Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 3 - Inizio

From Baka-Tsuki
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La prima volta che ho visto i suoi capelli argentati, ho pensato: "Aah, le nostre strade non si incroceranno mai."

Sono sicuro che la maggior parte degli altri compagni di classe ebbero la stessa impressione. Daiya Oomine respingeva la compagnia degli altri con ogni fibra del suo essere. Credevo che lui avesse assunto quell'atteggiamento oppressivo e quello stile rock-n-roll soltanto per distanziarsi dalle altre persone.

Ma alla fine ci siamo conosciuti per bene. Certo, Haruaki ha aiutato facendo da ponte tra noi, ma quello da solo non sarebbe mai stato sufficiente.

"Uhm, tu sei... Kazuki Hoshino, giusto? Non riesco a dire perché, ma sei un po' strano!"

Questa fu la prima cosa che mi ha detto.

Ma ho creduto che eravamo amici; dopotutto, lui sembrava sempre felice quando parlava con me.

Eppure, è arrivato fino a questo punto:


E' ora di pranzo, gli esami stanno per cominciare domani; Daiya siede casualmente vicino a Maria e dice: "Hai già avuto a che fare con 'O', non è vero?"


Sono troppo sbalordito per rispondere, così Maria risponde a nome mio. "......Oomine, hai ottenuto una 'scatola'?"

"Che razza di domanda retorica è questa? Ovviamente l'ho ricevuta. Ma comunque, sto parlando con Kazu ora. Sta zitta, fastidiosa guardiana."

Maria sospira con forza e poi mi guarda, quasi a voler suggerire che lasciava fare a me.

Ma che cosa dovrei dire...?

Ignorando il mio silenzio, Daiya comincia a parlare.

"Mi è sempre sembrato strano. L'apparizione di Otonashi, la tua dichiarazione a Kokone e diverse altre cose pure."

Daiya si tocca il piercing sul suo orecchio destro.

"Questi dubbi sono stati risolti quando ho incontrato 'O'. Quando l'ho incontrato—proprio in quel momento, ho realizzato che lui, che non può essere descritto in modo diverso da 'bizzaro', era il motivo per tutti quegli strani incidenti accaduti recentemente. E poi mi ha detto che era interessato a Kazuki Hoshino."

Incapace di comprendere pienamente, lo ascolto in silenzio.

"Il che significa che non sono l'unico che sentiva qualcosa di strano in te. ...Sai una cosa, Kazu? Dopo averti osservato per più di un anno, c'è una cosa che ho compreso."

Si concentra su di me con uno sguardo penetrante e continua.

"Stai fluttuando."

"...fluttuando?"

Non riesco ad afferrare il significato di questa parola improvvisa senza alcun contesto.

"E' come se ci stessi guardando da un punto di vantaggio elevato. Sei qui, ma ti astieni dall'essere profondamente coinvolto e mantieni sempre una certa distanza. Non sei né dentro, né fuori. Stai solo... fluttuando."

Non riesco a cogliere il punto di questa discussione e sollevo un sopracciglio confuso.

"Eppure tu dici che vuoi preservare la tua vita quotidiana. E' sempre stato un mistero per me il perché tu avessi questo desiderio. Ma poi ho parlato con 'O'—mi ha detto che hai rifiutato la 'scatola' che esaudisce qualsiasi 'desiderio'—e finalmente ho capito."

Dichiara Daiya con tono inflessibile.

"Il tuo obiettivo è calpestare i 'desideri' degli altri."

"Non è vero!"

Sono sorpreso dal volume della mia stessa voce, ma devo chiarire assolutamente questo punto.

"La ragione del perché sono così particolare quando si tratta della mia vita quotidiana è... perché penso che perseverare per qualcosa è la prova di essere vivi... quindi..."

"Ridicolo."

In contrasto alle sue parole, lui non sta ridendo affatto. Ma continua crudelmente.

"Quindi hai qualcosa per cui perseverare? Nominamene una!"

"Ovviamente ce l'ho. E'—"

Mi fermo.

Ne ho una. Dovrei averne una. Ma non riesco ad articolarla.

—Sono sicuro che è perche non ha preso forma, ancora.

"Perché vuoi perseverare per qualcosa. Hmpf, anche se accettassi tale affermazione, rimane irrisolta un'altra domanda. Perché sei diventato così?"

"...Eh?"

La ragione del perché ho iniziato ad essere così fissato riguardo questa vita quotidiana?

A pensarci bene, sono sempre stato così? ...Non credo. Quindi, da quando—

"——"

Mi viene in mente.

—Qualcuno, velato da una foschia, che non riesco a riconoscere.

