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Eventualmente, poteva esserlo finché la sua ferita da arma da fuoco non sarebbe guarita.
 
Eventualmente, poteva esserlo finché la sua ferita da arma da fuoco non sarebbe guarita.

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Capitolo 8: La Struttura più Semplice al Mondo — One_on_One.

Parte 1

«Ehi.» urlò il dio del Tuono Thor.

Si trovava nella parte dell'Undicesimo Distretto della Città Accademia che funzionava come base di distribuzione per le spedizioni via terra. Il pomeriggio era già terminato e le montagne di grandi recipienti accatastati qua e là erano tinti di arancione.

«Mi spiace averti chiesto di venire a salutarmi.»

Stava parlando a Kamijou Touma. Questo aveva combattuto una feroce battaglia contro Leivinia Birdway dopo essere stato colpito da un'arma da fuoco, quindi in realtà avrebbe dovuto tornare in un letto d'ospedale al più presto possibile. Ma aveva una ragione per continuare anche dopo la risoluzione del problema principale.

Valeva a dire...

«Se non sarò sicuro del fatto che tutti voi abbiate lasciato la città, non riuscirò a dormire.»

«Ahah. Suppongo di no.» rise leggermente Thor. «Marian Slingeneyer e Mjölnir se ne sono già andate. In momenti come questo, fare da retroguardia è il lavoro di qualcuno che possieda l'abilità di combattimento diretto. Il che mi lascia prendere questa leggera deviazione.»

«E' questo il posto che usi per entrare ed uscire?»

«Le basi sono importanti quando ti occupi di cose del genere. E' più facile eludere la zona con la maggior parte di cose che vanno e vengono. Ovviamente potevamo comprare un biglietto di prima classe per l'aeroporto del Ventitreesimo Distretto e goderci un volo confortevole, ma il rischio di essere catturati sarebbe stato troppo alto.» alzò le spalle. «Inoltre, questo distretto sta cercando di ottimizzare e velocizzare il processo di distribuzione di spedizione, quindi è tutto automatico eccetto pochi macchinisti. A quanto pare, i conducenti provenienti da fuori la Città Accademia devono solo collegare un dispositivo alle componenti elettroniche dei furgoni e questi ultimi saranno automaticamente scaricati mentre loro bevono caffè e leggono il giornale nell'area di servizio all'angolo del distretto. E lo stesso vale per i conducenti provenienti dalla Città Accademia. E quel sistema significa che non ci sono occhi umani a vederci. Il che rende perfetta l'entrata di nascosto dell'occulto.»

Si trattava di una città circondata dalle mura in un paese circondato dall'oceano.

Solo quello l'avrebbe reso uno dei luoghi più difficili al mondo in cui infiltrarsi. Ma GREMLIN aveva attraversato così tanti confini nazionali e percorso così tante parti del mondo che potevano farlo con facilità.

Essa poteva essere definita una capacità sorprendente.

Ma significava anche che erano del tutto tagliati fuori dall'essere mai davvero a riposo.

«Lasceremo Fräulein Kreutune nella Città Accademia. Ha mangiato qualcosa di strano e poi in lei si è distorto qualcosa. Non so se si può definire costituzione fisica, condizioni o attibuti, ma hai capito di cosa si tratta. Non ha più alcun valore per GREMLIN. Ma mi chiedo cosa ne pensi la Città Accademia. Suppongo che non sia più un impedimento adesso che non c'è più il pericolo della sua schiusura. Probabilmente non hanno più ragioni per catturarla e rinchiuderla.»

«E se ci provassero comunque?»

«Abbiamo fatto dei danni all'edificio senza finestre, ma è stata Fräulein Kreutune stessa a distruggere quel muro e adesso è diventata curiosa del mondo esterno. Anche se cercassero di rinchiuderla, scapperebbe per rincorrere la curiosità che sgorga dentro di lei. Fallire nel catturarla e causare degli incidenti frequenti per attirare l'attenzione non è ciò che vogliono. Ciò che penso è che sarà libera di stare con... quali erano i loro nomi? Oh, giusto. Last Order e Fremea. E soprattutto...» disse Thor. «Direi che c'era un finale più adatto ad essere definto "salvarla" piuttosto che l'averla trascinata con la forza dall'altra parte del mondo.»

«Capisco.»

Kamijou sospirò.

E poi fece una domanda.

«Sei sicuro che questo sia ciò che vuoi? Completare quella lancia è ciò che vuole il majin Othinus più di qualsiasi altra cosa, no? Non c'è garanzia che i dettagli di ciò che è accaduto rimarranno un segreto per sempre. Ed anche se accadesse, non ho idea di ciò che farebbe Othinus adesso che il suo piano è andato a monte.»

«Posso occuparmene io.» disse Thor con semplicità.

Non esitò nonostante sapesse che si trattava di qualcosa che non avrebbe potuto mai risolvere con facilità.

Fece un sorriso e cambiò l'argomento.

