Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 2 - 5 Maggio (Martedì) - Festa dei bambini

From Baka-Tsuki
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5 Maggio (Martedì) 02:10[edit]

Sto sognando.

Sto sognando ancora lo stesso sogno.


Accarezzo il coniglio di peluche, senza un orecchio, di fronte ai cadaveri. Immergo il mio dito indice nella cucitura strappata e allargo il foro.

Metto le mie dita nella testa e muovo il contenuto. La forma della testa del coniglio cambia. Al tatto il cotone è piacevole. Avanti e indietro, sopra e sotto. Il bulbo oculare si stacca. Il cotone fuoriesce dal suo foro.

Guardo le mie mani. Eccetto per il fatto che sono macchiate di sangue, che comincia ad asciugarsi, non dovrebbero essere cambiate. Eppure queste mani sembrano come se fossero marcite e diventano nere come la pece.

Il mio corpo è pieno di qualcosa come il fango, formato solo di odio. Voglio aprire il mio corpo e raschiare via questo fango.

"Capisco. Questo è piuttosto interessante."


"Eek!"

Questa voce improvvisa mi ha spaventato così tanto che il mio cuore mi è saltato fino in gola.

"Questa è una distorsione eccezionale per un incidente che è accaduto vicino a questo ragazzo. Sono davvero interessato in effetti. Il modo in cui sei coinvolto in questo incidente è splendido e i tuoi sentimenti per questa ragazza sembrano divertenti."

Mi giro intorno e guardo il proprietario di questa voce.

Sembra... Aah, vero, è perché questo è un sogno, huh. Sembra oscuro come se fosse celato nell'oscurità. Non riesco nemmeno a riconoscere il suo sesso.

"C-Chi sei tu? D-Da quando sei qui?"

Invece di rispondere, lui (o lei?) mi sorride.

Ho guardato Nii-san senza pensare. Sembra non abbia ancora notato questa persona e continua a piangere sgomento.

Dove mi trovo comunque? Questa doveva essere la mia casa, ma qualcosa è sbagliato. Non sembra reale, quasi come se fossi scivolata in una foto.

"Anche tu sei un essere veramente interessante, anche se non quanto questo ragazzo. Sapevo già che gli umani diventano vuoti dentro quando odiano se stessi, ma osservare questo con i miei stessi occhi è davvero divertente. Non vedo alcun motivo per non darti una scatola."

Ignorando completamente le mie domande, dice cose strane.

Ma c'è qualcosa che comprendo.

E' affascinante. Incredibilmente.

"Hai un desiderio?"

Ovviamente ne ho uno. Lo bramavo da sempre, dopotutto.

"Questa è una scatola che esaudisce qualsiasi desiderio!"

Dice così nella sua voce affascinante e mi consegna una sorta di contenitore. Come ha menzionato, sembra proprio una scatola. Ma per qualche ragione, non riesco a percepirla chiaramente, nonostante sia virtualmente proprio davanti a me.

Ho provato a toccarla.

Mi sono resa conto che è 'reale' già solo facendo questo. Non a causa di qualcosa come la logica, ma perché sento con il mio intero corpo che è 'reale'.

L'ho accettata.

"Come posso usarla...?"

"Focalizza con precisione il tuo desiderio in te. Questo è tutto! Gli umani hanno l'abilità di esaudire i desideri fin dall'inizio. Pertanto, questa scatola non è così speciale. Semplifica solamente il tuo desiderio e lo rende più facile da essere esaudito così."

Il mio desiderio è di smettere di essere Riko Asami. Diventare qualcuno diverso da Riko Asami, che disprezzo.

Quindi chi potrei diventare?

La prima persona che mi viene in mente è la mia adorata Maria Otonashi. Ma questo è impossibile. Non è più umana dopotutto. Non è un essere che qualcuno come me potrebbe diventare.

Ma poi mi è venuto in mente.

"Desidero..."

Lui è il ragazzo che può chiamare la sua vita quotidiana felicità come fosse un dato di fatto. Lui è il ragazzo che ha ottenuto Maria Otonashi per chissà quale motivo.

"La vita quotidiana è importante"? Non prendermi in giro. Prova a dirlo di nuovo dopo che hai sperimentato la mia vita quotidiana! Non posso perdonarlo per godersi la felicità senza motivo.

Quindi, darò tutta me stessa!

"Voglio rimpiazzare Kazuki Hoshino."

Quando ho esternato queste parole, la scatola ha cominciato a sparire. Quando la scatola è diventata piccola e dura, è volata verso di me come un proiettile ed è entrata nel mio corpo attraverso un occhio. Senza lasciarmi abbastanza tempo per sentire qualsiasi dolore, è entrata nel mio cuore e ha iniziato a governare il mio intero corpo attraverso le vene. Io sono, io sono, io sono, io sono tagliuzzata, schiacciata, lacerata, governata dalla scatola, e poi—sparisco.

"Rimpiazzare lui, huh? Huhu... sei veramente sfortunata."

Dice con un sorriso affascinante.

"Che peccato per te realizzare di essere solo un rimpiazzo."

Perché? Che sparisca per me è solo una benedizione.

"Un umano vuoto può solo immaginare un desiderio vuoto. Scusa, ma ero pienamente consapevole di questo, sai?"

Dice con un sorriso veramente ammaliante e gentile.

"Aah, che adorabile! Pensare di poter scappare da ciò che hai commesso semplicemente facendo questo; trovo questo lato infantile di te terribilmente adorabile."


E poi il mio sogno continua con me che vengo gettata nel fango.

Ingoiando fango, incapace di respirare o parlare.


5 Maggio (Martedì) 06:15[edit]

Mi sono svegliata già da qualche minuto.

Ma resto sdraiata sul letto di Maria Otonashi come un pupazzo, mancando completamente della volontà di muovermi. Devo venire in contatto con Riko Asami. Pur sapendo ciò, non riesco a muovermi.

Maria Otonoshi è seduta su una sedia e mi sta fissando per tutto il tempo.

Eppure, non riesco a muovermi. Non riesco nemmeno a distogliere lo sguardo da quello penetrante di lei.

