitudine Imperfetta' su Oomine.

No, non posso dire di poterlo ancora accettare senza problemi. Anche dopo aver assistito di persona a ciò che è diventato. La lunghezza praticamente eterna di tempo che abbiamo trascorso insieme fa sì che lui governi sul mio cuore che io lo voglia o no. Si, governa su di esso. Kazuki ha messo radici in tutte le parti umane del mio cuore. Lui è ovunque ed è impossibile rimuoverlo.

Non sarò più la stessa persona una volta che mi dimenticherò di Kazuki. Mi trasformerò in un essere che è simile, ma diverso—con lo stesso corpo e lo stesso obiettivo.

Abbandonare una parte di se stessi fa paura.

Ah... perché non ho agito prima che le cose arrivassero a questo punto? Perché non ho immediatamente tagliato ogni legame con Kazuki?

Ho ceduto all'indolenza e sguazzato nella comodità di vivere al suo fianco? Mi sono goduta il mio stile di vita, trascurando il mio obiettivo?

—No.

Scuoto mentalmente la mia testa. I miei legami con Kazu sono tutt'altro che deboli. Non sono qualcosa che possa tagliare con un semplice cambiamento al cuore. Era inevitabile che i nostri legami crescessero così forti, vista l'esistenza della 'Aula del Rifiuto'.

Lo ammetto.

Ci sono legami assoluti tra me e Kazuki; legami che era destino si sviluppassero.

Ho intenzione di tagliarli.

"—!"

...Non indietreggiare. Lo hai già fatto molte volte.

Ma allora—

Non posso fare a meno di chiedermelo.

La parola "me" ha un significato se continuo a sparire? "Io" esisto davvero se continuo occasionalmente a svanire?

Cosa sono "io"?

Ma all'improvviso comincio a sentirmi stupida.

"Fufu..."

Cosa c'è tanto da chiedersi?

Ho già trovato la risposta un numero infinito di volte.

"Io" sono—una 'scatola'.

Io sono una 'scatola' e il mio unico ruolo è di concedere 'desideri' agli altri.

E proprio adesso, davanti ai miei occhi, c'è una persona che brama la mia 'Beatitudine Imperfetta'.

Sorrido a Oomine.

"Okay, la userò!"

Non c'è alcuna esitazione.

Una 'scatola' non deve esitare.

"Ti prego" esclama Oomine mentre mi tocca la guancia con la mano insanguinata. Il suo tocco è così debole che capisco subito che è al suo limite assoluto. "Non voglio morire."

All'improvviso mi ricordo di una persona che aveva un simile 'desiderio' ed era intrappolata in un mondo di infinite ripetizioni, perché lei non poteva credere nel suo cuore alla sua sopravvivenza.

Oomine è un realista. Non sarà in grado di ignorare il suo destino.

In altre parole anche se usa la 'Beatitudine Imperfetta'—

Taglio corto il mio treno di pensieri.

Se qualcuno chiede la salvezza, devo concedergliela.


Prendo la sua mano insanguinata e la appoggio sul mio petto.


E poi—svanisco.

Svanisco.

Svanisco.


Affondo verso il fondo del mare. E' completamente buio e non sono in grado di vedere nulla, nemmeno le mie stesse mani. Perdo la mia forma. Smetto di sentire il mio corpo freddo, congelato. Non so dove sono. Forse sono nel profondo del mare stesso.

Riesco a sentire le risate da lontano, molte voci che ridono. Ma non sono reali, e non mi avvicino ad esse.

Visto che la gente non può vedere se stessa qui, non c'è bisogno di mostrarsi. Il mio guscio duro è stato schiacciato dalla pressione dell'acqua e il mio punto debole è rimasto esposto—è qualcosa che nessuno dovrebbe vedere. La me stessa debole. La precedente me stessa. Ma non importa perché nessun altro è qui.

Il mondo è lontano.

Tutti sono lontani.

"—Ah."

Una luce che non dovrebbe essere qui si accende e interrompe la mia solitudine; è una luce che manca di dolcezza—una luce intensa che contraddistingue i peccatori. La sua lucentezza mi fa strizzare gli occhi.

E lei appare.

Pronuncio il nome di quella ragazza.

"'O'."

Comunque.

Non è lei. No, lei è 'O', ma non è lei. Questo sorriso affascinante appartiene a—

"Aya, Onee-chan[1]"

Ora capisco tutto.

Come funziona la mia 'scatola'. Che la mia 'Beatitudine Imperfetta' resta imperfetta. Che i miei sforzi sono inutili. Che ogni cosa che ho fatto non è diversa dal vagare senza meta in questo mare nero come la pece. Che continuo a cancellare la mia memoria per evitare di notarlo.

Ho capito tutto.

Ma allora...?

Ma allora, per chi sto facendo tutto questo?

"Maria", lei chiama il mio nome. "Ti ricordi il mio 'desiderio', vero?"

"Ovviamente!"

Quello è l'unico modo in cui posso espiare ciò che ho fatto.

L'unica cosa che posso fare per la mia adorata sorella.

