Toradora (Italian):Volume2 Capitolo1

From Baka-Tsuki
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Capitolo 1[edit]

Era l'ultimo giorno della vacanza lunga-quasi-una-settimana conosciuta come Golden Week,

“Sei libera, vero?”

Era l'una del pomeriggio.

“Ohi? Sei libera o no?”

Come se il bel tempo fuori fosse finto, nella residenza Takasu c'era una leggera penombra. Al di là della finestra affacciata a sud, sembrando a portata di braccio, torreggiava la cima del palazzo di fronte, impedendo alla brillante luce solare di inizio estate di entrare.

Tuutavia, l'interno era organizzato metodicamente, ogni angolo era perfettamente pulito, e anche se piccolo, l'incredibilmente ristretto habitat resisteva grazie ad un'intelligente gestione. Questo incredibilmente confortabile e facile-da-viverci-dentro spazio esisteva solo merito dell'abilità del uno ed unico figlio chiamato Ryuuji, il quale stava finendo di lavare i piatti in cucina, spalle al salotto,

“Mi stai ascoltando?”

Nessuno si prese la briga di rispondere, tanto meno con parole di gratitudine per il suo lavoro. Prendendosi una momentanea pausa, Ryuuji si voltò e fisso intensamente la 'cosa' bianca accasciata sul pavimento. 'Cosa' che stava sdraiata in un una massa disordinata vicino al tavolo, testa in giù, guancia su un cuscino e il volto spento e sognante mentre infilava un dito nella vicina gabbia per uccelli.

A morsicchiare voracemente il dito, come se stesse assaggiando qualcosa di delizioso, era un pappagallo giallo, Inko-chan. A renderlo attraente era solo la sua bruttezza, il becco, che amava tenere aperto, era del color calcestruzzo, e la piccola lingua che penzolante è beige come il colore della carne andata a male. In più, il bianco scolorito degli occhi lo faceva sembrare sempre sul punto di morte. Essendo un uccello incomprensibile agli umani, le sue palpebre si contraggono ogni volta che si agitava in risposta ad stimoli apparentemente pericolosi. Stando al proprietario l'inguardabile situazione stava peggiorando.

“...Taiga, smettila . Inko-chan sta impazzendo”

“...Hm? Forse, hai ragione”

Finalmente, la 'cosa', Aisaka Taiga si volto' ed estrasse il dito dalla gabbia. O almeno così sembrava.

“Eh? Non riesco a tirarlo fuori“

...Cosi' maldestra. Guardandola mentre raddrizzava la testa, Ryuuji sospirò.

“Tu, che sarebbe? Non e' il tempo per sospirare. Sono veramente incastrata!”

Tirando la propria piccola figura fino a sedersi sul pavimento di tatami, Taiga, tenendo la gabbia con una mano, tentò di rimuovere il dito farfugliando irritata. Inko-chan non voleva lasciar andare, anzi intensificò ancora di più la presa sul dito di Taiga.

“Uwa... Sta usando la lingua...”

Anche nella debole luce, il color castano cenere, degli cappelli lunghi fino alla vita della ragazza tremante, contrastavano con il grigio circostante. Un abito coperti di merli avvolgeva la sua delicata figura. Con un aspetto completato da una sovra-gonna bianca, l'elegante aspetto era affascinante--

“Ehi, aspetta. Perché stai solo guardando? È il tuo pappagallo quello che sta causando danni, quindi sbrigati e fà qualcosa, GIY.”

“G, I, Y?”

“Cane idiota. L'ho detto un po' più gentilmente, quindi perché non mostri un po' di gratitudine?”

Una improvvisa marea di abusi verbali gli persino tolse l'abilità di parlare. Se solo non fosse stato per il linguaggio, Taiga sarebbe stata proprio come una bambola francese se-movente.

I suoi occhi erano gemme scintillanti, le sue pallide labbra come boccioli di rosa selvatica, e il suo aspetto ben ordinato era rischiosamente attraente come una trappola immersa nel latte condensato. Sfortunatamente, era senza speranze,

“Arg, che rabbia, gah!”

Con un crak, la forma della gabbia cominciò a deformarsi nella sua mano-- Era indubbiamente nata sotto il segno della brutale tigre. Il suo sopranome era “Tenora Tiger”... Perché nonostante la sua statura minuta, la suo ferocia era paragonabile a quella di una tigre.

Con ciò, non vuol dire che Ryuuji potrebbe perdere in termini di aspetto feroce. Ryuuji scrutò accuratamente dagli spazi tra le sue frangia ancora in crescita. Aveva un aspetto fin troppo pericoloso, un sguardo che contraddiceva la sua personalità. Anche se non c'era niente di particolare nel so aspetto fisico, l'aura che emanava era quella di un essere incredibilmente terribile, come quella di un ragazzo che potrebbe esplodere se sopraffatto dalla negatività.

Ma,

“N,n,n, non romperla! Non farlo! Stai attenta!!”

Nel caso di Ryuuji, era solo il suo aspetto che ad essere pericoloso. Ascugandosi le mani mentre andava a proteggere l'habitat del suo pappagallo dalla tigre, si inginocchio di fianco a Taiga. Tentò di tirare la gabbia, ma,

"Oh-ow-ouch!"

“Ah, scusa”

Ryujji balzò indietro quando Taiga urlò avendo il dito ancora intrappolato. Forse sorpreso dal grido, insieme alla pre-esistente situazione, Inko strinse improvvisamente la presa e morse il dito di Taiga.

"Eeeeeee~!"

Forse risultato dell'immenso dolore , emettendo ancor più strilli, riusci ad estrarre il dito.

Così, liberato il dito di Taiga, si sdraiarono stremati sul pavimento senza dire una parola per alcuni secondi.

“...Faceva male...Questa la paghi~...”

Sollevando la testa, Taiga guardò nella direzione di Inko con occhi che, leggermente umidi di lacrime, brillavano come l'affilata lama di un assassino. Forse capendo la gravita della situazione,

"...Awawawa."

Inko-chan si volto verso Taiga e si agitò schioccando il becco. A causa dello stress a cui era stato sottoposto il suo corpo, Inko comincio a strapparsi piume in massa. Nella confusione, Ryuuji strinse la gabbia al petto,

“Uwawa, Inko-chan diventerà calvo, riprenditi, calmati! Se diventi ancora più brutto non so se saremmo più in grado di vivere insieme! Non so cosa voglia fare fare Taiga, quindi andiamocene da qui.”

in quel momento alche Taiga si alzo,

“Aspetta, che hai detto? Non e' che me la prenderei seriamente con una cosa come quel Inko.”