Non riesco a riconoscere quel suo vago aspetto. Non riesco a riconoscerlo? ...no, in realtà so chi sia, non importa quanta foschia ci possa essere.

Lei è

"Capito?"

Quando Daiya mi interrompe, la sua sagoma scompare nella foschia.

"...Cosa...?"

"Il fatto è che, alla fine, stai cercando solo di preservare la tua vita quotidiana di riflesso, come uno dei cani di Pavlov[1]."

Voglio solo preservare la mia vita quotidiana? Se è così—

"Questa è la stessa cosa che calpestare i 'desideri' degli altri. ...Ehi, Kazu."

Daiya mi chiama con il suo tono abituale.

"Ho una 'scatola'. Sono diventato un'esistenza che contraddice questa tua vita quotidiana. —Dunque cosa farai?"

Non conosco il 'desiderio' di Daiya. Ma se è una minaccia per questa mia vita quotidiana, io—

"Sei già arrivato ad una conclusione, non è vero?"

Daiya continua con voce senza emozione, mentre si tocca il suo piercing destro ancora una volta:


"Dunque, io sono—tuo nemico."



I nostri esami si sono conclusi e abbiamo trascorso Luglio oziando, quasi come se stessimo digerendo i risultati.

"Ragazzi, non potete assolutamente menzionare che abbiamo intenzione di andare al centro commerciale dopo!"

Sulla strada verso la stanza d'ospedale di Mogi-san, Kokone, che ha recentemente fatto dei suoi capelli una grande ciambella, dice così.

"Soprattutto tu, Haruaki!"

"Lo so, lo so!"

"Chissà. Dopotutto ho sentito che il termine moderno 'Haruaki' significa anche 'Incapace di percepire l'umore'."

"Non ho mai sentito un tale significato! Ma so che il termine moderno 'K.K.' significa 'fastidioso', tuttavia!"

"Ehi! Perché le mie iniziali significherebbero 'fastidioso'?!"

"Kirino, se Mogi sente questa tua voce alta, la tua considerazione sarà stata comunque vana."

Essendo stata ammonita da Maria—"Tehe!"—Kokone fa una linguaccia mentre chiude un occhio e si acciglia quando Haruaki commenta "Pensi che 'sia carino' o cosa?".

Sospirando a questa scena relativamente normale, entro nella camera d'ospedale.

"......"

La prima cosa che vedo è una figura mascolina mezza nuda sulla copertina di una rivista.

"Kasumi...?"

"Eh...? —AH!"

Nasconde la rivista sotto il suo futon con rapidi movimenti.

"C-Ciao a tutti... C-Che ci fate qui? Siete piuttosto in anticipo oggi, huh...?"

Mogi-san arrossisce con un sorriso imbarazzato.

"......"

Forse ho appena visto qualcosa che non avrei dovuto...? Kokone ed io ci scambiano delle occhiate e silenziosamente concordiamo—"Meglio non toccare quell'argomento."

"Whoa, che stai nascondendo lì, Kasumi!"

Abbiamo fallito. Perché c'è un ragazzo qui, il cui nome significa 'Incapace di percepire l'umore'.

"I-Io non sto nascondendo niente...!"

"Non mentire! ...mmh? Ah, è una rivista porno, non è vero? Mostramela, mostramela! Voglio sapere che genere di riviste porno guardano le raga—Ghgh!"

Kokone lo colpisce con il suo gomito. Si, penso che abbia fatto la cosa giusta.

"Non preoccuparti Kasumi, non abbiamo visto niente... No, è tutto okay, davvero! Dopotutto, se stai per tanto tempo in ospedale, beh... Immagazzini un sacco, no?"

"I-I-I-Io non ho immagazzinato nulla!"

Mogi-san scuote le mani selvaggiamente davanti alla sua faccia ormai del tutto rossa.

"N-Non è quello! Questa è... beh..."

Si morde le labbra e, esitando leggermente, tira fuori la rivista dal suo futon. C'è in effetti un uomo mezzo nudo sulla copertina, ma cose come "Yoga" e "Metodi di Allenamento Adeguato" sono scritte su di essa.

"E' una rivista di fitness per l'esercizio fisico! Quindi, umm... non è una erotica."

"Eh? Ah, hai ragione. Ahah, scusa. ...Ma perché la stavi nascondendo allora?"

Per qualche ragione lei non guarda Kokone, ma me mentre sussurra:

"...è perché queste riviste non mi si addicono..."

Ora che lo dice—di riflesso guardo le braccia di Mogi-san. Le sue braccia bianche, che una volta sembravano fragili, ora sembrano un po' più robuste. ...Sono ancora molto snelle, tuttavia.