Dopo un lungo scambio di sguardi, alla fine è lei che perde la pazienza e distoglie lo sguardo. Si alza e se ne va da qualche parte.

Ritorna dopo pochi istanti e porge una tazza di caffé verso di me. Guardo soltanto il vapore davanti ai miei occhi. Non accetto la tazza per un po', il che la fa spazientire di nuovo; comincia a bere il caffé da sé e dice qualcosa come "Amaro...".

"......Mmh, va bene, dal momento che sono comunque inattiva, parlerò per un po' a me stessa."

Dice così mentre mi guarda accigliata dalla sua tazza.

"Io sono una scatola. Posso, in effetti, esaudire desideri esattamente come fa una scatola."

Dice così come se stesse parlando davvero a se stessa mentre beve il caffé.

"Ma sono un fallimento come scatola. La felicità che posso portare è solo una fabbricazione e una menzogna."

Sembra parlare indifferentemente, ma posso vedere chiaramente dell'amarezza nella sua espressione.

"Mi chiedo cosa sia la felicità. E' qualcosa che puoi ottenere a seconda dei tuoi desideri? Se è così, può qualcuno che ha involontariamente cancellato la sua intera famiglia ottenere la felicità semplicemente cambiando il suo cuore?"

Penso che stia parlando di me. Ma potrebbe non essere vero.

"...Penso che sia impossibile. Sono qui proprio perché la penso così."

Deve star parlando di se stessa.

"Non conosco esattamente le tue circostanze. Ma non credo che si possa ottenere la felicitià solo cambiando un sentimento nella tua situazione. Non la pensi anche tu così?"

Esattamente. L'Inferno mi attende ovunque io vada.

"Volevi che ti 'salvassi', vero?"

Dice dopo aver svuotato la sua tazza di caffé.

"Se non ti importa che sia imperfetto, io potrei esaudire un tuo desiderio."

Normalmente uno penserebbe che si tratti di una palese bugia. Ma lei è terribilmente seria.

Pertanto, questo è più che sufficiente, lasciando da parte il crederle o meno.

"......davvero?"

E' più che sufficiente per farmi aprire la bocca.

"Si. Se ogni strada ti conduce all'Inferno, ti potrei regalare un'altra via. Potrebbe essere soltanto un'illusione, ma nel tuo caso non hai nessun'altra scelta, giusto?"

Se avesse voluto risollevare le mie speranze solo per farmi muovere, non avrebbe mai parlato in questo modo.

"Ma ti va bene utilizzare un potere così irrealistico, Maria-san...? Non devi pagare qualche genere di compensazione per usare il tuo potere, come in un manga?"

Maria Otonashi rimane in silenzio.

"Quindi c'è un pegno da pagare, vero?"

"...Niente di cui ti debba preoccupare."

"Se lo dici così, mi preoccupo anche di più!"

Si lascia sfuggire un sospiro dopo le mie parole e dice:

"Perdere una parte della mia memoria."

"Eh...?"

"Usando la Beatitudine Imperfetta dimentico il bersaglio del desiderio e la gente che ha avuto a che fare con lui fino ad un certo punto. In realtà, già non ho quasi più alcun ricordo. Non ho memorie della mia famiglia, né dei miei amici. Ho solo il ricordo di averlo desiderato di mia iniziativa."

"Ma che...?"

Questo è troppo crudele.

"...Ma questo non significa che dimenticheresti Kazuki Hoshino se usassi la scatola con me...?"

Non risponde a questa domanda.

Sicuramente è perché ho ragione.

"...Non capisco! Perché ti spingeresti così lontano solo per il mio bene? Arriveresti anche ad abbandonare le memorie di una persona cara, perché...?"

"Quelli sono affari miei. Come ho detto prima, non è nulla di cui tu debba preoccuparti."

"Non c'è mod—"

"Tu sei uguale a me."

Mi ha interrotto.

"Non voglio vederti in disgrazia. Non sarei in grado di sopportare quella vista. Dopotutto, pensi che mi sarei trasformata in una scatola se fossi stata capace di trascurare queste cose?!"

E per questo bene lei sarebbe pronta a perdere le sue care memorie?

E' tutto troppo strano. Strano, eppure—

Esattamente per questo motivo lei è stata in grado di diventare una creazione perfetta.

Se posso sfuggire all'Inferno così, e se è quello che desidera, allora accetterò la sua offerta.

"Per favore prestami il telefono."

Maria Otonashi annuisce e mi porge il telefono di Kazuki Hoshino.

Noto che il mio numero di telefono è registrato nella cronologia chiamate. Immagino che abbiano provato a chiamarmi sul mio cellulare.

Ma non è stato sufficiente per entrare in contatto con lei.

Io, pure, ho provato a raggiungerla su quel numero, ma non ha mai risposto. Lei stessa non mi ha chiamato dal mio numero.

Era il numero del telefono di Yuuhei Ishihara.

Lo chiamo. Dopo pochi istanti,

"Pronto?"

Riko Asami ha risposto al telefono.


5 Maggio (Martedì) 21:42[edit]

Completando l'appunto che ho ricevuto da Miyazaki-kun il 2 Maggio, si scopre questo.

00-01 01-02 23-24 1° giorno
02-03 03-04 04-05 2° giorno
11-12 13-14 15-16 3° giorno
09-10 16-17 20-21 4° giorno
06-07 08-09 19-20 5° giorno
05-06 07-08 17-18 6° giorno
12-13 14-15 18-19 7° giorno Fine

Le tre caselle rimanenti '10-11', '21-22' e '22-23' indicano l'intervallo di tempo che appartiene a [Kazuki Hoshino] oggi. Se non fermo la Settimana nel Fango oggi, il tempo di [Kazuki Hoshino] si ridurrà a zero.

Sono le 21:43. In altre parole, [Kazuki Hoshino] ha un'ora e 17 minuti rimanenti fino alle 23:00.

Fino ad allora dobbiamo fare tutto il possibile.

I preparativi per questo sono già finiti.

[Riko Asami] si è messa in contatto con 'Asami-san'. 'Asami-san' ha accettato il nostro desiderio di incontrarla e deciso posto e orario.

