To Aru Majutsu no Index ~ Italiano (Italian):NT Volume6 Capitolo 8

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Capitolo 8: La Struttura più Semplice al Mondo — One_on_One.[edit]

Parte 1[edit]

«Ehi.» urlò il dio del Tuono Thor.

Si trovava nella parte dell'Undicesimo Distretto della Città Accademia che funzionava come base di distribuzione per le spedizioni via terra. Il pomeriggio era già terminato e le montagne di grandi recipienti accatastati qua e là erano tinti di arancione.

«Mi spiace averti chiesto di venire a salutarmi.»

Stava parlando a Kamijou Touma. Questo aveva combattuto una feroce battaglia contro Leivinia Birdway dopo essere stato colpito da un'arma da fuoco, quindi in realtà avrebbe dovuto tornare in un letto d'ospedale al più presto possibile. Ma aveva una ragione per continuare anche dopo la risoluzione del problema principale.

Valeva a dire...

«Se non sarò sicuro del fatto che tutti voi abbiate lasciato la città, non riuscirò a dormire.»

«Ahah. Suppongo di no.» rise leggermente Thor. «Marian Slingeneyer e Mjölnir se ne sono già andate. In momenti come questo, fare da retroguardia è il lavoro di qualcuno che possieda l'abilità di combattimento diretto. Il che mi lascia prendere questa leggera deviazione.»

«E' questo il posto che usi per entrare ed uscire?»

«Le basi sono importanti quando ti occupi di cose del genere. E' più facile eludere la zona con la maggior parte di cose che vanno e vengono. Ovviamente potevamo comprare un biglietto di prima classe per l'aeroporto del Ventitreesimo Distretto e goderci un volo confortevole, ma il rischio di essere catturati sarebbe stato troppo alto.» alzò le spalle. «Inoltre, questo distretto sta cercando di ottimizzare e velocizzare il processo di distribuzione di spedizione, quindi è tutto automatico eccetto pochi macchinisti. A quanto pare, i conducenti provenienti da fuori la Città Accademia devono solo collegare un dispositivo alle componenti elettroniche dei furgoni e questi ultimi saranno automaticamente scaricati mentre loro bevono caffè e leggono il giornale nell'area di servizio all'angolo del distretto. E lo stesso vale per i conducenti provenienti dalla Città Accademia. E quel sistema significa che non ci sono occhi umani a vederci. Il che rende perfetta l'entrata di nascosto dell'occulto.»

Si trattava di una città circondata dalle mura in un paese circondato dall'oceano.

Solo quello l'avrebbe reso uno dei luoghi più difficili al mondo in cui infiltrarsi. Ma GREMLIN aveva attraversato così tanti confini nazionali e percorso così tante parti del mondo che potevano farlo con facilità.

Essa poteva essere definita una capacità sorprendente.

Ma significava anche che erano del tutto tagliati fuori dall'essere mai davvero a riposo.

«Lasceremo Fräulein Kreutune nella Città Accademia. Ha mangiato qualcosa di strano e poi in lei si è distorto qualcosa. Non so se si può definire costituzione fisica, condizioni o attributi, ma hai capito di cosa si tratta. Non ha più alcun valore per GREMLIN. Ma mi chiedo cosa ne pensi la Città Accademia. Suppongo che non sia più un impedimento adesso che non c'è più il pericolo della sua schiusura. Probabilmente non hanno più ragioni per catturarla e rinchiuderla.»

«E se ci provassero comunque?»

«Abbiamo fatto dei danni all'edificio senza finestre, ma è stata Fräulein Kreutune stessa a distruggere quel muro e adesso è diventata curiosa del mondo esterno. Anche se cercassero di rinchiuderla, scapperebbe per rincorrere la curiosità che sgorga dentro di lei. Fallire nel catturarla e causare degli incidenti frequenti per attirare l'attenzione non è ciò che vogliono. Ciò che penso è che sarà libera di stare con... quali erano i loro nomi? Oh, giusto. Last Order e Fremea. E soprattutto...» disse Thor. «Direi che c'era un finale più adatto ad essere definito "salvarla" piuttosto che l'averla trascinata con la forza dall'altra parte del mondo.»