Mogi-san nota il mio sguardo e nasconde le sue braccia pudicamente dietro di lei. Poi dice:

"...Speravo poteva essere utile come riferimento per la mia riabilitazione."

Quattro mesi sono già passati da quei giorni delle ricorrenze. Le sue ossa rotte ormai erano riparate e la sua riabilitazione ormai era già cominciata. Il suo eventuale ritorno a scuola, che una volta sembrava solo un sogno lontano, sta lentamente volgendo al compimento. La presenza della sua sedia a rotelle in aula potrebbe presto diventare una parte di questa vita quotidiana.


Mogi-san tornerà in questa vita quotidiana.

—Com'era prima dell'arrivo di Maria.



"Dimmi, dimmi, Maria, ti senti a disagio vicino a Kasumi?"

Chiede Haruaki non appena entriamo nel centro commerciale, del quale sia io che Kokone abbia intenzionalmente taciuto a Mogi-san...

"Haru... Sai, a volte sei proprio terribile..."

"Perché?"

Non ha capito nemmeno cosa intendesse Kokone. Terribile!

"...perché la pensi così?"

Chiede Maria a Haruaki con una voce senza emozione.

"E' perché non ho mai visto voi due parlare l'una all'altra! Beh, forse è solo perché raramente vi ho visto insieme."

"...Haru, ascolta" dice Kokone tirando Haruaki verso di lei e sussurrandogli nell'orecchio. "...sono rivali in amore... ecco perché sono imbarazzate a parlare tra loro. Dovresti saperlo anche tu, no...?"

Umm Kokone...? So che stai cercando di essere premurosa, ma riesco a sentirti.

"Ooh, capisco, capisco!"

Haruaki sorride ampiamente guardandomi. ...Questo è piuttosto snervante.

Maria si lascia sfuggire un sospiro al loro atteggiamento.

"Beh, interpretatela come volete, ma è vero che non riesco a parlare con lei facilmente."

"Ohoh! Nel senso di essere rivali?"

"Usui. Riusciresti a parlare senza riserve a qualcuno che si è preso gioco di te e ti ha pugnalato lo stomaco con un coltello?"

"Hah?"

"Scherzo."

Quando Maria dice così, inespressiva, Kokone e Haruaki si scambiano degli sguardi.

...Sono l'unico il cui cuore è saltato in gola a causa di questo commento oltre ogni limite.

"...ehm, lasciamo perdere questo argomento... Ora passiamo al nostro obiettivo principale!!! 'Cercare dei vestiti adatti a Mari-mari[2]!' beh, quasi nulla è adatto a lei, tuttavia... tch, questo tuo dannato corpo da modella!"

Non dovrebbe essere lei a lamentarsi, essendo apparsa recentemente in uno scatto su una rivista di moda.

"Ora che ci penso, come è nata questa faccenda comunque?"

"Beh, ascolta bene! Ho spesso incontrato Mari-mari con vestiti normali durante le vacanze recentemente, quindi vedi, è palese che lei trascuri la moda! Il suo vestiti non sono proprio pessimi, tuttavia, mancano solo di individualità... e quando ho chiesto per la marca lei mi ha detto UNIQLO[3]."

"Lasciando stare com'era in passato, oggi UNIQLO ha un valore di alta moda. Offrono molti prodotti di alta qualità a bassi prezzi resi possibili dal grande sforzo fatto dalla loro azienda. UNIQLO è la scelta migliore."

"Anche io indosso UNIQLO, sai! Ma non è quello che voglio dire! Stavo solo pensando, come... ci si deve comportare per diventare una figura ideale, oppure... Aah, dannazione! Solo perché puoi vincere grazie anche soltanto al tuo corpo...!"

"Kiri, non abbatterti! Puoi almeno batterla con le dimensioni del tuo petto!"

"Solo con il mio petto?! Non prendermi in giro, Haru! ...Io posso batterla anche in—"

Kokone smette di parlare, guardando Maria dalla testa ai piedi, e si terrorizza.

"—Impossibile... non ho possibilità?! Gwaaah, non può essere! Farai meglio a diventare qualcosa come la top idol del mondo così sarò in grado di ammettere che sei 'bella' senza essere ferita!"

"...Ko-Kokone, l'aspetto è una questione soggettiva, sai..."

"Allora chi trovi più bella tu, Kazu?"

"......"

"Perché te ne resti in silenzio! Dì che sono io, anche se è una bugia!"

"Beh, ma non è una richiesta impossibile?"

"Zitto tu, persona palesemente inferiore."

"Cosa?! Sono umilmente almeno sopra la media io!"

A causa del putiferio che stavamo causando, gli sguardi dei clienti nelle vicinanze cominciano a concentrarsi tutti su di noi. ...E' sempre lo stesso quando Kokone è con noi.