«Allora. Il problema in relazione con Fräulein Kreutune è stato in gran parte risolto. I mostri di GREMLIN e il gruppo di Ollerus sono andati via. La parte oscura della Città Accademia ha... beh, sinceramente non lo so. Ma come ho detto prima, dubito che faranno qualcosa per causare una confusione maggiore. Siamo riusciti ad occuparci di tutti i problemi che si erano ammassati come un certo tipo di puzzle.»

«Thor? Dove stai...?»

«Sto dicendo...»

Fece un ampio sorriso.

Il dio del Tuono Thor fece un sorriso più ampio di qualsiasi altro avesse mai mostrato prima.

«E' tempo di occuparci del vero problema, Kamijou Touma.»

Risuonò forte un suono esplosivo.

Le lame di fusione ad arco vennero emanate energeticamente dalle cinque dita della mano destra di Thor.

«Thor! Che stai facendo?!»

«Non fingere di essere sorpreso. Ricordi cosa ho detto? La situazione che ti circonda è patetica. Tutti ti guidano a destra e a manca come una scimmia ammaestrata in modo da poterti usare quando ne hanno bisogno per i loro scopi. ...E sin dall'inizio ho detto che ti avrei tradito. Voglio combatterti per delle ragioni personali. Non ha niente a che vedere con GREMLIN!!»

Kamijou pensò che la sua capacità di comprensione stesse cominciando a vacillare.

Ma non era così.

Una delle sue supposizioni di base era stata sbagliata.

Thor non aveva rischiato la vita in quelle battaglie per risolvere dei problemi. Aveva cercato di risolvere quegli inopportuni e seccanti problemi per guadagnare i benefici del rischio in quegli scontri.

Kamijou l'aveva finalmente capito.

Ma scosse la testa.

«Non ho motivo di combatterti. Non avremmo potuto salvare Fräulein Kreutune senza di te! Semmai, ti sono debitore. Quindi perché si deve arrivare a questo?!»

«Stai pensando in modo sbagliato, Kamijou-chan. Rabbia e odio non sono l'unica ragione per combattere. Non sono solo i ragazzacci che stringono i pugni e si interessano ad essi. Dovresti saperlo meglio di chiunque altro, quindi non puoi fermarmi. Ma più che altro, sono eccitato. Il mio motore va a tutta velocità da quando ho sentito di te per la prima volta.»

Thor sorrise mentre fece oscillare il braccio per indicare Kamijou con la punta di una delle lame di fusione ad arco.

Non fece altro che sorridere.

«Quando due poteri mostruosi si scontrano, il danno si espanderà in tutta la zona. I miei combattimenti possono essere descritti usando parole come "guerra". Ma Kamijou-chan, che mi dici del tuo potere? Sei soltanto uno studente delle superiori eppure hai salvato un bel po' di gente! Hai anche posto fine alla Terza Guerra Mondiale!! Sei sopravvissuto fino ad oggi combattendo GREMLIN!! Ed il potere meraviglioso che ha fatto tutto ciò è la capacità di neutralizzare?! Oh, non riesco ad aspettare. Il mio prossimo stadio di crescita è finalmente, finalmente in vista!! Posso farere un combattimento con una tale tensione pungente che non avrò idea di chi vincerà... e dato che si tratta di un conflitto tra un potere mostruosamente enorme ed uno che lo neutralizza, non causaerà nemmeno troppo danno!! C'è mai stato uno scontro più conveniente o più redditizio di questo, Kamijou-chan?!»

Era quello il motivo?

Era quello il motivo per cui Thor aveva dato tanto di testa nel fast food ed aveva cominciato a picchiare Kamijou?

Aveva reagito bruscamente perché l'avversario che stava cercando da tempo l'aveva deluso nel non riuscire nemmeno a decidere prontamente di salvare una damigella in pericolo?

Il mio nemico...

è senz'altro diventato patetico.

«Ad essere sincero, sono rimasto molto deluso la prima volta che ti ho visto. Se non avessi fatto un ritorno alle scene tanto meraviglioso all'ultimo secondo, avrei potuto farti diventare polvere insieme agli hamburger. Ma adesso hai una luce eccezionale negli occhi. Hai riguadagnato quello sguardo. E' questo lo sguardo di cui ha bisogno il mio nemico. Il tipo di combattimento che soddisfa chiunque sarà il vincitore, alla fine sta diventando una possibilità. Ho bisogno di combattere in quel modo per avere ciò che voglio.»

«Perché...?» chiese Kamijou con voce stridula. E poi questa diventò un urlo. «Eri a giustamente furioso riguardo la situazione in cui si trovava Fräulein Kreutune, vero?! Hai fatto ciò che hai fatto perché volevi liberarla davvero dal dolore e dalla sofferenza, vero?! Quindi perché stai parlando di trarne tu stesso i benefici?! Perché stai cercando di cominciare uno scontro inutile?!»