“E allora che è quel pugno?”

“È Per poterti dare la tua punizione.”

Mentre lo costringeva contro il muro, Taiga serro saldamente il suo piccolo pugno.

“Che ho fatto?”

“Il dito! Fa fame, sai!”

“Come potrei saperlo?!”

Inseguendo Ryuuji, che stava scappando tenendo saldamente la gabbia, Taiga stava correndo in tondo nella stanza quando,

"Fugya~!"

cadde faccia a terra sul pavimento. Attraverso la porta scorrevole semiaperta Ryuuji poteva vedere una 'cosa bianca' che si allungava sul pavimento, 'cosa' nella quale era inciampata Taiga.

In realtà, la vera natura della 'cosa bianca' era,

“...Perché sta qui fuori?”

Mentre i suoi occhi facevano sembrare che avesse perso la ragione e fosse pronto ad sventolare coltelli, Ryuuji depose la gabbia, e guardò a quella che era in realtà la gamba di sua madre. In verità Ryuuji non era arrabbiato, era solo confuso. Con una gamba che sporgeva dalla sua stanza separata da una porta scorrevole, Yasuko la capo-famiglia, dormiva profondamente. Dopo essersi ubriacata al Bishamontengoku, l'unico Hostess Bar della città dove era impiegata, era tornata a casa alle 6 del mattino.

“Ah, l'abbiamo svegliata?”

Taiga, nonostante fosse affetta da triplice egocentrismo, personalità deviata, e vanità, mostrava comunque le sue buone maniere chiedendo con a bassa voce senza muoversi dal pavimento dov'era..

“Nah, dorme ancora.”

Naturalmente, anche Ryuuji abbasso' la voce e prendendo la gamba sporgente comincio' a spingerla indietro nella sua stanza.

E il risultato,

"Mm…Hm, hua~…"

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Una voce suadente e nasale. Poi,

"…Waaah!"

“Ah, che c'è, che c'è che non va?”

La padrona della gamba scoppio improvvisamente in lacrime. Indossando i pantaloncini da ginnastica delle medie del foglio e una t-shirt tanto stretta che lasciava vedere i lacci del reggiseno, si contorse, agitando gli arti e grattando il futon con il retro della mano.

Nonostante il patetico comportamento, Yasuko era già 33-enne, donna della quale misura dichiarata del seno era una sesta.

“S-Sento odore di omlette con riso fritto~! Ryuu-chan e Taiga-chan stavano per mangiarselo tutto da soli mentre Ya-chan dormiva! Waah~!”

“Non essere ridicola, tre ne ho lasciate un po, le ho avvolte nella pellicola in cucina. Le metto nel frigo cosi potrai metterlo nel microonde e mangiarlo quandoti svegli.

“...Ci scriverai `YASUCO` sopra con il ketchup?”

“Non ci scrivo niente, si rovinerebbe comunque quando lo avvolgo. Poi, e' `YASUKO`”

"…Ooh…Ya-chan ha ancora sonno quindi non dire cose cattive...”

Cadendo sul suo cuscino con un `plop`, la ritrovatasi madre single Yasuko ben presto comincio a emettere i leggeri sospiri del sonno. Nonostante fosse negata per le faccende domestiche, guadagnava una rispettabile somma, ma nonostante la personalità buona e gentile, le rotelle nella sua testa stavano diventando irrimediabilmente lente... Ogni giorno il figlio Ryuuji spende del tempo provando ad aiutare la madre ad mantenere la sua intelligenza. Non a caso, la meida di Yasuko quando era al terzo anno delle medie, “La mia media in matematica era 17~. Il coordinatore di classe era senza parole , e finimmo per fissarci l'un altro fino alla fine della giornata~”

...O cosi aveva sentito.

Nonostante ciò, per il momento lo stile di vita della famiglia Takasu, invece di andare in rovina, stava continuando a prosperare.

Con Yasuko come pilone di supporto, Ryuuji in carica delle faccende domestiche, l'animale Inko e,

“Ouch… Mi sono graffiata la guancia. Seriamente questa casa troppo piccola. Hei, Ryuuji, faresti sashimi per cena? Non centra niente ma la collisione me l'ha fatto venire in mente”

“...Non centrano veramente niente...”

“Stai dicendo che non posso avere sashimi?”

A fissare Ryuuji con gli occhi spalancati e strofinandosi la mandibola era una tigre con un cattivo carattere. Anche se non stavano veramente vivendo insieme,

“...C'è uno sconto sul tonno dalle 5 davanti alla stazione. Se ricordo bene”

“Bene visto che vuoi andare a fare compere insieme, vieni a prendermi ala 4.45. Io vado a casa.”

“Eh? Te ne vai?”

“Hai da ridire?”

Durante le vacanze sono statti insieme tutto il giorno. Sono andati a fare spese insieme. Anche se era naturale che lei non rimanesse per la notte, comunque dormivano fianco a fianco dopo cene fino a tarda notte quasi ogni giorno. Il vivere insieme quasi costantemente, era più per un fatto di comodità. Nonostante ciò, Ryuuji continuo ad pronunciare parole senza senso alla schiena di Taiga che stava in piedi di fronte a lui.

“Che ritorni a fare? Hai qualcosa da fare? In ogni caso, siamo ancora in vacanza no? É ancora presto, no?”

Balbetto tentando di fermarla per anche solo poco più. Spostandosi i capelli di lato come se le dessero fastidio, Taiga rivolse uno sguardo gelido a Ryuuji.

“Non sei tu l'unico che e libero? Ho bisogno di fare il bucato, il tempo e bello dopotutto.”

“Bucato? E' solo premere un bottone non e cosi? La lavatrice di casa tua e anche asciugatrice e pure automatica, quindi perché hai bisogno di andare a casa?”

“che,” Taiga schiocco irritata la lingua, fissandolo, come se volesse seriamente uccidere la rottura che non voleva togliersi dalla sua strada.

“Ah, quanto e deprimente! Che diavolo stai dicendo?! Se vuoi dire qualcosa, dillo chiaramente”

Quasi dolorosamente, Ryuuji mormoro,

“...V-verresti alla trattoria con me...?”

“Ancora?!”