"E-Ehi, Kokone, possiamo abbassare..."

Quando mi rivolgo a lei, mi guarda con uno sguardo duro. Uwa, percepisco il pericolo...

"In primo luogo, Kazu-kun, sai cosa non posso accettare di più dell'abbigliamento di Mari-mari? E' il fatto che tu, solo perché sei della stessa altezza, condividi diverse parti d'abbigliamento!"

"...eh? Non dovremmo?"

Gli occhi di Kokone si spalancano.

"......Hah? Cos'è quell'espressione sorpresa? "...eh? Non dovremmo?" sto cavolo! Il tuo buonsenso è totalmente fuori! Io, almeno, ero scioccata quando mi è capitato di vederti indossare la stessa maglietta che Mari-mari aveva indossato un altro giorno!"

Ancora non riesco a capirlo e sposto il mio sguardo verso Haruaki.

"No, ha ragione lei, sai?"

...Chiaramente sono stato abbandonato anche da lui.

"Sei quel tipo di persona, vero? Il tipo che finisce la bottiglietta mezza bevuta che ti ha datto la ragazza che ti piace, senza alcun problema."

"Ma non è normale...?"

"Santo cielo" dice Haruaki mentre agita esageratamente le mani e sospira. ...Perché quella reazione?

"Haru, capisci perché voglio farle comprare nuovi vestiti?"

"Assolutamente si!"


Dopo che quei due si sono alleati, la nostra ricerca di vestiti per Maria è iniziata come pianificato da Kokone. Comunque, Maria stessa non aveva voglia di fare shopping e quindi dava soltanto a Kokone una timida opinione dei vestiti che lei le mostrava. E di volta in volta, Kokone la costringeva a provare alcuni vestiti.

All'inizio, avevo pensato che Kokone si sarebbe dispiaciuta perché Maria non comprava i vestiti che lei le suggeriva, ma in realtà Kokone stava sorridendo con gioia. Secondo lei "è già divertente avere un'eccezionale bellezza come bambola da vestire!". ...Come uomo non riesco a capire i suoi sentimenti.

Parlando dell'altro uomo qui, Haruaki, sembrava felice anche solo di guardare le altre clienti di sesso femminile e le assistenti del negozio. Sono geloso del suo modo di pensare—beh, non proprio. Niente affatto.

Ho chiesto a Kokone, che era così piena di vigore che mi chiedevo da dove ottenesse tutta quella energia, una pausa. Lei però non mi ha concesso questa richiesta se non tre ore più tardi.

Hah... finalmente sono stato rilasciato, anche se temporaneamente.

"...Haruaki, sembri allegro."

"Si! Ho passato tutto questo tempo con l'obiettivo di puntare tutte le ragazze di bell'aspetto, sai. Ah, è stato grandioso! La mia preferita è stata l'assistenza del negozio precedente."

Gli alti intenti di Kokone sono stati totalmente rovinati.

"Assomigliava un po' alla Presidentessa del Consiglio Studentesco della nostra scuola. Non lo pensi anche tu, Hoshii?"

"Eeeh~~... la pensi così~?" obietta Kokone. "La nostra presidentessa è molto più bella... ah, ora che ci penso, voi ragazzi sapete niente dei 'tre superumani'?"

"Io li conosco." "...Beh, era impossibile che non giungessero alle mie orecchie."

Sono l'unico che non li conosce, a quanto pare.

"...Cosa sono questi 'Tre Super Umani'?"

"Guarda, non c'è uno studente in ogni anno con voti eccezionali? Poiché tutti quei tre hanno delle caratteristiche speciali oltre ai loro voti, qualcuno li ha nominati come 'superumani'. E quella definizione calzava così a pennello che si è rapidamente diffusa."

"...Maria è forse uno di loro?"

"Si. Non mi importa come mi chiamano, ma non mi piace risaltare troppo."

No... cosa mai stai dicendo dopo la scena che hai fatto alla cerimonia di ingresso?

"Beh, Mari-mari è quello del primo anno, la Presidentessa del Consiglio è quello del terzo anno. E quello del secondo anno è—"

Kokone si ferma a metà della frase. Si poteva chiaramente notare che il suo umore era totalmente sprofondato.

...quindi l'ultimo è Daiya.

Daiya è sparito proprio dopo aver annunciato a noi il suo status di "proprietario" alla mensa. Non è venuto più a scuola e non è nemmeno a casa.

Senza lasciare alcuna parola per Kokone e Haruaki.

Kokone è estramamente arrabbiata per questo. Non riesce a comprendere perché sia sparito così all'improvviso senza averle detto niente. Ovviamente, in verità, è solo preoccupata a morte per lui.