«Capisco.»

Kamijou sospirò.

E poi fece una domanda.

«Sei sicuro che questo sia ciò che vuoi? Completare quella lancia è ciò che vuole il majin Othinus più di qualsiasi altra cosa, no? Non c'è garanzia che i dettagli di ciò che è accaduto rimarranno un segreto per sempre. Ed anche se accadesse, non ho idea di ciò che farebbe Othinus adesso che il suo piano è andato a monte.»

«Posso occuparmene io.» disse Thor con semplicità.

Non esitò nonostante sapesse che si trattava di qualcosa che non avrebbe potuto mai risolvere con facilità.

Fece un sorriso e cambiò l'argomento.

«Allora. Il problema in relazione con Fräulein Kreutune è stato in gran parte risolto. I mostri di GREMLIN e il gruppo di Ollerus sono andati via. La parte oscura della Città Accademia ha... beh, sinceramente non lo so. Ma come ho detto prima, dubito che faranno qualcosa per causare una confusione maggiore. Siamo riusciti ad occuparci di tutti i problemi che si erano ammassati come un certo tipo di puzzle.»

«Thor? Dove stai...?»

«Sto dicendo...»

Fece un ampio sorriso.

Il dio del Tuono Thor fece un sorriso più ampio di qualsiasi altro avesse mai mostrato prima.

«E' tempo di occuparci del vero problema, Kamijou Touma.»

Risuonò forte un suono esplosivo.

Le lame di fusione ad arco vennero emanate energeticamente dalle cinque dita della mano destra di Thor.

«Thor! Che stai facendo?!»

«Non fingere di essere sorpreso. Ricordi cosa ho detto? La situazione che ti circonda è patetica. Tutti ti guidano a destra e a manca come una scimmia ammaestrata in modo da poterti usare quando ne hanno bisogno per i loro scopi. ...E sin dall'inizio ho detto che ti avrei tradito. Voglio combatterti per delle ragioni personali. Non ha niente a che vedere con GREMLIN!!»

Kamijou pensò che la sua capacità di comprensione stesse cominciando a vacillare.

Ma non era così.

Una delle sue supposizioni di base era stata sbagliata.

Thor non aveva rischiato la vita in quelle battaglie per risolvere dei problemi. Aveva cercato di risolvere quegli inopportuni e seccanti problemi per guadagnare i benefici del rischio in quegli scontri.

Kamijou l'aveva finalmente capito.

Ma scosse la testa.

«Non ho motivo di combatterti. Non avremmo potuto salvare Fräulein Kreutune senza di te! Semmai, ti sono debitore. Quindi perché si deve arrivare a questo?!»

«Stai pensando in modo sbagliato, Kamijou-chan. Rabbia e odio non sono l'unica ragione per combattere. Non sono solo i ragazzacci che stringono i pugni e si interessano ad essi. Dovresti saperlo meglio di chiunque altro, quindi non puoi fermarmi. Ma più che altro, sono eccitato. Il mio motore va a tutta velocità da quando ho sentito di te per la prima volta.»

Thor sorrise mentre fece oscillare il braccio per indicare Kamijou con la punta di una delle lame di fusione ad arco.

Non fece altro che sorridere.

«Quando due poteri mostruosi si scontrano, il danno si espanderà in tutta la zona. I miei combattimenti possono essere descritti usando parole come "guerra". Ma Kamijou-chan, che mi dici del tuo potere? Sei soltanto uno studente delle superiori eppure hai salvato un bel po' di gente! Hai anche posto fine alla Terza Guerra Mondiale!! Sei sopravvissuto fino ad oggi combattendo GREMLIN!! Ed il potere meraviglioso che ha fatto tutto ciò è la capacità di neutralizzare?! Oh, non riesco ad aspettare. Il mio prossimo stadio di crescita è finalmente, finalmente in vista!! Posso fare un combattimento con una tale tensione pungente che non avrò idea di chi vincerà... e dato che si tratta di un conflitto tra un potere mostruosamente enorme ed uno che lo neutralizza, non causerà nemmeno troppo danno!! C'è mai stato uno scontro più conveniente o più redditizio di questo, Kamijou-chan?!»