In un instante, l'irritazione di Taiga si infiammo ancora di più. Ma Ryuuji non indietreggio' solo per quello,

“Va bene se è solo questo no?! Non posso andarci da solo! Giusto oggi, hai detto che le mie omlette erano buone e te neo fatte alcune, non e' vero? Poi, fino a quando pensi che continuerò ad aiutarti con i tuoi problemi Kitamura? Perché non mi aiuti un po?! Dovrebbe andare bene, no?!”

“"Ah, geez, smettila! Sta zitto! Vattene!”

“Andarmene dove?!”

Tra le loro grida senza senso , da dietro la porta scorrevole, venne un “Oo, ooh” --Reduce dalla sbornia, Yasuko emise un gemito.

I due si zittirono all'istante,

“...bé credo che non possa farci nulla; Ne ho seriamente abbastanza”

Quella che si arrese in fine fu Taiga.

“Offri tu, capito? E comprami una rivista poi, sono già stanca di parlarti”

Pretendendo di sputare maleducatamente con un “pe”, o almeno sembrava così... Taiga disse la sua. Ryuuji annuii come un uomo, senza una lamentela. Se lo accompagnava al ristorante, quello era un piccolo prezzo da pagare. Poiché quel ristorante era--


* * *


“Ecco a voi! Un ordine”

Lo yogurt alla fragola comparve davanti a taiga con un “bang” come le era stato messo davanti.

“È un segreto, ma questo è un Taiga Special, con extra gelato alla vaniglia. Non dirlo agli altri clienti e goditelo~”

“Va davvero bene, Minorin? Non verrai sgridata per questo?”

“Ti sto dicendo che va bene, quindi, rilassati! Poi, sei venuta quasi tutti i giorni durante queste vacanze. Questo è il minimo che possa fare! E tu Takasu-kun, vuoi qualcosa? Io raccomando il parfait al tè verde, o se non vuoi niente di dolce, magari delle pattatine fritte. Ti farò un servizio speciale.”

“Ah, no, io...”

Davanti a quello stupendo sorriso, Ryuuji poté solo agitare le braccia, incapace persino forzarsi ad alzare gli occhi dal suo caffè. Comunque, i suoi occhi non erano neanche aperti in primo luogo.

Era troppo abbagliante.

In piedi, vestita da cameriera c'era Minori Kushieda.

Portando i cappelli di seta raccolti a Ponnytail, lasciava esposta la delicata e splendida nuca. Un vestito arancione pallido con gonna avvolto in un grembiule bianco candido, l'uniforme era semplicemente troppo adorabile. Anche il suo normalmente inconsistente seno premeva contro il sottile tessuto, e il suo smagliante sorriso aveva le sembianze di una pesca incolta.

Sguardo verso il basso per nascondere il volto arrossito, evitava disperatamente il contatto visivo con il suo ormai-da-un-anno amore non corrisposto. Voleva guardare, ma non ne era capace, o meglio, non aveva il coraggio di guardare. Era la contraddizione di un uomo innamorato.

“Magari non volete sentirvelo dire, ma state continuando ad insistere che non uscite insieme anche se voi due siete venuti qui per il tè quasi tutti i giorni delle vacanze? Voi due siete una coppia, no?”

C'era una sola risposta per una domanda del genere.

“”No, assolutamente no””

Parlarono insieme scuotendo le teste.

“Veramente?”

“Veramente.”

Lentamente, come fosse shockata, Taiga guardo la faccia della sua migliore amica, che era piena di gentilezza, senza una goccia di malizia.

“Minorin, stai lavorando quasi tutti i giorni durante le vacanze, ma questo non vuol dire che tu stia uscendo con il direttore o qualche vecchio della cucina o qualcosa del genere. Per noi è la stessa cosa. Anche se dici che siamo qui insieme non vuol dire che usciamo insieme o qualcosa del genere.”

“... C'era un salto nella tua logica, no?”

“Quello che sta dicendo Minorin è allo stesso modo sbagliato allora.”

Era diventato più o meno ufficiale che 'Takasu e Taiga non stanno insieme', ma tutt'ora, Minori prendeva tutte le possibilità che trovava per esporre i suoi sospetti in maniera scherzosa. Ma per Ryuuji che erra segretamente innamorato di Minori, era troppo crudele per essere uno scherzo.

“Si,si, capisco a riguardo dei vecchi”

“Di quali vecchi stai parlando?”

“Perché non funzionerebbe con nessuno dei direttori; non funzionerebbe con quello del ristorante di Shabu Shabu dove lavoro tutte le altre sere, o quello del karaoke, o quello del supermarket dove lavoro la mattina. Quindi credo sia un po' come quello, non funzionerebbe tra Taiga e Takasu-kun. Questo è quello che volevi dire, giusto? Bé, allora io devo tornare al lavoro.”

“...Come fai a chiamarlo 'part-time'?”

Senza pensare, le parola gli scivolarono fuori dalla bocca accidentalmente, spontaneamente come avrebbe dovuto essere, Ryuuji ancora si congratulava per aver fatto ciò.

“Potresti aver ragione, ma è probabilmente perché sto risparmiando. Poi, anche se siamo in vacanza, abbiamo ancora le attività del club. Stando al capitano, non possiamo solamente perdere tempo.”

Ryuuji non riusci ad replicare. Invece, quella che fecce continuare la conversazione fù Taiga.

“Ti stai sovraccaricando di un bel po'. Con tutti i soldi che hai guadagnato, c'è qualcosa che vuoi?”

“È perchè ho tempo libero, e ho bisogno di continuare a lavorare. Sono feticista del servizio.”

“...C,che hai detto?”

“E sta venendo rinvigorita lavorando. Bè, ci vediamo dopo!”

Lasciandoli con quella misteriosa frase, la chiaramente iper-servizievole ragazza Minori si diresse verso le cucine. Dopo che i due la guardarono andarsene,

“Quant'è ammirabile... Non è che è solo carina, ma è anche così diligente. Completamente diversa da te.”

“...Cosa?!”

“Bè, ti svegli nel pomeriggio, vieni a casa mia con sia la testa che i vestiti incasinati, trangugi il pranzo, poi continui a poltrire in giro guardando la TV, trangugi la cena, rimani agendo da esausta fino a tarda notte e poi te ne torni a casa, giusto? Quanto è improduttivo.”

Taiga sollevò improvvisamente la testa.