Aya-Onee-chan dice la sua frase preferita:

"Voglio aiutare gli altri a diventare felici."

"Mmm" annuisco.

"Continuerai a concedere questo mio 'desiderio'?"

"Mmm."

Aya-Onee-chan mi fa un affascinante sorriso.

Sono così felice che provo a sorridere anche io, ma visto che la mia faccia è congelata non posso dire se ci sono riuscita.

"Dovrai continuare a vagare per quel motivo, Maria. Continuerai a cercare la perfezione anche se ciò che è "imperfetto" rimarrà sempre "imperfetto". Continuerai a dimenticarti di te stessa mentre cercherai per qualcosa che non esiste."

"Forse..."

"Ma questo è ciò che hai desiderato."

"Che cosa intendi? Cosa intendi dire con questo?"

"Il tuo 'desiderio', Maria, è lottare per il tuo ideale" mi dice, sorridendomi così teneramente. "Ma una volta che la tua 'Beatitudine Imperfetta' diverrà "perfetta" non ti renderai conto che non c'è nessuna Aya Otonashi dentro di te?"

"Aah, capisco."

Quello che ho fatto finora è—

"——————Comunque."

C'è una cosa di cui sono certa.

Non mi fermerò. Non importa quando sia inutile, e anche se non è diverso dal tuffarsi all'infinito in mare.

Giusto, io—

"Io non ho bisogno di qualcuno che mi fermi."



Mi sveglio. Sono nel mezzo di Shinjuku, seduta con le ginocchia a terra. Sono posizionata come se stessi sorreggendo qualcuno ma non c'è nessuno tra le mie braccia.

Noto che sono intrisa di sangue. Non ho idea del perché ma stranamente non provo alcuna sorpresa o paura.

Anche se non ricordo nient'altro, so cosa mi è appena successo.

Ho usato la 'Beatitudine Imperfetta'.

C'è uno spazio bianco nella mia testa; un buco di dimensioni talmente grandi che non potrò mai riempirlo. Il buco è così gigantesco che il mio corpo inizia a tremare solo perché ci sto pensando.

Capisco. Sono svanita.

Ho smesso di essere me stessa ancora una volta.

Quasi perdo l'equilibrio mentre mi rimetto in piedi—sono sorpresa da quanto leggero si senta il mio corpo. Guardo al mio riflesso nella vetrina di un negozio. La mia faccia sembra orribile, come se tutte le sofferenze del mondo mi fossero piovute addosso. Inoltre il mio corpo snello si sente molto instabile. Beh, immagino che ciò accada perché abbia trascurato di rinforzarmi correttamente.

Faccio un passo solo per rendermi conto che non so dove andare.

Senza alcun ricordo della mia famiglia o dei miei amici non ho nessun posto dove rifugiarmi.

Visto che sono improvvisamente immobile sulla strada, un uomo d'affari indaffarato mi urta. Mi guarda, emette un lamento e si allontana.

—Dove sono?

—Chi sono?

Ci si sente come se stessi vagando nelle profondità del mare.


"       "

All'improvviso ho la sensazione che qualcuno mi stia chiamando.

Il nome che quella persona utilizza sembra molto amichevole e caloroso. Per qualche motivo sento come se quella voce potesse chiarire l'enigma della mia identità in un batter d'occhio.

Mi giro.

Tuttavia vedo solo persone che sono completamente indifferenti verso di me. Nessuno qui può aver chiamato il mio nome a quel modo.

"       "

Di nuovo.

E' una voce che mi fa vibrare il mio cuore.

Ma poi mi accorgo: anche se sento "quella" persona che mi chiama, non so "cosa" quella voce stia dicendo.

"Cosa...?"

Mi tocco le guance.

"Perché sto piangendo?"

Non so cosa stia succedendo.

Ma deve essere stato qualcosa di molto caro alla precedente me stessa.

Anche se non importa più, deve essere stato qualcosa che non doveva essere perso.

Ma...

A me non importa.

Mi asciugo le lacrime. I miei occhi sono asciutti adesso.

Non ho dimenticato il mio obiettivo. Ciò che è di fondamentale importanza per me è di concedere i 'desideri' degli altri. Questo è tutto. Qualunque cosa la precedente me stessa avesse così cara deve essere tagliata via.

No, è già stato fatto.

Va bene, andrò ad incontrare Onee-chan[2] di nuovo.

"...Eh?"

Cos'era quel pensiero che ha appena attraverso la mia testa?[3]

Provo a ricordare ma non ci riesco. Non riesco a ricordare a cosa stavo pensando un secondo fa, ma sento anche che non ha molta importanza.

Continuerò a vagare. Questo è tutto.


E una volta ancora, ho dimenticato la vera identità di 'O'.



  1. Letteralmente "sorellona"
  2. Qui nella versione originale Giapponese c'è una interconnessione tra scrittura e lettura della parola che palesa il rapporto tra "Onee-chan" e "O". Ovviamente in Italiano è impossibile da riproporre.
  3. Si riferisce al fatto che Onee-chan e O coincidano


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