Era quello il motivo?

Era quello il motivo per cui Thor aveva dato tanto di testa nel fast food ed aveva cominciato a picchiare Kamijou?

Aveva reagito bruscamente perché l'avversario che stava cercando da tempo l'aveva deluso nel non riuscire nemmeno a decidere prontamente di salvare una damigella in pericolo?

Il mio nemico...

è senz'altro diventato patetico.

«Ad essere sincero, sono rimasto molto deluso la prima volta che ti ho visto. Se non avessi fatto un ritorno alle scene tanto meraviglioso all'ultimo secondo, avrei potuto farti diventare polvere insieme agli hamburger. Ma adesso hai una luce eccezionale negli occhi. Hai riguadagnato quello sguardo. E' questo lo sguardo di cui ha bisogno il mio nemico. Il tipo di combattimento che soddisfa chiunque sarà il vincitore, alla fine sta diventando una possibilità. Ho bisogno di combattere in quel modo per avere ciò che voglio.»

«Perché...?» chiese Kamijou con voce stridula. E poi questa diventò un urlo. «Eri a giustamente furioso riguardo la situazione in cui si trovava Fräulein Kreutune, vero?! Hai fatto ciò che hai fatto perché volevi liberarla davvero dal dolore e dalla sofferenza, vero?! Quindi perché stai parlando di trarne tu stesso i benefici?! Perché stai cercando di cominciare uno scontro inutile?!»

«Non sono il tipo di persona meravigliosa che sembri immaginare. Sono un membro di GREMLIN, ricordi?» Nonostante sembrasse canzonarsi, Thor non esitò a rispondere. «In sostanza voglio il potere. C'è un limite a ciò che si può ottenere se ci si allena da soli, ma, arrivati ad un certo livello, si cominciano a trovare degli avversari disponibili alla propria crescita in modo molto limitato. ...Posso pensare ad un paio di persone che sono più forti di me, ma combatterle potrebbe finire facilmente con il distruggere un'intera città o un intero paese. Lascerebbe l'amaro in bocca. E' stato difficile trovare il modo di incontrare i requisiti per il prossimo passo.»

«...»

«Voglio il potere così che io possa salvare qualcuno o lo voglio per salvare qualcuno in modo da poter guadagnare il potere? Dentro sono così confuso che non conosco la risposta nemmeno io, ma quella è l'essenza di ciò che sono. Continuo a ripetere il ciclo di guadagnare sempre più potere, e ho teso la mano per salvare chiunque avesse bisogno di essere salvato durante il processo. ...Non ho un semplice potere che derivi da una fonte speciale, ma continuo a tendere la mano e ciò in sostanza sviluppa in me più potere, sono abbastanza diverso da te.»

Ma era esattamente quello il motivo?

Aveva deciso che qualcuno di così simile eppure così fondamentalmente diverso sarebbe stato l'avversario ottimale?

«Tho...»

Kamijou cominciò a chiamare il ragazzo, ma venne meno.

Il suo corpo barcollò.

Il dolore esplose ancora una volta dalla ferita che aveva sul fianco e che aveva dimenticato fosse lì.

«...Oh, è vero, è vero. Pensavo che potessi risolvere la situazione al massimo della forma, ma lì hai dei punti deboli. Ad essere sincero, è privo di eleganza ed è un intralcio. Abbasserà il numero di punti esperienza che posso ricevere da questo scontro, quindi non posso tralasciarlo.»

La mente di Kamijou venne toccata dalla possibilità che il combattimento potesse essere posticipato.

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Eventualmente, poteva esserlo finché la sua ferita da arma da fuoco non sarebbe guarita.