E ora siamo di fronte a Riko Asami.


Il posto che ha suggerito è la nostra scuola. La scuola ha un sistema di sicurezza, ma non si attiva semplicemente scavalcando il cancello di ingresso.

La scuola è vuota a causa della Golden Week.

Lei è in piedi nel mezzo del cortile desolato.

"Perché pensate che abbia deciso di incontrarvi?"

Come previsto, la sua voce sussurrante è completamente diversa dallo stile di parlare che siamo abituati a sentire da lei.

"Conosco lo scopo di Maria-san, dopotutto. Sei venuta per impedire il mio suicidio e rubare la mia scatola, giusto? Ma anche se questo è un fastidio per me, ho deciso di incontrarti comunque. Sai perché?"

Dice Asami-san e sembra in qualche modo incapace di fissare il suo sguardo.

"Volevo vederti ancora un'ultima volta prima della fine. Volevo vedere la persona che adoro; la persona che ha realizzato quello che non ho fatto io; creare un perfetto sé."

"Ti stai sbagliando."

Maria la interrompe con una voce distinta.

"Tu vuoi che ti fermi dal commettere un atto sciocco come quello di buttar via la tua vita."

Riko Asami ascolta in silenzio Maria.

E poi la sua bocca si arriccia leggermente.

"Ho paura che tali false parole non funzionino con me. Che vergogna... Non volevo che dicessi una cosa così dolorosa."

"Hmpf, perché ci hai incontrato allora? Pensi che non posso vedere che hai paura di morire?"

"Al contrario, sei piuttosto la mia garanzia."

"...garanzia?"

"Ho pensato che avresti potuto uccidermi tu, quando ho notato la mia paura nel commettere un suicidio."

Riko Asami parla così indifferentemente.

"......"

Mi chiedo perché? Perché il loro scambio verbale—mi rende così irritato?

Dovrebbero esserci altri sentimenti che avrei dovuto provare. Nervosisimo, paura, compassione—quei sentimenti sarebbero stati molto più naturali. Eppure, perché provo irritazione?

Ci penso e ripenso—e alla fine lo capisco.

—Oh no, non può essere...

"Asami-san."

Probabilmente l'ho notato inconsapevolmente. E' solo ragionevole essere irritati allora! Queste chiacchiere sono completamente senza senso, no?

"Hai incontrato Miyazaki-kun durante la Settimana nel Fango, vero?"

Asami-san annuisce lentamente alla mia domanda improvvisa.

"Per farci credere che non ci fosse alcuna via di fuga dalla Settimana nel Fango, Miyazaki-kun ci ha mentito dicendoci che il proprieterio era morto. Ha provato a farci arrendere per completare questa scatola."

"...E quindi?"

Asami-san mi esorta a continuare, al che annuisco.

"Sono sicuro che Miyazaki-kun era convinto che non saremmo stati in grado di trovarti. Ma tu sei viva. Quindi da dove veniva quella convinzione?"

Asami-san esita solo per un momento e poi dice:

"...E' perché ho promesso che mi sarei nascosta quando l'ho incontrato. Quindi, Nii-san—"

"Perché?"

Irrompo nel suo discorso chiedendole questo.

"Perché tu, che eri pronta a commettere un suicidio pur di fermare la Settimana nel Fango, avresti avuto bisogno di cooperare con Miyazaki-kun, un alleato della [Riko Asami] che desidera il suo completamento?"

Rimane in silenzio.

"Non è una contraddizione questa?"

"...Non capiresti mai il mio conflitto, Kazuki Hoshino."

Non posso più sopportarlo. Non posso più sopportare questo odio.

"E' disgustoso! Smettila con questo strano modo di parlare!"

"......Questo è il mio modo di parlare originale. Credo tu non lo sappia, ma sin dalla scuola media—"

"Non vuoi smetterla con questa recita? So che non vuoi nasconderti in realtà, visto che hai deciso di apparire di fronte a noi ancora una volta, giusto? Dunque"


"Smettila di usare questo modo di parlare, O!"


Maria spalanca gli occhi e guarda Asami-san—anzi, O.

L'espressione sulla faccia di Asami-san scompare. Non riesco più a sentire nulla di Riko Asami in quel volto disumano.

"Hai iniziato questa recita già il 30 Aprile, vero? Il tuo cattivo gusto è oltre ogni limite! Ora che ci penso, Asami-san sembrava strana a quel tempo. Il giorno successivo, Haruaki aveva dimenticato che lei si era comportata stranamente. Quello a causa della tua caratteristica che tutti eccetto il proprietario si dimenticano di te, non è vero? Non sei mai entrato in aula perché c'era Miyazaki-kun lì, giusto?"

Asami-san è ancora inespressiva mentre mi ascolta.

"Miyazaki-kun era in grado di raccontare questa gigantesca bugia riguardo la morte di Asami-san solo perché appunto il suo corpo era stato preso da te, O. Se un essere disumano come te gli dice qualcosa come 'Non apparirò mai più' dopo aver preso il corpo di Asami-san, è normale che lui ci creda."

Asami-san non cambia ancora la sua espressione.

"Lui potrebbe aver dimenticato della tua esistenza, ma sembra che non abbia dimenticato del fatto che sua sorella sia stata presa da qualcuno. Dunque, l'unica salvezza per Miyazaki-kun era di completare la Settimana nel Fango. Questo è come lo hai reso un [mio] nemico. Questo è come hai preparato il palcoscenico per far sì che [io] e [Riko Asami] potessimo combatterci l'un l'altro."

Guardo a malomodo Asami-san e dichiaro:

"Con questo, ti sei divertito ad osservarmi."

L'attimo in cui finisco di parlare—

"Huhu"

Quella espressione vuota crolla e Riko Asami svanisce completamente.

No, il corpo rimane lo stesso. Ma è ovvio ora. Riko Asami non può esistere all'interno di quella espressione. Nessun essere umano sarebbe in grado di formare un sorriso così abissale.

"Oh, ti devo davvero fare i complimenti!"