«Non sono il tipo di persona meravigliosa che sembri immaginare. Sono un membro di GREMLIN, ricordi?» Nonostante sembrasse canzonarsi, Thor non esitò a rispondere. «In sostanza voglio il potere. C'è un limite a ciò che si può ottenere se ci si allena da soli, ma, arrivati ad un certo livello, si cominciano a trovare degli avversari disponibili alla propria crescita in modo molto limitato. ...Posso pensare ad un paio di persone che sono più forti di me, ma combatterle potrebbe finire facilmente con il distruggere un'intera città o un intero paese. Lascerebbe l'amaro in bocca. E' stato difficile trovare il modo di incontrare i requisiti per il prossimo passo.»

«...»

«Voglio il potere così che io possa salvare qualcuno o lo voglio per salvare qualcuno in modo da poter guadagnare il potere? Dentro sono così confuso che non conosco la risposta nemmeno io, ma quella è l'essenza di ciò che sono. Continuo a ripetere il ciclo di guadagnare sempre più potere, e ho teso la mano per salvare chiunque avesse bisogno di essere salvato durante il processo. ...Non ho un semplice potere che derivi da una fonte speciale, ma continuo a tendere la mano e ciò in sostanza sviluppa in me più potere, sono abbastanza diverso da te.»

Ma era esattamente quello il motivo?

Aveva deciso che qualcuno di così simile eppure così fondamentalmente diverso sarebbe stato l'avversario ottimale?

«Tho...»

Kamijou cominciò a chiamare il ragazzo, ma venne meno.

Il suo corpo barcollò.

Il dolore esplose ancora una volta dalla ferita che aveva sul fianco e che aveva dimenticato fosse lì.

«...Oh, è vero, è vero. Pensavo che potessi risolvere la situazione al massimo della forma, ma lì hai dei punti deboli. Ad essere sincero, è privo di eleganza ed è un intralcio. Abbasserà il numero di punti esperienza che posso ricevere da questo scontro, quindi non posso tralasciarlo.»

La mente di Kamijou venne toccata dalla possibilità che il combattimento potesse essere posticipato.

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Eventualmente, poteva esserlo finché la sua ferita da arma da fuoco non sarebbe guarita.

Ma non era il caso.

Thor usò la mano che non stava producendo lame di fusione ad arco per raggiungere la schiena. Portò fuori qualcosa che aveva ficcato nella cintura dei pantaloni.

L'oggetto al tatto sembrava più plastica che metallo.

Era un attrezzo creato per uccidere.

Era una pistola.

«L'ho presa in prestito da uno dei macchinisti della dogana. Non me ne intendo molto di pistole, ma è dello stesso calibro, giusto?»

«Non vorrai dire... Aspetta, Thor!! Non...!!»

Kamijou cercò di prenderla, ma era troppo lontano.

Prima che il ragazzo raggiungesse Thor, quest'ultimo pressò la canna della pistola contro il suo fianco e premette il grilletto senza esitazione.

Fuoriuscì un suono secco.

Una macchia di liquido rosso gli apparve nella parte superiore del corpo e si espanse lentamente sui vestiti. Thor barcollò, ma non cadde. Non aveva più bisogno della pistola, quindi la gettò via e guardò nuovamente Kamijou.

Sembrava starsi divertendo.

Stava sorridendo.

«O-Ohh... Ohh... Meraviglioso. Ho evitato di colpire punti vitali, ma il centro del mio corpo sta ancora tremando follemente. Sei stato bravo a correre sul campo da battaglia in questo stato. Sono felice di vedere ancora di più quanto tu sia straordinario.»

«Thor... Idiota!!»

Stava a malapena livellando il campo da gioco.

Anche Kamijou era stato ferito sul fianco, ma era stato operato in ospedale ed aveva ricevuto il primo soccorso da Cendrillon per fermare la perdita di sangue. La ferita avrebbe potuto aprirsi in qualsiasi momento, ma si trovava ancora in una posizione migliore di quella di Thor che si era appena sparato.

Ma a quest'ultimo non sembrava importare.

Kamijou non aveva idea di come funzionasse questa "crescita" che era stata menzionata, ma sembrava perfettamente disposto a rischiare la sua stessa vita per ottenere quei punti esperienza.

«Okay, Kamijou-chan. Non cercare nessuna scusa noiosa come "Mi rifiuto di combattere, quindi non stringerò il pugno" o "Vieni a colpirmi finché non sarai soddisfatto".»

Thor fece fuoriuscire le lame di fusione ad arco anche dalla mano sinistra.

Fece espandere i dieci raggi come delle ali.

«Se hai bisogno di una ragione, allora usa la mia ferita. Se non vengo curato al più presto, morirò. Non hai altra scelta che combattermi seriamente anche se ciò ti farà venire le lacrime agli occhi!!»

La battaglia finale cominciò con il dio del Tuono Thor che era responsabile del combattimento diretto all'interno di GREMLIN.

Oppure...

Forse non era riuscito a diventare altro che il responsabile del combattimento diretto perché poteva affrontare il mondo solo in questa maniera.