Ma non era il caso.

Thor usò la mano che non stava producendo lame di fusione ad arco per raggiungere la schiena. Portò fuori qualcosa che aveva ficcato nella cintura dei pantaloni.

L'oggetto al tatto sembrava più plastica che metallo.

Era un attrezzo creato per uccidere.

Era una pistola.

«L'ho presa in prestito da uno dei macchinisti della dogana. Non me ne intendo molto di pistole, ma è dello stesso calibro, giusto?»

«Non vorrai dire... Aspetta, Thor!! Non...!!»

Kamijou cercò di prenderla, ma era troppo lontano.

Prima che il ragazzo raggiungesse Thor, quest'ultimo pressò la canna della pistola contro il suo fianco e premette il grilletto senza esitazione.

Fuoriuscì un suono secco.

Una macchia di liquido rosso gli apparve nella parte superiore del corpo e si espanse lentamente sui vestiti. Thor barcollò, ma non cadde. Non aveva più bisogno della pistola, quindi la gettò via e guardò nuovamente Kamijou.

Sembrava starsi divertendo.

Stava sorridendo.

«O-Ohh... Ohh... Meraviglioso. Ho evitato di colpire punti vitali, ma il centro del mio corpo sta ancora tremando follemente. Sei stato bravo a correre sul campo da battaglia in questo stato. Sono felice di vedere ancora di più quanto tu sia straordinario.»

«Thor... Idiota!!»

Stava a malapena livellando il campo da gioco.

Anche Kamijou era stato ferito sul fianco, ma era stato operato in ospedale ed aveva ricevuto il primo soccorso da Cendrillon per fermare la perdita di sangue. La ferita avrebbe potuto aprirsi in qualsiasi momento, ma si trovava ancora in una posizione migliore di quella di Thor che si era appena sparato.

Ma a quest'ultimo non sembrava importare.

Kamijou non aveva idea di come funzionasse questa "crescita" che era stata menzionata, ma sembrava perfettamente disposto a rischiare la sua stessa vita per ottenere quei punti esperienza.

«Okay, Kamijou-chan. Non cercare nessuna scusa noiosa come "Mi rifiuto di combattere, quindi non stringerò il pugno" o "Vieni a colpirmi finché non sarai soddisfatto".»

Thor fece fuoriuscire le lame di fusione ad arco anche dalla mano sinistra.

Fece espandere i dieci raggi come delle ali.

«Se hai bisogno di una ragione, allora usa la mia ferita. Se non vengo curato al più presto, morirò. Non hai altra scelta che combattermi seriamente anche se ciò ti farà venire le lacrime agli occhi!!»

La battaglia finale cominciò con il dio del Tuono Thor che era responsabile del combattimento diretto all'interno di GREMLIN.

Oppure...

Forse non era riuscito a diventare altro che il responsabile del combattimento diretto perché poteva affrontare il mondo solo in questa maniera.

Parte 2[edit]

L'Undicesimo Distretto si trovava nel margine orientale della Città Accademia e funzionava come base di distribuzione per le spedizioni via terra. Kamijou e Thor erano in un posto dov'erano ammucchiati dei lunghi e stretti container che dovevano essere trasportati da grandi trattori. Solitamente, sarebbero stati controllati alla dogana per una questione di legalità e sicurezza e poi impacchettati nuovamente in contenitori di taglia media e piccola, per essere trasportati nelle strade della Città Accademia.

Avevano fatto diventare una parte di quella zona un campo di battaglia.

Al contrario degli altri luoghi della città non c'era il rischio che venissero coinvolte le vite di terzi, quindi Thor non si trattenne dall'urlare ad alta voce.

«Ahah! Mjölnir! Controllo per portare a termine la connessione finale! Una volta stabilita, comincia l'alimentazione!!»

Echeggiò un suono esplosivo.

Le lame di fusione ad arco che si estendevano dalle sue dieci dita si espansero per più di venti metri. Era abbastanza per far sì che l'aria si concentrasse per far uscire delle grandi folate di vento.