“é vacanza, quindi va bene, no? E poi non sei molto diverso. Tra l'altro non stai dimenticando qualcosa di importante? Sto facendo la fatica di venire fin qua per te, giunto? Questa dovrebbe essere la cosa più importante per te.”

Lo attaccò con un cucchiaino da parfait. “Ugh... Me ne lo hai mandato nell'occhio!”

“Anche se sono in vacanza, non è più che io sto sprecando il mio tempo per te? Lo capisci? Hm?”

I suoi occhi mostravano più sdegno che rabbia, Taiga parlò arrogantemente.

“Dovresti essere soddisfatto. Dal punto che sono qui solo per lasciarti vedere la ragazza che ti piace. Ma lo sai, non è lo stesso per me. Non c'è nessuno che gentilmente supporta il mio amore in quel modo.”

“...Perché mai stai parlano per allusioni. Non è mica colpa mi se non sei riuscito ad incontrare Kitamura. Guarda che ho provato seriamente ad aiutarti.”

“...”

“E non ignorarmi nel bel mezzo di una conversazione”

“Sta zitto!”

Dicendo qualunque cosa voleva per poi cadere immediatamente in silenzio, gli occhi di Taiga erano ora attaccati ad una rivista per ragazze che avevano comprato lungo la strada. Anche se Ryuuji non era molto d'accordo con quello che aveva detto, poteva solo ingoiare inevitabile criticismo di Taiga insieme al suo caffè nero.

In tal proposito, non era veramente colpa sua. Ricordò il primo pomeriggio del primo giorno di vacanza.

Essendo tormentato da Taiga, aveva telefonato a Kitamura, suo caro amico e oggetto dell'amore non corrisposto di Taiga. Sapendo che Kitamura avrebbe avuto almeno tre giorni senza le attività del club di softball di cui facevano parte sia lui che Minori, Taiga costrinse Ryuuji ad chiedere degli suoi piani per quegli giorni. Però, a Taiga mancava completamente il coraggio di invitare fuori Kitamura, quindi aveva escogitato un ingenuo piano in cui Ryuuji avrebbe promesso di incontrare Kitamura e lei si sarebbe unita a loro.

Comunque, C'era solo un'ottusa replica alla chiamata telefonica fatta accanto ad una nervosa Taiga, "Dio, è terribile! Volevo almeno un giorno uscire e giocare, ma con tutto a casa e col consiglio studentesco, sono proprio sommerso!"---Non importa come lo guardi, la sincronizzazione era tremenda. Non c'era modo di risolvere questa situazione.

[1]

"...Non puoi nemmeno parlarci anche se lo vedi."

"..."

Guardando in alto senza realmente parlare o alterare, solo le sue labbra si mossero appena sussurrò a se stessa— Vai. All'. Inferno. (ndr in inglese era Go. To. Hell.)

"...Impossibile...Hai intenzione di mandare me?..."

"Hai sentito? I tuoi orecchi non sono buoni."

Con un ghigno, diede a Ryuji un look adatto più ad un diavolo invece che ad una tigre.

In quella situazione, Ryuuji non poteva aiutare ma pensare:

Per quale motivo passa sempre il tempo cospirando con i suoi simili quando viene ridicolizzata e messa in disparte?

"Ah~!"

--L'urlo di Taiga interruppe i suoi pensieri.

"Aaah! Che diamine stai facendo, idiota?!"

Nonostante un po' di panico, Ryuuji si alzò con un fazzoletto in mano prima di inginocchiarsi come un servo vicino a dove era seduta Taiga.

Un po' di salsa al mirtillo cadde dalla bocca di Taiga sul vestito vicino al ginocchio. Doveva pulirsi prima che si assorbisse nel pizzo bianco.

"Aww, colpa mia... Si è macchiato?"

"Nah, è apposto. Se lo puliremo bene quando torniamo a casa, non ci sarà da preoccuparsi."

Immergendo il tessuto in una ciotola d'acqua, tamponò con foga il vestito di Taiga mentre lei gemeva pietosamente. Dopotutto, concluse che probabilmente costava venti volte i suoi. Anche se non era suo, non avrebbe potuto maneggiare una cosa così costosa senza fare attenzione. Anche se stavano discutendo poco fa, che non era davvero un problema. Perché quando trova qualcosa di sbagliato, viene sempre preso da ciò--- Sì, proprio così. Come adesso.

Sembrava come se lui e Taiga fossero sempre così. Mentre continuava con la pulizia d'emergenza, Ryuuji inconsciamente evitò il contatto visivo.

L'unica ragione per cui entrambi erano ancora insieme era perché tutti e due erano innamorati del migliore amico/a dell'altro/a. La cosa divenne conosciuta ad entrambi dopo una coincidenza, e non ci volle molto per cui questa strana alleanza nacque.

Taiga, che aveva sempre vissuto da sola, improvvisamente iniziò ad affidarsi a Ryuuji per le cose di tutti i giorni e Ryuuji, che di sua natura adorava i lavoretti di casa e la pulizia, non rifiutava le sue richieste. Di conseguenza, le cose sono andate avanti un pò alla volta ed erano finite per cadere nella complicatezza della vita quotidiana.

é davvero maldestra.

La terribile ragazza conosciuta come Tigre Palmare aveva un sorprendente lato nascosto; in altre parole, era sicuramente più incline al pericolo di chiunque altro avesse mai incontrato, così finì di tenerla d'occhio ogni momento. Se la lasciasse fare, finirebbe sicuramente in qualche guaio. Se non avesse fatto da mangiare, lei avrebbe saltato il pasto. Le sue condizioni fisiche sarebbero deteriorate. Era così senza speranza che sembrava che lui uscisse con lei solo per controllare che non facesse niente di assurdo.

Oltre a ciò, cosa avrebbe potuto dire?—... Sorprendentemente, aveva anche scoperto che era una piagnucolona.

Le cose andarono senza problemi, ma anche pensando che Ryuuji e Taiga mangiassero insieme, andassero a scuola e anche fare spese insieme, non c'era niente di passionale nella bizzarra relazione che avevano sviluppato.

Se gli venisse chiesto così su due piedi, Ryuuji se ne sarebbe uscito con una nuova ragione per cui stavano insieme. Qualcosa come che lui era il drago e Taiga la tigre---Insieme avrebbero composto un set completo, o qualcosa del genere.

“Ah!”

Di nuovo, una goccia versata di colore mirtillo catturò l'attenzione di Ryuuji.