"O" applaude mentre mantiene il suo sorriso. Può mantenere la sua compostezza perché sa per certo che è fuori dalla nostra portata, non importa se lo abbiamo scoperto.

"...Sembri abbastanza diverito, O."

Dice Maria accigliata.

"Divertito? Huhu, ovviamente lo sono! Questa volta ne è valsa davvero la pena osservare. E' stato davvero interessante vedere come Kazuki Hoshino ha reagito al furto del suo corpo, come rifletteva, come soffriva! Non mi sarei mai aspettato che avrebbe percepito [Riko Asami] distintamente come il 'nemico' e le avrebbe fatto del male. Huhu, rispetto all'ultima volta è stato un tempo molto più breve, ma ha prodotto comunque un abbondante raccolto."

"Perverito."

L'insulto di Maria, tuttavia, non toglie il sorriso a "O".

"Benissimo—ti consegnerò questa scatola allora."

Sono incapace di comprende le sue parole adesso.

Cosa ha appena detto? Che ci darà la scatola? Perché? Non abbiamo nemmeno cominciato i negoziati per la scatola...

"......che stai tramando?"

Maria chiede al posto mio.

"Oh? Il mio comportamento è strano, forse?"

"Vuoi dirmi che questo tuo atteggiamento calmo è soltanto un bluff e che ti senti in trappola perché ti abbiamo scoperto?"

"La tua risposta è completamente fuori strada. Perché avrei bisogno di essere messo alle strette? ...Capisco, sembra che ci sia un fraintendimento. Il mio obiettivo non è di esservi d'ostacolo, ma di osservare Kazuki Hoshino, sai? Sono stato in grado di godermi la sua osservazione più che abbastanza in questa scatola. Ho già raggiunto il mio obiettivo. Pertanto non ho alcun motivo per non consegnarvi questa scatola obsoleta."

Ora che lo dice, è evidente. Lo scopo di "O" non era di completare la Settimana nel Fango. Anzi, se fosse completata, questo sarebbe piuttosto—

"Ah...!"

"Oh, sembra che tu l'abbia notato anche senza che lo dicessi io. Che peccato."

Sicuramente è felice di aver visto la mia faccia impallidita. "O" dice questo con un'espressione sorridente.

"Esattamente, la scatola che chiamate Settimana nel Fango non avrebbe dovuto completarsi sin dall'inizio. Riko Asami è un essere umano piuttosto divertente, davvero. Ma non sacrificherei mai il mio caro oggetto di osservazione solo a causa di una esistenza così minore. Lasciare che [Riko Asami] rimpiazzi 'Kazuki Hoshino'? Non posso permetterlo."

"O" ridacchia.

"Pertanto, non importava se mi aveste scoperto o meno, vi avrei comunque dato la scatola alla fine. Dunque consegnarvi prontamente la scatola non è per nulla strano, capite ora?"

Ho sempre guardato a [Riko Asami] con ostilità per recuperare me stesso.

Per questo bene, ho ferito [Riko Asami] e l'ho fatta soffrire. Ho anche coinvolto Miyazaki-kun in questo. E una volta ho perfino tradito Maria.

Eppure...

Nonostante abbia dovuto affrontare tutto questo...

"Era tutto inutile."

Dopotutto ho solo danzato seguendo il flauto di "O"[1]?

Se è così, qual'era il punto dietro questa settimana...

"Non era inutile."

Ascoltando questa negazione, la guardo senza pensare.

Maria, che ha detto questo, rivolge a "O" un sogghigno audace.

"Che vuoi dire?"

"Non lo capisci? L'obiettivo di Kazuki è di riconquistare la sua vita quotidiana. E' soltanto naturale che ha dato tutto se stesso per raggiungere il suo scopo. Ecco perché nulla sarebbe cambiato. Anche se fosse stato in grado di immaginare che tu non avresti mai permesso di completare la Settimana nel Fango, le sue azioni non sarebbero cambiate comunque."

"Perché dici questo?"

Chiede "O" con curiosità.

"E' una questione di convinzione."

Dice Maria mentre ride verso O.

"Uno non potrebbe mai fare affidamento su qualcosa di fragile come il tuo capriccio."

Aah, capisco. L'atto di consegnarmi la "scatola" è soltanto un mero capriccio che fa "perché ha smesso di essere divertente per lui".

Non avrei mai fatto affidamento su qualcosa del genere e rinunciato all'azione. Anche se fosse stata fatica sprecata, avrei dato tutto me stesse per trovare comunque una soluzione per questa "scatola".

"Capisco. Ma tralasciando Kazuki-kun, per te invece è stato interamente uno sforzo sprecato. Questa scatola non può essere riutilizzata, dopotutto."

"Che modo di pensare semplicemente ridicolo. La tua apparizione mi ha aiutato a fare almeno un passo avanti. Perché hai appena dimostrato che incapperò in O o nelle scatole se resto insieme a Kazuki."

"Hmm...?"

Dopo aver sentito le sue parole, "O" spalanca gli occhi sensibilmente scosso.

"Sei seria?"

Maria risponde con un'espressione divertita.

"Ehi, ho già speso una vita intera a caccia di una scatola. Perché dovresti dubitare delle mie parole?"

"No, non è quello che volevo dire! Non mi interessa la tua stoltezza. Sto chiedendo se questa prova che tu puoi venire in contatto con me restando assieme a Kazuki-kun ha qualche vero significato."

Maria spalanca gli occhi a queste parole. E poi lentamente impallidisce.

"Non l'avevi notato eh... o piuttosto, non ci avevi pensato approfonditamente?"

Dice "O" con un sorriso.

"Questa prova è priva di significato. Hai intenzione di lasciare Kazuki-kun comunque, no?"

Co...sa...?

"N-Non parlare a vanvera!"

"Huhu, questo tuo viso pallido non è la miglior prova della verità delle mie parole? Lo sapevi, Kazuki-kun? Lei ha intenzione di lasciare che [Riko Asami] utilizzi la sua scatola!"

"Usare la Beatitudine Imperfetta...?"

Avendo toccato quella scatola, lo so. Avendo visto il fondo di quel mare, lo so.