Thor mosse il braccio destro in orizzontale.

Fece a fette i container ammassati come se fossero brandelli di carta e precipitarono verso Kamijou.

Ma...

Quest'ultimo non aveva tempo di preoccuparsi di quegli innumerevoli container che crollavano come se stessero riempiendo una valle, una volta crollate le loro fondamenta.

(Merda!!)

Imprecò silenziosamente Kamijou mentre si teneva la ferita che cominciava a fargli male e faceva del suo meglio per stringere il pugno destro. Le cinque lame di fusione ad arco che si muovevano con la mano destra di Thor l'avevano già quasi raggiunto. Non sapeva se avrebbe potuto dissolverle del tutto. Avrebbe potuto uscirne fuori senza bruciature in un colpo di fortuna, ma la velocità schiacciante con la quale si muovevano avrebbe potuto colpire con facilità il suo pugno in modo tanto forte da slogargli la spalla.

(Allora devo scansar...!!)

Non aveva nemmeno il tempo per pensare.

Quando Kamijou cercò di abbassarsi e camminare da quella posizione sotto le lame, Thor mosse la mano sinistra in diagonale. Ciò tagliò ancora di più i container e le dieci lame di fusione si avvicinarono maggiormente sia orizzontalmente che verticalmente.

Il che significava...

«Oooooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!»

Camminare accovacciato era abbastanza per evitare le lame di fusione ad arco della mano destra in orizzontale e fermò quelle della mano sinistra con l'Imagine Breaker.

E nell'istante in cui esse toccarono il suo pugno, un enorme shock colpì le ossa del suo polso. Sentì un dolore tagliente come quello di un dente che veniva logorato per curare una carie. Le lame di fusione ad arco non scomparvero. Kamijou dubitò che quel potere fosse solo di Thor. Se ciò che aveva urlato precedentemente era corretto, stava ricevendo continue riforniture di potere da qualche altra parte.

(Quindi è come Innocentius!!)

Nel frattempo che Kamijou strinse i denti, il suo avversario era già scomparso dalla posizione in cui si trovava.

Sentì il suono di un'esplosione.

E poi una risata da sopra di lui.

«Ah ah.»

I container che erano caduti come case di carta stavano ancora franando sulla testa di Kamijou. Una figura si stava arrampicando su uno di essi mentre si trovava all'ingiù.

Era il dio del Tuono Thor.

Senza preoccuparsi di fermare lo slancio causato dalla repulsione della mano destra di Kamijou, aveva ampliato l'aria con le sue lame di fusione ad arco al fine di muovere il suo corpo. Si era lanciato con forza sulla testa di Kamijou e si era aggrappato sul fondo di uno dei container che stavano cadendo come una valanga.

«Ha ha ha ha ha ha ha!! Ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha!! Sorprendente! Sei così sorprendente! Hai resistito al mio primo attacco senza distruggere niente!!»

Thor girava su se stesso mentre si trovava ancora al contrario.

Il suo asse di rotazione era instabile, come se fosse un fuoco d'artificio a forma di girandola fatto male. Ciò fece sì che le sue lame di distruzione affettassero qualsiasi cosa indipendentemente dalla direzione. I container che cadevano venivano fatti a pezzi, sciolti, distrutti ed infilzati prima di essere gettati a distanza ed alla fine distrutti.

Lui è il mio bersaglio.

Farò in modo che nessun altra cosa gli faccia del male.

Sembrava essere ciò che stavano mostrando le sue azioni, ma le sue lame di venti metri raggiunsero facilmente il suolo. Si stavano dirigendo verso Kamijou. L'instabilità dell'asse di rotazione sembrava abbassare la "densità" delle lame, quindi il ragazzo riusciva a lanciarsi nelle fessure che vi erano tra l'una e l'altra.