Suppongo che Kokone consideri la sua sparizione come una questione temporanea. Ecco perché può essere arrabbiata. Ma io... Non penso che sia uno stato temporaneo.

Dopotutto, Daiya—ha ottenuto una "scatola".

E' diventato disconnesso dalla nostra vita quotidiana.

Dopo aver svuotato il suo caramello macchiato in un solo sorso, Kokone si lascia sfuggire un sospiro e comincia a parlare.

"Comunque, lasciando da parte quell'idiota, il punto è che questi "Tre Super Umani" non sono normali."

"Posso capirlo per Maria e Daiya... ma la Presidentessa del Consiglio è davvero anche lei così incredibile?"

"Lo è eccome! A quanto pare i suoi voti sarebbero più che sufficienti per entrare facilmente all'Università di Tokyo; come membro del club di atletica ha preso parte a gare nazionali sulla breve distanza e negli eventi di salto in lungo; e nel consiglio studentesco, sta mettendo una toppa a quelle regole anacronistiche dalla nostra scuola. Ma sembra che questi fatti superficiali non sono nemmeno necessari per rendersi conto di quanto incredibile lei sia."

"...che vuoi dire?"

"Secondo una piccola storia che è giunta alle mie orecchie, la presidentessa non sembra essere così veloce durante gli allentamenti. Perde anche contro gli altri membri a volte. Ma quando la gara si fa seria lei quasi certamente riesce a puntare ai tempi migliori e vincere."

"Quindi si trattiene durante gli allentamenti?"

"Apparentemente no. 'Lo scopo degli allentamenti è di migliorare la tua potenza. Lo scopo delle gare reali è di vincere. E' soltanto naturale che io sia la più veloce nelle gare reali quando devo concentrarmi a pieno sul manifestare la mia potenza' è quello che dice lei. ...Cosa ne pensi? Potrebbe sembrare un po' strana, ma non è in qualche modo incredibile?"

"...Si. Deve sentirsi come un umano da un'altra dimensione."

"Esattamente~"—mentre dice questo, Kokone conferma che le nostre tazze sono tutte vuote e sorride compiaciuta.

"Bene allora! Ritorniamo al nostro vesti-Maria-mari!"

Onestamente, ancora questa cosa noiosa sarebbe stancante...

"Ko-Kokone, è quasi ora di cena a casa mia, quindi dovrei lentamente..."

"Eeh~..."

Kokone increspa le labbra.

"Allora soltanto un altro! C'è qualcosa che voglio assolutamente far indossare a Mari-mari!"


Kokone alla fine ci porta in un negozio che stava emettendo ovviamente un'atmosfera diversa da tutti gli altri. La maggiorparte dei vestiti qui sono neri e stranamente a balze.

"Questo sicuramente fa per te! Goth-loli-Mari-mari-tan[4], ahahahhah"

L'abito che la tutta-eccitata Kokone sta reggendo in mano è un vestito nero con un sacco di fronzoli. Comprensibilmente, Maria contorce il viso leggermente mentre afferra il vestito.

"......vuoi farmi indossare questo?"

"Ovviamente! ...ma comunque, cosa ne pensi del Goth-loli?"

"Sembrano come se vivessero nel loro piccolo mondo."

"E' perfetto per te allora, vedi!"

Eeeeh! C-Cos'è adesso questa improvvisa affermazione oltraggiosa!

Guardo a malincuore verso Maria. Fortunatamente, era così fissata a guardare il vestito che Kokone le aveva dato che non sembra aver in mente l'affermazione appena fatta.

Kokone mormora qualcosa tipo "Poi abbiamo bisogno di un copricapo... o un mini cappello potrebbe andare comunque bene!" e comincia a cercare tra gli accessori.

Maria sospira.

"...Se davvero non vuoi farlo, faresti meglio a rifiutare a modo."

Maria guarda avanti e indietro tra la mia faccia e il vestito Goth-loli e poi dice con voce sommessa:

"Vuoi vederlo anche tu?"

"Eh?"

"Ti sto chiedendo se anche tu vuoi vedermi indossare questo vestito Goth-loli."

Non riesco ad afferrare le intenzioni nascoste dietro questa domanda, quindi decido di rispondere onestamente.

"...umm, a dir la verità, mi piacerebbe vederlo in effetti."

"Capisco. Se vuoi vederlo così tanto, allora lo devo indossare."

"...no, non ho detto—"

"Lo sto solo indossando perché me lo hai detto tu, tanto perché tu lo sappia. Cavolo, sei davvero senza speranze."

.......umm.

Potrebbe essere che in realtà Maria voleva indossarlo?


E così, Maria si è trasformata in una Goth-loli.