Lasciare che qualcuno usi la sua "scatola". Si tratta di un assoluto tabù. Anche io so che usare la sua "scatola" è un errore fatale.

"Se lo fa, lei si dimenticherà di te. E perdendo queste memorie, lei sicuramente si allontanerà da voi ragazzi."

"P-Perché sai una cosa del genere?!"

"Perché è sempre stato così quando ha lasciato che qualcuno usasse la sua scatola."

Guardo Maria senza sapere. Vedendola mordersi le labbra, realizzo che sta dicendo la verità.

"Perché vuoi usare la Beatitudine Imperfetta...?"

"...Non te l'ho già detto? Non posso accettere l'inevitabile disgrazia che attende Asami."

Per questo bene non ti importa di ignorare i tuoi stessi desideri...?

Aah, capisco. Lei è sempre stata così. Lei è una persona che potrebbe buttare via la sua stessa vita pur di salvare un'altra persona.

"Io sono una scatola. Non sono umana. Devo esistere per il bene di salvare gli altri. Giusto, per questo motivo—"

Maria riguadagna la sua espressione imponente e dichiara distintamente:

"Io rimarrò [Aya Otonashi]"

Ma dove sono i sentimenti di [Maria Otonashi] in queste parole?

'—non perdermi più di vista'

Non erano quelli i veri sentimenti di Maria? Non erano quelli i veri sentimenti della ragazza che non poteva più sopportare la solitudine?

Questo è tutto sbagliato. Ignorare i propri sentimenti non può essere giusto.

Ma non posso dirle che è sbagliato con noncuranza. Non sapendo come ha fatto a guadagnare una tale risoluzione, non posso negarla.

"Maria."

Pertanto posso solo chiamare il suo nome, l'unico che sono in grado di chiamare, e affrontarla con i miei stessi sentimenti.

"Non voglio quello."

Il volto di Maria si irrigidisce leggermente.

"Sicuramente non voglio che ti dimentichi di me e sparisci!"

"......Kazuki."

"E' crudele! Mentre mi dici di non perderti di vista, tu pianifichi di perdermi di vista! E' proprio crudele!"

Maria guarda a terra dopo aver sentito la mia lamentela e si morde le sue labbra.

"......Ma se non lo faccio, Asami sarà—"

Afferro la mano di Maria con forza costringendola ad interrompere le sue parole. Mi guarda sorpresa.

"Asami-san starà bene."

"...Perché dici così?"

"Perché credo in qualcosa che tu non sei in grado di credere e ciò potrebbe farti irritare."

Metto ancora più forza nella mia presa.

"Credo che non ci sia disperazione che non possa essere risolta dalla vita quotidiana."

Noto che le sue dita sono più delicate di quanto mi aspettassi. No, non solo le sue dita. L'intero corpo di Maria è delicato. In pieno contrasto con la sua personalità.

"Pertanto Asami-san starà bene, anche se la Settimana nel Fango verrà distrutta. Non è possibile che ci sia solo disperazione ad attenderla!"

"......vuoi farmi credere una cosa del genere?"

Mi sussurra.

Ho già pensato al fatto che mi avrebbe respinto.

Voglio dire, lei cerca la "scatola". Non c'è modo che possa accettare me, che credo nella vita quotidiana, quando lei cerca la "scatola" che porta distruzione nella vita quotidiana.

Ma io credo nella vita quotidiana in ogni caso.

"Lei deve solo trovare speranza."

"...Cosa?"

"Ammetto che la disperazione possa attendere Asami-san. Ma c'è anche speranza all'interno di questa disperazione. Almeno ne conosco una."

"Che speranza...?"

"C'è una persona che valuta Asami-san così tanto. Questa non può divenire la sua speranza?"

Noto che una debole esitazione comincia ad apparire nella sua espressione.

"...Sicuramente questo si applicherebbe se nulla fosse accaduto. Ma Asami sta senza dubbio per andare in prigione per chissà quanto tempo a causa di quell'incidente."

"Ma anche così, se quei due combinassero il loro potere, staranno bene. Se realizzano quanto cari sono l'uno per l'altro, staranno bene! Non ti pare?"

"......"

"Forse è mera presunzione quella che mi permette di dire che comprendo Asami-san. C'è ancora un'ora rimanente a {Riko Asami]. Puoi ancora confermare i suoi sentimenti prima di giungere ad una decisione! ...No, non solo una conferma, per favore aiutala anche a trovare la sua speranza. Sono sicuro che ci sia."

Stringo ancora di più la sua mano.

"Potresti portarle anche la vera felicità invece che solo un'illusione!"

Dopo aver detto così, lascio andare la sua mano. Maria fissa la sua mano.

".....U-Uhm, siamo nella Golden Week oggi, giusto?"

Sentendo le mie improvvise parole, Maria solleva un sopracciglio e alza la testa.

"A causa di tutto questo non abbiamo avuto tempo per goderci le nostre vacanze, giusto? Ma, sai, domani è ancora vacanza, quindi uhm..."

Chiudo gli occhi, raccolgo tutto me stesso e parlo.

"Quindi, umm... andiamo da qualche parte domani. Ehm... giusto, andiamo a mangiare delle crostate alla fragola! Mi hai detto che ti piacciono, vero?"

Maria spalanca i suoi occhi. Era stata irrigidita tutto il tempo, ma ora le sue guance si ammorbidiscono come se fosse stato tutto una bugia.

"Huhu... che stai dicendo?"

"T-Tu non vuoi?"

"...Questo poi significherebbe che hai trascorso ogni giorno della Golden Week con me, sai?"

"Eh? E che problema c'è?"

Quando dico così, inclinando la testa, Maria sorride ironicamente per qualche ragione.

"Non importa."

"Mmh? Quindi me lo prometti?"

Promessa.

Quando pronuncio quella parola, la sua bocca si storce nuovamente.

Maria guarda in terra di nuovo. Riflette sul significato di una simile promessa e riapre di nuovo gli occhi. Rilassa la sua bocca, solleva gli angoli della bocca e dice con una voce imponente ma delicata allo stesso tempo:

"Lo prometto. Ti prometto un futuro nel quale possiamo andare insieme a mangiare una crostata di fragole in pace domani."

