Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 2 - 30 Aprile (Giovedì)

From Baka-Tsuki
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30 Aprile (Giovedì) 00:00[edit]

Il secondo giorno comincia.


30 Aprile (Giovedì) 12:37[edit]

La pausa pranzo è iniziata.

Lo sbadiglio che ho appena fatto potrebbe essere conseguenza della misteriosa telefonata che ho ricevuto alle sei di questa mattina:

"Ti preparerò un pranzo in scatola[1] oggi."

La telefonata è finita ancora prima che potessi rispondere qualcosa.

Chissà che intenzioni ha ora...?

E' l'ultimo giorno d'Aprile, e ciò significa che la Golden Week[2]—con le nostre lunghe vacanze—comincerà presto. Attualmente sto aspettando Otonashi-san nel corridoio come faccio ogni giorno. Normalmente pranziamo insieme alla mensa scolastica; finora non mi aveva mai preparato un pranzo in scatola.

"Kazu-kun! Ho sentito bene quello che ha detto Haru?ǃ Ti aspetta un pranzo fatto in casa à deux[3] con Maria?!"

Si sta facendo rumoroso l'ambiente. Kokone si avvicina, seguita da uno sghignazzante Haruaki.

"...Haruaki, non ti avevo detto di non dirle nulla per evitarmi tutti questi problemi?"

"Lo hai fatto, si, ma io sono libero di obbedirti o meno!"

Che pessimo amico.

"Kazu-kun, cosa c'è dietro a questo eccitante evento speciale?ǃ Dettagli, prego!"

"...beh, non chiedermi perché, ma ho ricevuto una telefonata stam―"

"Una sveglia telefonica?ǃ Che amorucci, eh!"

Per favore lasciami finire.

"Una sveglia telefonica..." qualcuno mormora dietro di me, facendomi girare intorno per capire chi sia.

...Oh no, è arrivata un'altra fastidiosa ragazza.

"Ah, Rikorin. Ciao" dice Kokone.

"Buongiorno..."

La ragazza con quel soprannome strano è Riko Asami, una piccola matricola con capelli corti[4]. E' una compagna di classe di Otonashi-san e un membro del fan-club di Maria Otonashi che è diventato popolare sin dalla cerimonia d'apertura dell'anno scolastico. Di solito loro due vengono qui insieme, ma sembra che oggi Asami-san sia venuta da sola per prima. Forse è solo una mia impressione, ma la sua espressione e il suo tono di voce sono anche più cupi del solito.

Asami-san mi guarda distratta.

"...Uhm?"

Oppure mi sta guardando a malo modo?

"Ho sentito che stai per ricevere un pranzo in scatola fatto da Maria-san, è vero?"

"S-Si, credo di si."

Asami-san non dice nulla in risposta e continua a fissarmi.

"......Se solo la batteria del tuo cellulare esplodesse... se solo stessi usando una di quelle batterie economiche di dubbia qualità che vengono da oltremare[5]... brucia batteria, brucia...!"

I suoi malefici borbottati mi danno i brividi.

"M-Ma perché tra tutte le persone ha scelto proprio Kazu-kun?" irrompe Kokone con un sorriso nel tentativo di abbassare la tensione che sta rapidamente salendo. "Per colpa sua, Kazu-kun si sta beccando occhiatacce da tutti i ragazzi, no? Ho sentito dire che è al primo posto nella lista de 'Le persone che mi piacerebbe uccidere fingendo un incidenteǃ'."

"Ma che diamine di lista da squilibrati... chi diavolo se ne uscirebbe mai con una cosa del genere...?"

"Sono stato ioǃ" dice Haruaki sollevando la mano. "Ovviamente ti ho anche votatoǃ Non sopporto come fate gli amorucci tu e Maria-chanǃǃǃ"

Per poco non cado in terra per lo shock.

Sono sicuro che Haruaki stia scherzando, ma ultimamente gli sguardi che ottengo dagli altri sono davvero sempre più spaventosi. Ma non penso che Otonashi-san sia l'unica ragione—

"Mmh? Perché mi stai guardando?" chiede Kokone.