“...Stai un po' più attenta. E fra tutti i posti, perché la seconda goccia ha seguito la prima? Menomale che ti è cascata sul dito.”

“Accidenti, sta zitto, non l'ho fatto apposta. In primo luogo, non ti ho chiesto di pulire.”

“Di cosa accidenti stai parlando adesso? Se lo lasciassi fare, riusciresti a togliere le macchie? No, vero? Sappilo, non lo faccio per te, ma per il vestito.”

“Cosa? Oh, capisco. Se ti piace così tanto, perché non lo prendi? Così potresti indossarlo.”

Comunque, non poteva stare a guardare quel costoso vestito che veniva macchiato, così mentre faceva un'espressione come una persona colpevole tre volte e condannata a dieci anni (forse con un po' di dispiacere), la ignorò e continuò il suo lavoro senza esitazione. Poi,

“Ah.”

“Cos'altro hai combinato?!”

Anche se Ryuuji guardò istintivamente in su al suono indifeso che Taiga lasciò scivolare,

“Non è quello... questa cosa, la voglio comprare. La voglio definitivamente comprare.”

Taiga stava borbottando mentre teneva una pagina della sua rivista.

“Stai di nuovo sprecando le tue monete? Per quanto ancora continuerai con queste cose inutili e morbidose? Andiamo, qual è? Quant'è?”

“Ne ho abbastanza, sei troppo rumoroso! Pensi di essere mia madre o altro?!”

“Sarò quello che dovrà organizzare il tutto, quindi ho il diritto di sapere.”

Si sedette vicino alla tempestosa Taiga, dando un'occhiata alla pagina in questione. Passava gli altri giorni mettendo in ordine i vestiti costosi che uscivano a fiumi fuori dall'armadio di Taiga, fortunatamente le cose venivano ancora riposte abbastanza con cura. E quindi,

“...Q, questo? Questo qui... voglio dire quanto caz...?”

Inclinò la testa senza pensare. Sulla pagina che Taiga diceva di voler definitivamente comprare, la modella indossava un sottile paio di denim che mostravano le sue lunghe gambe mentre si imponeva in una magnifica posa. Non era inutile e morbidosa dopo tutto, ma--

“Anche se ti dicessi questo per il tuo interesse...se indossassi questi, sarebbe una tragedia.”

In ogni caso, Taiga era appena più alta di un metro e quaranta. Era facile intuire che lei non aveva quel tipo di gambe lunghe, comunque,

“...Quello che voglio è questa borsa!”

“O, oh... Era questo quello che intendevi?”

“Cavoli, mi dispiace se le mie gambe sono così corte.”

Come la voce di Taiga risuonò come un inquietante sibilo che smentì completamente il suo tono calmo, Ryuuji istintivamente indietreggiò, preparandosi a ascappare. Gli occhi di Taiga lampeggiarono mentre la parte superiore della sua bocca si mosse all'insù come se stesse sorridendo.

“Aspetta, andiamo, stai calma... Siamo al posto di lavoro di Kushieda... Um, siamo al palazzo.”

“Cosa?! Mi stai prendendo in giro?! Non ho intenzione di prendere quella sorta di atteggiamento da te! “

Taiga corrugò ferocemente il naso—-Sembrava come se il suo strano scherzo fosse stato un flop totale. Non andava bene. Era veramente arrabbiata ora. Ovviamente voleva scusarsi, ma,

“Guh..”

“Va bene, ho delle gambe corte! Ma a nessuno ha mai dato fastidio prima!”

Prendendolo per la collottola, cominciò a scuoterlo violentemente. Egli Non poteva parlare; o meglio, non riusciva a respirare. Cercava disperatamente di urlare “Mi arrendo!”.

Poi, venne improvvisamente lasciato dalla presa di Taiga. Libero, Ryuuji collassò dove sedeva tossendo mentre cercava di riprendersi.

“H, hey... Stai cercando di uccidermi?! Seriamente!”

“...Co, co, co...”

Distrattamente, con la bocca aperta, Taiga spalancò gli occhi per la sorpresa. Sembrava che avesse finalmente realizzato che fosse esageratamente violenta, annuì sinceramente,

“Okkey, sei scioccata lo so. Ora che hai capito, questa esperienza ti eviterà di strangolare qualcun'altro...”

Guardando Ryuuji, Taiga indicò la pagina della rivista che stavano guardando poco fa, con un “Guarda, guarda!”

“...Hai già detto di volere quella borsa.”

“Non quella! Questa! Questa persona!”

Alla fine delle sue unghie color ciliegia c'era una bella donna con le gambe abilmente incrociate—-no, un'incantevole faccia sorridente di una ragazza. Al centro di una posa nera perfetta, indossava una maglietta che deve essere costata centinaia di dollari e ancora più costosi denim jeans mentre i suoi capelli leggeri e a spirale venivano mossi dal vento. Era sicuramente una modella bellissima, altrimenti non avrebbe potuto fare quel lavoro. Non sembrava quindi che ci fosse niente di strano nella pagina.

Nel momento in cui lui provò a chiedere cosa intendesse, gli afferrò la testa.

“Owowow!”

La sua testa curvò di 180 gradi per guardare dietro di lui.

“...Oh.”

Senza pensarci, lasciò uscire un'esclamazione di stupore.

Un nuovo cliente era appena stato fatto sedere da un cameriere non troppo lontano da dove Ryuuji e Taiga erano seduti.

Non erano solo Taiga e Ryuuji a fissarla. Girandosi e bisbigliando, tutti i clienti vicini la stavano guardando.

La prima cosa che saltava all'occhio era di quanto il suo corpo snello desse l'impressione di un cerbiatto (ndr fawn era la parola inglese). Non dava l'impressione di essere eccezionalmente alta, ma grazie alla sua piccola e graziosa testa, bilanciava il tutto al punto giusto.

I suoi capelli erano stati accuratamente truccati. Ma invece di esserlo in maniera esagerata, erano semplicemente appoggiati sulle sue spalle con un'aria spensierata. (ndr Her hair had been carefully groomed to an utterly glossy silkiness. But instead of being overdone, it rested lightly on her shoulders with a kind of carefree air.)

Indossando grandi occhiali da sole stile Hollywood sulla sua piccola faccia graziosa, camminò con assoluta eleganza. Le sue magre anche che terminavano con sandali con tacco sembravano come una scultura finita.