(Dannazione!! Il suo raggio d'azione è più grande, la libertà dei suoi movimenti è più grande, ed il suo potere è più grande! Fermare quegli attacchi con la mano destra mi fa male al polso, ma non vedo altri modi di potermi occupare di essi!! Come posso fermare Thor?!)

All'improvviso...

La spirale di distruzione finì.

Ma non fu di alcun conforto.

Adesso che si era occupato di tutti i container in sospeso, Thor smise di muoversi e guardò Kamijou in modo diretto. I suoi erano gli occhi di un uccello rapace che guardava fuggire un animaletto. Poi calciò il fondo del container in cui si era aggrappato.

Cadde.

Si diresse direttamente verso Kamijou con le sue dieci lame di fusione ad arco pronte all'uso.

«Dannazione!!»

Se il ragazzo avesse cercato di fermarle dal loro avanzamento ad una velocità così alta, i suoi movimenti sarebbero stati sigillati. L'attacco successivo l'avrebbe fatto in due.

Fondamentalmente, si gettò a terra nel disperato tentativo di evitarle.

Quelle dieci dita erano come un ventaglio senza carta. Le lame di fusione ad arco che si espandevano dal polso con la forma di un ventaglio affettarono il suolo.

Era fondamentalmente un miracolo che Kamijou fosse riuscito a passarci attraverso.

Una parte di lui si chiedeva se Thor l'avesse fatto scappare intenzionalmente perché non voleva che lo scontro finisse tanto facilmente.

Alzarsi avrebbe richiesto troppo tempo, quindi Kamijou rotolò via da Thor e cercò di pensare.

(Cosa faccio? Se combatto sulla difensiva finirò con le spalle al muro. Senza qualcosa che mi lasci portare il pugno nel suo raggio d'attacco, verrò distrutto poco a poco!!)

Un forte dolore si espanse dal suo polso destro. Non aveva idea di quante volte potesse fermare gli attacchi di Thor. Non sarebbe stato sorpreso se avesse sentito il suono di qualcosa che si rompeva e verificare che era accaduto con l'osso o che gli si fosse slogata l'articolazione.

«Cosa c'è che non va, Kamijou-chan?» con un piccolo, piccolo sorriso sul suo viso, Thor sosteneva le lame di fusione ad arco provenienti dalle sue mani. «Fiamma della Destra era davvero tanto forte? O era Carissa con la Curtana Original? Non mi piace sopravvalutare le persone, ma lo sono sicuramente più di così.»

«...»

Kamijou cominciò a dire qualcosa.

Ma poi sentì il suono di qualcosa che si rompeva.

Era uno strano suono, come di alcune crepe che si formavano in un'asse di plastica, e proveniva da Thor. Dopo che il suono si avvertì due o tre volte ad intervalli irregolari, Kamijou alla fine realizzò di cosa si trattasse.

«Aspetta... Non dirmi...!!»

«Cosa? E' così strano sentire qualcuno che si rompe le articolazioni? A mio parere, riuscire a farlo con le nocche o con il collo non è proprio qualcosa di cui essere orgogliosi.»

«Il tuo corpo non riesce a mantenere il carico dei movimenti che fai... no, è per la produzione di quelle lame? Se è così...!!»

«Suvvia. Thor-san non è una persona fatta in modo speciale con qualche potere mostruoso come quello di un santo o quello per salvare il mondo. Ed al contrario di Othinus, non sono un majin. Per essere chiaro, sono solo un mago. Eppure sto cercando di raggiungere lo stesso livello di quelli al top del mondo. Devo mettercela tutta un po' su tutti i fronti.»

Aggiungendo delle dosi supplementari alle mani ed alle gambe, il ragazzo poteva saltare sulla cima di una pila di container in un sol colpo.

La maggior parte di essi probabilmente stava barcollando senza riuscire ad essere controllata adeguatamente, ma sarebbe stato teoricamente possibile se avesse potuto farlo con l'imposizione dei vettori.

Ma...