"......Niente."

Scommetto che non ha idea che l'essere così amichevole con lei sia probabilmente l'altro fattore...

Kokone inclina il capo. Dopo l'eternità che abbiamo speso assieme in quell'aula immutabile, ha finalmente cambiato la sua pettinatura in una coda di cavallo laterale.

"Dimmi, dimmi, che sono curiosaː come hai domato Otonashi-san?!"

"Oddio, 'domato' non è proprio la parola corretta..."

"Otonashi-san deve essere abituata alle proposte, quindi non avrai usato alcun metodo tradizionale, vero? Ah, ho capitoǃ In qualche modo le hai fatto credere che tu fossi il suo amore speciale del destino" dice Kokone trionfalmente e intanto comincia a fare alcuni strambi commenti. "Vediamo... forse l'hai salvata da qualche pervertito che l'ha attaccata... Oh, non suona plausibile?ǃ Il pervertito era tipo 'Ehi, dolcezza, la lanugine del tuo ombelico deve profumare favolosamente... Whaǃ Guarda se non è una crosta quella laggiùǃ M-Ma non mi interessaǃǃǃ' e proprio quando sta per caricare su di lei mentre mormora quelle parole, ti sei frapposto tra loro e la hai salvata dalle sue grinfie malefiche, giusto?ǃ"

"Non avrei il coraggio di combattere contro un vero pervertito... aspetta un attimo, ma se non stiamo nemmeno uscendo insiemeǃ"

E' la pura e semplice verità, ma Kokone sogghigna sempre di più.

"Quiiiiiiindi, come spieghi quell'incidente alla cerimonia di apertura, mmm? Mmm? Mmmmm?"

"Noi—io—"

So benissimo come tutti abbiano frainteso quella dichiarazione di guerra durante la cerimonia d'apertura. Devo assolutamente uscirmene con una spiegazione e levare quel gigantesco ghigno dalla faccia di Kokone.

"Quello è successo solo perché, diciamo, Otonashi-san è una particolare—"

"—Sono una persona particolare, dici?", una voce familiare squilla proprio dietro di me, e con riluttanza non posso che girarmi.

Maria Otonashi.

Vedendo la sua faccia, il mio corpo si paralizza—non per via delle sue parole accusatorie che mi hanno fatto scendere un brivido gelido per la schiena, ma semplicemente perché non ero preparato alla vista di quella sua straordinaria bellezza.

Devo ancora abituarmi alla sua personalità inflessibile e al suo aspetto mozzafiato. Non riesco a non agitarmi. Conto fino a tre nella mia testa come faccio sempre quando mi preparo a parlare con lei.

Sono stato assieme ad Otonashi-san per l'equivalente di un'intera vita umana. Ne sono consapevole. Ma non sento più di aver speso tutto quel tempo con lei.

"Perché ti sei così irrigidito? Pensi che sia arrabbiata? Non dovrei mica arrabbiarmi per questo, o no?"

"G-Giusto."

Mentre il mio stupore mi tiene paralizzato, Asami-san in silenzio e con passo incerto si avvicina a Otonashi-san e si posiziona dietro di lei.

"...Mmm? Che c'è, Asami?"

Asami-san non risponde e continua solamente a fissarmi. Haruaki invece apre la bocca e parla.

"Si sta comportando un po' stranamente oggi. Forse ha paura che Hoshii ti rubi da lei, Maria-chanǃ Per colpa di quell'importante pranzo in scatola."

"......Come ti permetti di chiamarla 'Maria-chan'. Sei obbligato ad aggiungere '-sama'..." [6] borbotta ancora Asami-san, quasi senza nemmeno aprire la bocca mentre gli occhi le rimangono fissi verso il basso.

"Ad ogni modo, andiamo, Kazuki."

"Uhm, in mensa?"

Otonashi-san fa un sospiro esagerato.