Si, quindi non ho più nulla di cui preoccuparmi.

Così, aspetto per l'ultimo scambio.

5 Maggio (Martedì) 23:00[edit]

Nulla è finito.

Sebbene Maria Otonashi mi aveva promesso che non sarei di nuovo passata a questo corpo, nulla è finito.

Per qualche ragione sono in piedi nel mezzo del cortile della scuola, ma qui non c'è nient'altro che oscurità. So che l'edificio scolastico è nelle vicinanze, ma non riesco a vederlo. Niente. Non c'è nulla nelle vicinanze.

Solamente Riko Asami e io, faccia a faccia.

Non capisco. Cos'è questa situazione? Dove è andata Maria-san?

"Ne è passato di tempo."

Riko Asami apre la sua bocca di fronte a me.

Sollevo un sopracciglio. C'è qualcosa di sbagliato?

"Huhu, suppongo che non mi riconosci con questo aspetto. Sono O!"

"Eh?"

Un tono ovviamente differente nella voce e un sorriso affascinante che non sarei mai in grado di poter fare io. Aah, giusto. In effetti, questa persona è "O".

"Perché sei nel corpo di Riko Asami davanti a me...? E dov'è Maria-san...?"

"O" sorride soltanto a questa domanda, e si avvicina a me silenziosamente senza rispondere. A causa della sua strana intensità, istintivamente faccio un passo indietro.

"Kazuki Hoshino ha detto che c'è ancora speranza nella tua vita quotidiana!"

Mi dice così e mi raggiunge. Poi mette le sue dita nella mia bocca.

"A-gh...?"

"Sebbene potrebbe non esserci."

Le dita di Riko Asami corrono selvaggie nella mia bocca. Si sporcano della mia saliva. Questa saliva sulle sue dita ha il gusto di fluidi corporei di un insetto.

"Perché percepisci il tuo stesso gusto proprio da questo."

Dice "O" con il mio aspetto.

"—che è il sapore del fango."

...Si, infatti sa proprio di quello.

E' amaro, incredibilmente amaro—non riesco a sopportarlo. Sebbene questo dovrebbe essere il corpo di Kazuki Hoshino, il fango inizia a diffondersi lentamente come un virus. Il mio corpo annerisce. Viene colorato con il colore del peccato. Il fango sporco trabocca e mi viola.

"O" toglie le sue dita dalla mia bocca. Cado sulle ginocchia. Il fango dentro di me rimbalza a causa di questo.

"Non c'è nulla da fare per la repulsione verso te stessa. Eri—" provo nausea mentre sento queste parole. "—la persona che odiavi più di tutte. Dunque, questo fango dentro di te resterà per tutta l'eternità."

"O" posa la sua mano sulla mia spalla. Alzo il capo e vedo la faccia di Riko Asami che non volevo più rivedere.

"Potrebbe non esserci più speranza per te, che non riesci nemmeno a liberarti dal tuo stesso fango."

Lo so bene.

Non c'è modo che possa trovare speranza nella mia vita quotidiana. Non c'è mai stata finora. Quindi perché dovrebbe essercene una per me, ora che ho commesso un crimine tra i peggiori di cui ci si possa macchiare?

Riko Asami non c'è più.

"Non è vero."

Ancora sulle mie ginocchia, mi giro intorno verso la voce proveniente dietro di me.

Maria Otonashi è lì in piedi con un respiro affannato. Dietro di lei c'è Nii-san. Nii-san, che non mi considera più sua sorella.

"Sei stata più rapida di quanto mi aspettassi."

"Cosa diavolo è questa violenza contro [Riko Asami], O!"

Maria Otonashi ringhia adirata contro "O".

"Huhu... Preferirei che tu e Kazuki Hoshino-kun veniste separati, sai. Ho solo aggiustato le cose un pochino a mia convenienza... Beh, hai trovato qualcosa che possa darle una speranza?"

"L'ho fatto."

Afferma Maria Otonashi decisa.

"O" non cambia la sua espressione a questa risposta, tuttavia.

"Riko."

Nii-san chiama il mio nome. Una sensazione terribilmente strana.

Capisco, è perché è la prima volta. La prima volta che Nii-san si rivolge a me con questo nome, da quando ho preso possesso di questo corpo.

"...cosa ci fai qui a quest'ora tarda? Non mi consideri più "tua sorella minore", no?"

"Sei finalmente consapevole di essere Riko Asami, giusto? Se è così, allora le cose cambiano. Posso chiamarti di nuovo 'Riko Asami'."

Rimango in silenzio, così Nii-san continua.

"Dimmi, cosa hai intenzione di fare ora? La Settimana nel Fango sta per essere distrutta. Ritornerai ad essere Riko Asami. Tu ed io verremo separati. Cosa farai allora?"

"Userò la scatola di Maria-san!"

"Asami. Mi dispiace, ma devo rimangiarmi quella proposta."

"Eh...?"

Guardo senza pensare a Maria Otonashi.

"Dopo aver ascoltato Miyazaki, ho cambiato idea. Non ti lascerò usare questa scatola."

Lo dice fermamente senza mostrare alcuna vergogna per essersi rimangiata la sua promessa.

No, è ovvio! Sono sicura che abbia realizzato quanto sciocco sarebbe stato perdere le sue memorie solo per il mio bene.

"Allora morirò!"

Una risposta completamente naturale. Questa è ovviamente la soluzione migliore in questo caso.

Nii-san aggrotta le sopracciglia alle mie parole e sputa fuori queste parole:

"Pensi che [Riko Asami] appartenga soltanto a te?"

"...Huh?"

Io sono Riko Asami. Pertanto, io appartengo a me stessa. Non è naturale?

"Perché sei così sorpresa? Tu appartieni a te stessa? Assolutamente no!"

Dice Nii-san, stupendomi.

"Appartieni anche a me! E non solo quello. Appartieni anche a Maria Otonashi, e appartieni a Kazuki Hoshino. Quindi, sai..."

Mi guarda a malo modo.

"Non permetterò che tu muoia di tua iniziativa!"