Sarebbe stata solo la fine delle sue braccia e gambe a ricevere quella potente spinta. Se avesse controllato con precisione quel tremendo potere e si fosse spostato velocemente formando degli angoli acuti, avrebbe sortito un effetto orribile sulle spalle e sulle articolazioni delle cosce. Inoltre, fare quel salto da una posizione stazionaria avrebbe sicuramente fatto urlare per il dolore tutti i vasi sanguigni e gli organi del suo corpo.

Non aveva delle ridicole misure di risoluzione come l'essere nato con un corpo robusto in più.

E nemmeno si poneva il problema di sfondare con un trucco come l'usare qualche genere di oggetto spirituale o indossare una tuta anti-G.

Ed anche se l'avesse fatto...

Non gli avrebbe assicurato del tutto la salvezza. Infatti, poteva essere visto come l'ignorare gli svantaggi ed i rischi e focalizzare sui vantaggi.

«Il dolore? Non ti preoccupare di quello, Kamijou-chan. Quando mi diverto non importa altro.»

«Perché ti stai spingendo a tanto...?!»

«Perché posso farlo.»

Inclinò la testa che fece uno strano suono sia nelle articolazioni che nella cartilagine.

Sembrava confuso persino del motivo per il quale Kamijou avesse fatto quella domanda.

«Se c'è qualcosa troppo lontana da raggiungere, ci si arrende e basta. Ma non era il mio caso. Inquadrando il tutto, mi sono avvicinato abbastanza da afferrare le stelle in cielo. E' un po' pericoloso, ma è tanto facile quanto salire sul tavolo e camminare in punta di piedi. Poi posso raggiungere la credenza. Non ci sarà bisogno di chiamare i miei genitori per averlo. E così...» continuò Thor.

Allungò le braccia in orizzontale in entrambi i lati.

«Moltiplicato per dieci.»

Le lame di fusione ad arco produssero un suono infausto.

«Posso andare anche oltre. Dieci volte in più.»

Il cambiamento che accadde in quella zona piena di contenitori accatastati era troppo grande affinché Kamijou potesse afferrare la situazione in un batter d'occhio. Le lame di fusione ad arco che si estendevano dalle dita della mano destra e da quella sinistra di Thor si allungarono fino ad arrivare a 2km di lunghezza.

«Lo capisci adesso, Kamijou Touma? Questo sono io. Un mio scontro personale può raggiungere quel livello di guerra. Sono arrivato a tanto. Ed è una cosa bellissima. Ma non è il mio scopo. Perché adesso posso vedere la zona al di là di ciò che pensavo fosse l'obiettivo che ho pensato di non poter mai raggiungere.»

Possedeva il potere di distruggere completamente un intero distretto con un movimento del braccio.

Con il suo potere personale, impersonava la guerra.

Era responsabile del combattimento diretto.

Mentre faceva chiaramente sfoggio dell'aumento della sua potenza, all'improvviso Thor cominciò a parlare del cuore della faccenda.

Se n'era accorto attraverso il piccolo movimento dello sguardo di Kamijou Touma.

«...Anche tu hai allungato un braccio. Può essere resistente, ma se ti arrampichi sul tavolo stando sulle punte dei piedi, esse riusciranno a raggiungerla. Vale almeno la pena provarci, no?»

«Di cosa stai parlando?»

«La pistola.» disse Thor. «Quella con cui mi sono sparato era qui vicino. Sono sicuro che ti è venuta in mente l'idea. Le mie lame sono troppo lunghe. Il raggio del tuo pugno è troppo corto. Dopotutto, si tratta di 2 km... 2000 metri. Vuoi qualcosa che ti lasci ignorare la distanza. E, sai, per qualche motivo, il mio corpo non è poi così tanto robusto. Se mi spari un colpo, farà un buco. L'ho provato da me.»

«...»

«Ma anche un altro pensiero ha penetrato la tua mente. Una pistola è un'arma abbastanza sicura. Fin troppo. Se la usi potresti riuscire a vincere, ma potresti anche uccidermi accidentalmente. ...Fai bene ad esitare, ma stai anche dimenticando qualcosa. Hai dimenticato che sono un membro di GREMLIN?»