"E' così difficile immaginare le mie intenzioni dopo che ti ho detto che ti avrei fatto un pranzo in scatola? E' proprio perché voglio evitare la mensa, ovviamente."

Evitare la mensa della scuola?

Ci incontriamo lì ogni giorno durante il pranzo per discutere delle problematiche legate alle scatole e a 'O'. A dirla tutta, è dura ottenere nuove informazioni e ancora più dura discutere di qualcosa che deve rimanere segreto a tutti gli altri. Difatti, nulla di tutto ciò è venuto fuori sin da quando Maria si è trasferita qui. Pertanto, la mensa scolastica è il posto perfetto [7] per noi.

Ma oggi vuole evitare la mensa.

"Quindi è per quello che hai fatto un pranzo in scatola... Ma non potevi semplicemente comprare un panino?" borbotto.

Otonashi-san all'improvviso porta la sua testa vicino alla mia faccia e sussurra nel mio orecchioː "...Mi sono stufata dei panini della mensa durante l'Aula del Rifiuto, se capisci cosa intendo..."

Uhm... è perfettamente comprensibile che non vuole che qualcuno senta il termine 'Aula del Rifiuto', ma se viene così vicino alla mia faccia proprio di fronte agli occhi di Asami-san, è normale che Asami-san si faccia un'idea sbagliata, no?

Do un'occhiata a Asami-san, e come mi aspettavo, il suo sguardo è ancora più fisso su di me.

"Uhm, Maria-san. Posso unirmi a voi...?" chiede Asami-san.

"Mi dispiace, Asami. Voglio stare da sola con Kazuki oggi."

"Voi due da soli..."

"Allora, Kazuki, non dovremmo andare?"

Otonashi-san afferra il mio braccio e comincia a camminare. Haruaki fa un fischio del tutto fuori luogo.

...Mi chiedo come Asami-san stia prendendo questo evolversi degli eventi.

Mi giro ansiosamente e la ascolto borbottare qualcosa mentre fissa dritto ai suoi piedi.

"......Se solo uno scarafaggio femmina con un addome gonfio entrasse nella tua bocca, deponesse le uova nel tuo stomaco, quelle uova si schiudessero, e straziassero le tue interiora...!"

Quella ragazza mi da veramente i brividiǃ

30 Aprile (Giovedì) 12:43[edit]

"Questo posto mi provoca una certa nostalgia" dico una volta che siamo arrivati dietro l'edificio scolastico.

Abbiamo parlato qui un sacco di volte mentre eravamo intrappolati in quella 'Aula del Rifiuto'.

Tuttavia, Otonashi-san non sembra incline a lasciarsi andare alle reminiscenze: dopo avermi dato un'occhiata tagliante, prende velocemente dalla sua borsa il pranzo in scatola avvolto in un fazzoletto e me lo porge.

"...G-Grazie."

"Prego."

Slego il fazzoletto e apro il coperchio. Il contenuto è molto blando, il che è un po' inaspettato.

Comincio col prendere un pezzo di asparago avvolto nella pancetta e lo metto in bocca.

....Mmh, anche il gusto è abbastanza blando.

"Uhm... Mi piace molto questo asparago avvolto nella pancetta."

"E' del supermercato."

........Aah, capisco. Si, non mi sorprende che abbia un gusto così blando allora.

In seguito do un morso alla carne dello hamburger. Come con l'asparago, anche questo ha aspetto e sapore completamente generici.

"......Uhm, mi piace molto questo hambu—"

"Anche quello è del supermercato."

...Lo sapevo!

Guardo il resto del pranzo in scatola. Sembra che queste patate, polpette, gnocchi e vegetali siano tutta roba comprata.

"Non metterti a fare storie—non c'è alcun bisogno di provare a lodarmi così disperatamente."

"...Otonashi-san, non hai cucinato per nulla mentre eravamo intrappolati nell'Aula del Rifiuto?"

In passato mi aveva raccontato che aveva esercitato le sue abilità innumerevoli volte durante quelle ricorrenze senza fine, come le arti marziali ad esempio.