"Ooh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio! Mari-mari c-calpestami! Con quei tuoi piedi, passa su di me!!!"

Uwa, cosa dovremmo fare? Kokone si è appena rotta...

"La mia scelta era troppo corretta. Non lo pensi anche tu, Kazu-kun?!"

"S-Si."

E' proprio adatto a lei, senza dubbio. Anche Haruaki annuisce contento e alcune delle commesse del negozio sbirciano nel camerino. Le si addice molto.

Per quanto riguarda Maria, sembra persa nel capire che genere di faccia dovrebbe fare e incrocia le braccia senza guardare da nessuna parte in particolare.

"Ohi Kazu-kun, questo è tutto?"

"...Che vuoi dire?"

"Dovresti mostrare più... come dire, eccitazione. Voglio vedere qualcosa di simile a un dramma sdolcinato di terz'ordine dove tu cominci con lo spalancare la tua bocca per la meraviglia e mormori 'Così bella...', a cui Mari-mari reagisce provando a nascondere la sua timidezza dicendo qualcosa come 'Hmph, così all'improvviso ti piaccio solo perché indosso questo?' che farà obiettare Kazu-kun con 'N-No, sei sempre bella! Sei davvero bella, Maria!' e alla fine entrambi finiscono con due faccie rosse dall'imbarazzo! E' questo ciò che voglio da te!"

"......Non posso."

"Che ragazzo patetico. In un bar col karaoke, tu sei il tipo che canta solo ballate che nessuno conosce, non è vero? E sono sicura che sei il genere di ragazzo che non canta né bene né male, quindi nessuno può inserire un Tsukkomi[5]. ...Aah, lasciamo perdere Kazu-kun. Dimmi, dimmi, Mari-mari, posso farti una foto?"

"Fuori discussione."

Dice Maria con uno sguardo ancora distante e le braccia incrociate.

...Oh? Ma è davvero imbarazzata nell'indossare questo vestito?

"Smettila di sorridere, Kazuki."

"Eh?"

"Hai appena fatto una faccia oscena. Quindi volevi solo umiliarmi facendomi indossare un tale vestito, non è vero?"

"N-Non è vero."

"Vieni qui un momento."

Mi preparo a subire un rimprovero e resto in piedi di fronte a Maria con la testa chinata verso il basso. L'aspetto di Maria Goth-loli con le braccia incrociate appare prepotente.

"Questo vestito è adatto a me?"

Perché me lo sta chiedendo? Mentre me lo chiedo, annuisco.

"Capisco."

Maria rimuove il copricapo con le balze dalla sua testa. Guardando a quel copricapo, gli angoli della sua bocca si sollevano e...

"...Huh?"

Per qualche ragione lo ha messo sulla mia testa.

"Si, si addice anche a te!"

"......Hah?"

Maria sembra divertita.

"Ho indossato questo perché volevi così tanto che lo facessi. È così, vero?"

"...umm."

"È così, vero?"

"......Si."

"Il che significa: visto che ho ascoltato una delle tue richieste egoiste, penso che sarebbe soltanto onesto se tu ascoltassi una delle mie richieste questa volta. Non sei d'accordo?"

"...Io... suppongo di si."

"Questo vestito mi sta bene. Abbiamo la stessa taglia. In altre parole, lo puoi indossare anche tu."

"......"

Maria continua con una voce forte che non permette alcun rifiuto.

"Indossalo."


E questo è come sono diventato un Goth-loli.


"Uuh..."

Mi lamento mentre mi guardo nel camerino.

Quindi indossarlo era sin dall'inizio parte dello schema di Maria di farmi ottenere quest'aspetto. A tal fine, ha voluto creare una situazione da cui non potevo tirarmi indietro.

A pensarci bene, lei guardava avanti e indietro tra me e il vestitino prima.

"Ohi, non hai finito di cambiarti, Kazuki? Apri la porta subito."

"...Maria. Perché devo indossare questo...?"

"Ovviamente perché voglio vederti come Goth-loli così tanto. Naturalmente, ciò include il tuo essere imbarazzato."

Dopo tanto tempo riecco il bullismo di Maria...!

Non posso restare qui per sempre. Mi preparo psicologicamente e apro la porta.

"Gyahahahahahahaha—"

Kokone istantaneamente mi indica e comincia a ridere. Solo Maria, Kokone e Haruaki dovevano essere di fronte al camerino, ma per qualche ragione ci sono anche le assistenti del negozio e diversi altri clienti. Che razza di esecuzione pubblica è questa...

"Kyahahaha, Kazuko-chan, sei così carino!"

Mentre dice questo, Kokone tira fuori il suo cellulare e lo gira verso di me. ......Ti prego no...