Anche se stava solo indossando semplici denim lavorati a maglia, i suoi quanto-un-giapponese-lunghi arti accentuavano la sua aura femminile più di quanto un vestito potesse fare. Con una borsa firmata appoggiata su una spalla e la sua bianca e lucida carnagione, era facile capire che non era una semplice dilettante.

In pratica, un vero schianto. C'era una bellezza travolgente impossibile da non notare. Quando si tolse casualmente gli occhiali, il negozio si pienò da una miriade di reazioni.

“Oooh...”

Persino Ryuuji sospirò e rimase di sasso senza pensare. Come se una nebbia si fosse levata dai suoi occhi, il suo sguardo scintillante venne rivelato.

Era stupendo di come i suoi occhi stessero così bene sulla sua dolce faccia. Il suo viso liscio era elegantemente tinto di rosa. La differenza fra la sua espressione spensierata e il suo stile attentamente raffinato saltava ancora più all'occhio.

Sembrava affascinante fino in fondo. Era gentile, calma e graziosa. Decisamente un angelo, che discende sul family restaurant per condividere la sua brillante aura con la folla. Pensava ci fosse un'aureola sulla sua testa.

E non importa come avresti guardato la sua faccia,

“...Questa persona, è...”

“...Davvero...”

La stessa persona, la bellezza che Taiga stava indicando prima sulla pagina.

“...è una modella...”

Ryuuji sospirò profondamente; era la prima volta che avesse visto qualcuno e pensato istintivamente 'modella'.

Anche se in una rivista poteva sembrare una persona comune, in carne ed ossa era davvero bella.

“Quella ragazza, il suo nome è 'Kawashima Ami'. Era pure in copertina due mesi fa.”

Stranamente eccitata, Taiga glielo disse quasi orgogliosamente.

“Davvero?...Haa...C, Credo di essere appena diventato un fan...Kawashima Ami-san...Mi chiedo cosa ci faccia in un posto noioso come questo...”

“Sua madre, è Kawashima Anna, l'attrice.”

“Ooh~...Ma non l'abbiamo già vista ieri notte?...[Izu’s a Good Place for Murder ・Temptation of Capybara Hot Springs ・The Great Homicide Investigator, Reiko Yūzuki- Volume 4] Così è la figlia di quel Reiko Yuuzuki....Ora che l'hai menzionato, posso vedere la somiglianza. Ok, Farò una foto col cellulare.”

“Sbattilo fuori, o mi arrabbio ("Knock it off, or I’ll get mad.")

“è così?...Ad ogni modo, calmiamoci per ora. Mi sto eccitando troppo.”

“Come sei senza dignità..”

“Ehi, ti stai eccitando troppo anche te.”

Sedendosi di fronte allo stesso posto, entrambi fecero un profondo respiro.

“Beh, ad ogni modo... abbiamo visto qualcosa di interessante, non è vero?”

“è l'unica cosa che ricorderò di questa vacanza.”

Mentre annuiva in segno d'approvazione, entrambi presero la propria tazza nello stesso momento, Ryuuji la riempì di caffè e Taiga di tè al latte, e simultaneamente le portarono alla bocca per bere.

“Yuusaku~! Zio, zia, c'è un posto qui~!”

“Oh!”

“Guah!”

Nello stesso momento, sputarono i loro drink violentemente. Tossendo all'unisono, i due quasi passarono oltre... Questo perché la modella che apparì improvvisamente di fronte a loro stava chiamando qualcuno di familiare.

“P, p, Perché?!”

“Ki~, Kita~, Kitamu~, Kitamura-kun?! Non è possibile, perché?! Che sta succedendo?!”

Con Ryuuji contro il tavolo come uno straccio tremolante e Taiga ondeggiando come un polpo danzante, le loro braccia diventarono nello stesso momento un intreccio.

“Hmm? Ma questi sono Takasu e Aisaka, che coincidenza! Com'è che state così? Non importa, voi due andate piuttosto d'accordo, non è vero ragazzi?”

Kitamura Yuusaku, che era appena entrato nel negozio, li salutò come faceva sempre mentre si dirigeva verso di loro. Malamente scosso, il modo di stare in piedi come un coltello, di Ryuuji divenne ancora più evidente; e Taiga che era stata sommersa da un fiume di emozioni, si era ammutolita. Nel mentre, ignaro della loro situazione,

“Sembra che Kushieda lavori qui part-time. Ti è capitato di vederla?”

Kitamura semplicemente continuò allegramente.

“Beh, l'abbiamo vista, ma... non è come sembra!”

Guardando come una scimmia coraggiosa in procinto di difendere Mt. Hiei (Looking like a stalwart monk defending Mt. Hiei), Ryuuji si spostò un po' più vicino al suo frizzante amico.

“Tu, dimmi solo che sta succedendo. Cos'è...?”

“Eh? Ah, giusto. È un'ottima occasione per me di introdurteli. Questi sono i miei genitori. Takasu, probabilmente avrai già incontrato mia madre da quando abbiamo avuto le conferenze genitore-insegnante-studente.”

Nonostante fosse scortese mentre i genitori di Kitamura mentre educatamente facevano i loro convenevoli,

“Hai frainteso! Non è quello che intendevo!”

Non poteva trattenersi dallo scuotere furiosamente la testa.

“Non su di loro, ma umh, beh guarda, questo!”

Con un limitato repertorio di espressioni facciali, Ryuuji cercò di esprimere le sue intenzioni al suo migliore amico attraverso il mimo. Tuttavia,

“C'è qualcosa che non va? Yuusaku?”

“Oh, stavamo solo scambiandoci le introduzioni.”

---Le cose stavano sempre più peggiorando.

La causa dell'agitazione di Ryuuji e Taiga era proprio di fronte a loro. Sembrava come se fosse circondata da uno scintillio come se emanasse un odore allettante,

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“Lei è Kawashima Ami. Anche se non sembra, viveva nei dintorni. Prima che traslocasse, era la mia vicina. Credo che la possiate un'amica di infanzia.”

“Cosa intendi 'anche se non sembra'?”

Anche mentre stava sorridendo, fece una faccia paffuta e si accigliò scherzosamente per Kitamura come una ragazza ordinaria. E tutto era successo di fronte a Ryūji. Nella realtà. Nelle 3 dimensioni spaziali.

Era come una situazione straordinaria... Kitamura sembrava ancora completamente calmo,

“Era in senso figurato (It's a figure of speech). Ad ogni modo, questi sono i miei amici Takasu Ryūji, e Aisaka Taiga.”