"Ohoh? Sembra che tu abbia voglia di criticare la mia cucina, eh?"

"N-No, non è quello che volevo dire..."

"Oh per favore, non provarci nemmeno a negarlo... Beh, non è che ne sia realmente offesa. Ho imparato a cucinare, ed ero abbastanza abile da saper preparare piatti piuttosto raffinati, ma non mi ha mai preso. Non trovo piacere nell'allenare le mie abilità culinarie."

"Allora è per quello che hai lesinato sul mio pranzo..."

"Ora stiamo parlando piuttosto apertamente eh?"

Ooops.

Do un'occhiatina all'espressione di Otonashi-san. ...Non sembra offesa... Credo.

"...Uhm, a proposito di questo, vuoi dire che non ti interessa nemmeno il sapore del cibo in generale?"

"Sbagliato. E' piacevole mangiare qualcosa di delizioso."

"Allora qual è il tuo cibo preferito, se posso chiedere?"

"Crostata di fragola. Fondamentalmente, qualsiasi confettura che contiene fragole—ehi, perché ti sei imbambolato mentre masticavi quella polpetta?"

"Ah, no―"

Un piatto preferito così carino? Avrei detto piuttosto che ti piacevano cose tipo purè di patate dolci, ma le fragole proprio non ti calzano per nulla. è quello che stavo per dire ma sono riuscito in qualche modo a trattenermi dal farlo per fortuna. C'è mancato poco.

"Ohohhh, non accettare il piatto preferito delle altre persone—ne hai di coraggio, eh?"

"......Mi stai mettendo delle parole in bocca che non ho mai detto."

"A chi hai detto che le patate dolci calzerebbero meglio?"

...perché sono così un libro aperto per te, Otonashi-san?

"Quindi ti piace mangiare, ma non ti piace cucinare" riassumo, cercando di sviarla dal mio passo falso.

"Non era divertente cucinare per me stessa. L'intero processo mi sembrava solo del lavoro inutile."

Capisco. Naturalmente non aveva nessun altro per cui cucinare dentro l'Aula del Rifiuto. Sebbene fino ad oggi abbia cucinato raramente, so che uno dei piaceri della cucina è guardare gli altri che si godono ciò che hai preparato per loro. Quindi se non c'è qualcuno per cui cucinare, forse il cucinare stesso diventa infruttuoso.

"...Ma niente di tutto ciò è importante ora. Non è che ti abbia portato qui per fare quattro chiacchiere."

"S-Si."

"Torniamo al punto" dice Otonashi-san, dopodiché si mette a cercare qualcosa nella sua borsa e tira fuori il suo cellulare. "Ho ricevuto una email[8] ieri, a notte tarda."

"Una email?" chiedo in risposta.

Senza dire una parola, mi porge il suo telefono.

"Il mio più profondo desiderio è stato esaudito. Ora possiamo stare insieme per sempre."

Queste le parole scritte a schermo.

Uhm... e questo che significa? Sembra quasi... un estratto di un messaggio tra due innamorati? Huh? In altre parole, Otonashi-san sta uscendo con qualcuno? La Otonashi-san che conosco io?

La guardo. Sta sorridendo ironicamente alla mia reazione.

"Oh beh, non che mi aspettassi una reazione diversa, dopo che ti ho già incontrato prima, oggi. ...Kazuki, guarda chi ha inviato quel messaggio."

Faccio come mi dice. Il nome nella casella 'Da' riporta―

"Huh?"

―"Kazuki Hoshino"

Sono io il mittente di questa email? ...No no no, è impossibile. Non ricordo di aver scritto questo messaggio. Ma la prova è proprio davanti ai miei occhi...

"All'inizio pensavo che fosse una truffa di qualche tipo, ma il mio filtro anti-spam non lo avrebbe permesso. Quindi è abbastanza sicuro che questa email sia stata inviata proprio dal tuo cellulare."