Non lo capisco.

Non capisco perché Nii-san dice questo a me con una faccia dolce.

"Allora come farà il mio peccato ad essere perdonato...? Non mi è nemmeno permesso di morire?! Due persone sono morte a causa mia. Io devo—"

"Riko."

Mi impedisce di concludere la frase.

"Questa è la ragione principale del perché ho deciso di non lasciarti usare la mia scatola. Ho frainteso. Beh, Miyazaki potrebbe averlo mantenuto nascosto di proposito, ma comunque ho frainteso la verità."

Continua Maria Otonashi.

"E' Ryuu Miyazaki quello che ha ucciso quei due, vero?"

...No. Sicuramente, è stato Nii-san che li ha colpiti. Ma sapevo che sarebbe successo questo quando ho cercato il suo aiuto. Nii-san ha semplicemente realizzato il mio desiderio allora e lo ha messo in atto.

Dunque, questo è un mio peccato.

"Non fraintendere, Riko! Non li ho uccisi in tua vece. Io li odiavo. Li detestavo. Sono solo stato incapace di controllare questi intensi miei sentimenti."

E' una bugia.

Certo, lui forse li odiava. Ma solo con questi sentimenti, non avrebbe mai commesso quel crimine. Ha superato il limite perché voleva liberare me. Sono stata io quella che gli ha fatto premere il grilletto.

"Ho pensato di fuggire con te. Ma questo non è realistico. Siamo ancora minorenni e non saremmo in grado di vivere le nostre vite a lungo. Anche se potessimo, non penso che troveremmo mai la felicità in una vita da ricercati."

Nii-san sorride ironicamente e parla.

"Per questo, mi costituirò. Dimostrerò la tua innocenza. Questa è la decisione migliore che possa prendere."

Nii-san sta provando a prendere tutti i miei peccati e portarli via con lui in prigione.

"......Perché tu, per il mio bene, faresti una tale—"

"Non farmi dire una cosa del genere!"

Non lo capisco affatto. Perché? Potremmo anche essere fratelli, ma sia comunque esseri umani differenti. Non ha alcun beneficio dal fare qualcosa del genere per me.

Nii-san prende qualcosa dalla sua borsa e me la da.

L'accetto silenziosamente. Il tocco di qualcosa che mi sembra familiare. Guardo a questo 'qualcosa' che ho accettato.

"—Ah."

La mia voce sfugge via da sola.

Voglio dire, ma non era stato distrutto? Tutto ciò che era importante per me non era stato distrutto?

"L'ho lavato, riempito di nuovo con il cotone e ricucito assieme per bene. Questo è tutto. Beh, certamente non è come nuovo, ma possiamo dire che ora è riparato, no?"

E' un coniglio di peluche.

Il peluche che ho ricevuto da Nii-san, che ha vinto per me una volta.

"Ah, ah—"

Mi inginocchio. Un grido sfugge involontariamente dalla mia bocca e comincio a versare lacrime. Queste lacrime lavano via un po' del fango dentro di me. ...Ovviamente, non tutto. Non mi sbarazzerò mai di tutto questo fango. —Ma un po' viene in effetti lavato via ora.

Forse...

Forse—

"......Nii-san"

Forse non avevo nemmeno bisogno di esprimere un desiderio ad una scatola tanto per cominciare. Forse non l'ho semplicemente notato.

Perché sono sicura—

—il mio desiderio era già stato esaudito tanto tempo fa.

"Mi dispiace, Nii-san. E' stata tutta colpa mia, mi dispiace."

Visto che non avevo notato questo, Nii-san ha dovuto sostituirmi. Se avessi dato valore a me stessa, il risultato sarebbe stato differente.

"Questa volta è il mio turno di salvare te, Nii-san."

Mi asciugo le lacrime e mi rialzo. Nii-san mi sta guardando leggermente sorpreso.

"Ti salverò dalla sofferenza... Ti aspetterò. Fino a quando non potremo stare di nuovo insieme, ti aspetterò."

La mia voce è ancora tremolante e il mio sorriso manca di naturalezza, ma anche così, dico distintamente:

"Ti aspetterò come Riko Asami."

Con gli occhi spalancati, Nii-san resta congelato per un po', ma poi la sua espressione si rilassa lentamente.

A differenza di ieri, c'è vitalità nei suoi occhi.

"Sai una cosa?"

Nii-san apre la sua bocca mentre sorride.

"'Non ho fatto in tempo'. Ho sempre pensato questo. Ma forse—forse ho fatto appena in tempo."

Non posso sicuramente dire che sono pienamente soddisfatta di questo risultato. Nii-san ed io odieremo, senza dubbio, il nostro passato fino alla morte.

Nonostante questo, siamo riusciti ad entrare in possesso di qualcosa che ci permette di perseverare in qualche modo.

Senza dubbio, l'abbiamo afferrato.


Maria Otonashi, che ci ha guardato in silenzio, annuisce con un sorriso.

"Quindi ho potuto adempiere alla mia promessa con Kazuki."

Dopo aver detto quello, il suo sorriso scompare rimpiazzato da uno sguardo accigliato che rivolge a "O".

"Ora fuori la scatola!"

"O" annuisce senza smettere di sorridere.

La mia "scatola", la "Settimana nel Fango" sta per finire con questo. "O" porta la sua mano contro il suo occhio, o meglio quello di Riko Asami. Il mio bulbo oculare viene toccato. Sebbene non sia in realtà colei che ha toccato, riesco comunque a sentirlo.

"O" infila la mano nell'occhio come se volesse estrarlo. Incapace di sopportare il dolore, grido a voce bassa e chiudo gli occhi. Fa male! ...Ma mentre fa davvero male, penso che sia giusto. Sento che è giusto. Dunque, sopporto il dolore del mio bulbo oculare che viene schiacciato.

Il dolore si ferma. Guardo di nuovo verso "O".

Ha finito il suo lavoro. Il mio bulbo oculare è illeso e "O" sta tenendo in mano una piccola "scatola" nera che ha l'aspetto di un proiettile.

"Quindi questa è forse la prova delle parole di Kazuki Hoshino, 'non c'è disperazione che non può essere risolta con la vita quotidiana'?"