"F-Ferma! Niente foto!"

"Impossibile. Devo farla."

Non solo Kokone ma anche Haruaki e pure Maria cominciano a farmi foto. Anche se lei non ha permesso a nessuno di farle una foto!

"Non preoccuparti, Kazuki. Sei carino."

Maria tenta un ambiguo incoraggiamento.

"Va bene, inviata!"

"A-Aspetta un attimo Kokone! D-Dove hai appena mandato quella foto?!"

"Ah? A Kasumi, ovviamente!"

"C-Cosa stai facendo?! I-In primo luogo, non avevi detto che non avremmo dovuto dirle che avevamo intenzione di andare al centro commerciale?!"

"Ma sei un idiota, Kazu-kun? Esiste qualcosa chiamata 'priorità'!"

Sei tu l'idiota del gruppo, Kokone! Questo è troppo crudele!

...il mio cellulare vibra proprio in quel momento. Lo apro con esitazione. C'è una nuova email. Il mittente dell'email è 'Kasumi Mogi'.

Il testo consiste in una singola parola.

'Carino ♡'

Non mi interessa più! ☆


✵✵✵✵✵


Mi sveglio per un odore intenso che quasi mi sta dando il mal di testa.

"Eh...?"

Confuso da questo improvviso sviluppo, lascio uscire la mia voce senza volerlo. L'ultima cosa che ricordo è di essere scivolato nel mio letto per dimenticare l'evento che quasi mi aveva causato un trauma per il resto della mia vita. Dopo di quello, probabilmente mi sono addormentato—

—Quindi, dove sono adesso?

E' nero come la pece qui e l'aria ha l'odore come se qualcuno stesse bollendo tutto l'immaginabile in una singola pentola calda. Questa aria si aggrappa tenacemente al mio corpo. Tenacemente, a tutto il mio corpo.

A malincuore mi alzo.

Il mondo si schiude davanti a me. Nero, nero, nero puro che quasi invade i miei occhi. Riesco a mantenermi cosciente e mi appoggio a terra.

Dentro l'oscurità, noto una debole luce. Sfarfalla con una luce bianco-bluastra. Assomiglia alla luce di quelle lampade che bruciano gli insetti con una corrente ad alto voltaggio che spesso si mettono davanti ai negozi. Sebbene abbia la sensazione che non debba avvicinarmi a questa luce, i miei piedi cominciano a muoversi come se fossi attratto da essa.

La mia distanza dalla luce è di circa cinque metri. Eppure, sembra allontanarsi ogni volta che faccio un passo; la mia percezione sta ignorando la realtà e allargando questa distanza.

Guni—

Il mio piede ha colpito qualcosa.

Abbasso lo sguardo.

"—HII"

E' il corpo di una ragazza.

"Uh, ah, hya! Ha, ha, haa—"

Calmando il mio respiro selvaggio, la guardo. E' una giovane ragazza sconosciuta con lunghi capelli e con indosso un pigiama—No, penso che l'abbia già vista da qualche parte prima. Potrebbe essere una conoscente di un livello tale che posso vagamente ricordami di lei...?

Non sta respirando.

Ma non è morta. Probabilmente è stata "fermata".

Confermo il mio abbigliamento. Gli stessi vestiti che indossavo quando mi sono addormentato—una maglietta invece del pigiama e dei pantaloncini.

Capisco. Noi due siamo stati portati qui probabilmente mentre dormivamo.

Così—siamo stati messi in questa "scatola".

Arrivo finalmente di fronte alla luce bianco-bluastra. Dopo un'ulteriore ispezione, sembra essere una di quelle vecchie macchinette da gioco che si trovavano un tempo nelle sale giochi. "Kingdom Royale" è scritto sullo schermo, che sembra essere qualcosa come un titolo.

Vicino a questa macchina vedo lui.

"......Daiya."

Lui è lì, immutato da prima della sua scomparsa, con piercing su entrambe le orecchie.

"Ne è passato di tempo, Kazu. Quasi due mesi?"

Dice come per iniziare una piccola conversazione. Ci sono un sacco di cose che voglio chiedergli, ma chiedo prima la domanda più ovvia.

"...Questa è la tua 'scatola'?"

"Devo anche rispondere?"

Esattamente. Alla fine ha ovviamente usato la sua 'scatola'.

"Noia—ci sono persone che si fumano il cervello solo per scappare via da questa bestia."

Mentre vede che rimango accigliato alla sue criptiche parole, gli angoli della sua bocca si sollevano.

"E' una citazione da 'Gli Studi del mio 20° Anno'[6]"

"...Ma di che stai parlando, Daiya?"

"Questo è il 'desiderio' che ho espresso al 'Gioco dell'Ozio'."