Seduti accanto allo stesso posto e assomigliando ad una sorta di strana combinazione ragazzo/ragazza, erano appena stati presentati ad un angelo. L'angelo che era Kawashima Ami gli salutò sorrideva e rideva graziosamente,

“Beh, come dire?(How do you do?) Sono Ami, piacere di conoscervi!”

Gli offrì agilmente le mani.

Ryūji guardò le sue bellissime mani...più che ipnotizzato, non poteva neanche capire cosa significassero le sue azioni e diventò quasi un robot. Poi,

“Ehi, stringiamole. Gli amici di Yūsaku sono amici miei.”

---Le sue mani si fusero. I palmi delle sue mani iniziarono a sudare,

“...A, ah, a.”

Ciò era dovuto a Kawashima Ami che aveva gentilmente sollevato la mano di Ryūji che giaceva sul tavolo e la stava tenendo nelle sue. Erano dolcemente fresche, e dove c'era il suo anello erano più fredde...

“Eh, hm, non dovrebbe succedere...?”

Lasciando andare velocemente le mani di un Ryūji stupefatto, le sue dita sottili stavano ora puntando alla rivista di Taiga che era ancora aperta sul tavolo. Poi,

“Kyaa!”

Un urlo squisito. Agitata, Ami prese la rivista e la strinse al petto, sollevando le spalle come se fosse imbarazzata. Anche se nel mentre stringeva stretta la rivista per nasconderla e manteneva il suo viso inclinato verso il basso, i suoi occhi guardarono verso l'alto con un barlume scintillante e iniziò a mormorare.

“Impossibile...! Coincidenze...Perché?! Puo' essere che...ah, no, l'avete già scoperto? Che io... questo...Voglio dire, che io sono... che ho quel tipo di lavoro...”

Sembrava che tremolasse con sincero smarrimento---continuò così per qualche secondo. 'Cosa sta dicendo?', pensò Ryūji, un po' sorpreso.

Era abbastanza evidente che anche senza aver visto un po' la rivista, chiunque avrebbe immediatamente pensato 'modella' o 'celebrità' solo guardandola. Lui non capiva perché si muovesse come se avesse bisogno di mantenerla segreta. Era davvero possibile che Ami non fosse consapevole di quanto eccezionalmente fosse carina?

Cercò di spremere fuori una risposta che esprimesse quello che pensava.

“Beh...Se ti guardassi, l'impressione che otterrei... è quella di una modella, così...”

Lo disse senza mezzi termini, ma era il meglio che potesse fare. Tuttavia,

“Eh? Dev'essere una bugia!”

Totalmente incredula, la voce di Ami, i suoi occhi aperti, e inclinò la sua testa.

“Non sono poi così! Non mi sono nemmeno fatta il makeup e questi vestiti sono stati messi solo così... Quale parte del mio umile aspetto ha a che fare con una modella?”

In altre parole, davvero non riusciva a realizzarlo, questo angelo. Così innocente, o magari pura sarebbe una parola migliore.

“Guarda, i miei capelli sono in disordine e non gli ho spazzolati quando mi sono alzata, e gli ho lasciati così e sono uscita lo stesso, visto? Mi chiedo perché...Non è strano...Solo che non ci arrivo...”

Mentre guardava la sua faccia preoccupata, Ryūji iniziò a cercare di capire. Per una persona che è nata bella, dovrebbe aver capito com'era. Tuttavia, potrebbe essere questa la ragione per cui è pura. Inoltre, quella purezza la rendeva ancora più graziosa---Mentre era assente mentalmente pensando a questo,

“Ah!”

Ami improvvisamente puntò il dito al naso di Ryūji.

“Proprio ora, hai pensato 'Ha una capigliatura naturale', non è così?”

“Eh...?”

Davanti agli occhi agitati di Ryūji, Ami fece uno sbuffo con sguardo da presa di giro. Aveva davvero pensato la parola 'naturale' il significato era diverso... Beh dopotutto, si potrebbe applicare, alla fine a questo caso.

“Capisci cosa intendo, vero? L'hai pensato.”

Le pupille di Ami erano tremolanti con un accenno di sorriso, e guidato da quel movimento, Ryūji finì per annuire involontariamente.

“Lo sapevo!”

Piangendo in maniera carina con un 'Aah', Ami mise il broncio.

“Gesù, vengo sempre chiamata così. Come, 'Ami è davvero (airhead), non è vero?'. Mi chiedo il perché, benché non sia proprio così, continuano a dirlo...Dopotutto, scommetto che perfino Yūsaku lo pensa. Con uno sguardo disgustato scommetto.”

“Ma non è vero.”

Appena toccato l'argomento, Kitamura sorrise piuttosto amareggiato e si strinse nelle spalle. Poi, avendo deciso di aver aspettato abbastanza, spinse gentilmente la schiena di Ami,

“Bene, sediamoci. Stiamo tenendo papà e gli altri lontano dalle ordinazioni.”

“Ah, giusto! Non va bene, abbiamo fatto aspettare lo zio e gli altri, non è vero?”

Alzò la mano in segno di scusa verso Ryūji e Taiga.

“Takasu e Aisaka staranno ancora qui per un po', giusto? Faremo cena con papà e gli altri prima di tornare a casa, quindi parliamo un altro po' dopo.”

“Ah, sicuro.”

Ci vediamo dopo, allora!”

Agitando la sua mano prima di girarsi, la figura di Ami era estremamente carina---Come una potente onda che si solleva.

Mentre guardava il suo migliore amico e Ami andarsene, Ryūji spinse la schiena contro la sedia come se fosse esausto. Li tenne d'occhio finché non si sedettero,

Ah...”

Ancora delirante, sospirò forse per la milionesima volta.

Benché fosse una persona così bella e sua madre pure un attrice, era ancora così pura e non pretenziosa. Immacolata fino al midollo, così tanto che non considera nemmeno se stessa carina. Una ragazza così...semplicemente perfetta.

Era diversa da quella combinaguai di Taiga, che sicuramente era carina abbastanza ma aveva un temperamento crudele che era piuttosto deprimente. Era uno spreco di tempo solo provare a metterle a confronto.

“...Ehi, a proposito di Kawashima Ami, benché sia una modella, sembra davvero una brava ragazza. Anche se ha una bella faccia, ha ancora una personalità amabile... Lo sai, non dispiace imparare qualcosa da lei. Dal momento che lei e Kitamura sono amici d'infanzia...Non pensi, Ta...”