"......Questa volta, forse."

"Huhu... Capisco. Non hai altra scelta che dire così. Questa è, dopotutto, una negazione della tua esistenza come scatola. Kazuki-kun può dire cose veramente crudeli a volte."

Maria Otonashi guarda a malo modo "O" e prende la "scatola" dalle sue mani bruscamente.

"Con questo potrò continuare a stare insieme a Kazuki. E' tutto ciò che voglio per ora."

"Stai procrastinando la tua conclusione? Ancora non hai ancora deciso se tornerai ad essere [Maria Otonashi] o resterai [Aya Otonashi]?"

"Che domanda stupida."

Maria Otonashi guarda alla Settimana nel Fango nelle sue mani. Si morde le labbra come se odiasse questa scatola.

"La risposta è stata decisa tanto tempo fa."

"Suppongo di si."

Risponde "O" controvoglia, apparentemente disinteressato.

"Io sono una scatola."

Smette di mordersi le labbra e parla.

"Non posso tornare ad essere la me stessa di quando non ero ancora una scatola."

Il suo sguardo deciso.

E' l'espressione della creazione che ho adorato per tutto questo tempo.

"Pertanto è meglio mantenere la mia attuale individualità. Lo puoi prendere come una 'scelta di restare [Aya Otonashi]'."

"Allora perché continui a stare in compagnia di Kazuki Hoshino?"

"——"

Lei rimane in silenzio.

"Questo è piuttosto scomodo per te, no? Non hai offerto a Riko Asami di usare la tua scatola perché la pensavi così anche tu?"

"...Non ho idea di cosa tu voglia dire."

"Huhu, potresti ancora essere affascinata dalla maledizione del mondo delle ricorrenze. Questa Kasumi Mogi potrebbe essere un nemico potente per te, vero?"

".........hmpf."

Lei guarda di nuovo alla "scatola" e la accartoccia tra le sue mani.

"......Avevo deciso. Molto tempo fa. Eppure questo Kazuki ha detto 'Non voglio quello'...!"

Mormora con una vocina e mostra, per un solo momento, un volto amaro.

Ma ha subito cancellato questa sua espressione. Ha riguadagnato l'espressione della creazione perfetta, che trovo bellissima.

Ma sono sicura che il creatore di questa creazione ha affrontato grandi dolori e sofferenze mentre la creava.[2].

Mi chiedo come lei, che ha esaudito il "desiderio" dietro la "Settimana nel Fango" già solo con la sua volontà, veda me e la "scatola".

Alla fine, si morde le labbra, guarda la "scatola" a forma di proiettile e—


—distrugge la "Settimana nel Fango" con un pizzico di sofferenza.

5 Maggio (Martedì) 23:56[edit]

Questo risveglio è chiaramente diverso dagli altri. Mi sento stranamente rigenerato. Ho sentito davvero solo ora che il mio corpo è stato rubato da [Riko Asami].

Apro il mio cellulare e controllo l'ora.

'23:57'

[Io] sono nell'intervallo di tempo che mi era stato rubato già al primo giorno da [Riko Asami].

E' finita.

Ma senza lasciarmi nemmeno il tempo di commuovermi profondamente, il mio corpo viene all'improvviso afferrato saldamente.

"Eh?! Ah... M-Maria...?"

Mi sta abbracciando?

Ma non si tratta affatto in un dolce abbraccio. E' una pressione stretta come se cercasse di attaccarsi a me.

"C-Che succede?"

Non risponde alla mia domanda.

Visto che non posso evitarlo, la lascio continuare nel suo abbraccio come vuole. Non riesco a vedere la sua espressione.

"......Dillo ancora una volta."

"Eh?"

"Ti sto dicendo di dire 'Maria' ancora una volta."

".....ehm, M-Maria."

"......dillo ancora."

"Maria."

"......"

Rimane in silenzio.

"E' colpa tua."

Dice Maria all'improvviso.

"Non lasciarti trasportare. In primo luogo, sto assieme a te soltanto perché così posso incontrare O. Non c'è alcun significato più profondo. Eppure ti lasci sempre trasportare e fai cose puramente inutili. Tutte le mie sofferenze di questa volta sono una tua colpa."

".....Davvero non capisco, ma non è comunque un po' crudele da dire?"

"E' la verità, idiota."

Quando ha finito di parlare, mi spinge via.

Violenza questa volta?!

Eppure, dopotutto sta sorridendo felicemente.

"Beh, andiamo allora?"

"Eh? Dove?"

"Che stai dicendo? Non me lo hai promesso ieri, che saremmo andati a mangiare crostate di fragola oggi?"

"...Beh, di sicuro l'ho detto. Ma è ancora il quinto giorno di—"

"Guarda l'ora."

Prendo il mio cellulare come detto.

'00:00'

La data è cambiata, in effetti.

"Conosco un ristorante per famiglie che è aperto la notte e serve costrate di fragola. Andiamo là."

"E, eeh? N-Non è quello il problema... di solito 'domani' significa che si va dormire e ci si sveglia poi—"

Utsuro no Hako vol2 clock7.jpg

"Smettila di fare il puntiglioso. Andiamo, presto."

Maria poi mi tira per la mano.

Duh... forse non avrei dovuto fare una simile promessa? Ho la sensazione che sarò trascinato in giro per tutto il giorno anche domani.

...Beh, non mi dispiace, immagino?

Visto che non è affato sgradevole.

Mentre vengo trascinato via da Maria, guardo ai due che sono rimasti al centro del cortile della scuola.

Laggiù, due intimi fratelli stanno sorridendo mentre si tengono per mano.




  1. Evidente riferimento alla nota fiaba del pifferaio magico https://it.wikipedia.org/wiki/Il_pifferaio_di_Hamelin
  2. Non so se è un gioco di parole voluto sin nell'opera originale oppure semplicemente il traduttore Inglese si è voluto divertire lui. Fatto sta che anche in Inglese la frase presentava questo triplo uso della parola "creazione", quindi, nel dubbio, ho deciso di lasciarlo anche in Italiano.
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