"Ma Otonashi-san, io non ricordo proprio di aver inviato questa email―"

"Perché non controlli la tua cartella di Posta Inviata allora? A meno che qualcuno non l'abbia svuotata, l'email dovrebbe essere ancora lì."

Annuisco e tiro fuori il mio cellulare. E con mio grande sgomento...

"Il mio più profondo desiderio è stato esaudito. Ora possiamo stare insieme per sempre."

...Vedo lo stesso messaggio nella mia cartella di Posta Inviata.

"M-Ma questo è―" balbetto mentre impallidisco.

"Rilassati, Kazuki. Posso dire con certezza, guardando la tua faccia, che non hai inviato questo messaggio perché all'improvviso ti sei innamorato di me. Ma se davvero è stato inviato da qualcun altro, allora deve aver usato il tuo cellulare poco dopo le due del mattino per farlo."

La email è datata 30 Aprile, quindi significa che è stata inviata alle 2:23 di questa mattina.

A quell'ora il mio cellulare doveva essere adagiato sul mio cuscino. Mi sono svegliato per colpa della chiamata di Otonashi-san stamattina, quindi me lo ricordo bene. Ciò significa che qualcuno è entrato in camera mia durante la notte? Seriamente? Perché mai qualcuno si sarebbe spinto fino a quel punto...?

"Kazuki" dice Otonashi-san mentre sono perso nei miei pensieri. "Sai come sono riuscita a intrufolarmi nella scatola che chiamiamo Aula del Rifiuto?

"...?"

Non riesco a capire dove voglia andare a parare.

"E' collegato a ciò di cui stiamo parlando ora. Ti ho detto che sono stata in grado di entrare nell'Aula del Rifiuto perché sono una scatola io stessa, ma quello non spiega realmente come abbia fatto, no?"

"...Ora che mi ci fai pensare..."

"Oltre ad essere in grado di intrufolarmi nelle scatole, sono anche in grado di rilevarle e localizzarle."

"...Ok."

"Come può qualcuno aver inviato una email dal tuo cellulare al mio qualche istante dopo le due del mattino? In alternativa, come può qualcuno farci credere che sia accaduto? Ci devono essere vari modi di farlo, ma sto considerano la seguente possibilità."

E continua.

"E' il potere di una scatola."

―una scatola?

"Beh... non so come tu sia potuta arrivare così facilmente ad una simile conclusione. Voglio dire, perché qualcuno dovrebbe voler ricorrere ad una scatola solo per―"

"Kazuki, ma non mi stavi ascoltando? Sono in grado di rilevare le scatole. ...Ah, ma hai ragione: questa email potrebbe non essere totalmente collegata. Ma c'è una cosa che posso dire con certezza."

Otonashi-san fissa il suo sguardo determinato su di me.


"Qualcuno nelle vicinanze sta usando una scatola."


E' il suo sguardo serio, e non le sue parole, che fa breccia dentro di me. Alla fine realizzo ciò che sta per iniziare.

Sta accadendo di nuovo.

Una volta ancora una scatola sta per distruggere la mia vita quotidiana.

"Okay Kazuki, torniamo a quella email. Dando per scontato che c'è coinvolta una scatola, quale potrebbe essere il significato di quel messaggio? E' un po' troppo ottimistico pensare che il proprietario vuole solo prendersi gioco di noi dopo aver acquisito i suoi poteri, no?"

"...Tu cosa ne pensi?"

"E' una dichiarazione di guerra nei nostri confronti, o semplicemente una constatazione dei fatti."

"Una constatazione dei fatti ...?"

Che intende dire con questo? Otonashi-san ovviamente non ha cominciato mica ad uscire con il proprietario.

"Potrebbe essere un qualche tipo di metafora. Oppure la scatola è stata utilizzata per cambiare il futuro in modo che ciò avvenga... ma sappiamo una cosa con certezza." Otonashi-san riprende leggermente fiato e continua da dove si era interrotta. "Il proprietario sta provando ad interferire direttamente con noi usando la sua scatola."