“...”

“...Tai, ga?”

Con un 'gulp', Ryūji corse via da lei. Messo così, lasciò casualmente il suo posto e si spostò al posto di fronte al tavolo.

Non aveva realizzato la sua noncuranza, ma proprio accanto a lui, c'era una tigre che ruggiva. Aveva pensato, sbagliando, che la sua presenza fosse diventata stranamente più debole, ma---invece, sembrava più un predatore che aveva scelto la preda e attendeva il momento propizio per attaccare in silenzio.

Benché potesse aver messo su un aspetto debole, sembrava come se un massa di intenzioni omicide venissero emanate dal corpo di Taiga. Con la sua piccola faccia che assomigliava a una Noh mask, cominciò a mordersi i labbri come un'animale che strappa la carne. Una luce feroce veniva dai suoi occhi, coperti parzialmente dalle sue piccole palpebre, mentre guardava Ami che se ne andava. Ryūji:”...Tu...Come dovrei metterla, mi chiedo che cosa c'è. È vero che una ragazza affascinante è appena apparsa accanto a Kitamura, ma non mi sembra il caso di irritarsi tanto. Non eri così allegra fino a poco fa?”

“...Sei in errore.”

Leccandosi i labbri, il suo profondo sussurro risuonò in modo sinistro.


“Non è una cosa semplice come quella. È più...”

Comunque, Taiga si fermò a metà e sospinse in su la frangia. “Fuu,” con un sospiro, poteva sentire la tensione della tigre scivolare via.

“...Ah beh, comunque.”

I suoi occhi che brillavano mutarono in un sorriso maligno quando guardarono Ryūji.

“Vuoi avvicinarti a lei, non è così?”

“...Di che stai parlando?”

“Forse ho un certo senso per queste cose. Ti darò solo un indizio per ora---Una persona che definisce se stessa 'svampita', non è possibile che sia onesta.”

“...Questo tipo di cose sono davvero vere?”

“Pensa quello che ti pare.”

“Fu,” torcendo i labbri pericolosamente in segno di trionfo, Taiga smise di fissare Ami. Anche se stava borbottando da un po', Ryūji poteva capire che non domandasse di andare a casa perché sperava ancora di poter parlare con Kitamura, anche per poco.


Mentre Taiga continuava a leggere la rivista con un espressione che egli non poteva comprendere, Ryūji continuava incessantemente a girare le pagine del libretto omaggio sui contorni dei bento---Era passata quasi un'ora.

"Ehi, i miei genitori, sono appena andati a casa."

Vestito fashion palesemente sgargiante di vestiti Uniqlo, Kitamura veniva trascinato da una modella giovane femminile e radiosa mentre si aprivano la strada. Come si muoveva nel negozio, gli sguardi su Ami da tutti i clienti erano pieni di ammirazione.

"Scusa per l'attesa!"

Un passo dietro Kitamura, Ami espresse uno sguardo angelico e fece un cenno a Ryūji. Intrappolato, finì per rispondere per istinto,

"...Beh, non sei in buon umore...Proprio come un cane che agita la coda..."

Le parole fredde di Taiga lo facevano sentire stranamente imbarazzato da come potesse apparire, e abbassò le mani.

Comprensibilmente, senza dire roba del tipo 'Kawashima-san si siederà qui, e Kitamura si siederà lì' erano finiti per sedersi separatamente fra ragazzi e ragazze.

Seduto accanto a Ryūji, Kitamura fece una domanda ad Ami che stava leggendo il menu.

"Ami, hai ancora tempo, vero? C'è qualcosa che ti piace?"

"No grazie, sono già piena da prima...Voi due?"

Trasportato all'improvviso nella conversazione, le spalle di Ryūji fecero un balzo come se fossero attraversate dalla corrente. Taiga tenne la testa bassa mentre fissava i suoi ginocchi, pietrificata e, sembrava, impedita di guardare nella direzione del vestito-in-maniera-casual Kitamura.

"Ehm, ecco... Che ne pensi tu, Taiga?"

Taiga scosse la testa ancora pendente avanti e indietro---La conversazione morì. Hmmm, cosa dovremmo fare? Di cosa dovremmo parlare?

Ryūji aspettava con ansia una mossa di Kitamura, l'unico al corrente di tutti i presenti, di iniziare a parlare e riprendere il dialogo. Sicuramente questa sarà la prima e unica volta in cui si sia seduto insieme ad una modella. Affinché potesse ricordare questo momento con serenità, sperava veramente che Kitamura potesse portare la situazione a risvolti piacevoli.

Ma poi,

"Aah, sono così esausto dalla mia famiglia. Scusate, vado un attimo al bagno."

Completamente ignaro della situazione, il sempre-rilassato Kitamura si alzò dal suo posto.

"Ehi, asp..."

Ryūji rapidamente alzò le mani, ma non poteva dire cose come 'Per favore non lasciarci qui'.

Guardò Taiga. Era ancora immobilizzata con la testa bassa.

Guardò Ami. Sfoggiava un sorriso leggermente esaminatore---Inclinava la testa curiosamente mentre guardava Ryūji, come se fosse affascinata dal suo strano comportamento.

Non è possibile. Non importa cosa facesse, non c'era modo di riconciliare la situazione con se stesso. Mentre si comportava con nonchalanse e si grattava la testa,

"Ah, sapete, ho tipo bisogno di andare anch'io...Umm, qual'è la strada...?"

Seguendo Kitamura, l' 'alziamoci da sedere insieme' o in sostanza la formazione 'accompagnamento' era stata formata. (Following a bit behind Kitamura, the ‘getting up from their seats together’ formation…or in short, the ‘accompanying’ formation was formed.)

Ovviamente, sperava che fosse ok lasciare la Tigre Palmare e quella ragazza dietro in quella atmosfera, ma...soccombette codardamente al suo nervosismo. Parlava poco anche in circostanze normali, ma i suoi compagni erano ragazze, inclusa una incredibilmente bellissima modella. Taiga non era affidabile in queste situazioni, così se Kitamura lo lasciasse con loro, Ryūji non avrebbe avuto nemmeno un briciolo di autostima rimanente.

Impossibilitato a guardare indietro al posto che aveva lasciato, Ryūji seguiva Kitamura che stava puntando nella direzione del bagno degli uomini. Non poteva essere più imbarazzato, ma questo non poteva aiutare. Almeno,



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  1. traduzione parte 2