Non sono in grado di afferrare le sue intenzioni.

"Ovviamente non riesci a capirmi, vero? Non è possibile che tu conosca la noia quando sei in grado di goderti la tua vita quotidiana. Non riesci ad immaginare com'è terribilmente agonizzante!"

Daiya vuole dire che ha invocato questo 'Gioco dell'Ozio' e ci ha coinvolto solo perché era 'annoiato'?

Sarebbe semplicemente troppo egoistico e stupido.

"A giudicare dalla tua faccia, non vuoi nemmeno provare a capirmi, huh. Le persone con zero immaginazione sono sempre così presuntuose."

"...non puoi ingannarmi. Usare una 'scatola' solo per allontanare la tua noia sarebbe troppo assurdo!"

"Non mi importa se non capisci. Ma almeno ricorda che questo sentimento esiste davvero."

"...E allora devi solo curare questo sentimento, no?"

"Non è possibile. E' un problema che ha a che fare con la natura della propria persona. Non è possibile cambiare la propria natura."

"Questa è solo... una pessima scusa!"

"Allora risolvi questo attaccamento morboso alla tua vita quotidiana!"

Chiudo la bocca.

"Non importa cosa tu faccia, non importa dove tu vada, non puoi sfuggire alla tua natura. Una ragazzo dall'aspetto squallido non può cambiare il suo aspetto squallido, non importa quali vestiti costosi possa indossare, non importa se trascorre un'ora solo per truccarsi. Non puoi cambiare l'immutabile."

"...anche se la noia è così straziante, come si può arrivare a questo comunque? Non ci sono un sacco di cose divertenti?"

"Le 'nature' sono così. Ogni evento cambia forma secondo la propria natura. Le cose che tu trovi divertenti sono pura noia per le persone che hanno la 'noia' come loro natura."

"...anche se le tue grandi abilità sono l'invidia di tutta la scuola."

"Io sono ordinario. Lo so perché riesco a vedere il limite delle mie abilità. Ho capito che non posso raggiungere né ottenere nulla."

Questa affermazione umile mi sorprende.

Non mi sarei mai sognato che Daiya stesse pensando questo visto che sembrava avere grande fiducia in se stesso.

"La 'scatola' non è altro che un modo per ammazzare il tempo per le persone che sono divorate dalla noia. Dunque, questo è soltanto un gioco. Un gioco senza senso."

Spiega e inizia a sorridere.

"Ma è comunque molto importante per me."

Non riesco ancora a comprendere la sua logica; ma capisco che è impossibile persuaderlo con le parole.

"...dimmi, Daiya. Che cosa fa questa 'scatola' nello specifico?"

Daiya ride debolmente, afferra le mie spalle, e mi fa sedere davanti la macchina da gioco.

"E' soltanto un gioco per ammazzare il tempo. Non ha nessun altro scopo se non quello di allontanare la noia. Quindi—"


"—Facciamo una partita mortale senza senso."


"...Eh?"

Daiya sta premendo i suoi pollici contro la mia clavicola, quindi non riesco a scappare. Lo schermo comincia ad ondeggiare. Mi sento quasi intossicato.

—*grab*

Qualcosa ha afferrato la mia testa in trance.

Qualcosa esce dalla schermata della macchina da gioco. E' una mano trasparente. Sono afferrato da questa mano trasparente.

"Ugh..."

Del rumore riverbera nella mia testa. Il numero di mani trasparenti è in costante aumento. In aumento. Più e più di quelle mani afferrano la mia testa, le mie braccia, le mie gambe, il mio addome e coprono il mio intero corpo.

"Da-Daiya—!!!"

Daiya freddamente ignora la mia smorfia di dolore e dice:

"Vai."

E poi—vengo prelevato da quelle mani.



  1. Si riferisce all'esperimento di Pavlov per dimostrare il riflesso condizionato, come sempre trovate maggiori e più dettagliate informazioni su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Riflesso_condizionato
  2. Ovviamente Kokone, con questo nomignolo, si riferisce a Maria
  3. Com'è facile intuire, UNIQLO è una azienda giapponese produttrice di vestiario https://it.wikipedia.org/wiki/UNIQLO
  4. Un nomigliolo per indicare l'abbigliamento Gothic-Lolita che sta facendo indossare a Maria, maggiori informazioni su questo genere di vestiario le potete trovare come sempre su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Gothic_Lolita
  5. Si riferisce ad una classica gag giapponese, come sempre maggiori informazioni le trovate su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Manzai
  6. E' un libro di Touzou Haraguchi, pubblicato dopo che si è suicidato durante il suo 20° anno http://www.aozora.gr.jp/cards/000740/card49078.html


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