Giusto, alla fine deve essere così. Altrimenti, non ci sarebbe alcuna ragione per il proprietario di inviare una tale email dal mio cellulare a Otonashi-san.

"...Cosa dovrei fare?"

"Che una scatola sia stata usata è fuori dubbio. Ma ho bisogno di scoprire come questa scatola è stata usata e carpire la sua essenza, e voglio che mi aiuti a farlo. Sei sensibile ai cambiamenti anche minimi nella tua vita quotidiana, no? Potresti notare delle anomalie che io non riuscirei mai a captare."

"Okay, capito. Terrò gli occhi aperti."

"Grandioso. Ti informerò una volta che avrò scoperto qualcosa di nuovo."

Visto che la discussione sembra essere arrivata alla sua fine, ritorno al mio pranzo. Ma noto che le bacchette di Otonashi-san non si muovono, quindi smetto di nuovo anche io di mangiare.

"C'è dell'altro, Otonashi-san?"

"Mmm... si, una specie" dice Otonashi-san in modo stranamente vago. "Non è un gran problema, davvero, ma non posso fare a meno di notarlo, e la cosa non mi piace, quindi lasciami essere franca."

"...Okay, va avanti."

"Cos'è questo tuo modo di rivolgerti a me?"

"Eh?"

Una domanda inaspettata.

"...se non c'è una ragione particolare dietro, allora non importa" dice e ritorna al suo pasto.

Nonostante la voglia di approfondire la cosa, decido di ignorarla e continuo anche io a mangiare.

30 Aprile (Giovedì) 22:38[edit]

I più piccoli cambiamenti alla mia vita quotidiana... Provo a ragionarci sopra mentre siedo alla mia scrivania, che sto usando sin dai tempi delle elementari, ma non mi viene nulla in mente. Siamo circondati da tutti i tipi di cambiamenti ogni giorno.

Impossibilitato ad arrivare ad una qualsiasi soluzione, guardo al mio cellulare.

Una foto di Mogi-san in pigiama è mostrata a schermo.

Anche se appare più magra del solito, non sembra per nulla pietosa. La foto è stata scattata all'ospedale, e c'è un sorriso splendente sulla sua faccia mentre fa il segno della pace.

"Kazu-chan sta ghignando! Guardando foto oscene!"

Velocemente spengo il cellulare quando sento la voce di mia sorella.

"N-Non è vero!"

"Sei tutto arrossito~ C'è qualcosa che puzza qui~"

Mia sorella Luka Hoshino è tre anni più grande di me. Sale sul letto di sopra[9] con un ghigno enorme sulla faccia... come sempre, sta indossando soltanto biancheria intima. Cavolo, Luu-chan... non mi ascolta mai e continua a girare per casa così vestita per tutto il tempo nonostante abbia quasi 20 anni. Tuo fratello è in piena adolescenza, Luu-chan, santo cielo!

"Aah, fammi indovinare: stai guardando alla foto di Kasumi Mogi-san, non è verooo~?"

"Cos―!"

Come ha fatto...?!

"Uwa, ci ho azzeccato? Uhehe..."

"A-Aspetta un secondo! Come sai di Mogi-san...? Ah! Non dirmi che hai giocato col mio cellulare senza il mio permesso?!"

"'Ovviamente no~ Ho solo visto il suo nome una volta quando ti ha chiamato, okay? Era solo un'ipotesi la mia~... ah, ma non è un po' squallido? Divertirti a guardare la foto di una ragazza?"

E' esattamente per questo che vorrei avere una stanza tutta per me!

Per nascondere la mia vergogna, afferro il cellulare e mi butto sul letto di sotto.

"Ehi, Kazu-chan, quella Kasumi Mogi-san è la tua ragazza?"

"N-No, non lo è!"

"Allora che genere di relazione c'è tra voi? O cosa più importante: cosa provi per lei?"

"......uh..."

La nostra relazione... Chissà? Cosa provo per lei?

Beh, mi ha confessato il suo amore nell'Aula del Rifiuto, e l’avermi inviato questa foto significa che prova ancora qualcosa per me... forse.

Di certo non trovo i suoi sentimenti verso di me sgradevoli.

Ma parlando onestamente... non so se c'è molto altro. Tutti i sentimenti che solevo avere durante l'Aula del Rifiuto sono spariti adesso. Ho delle memorie certe che implicano che anche io provavo simili sentimenti per Mogi-san. Ma proprio a causa di queste memorie, trovo difficile pensare a lei oggettivamente ora. Non ho idea di quanto possa più fidarmi dei miei sentimenti.

"Beh... siamo amici, questo è certo!"

Mia sorella non risponde nonostante mi sia bruciato il cervello per arrivare ad una risposta alla sua domanda. Ma quando drizzo le orecchie in ascolto, sento il suo respiro calmo e ritmato.

...La velocità con cui riesce ad addormentarsi non smette mai di stupirmi.

A quel punto noto che non ho ancora risposto alla email che stavo leggendo, così comincio a scrivere.

Guardo all'ora mostrata sull'angolo dello schermo.

22:59


Sono nel bel mezzo di digitare la mia risposta, quando la mia coscienza all'improvviso svanisce.


30 Aprile (Giovedì) 23:18[edit]

Bene allora, è ora di fare una telefonata.


Utsuro no Hako vol2 clock2.jpg









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  1. In Giappone gli studenti sono soliti portarsi il pranzo da casa all'interno di scatole adibite al cibo (i cosiddetti Bentōː https://it.wikipedia.org/wiki/Bent%C5%8D )
  2. “Golden Week” (letteralmente “Settimana d’oro”) è un’espressione per indicare un particolare periodo di tempo che cade appunto tra fine Aprile ed inizio Maggio in Giappone e che racchiude nello specifico le seguenti festività: Shōwa Day (29 Aprile), Festa della Costituzione (3 Maggio), Festa del verde (4 Maggio) e Festa dei bambini (5 Maggio). Inoltre il 1° Maggio anche in Giappone è la Festa del lavoro ma non viene considerato festività nazionale (nonostante molte aziende lo concedano comunque come giorno festivo). https://it.wikipedia.org/wiki/Golden_Week
  3. "a due", Kokone usa il francese probabilmente per far risaltare l'intimità della cosa.
  4. Con la traduzione Italiana qui si è perso il gioco di parole sul rapporto tra la bassa statura della ragazza e la lunghezza dei suoi capelli (qualcosa del genere 'corta statura -> corti capelli').
  5. Ovviamente, da Giapponese, si riferisce alle batterie Cinesi.
  6. Il suffisso "-chan" in Giappone viene utilizzato verso persone più giovani (solitamente bambini) o tra fratelli/parenti, ma spesso a scuola viene usato tra ragazze in forte amicizia e confidenza, mentre un ragazzo che si rivolge con quel suffisso ad una ragazza può essere inteso come rapporto particolare di affettuosità (come tra amici di infanzia) o perfino amore (come tra fidanzati). Al contrario invece il suffisso "-sama" indica rispetto verso persone di più alto livello sociale o lavorativo (viene quindi utilizzato ad esempio dai dipendenti verso i propri capi, dai negozianti verso i clienti, nel rivolgersi a persone con titoli nobiliari e simili).
  7. Può sembrare un controsenso ma penso che qui Kazuki intenda che la mensa scolastica è un posto perfetto sia per scovare nuove informazioni (visto il gran numero di studenti presenti lì all'ora di pranzo a discutere di qualsiasi argomento mentre pranza) che per discutere loro stessi di cose segrete (visto che il forte chiacchiericcio comune impedisce a chi sta intorno di captare troppi dettagli della loro discussione).
  8. In Giappone i cellulari usano le email per scambiare messaggi, sono in pratica un rimpiazzo dei nostri SMS.
  9. Si intende che è un letto a castello, dopo infatti ci viene detto che i due condividono la stessa stanza.