L'aria diventò fredda.

La stessa cosa presente in quella di Baggage City solleticò il naso di Kamijou in modo sinistro.

«Non possiamo più usare Fräulein Kreutune. Ad attirare la concentrazione di Othinus non c'è più il pezzo finale della lancia. Non hai idea di cosa farà quel majin senza un obiettivo. E se facesse la propria mossa, sarebbe tutto finito. Le Hawaii e Baggage City sono state terribili, ma si trattava ancora di una distruzione controllata. Tuttavia, la volta successiva? Comincerà quanti attacchi indifferenziati vuole? O userà i dati del F.C.E. per prendere di mira uno dei tuoi amici?»

«...Thor.»

«Sono la chiave finale. Non ti piace questo fatto?» disse Thor con un piccolo, piccolo sorriso. Aveva preparato una nuova ragione per combattere. «Sono la chiave finale per trovare il quartier generale di GREMLIN. Sono la chiave finale necessaria a risolvere tutto ciò senza altri sacrifici. ...Quindi, cosa farai? Farmi scappare a causa delle tue situazioni morali e circostanziali è la tua idea di giustizia?»

«Thooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooorrrrrrr!!»

«Hai solo una possibilità.» disse Thor chiaramente e lentamente come se stesse parlando ad un turista straniero che aveva appena imparato la lingua. «Comincerai a stare sull'offensiva o rimarrai nella difensiva e dovrai sempre recuperare? Definirlo un punto di svolta per il destino del mondo non è un'esagerazione. E se per te non è una ragione abbastanza valida, finirai al fianco di coloro che saranno uccisi quando il mondo comincerà ad affondare.»

Era toccante.

Si stava muovendo un "flusso" decisivo.

«Andiamo, Kamijou Touma. Mostrami la determinazione che una volta ha salvato sei miliardi di persone!»

Parte 3[edit]

Kamijou Touma si trovava a circa tre metri dalla pistola.

Quella distanza era così breve che un solo balzo a terra sarebbe stato abbastanza per raggiungerla.

D'altra parte, le lame di fusione ad arco di Thor erano lunghe 2 km. Una sola oscillazione avrebbe potuto fare in due il corpo di Kamijou. Mancava un'azione ad entrambi per concludere lo scontro.

Ma...

Se avessero saputo come avrebbe reagito l'altro, non sarebbe stato difficile prendere l'iniziativa.

(Che peccato.)

Thor non aveva ragione di esitare.

L'Undicesimo Distretto era quasi del tutto automatico per ottimizzare e velocizzare il lavoro di distribuzione che veniva eseguito lì. Aveva già messo K.O. i macchinisti della dogana così che avrebbe potuto aprirsi un varco per l'intero Distretto senza causare alcun danno a terzi finché fosse rimasto conscio di dove si trovasse il resto della zona all'avanguardia per i piloti. Alla fine era per quello che Thor aveva scelto questa area.

Era un luogo per il puro combattimento che poteva essere usato solo una volta.

Non aveva voluto sprecare quel perfetto palcoscenico per i lavori preliminari dei combattimenti del gruppo di Ollerus e GREMLIN.

Ed era quello il motivo per il quale si sentiva leggermente deluso nel vederne il risultato.

Thor non fece oscillare le sue lame di fusione ad arco verso Kamijou, ma nel punto centrale tra quest'ultimo e la pistola. Lo fece senza pietà mentre venivano distrutte pile di container e gru distanti.

(Quindi alla fine ti sei semplicemente diretto verso la fonte del potere. Speravo che potessi riuscire ad arrivare ad una conclusione diversa dalla mia.)

Se fosse accaduto, sicuramente sarebbe giunto ad altre conclusioni.

Se Kamijou si fosse diretto subito sulla pistola sarebbe stato fatto a pezzi dalle lame di fusione ad arco. Anche se non si fosse mosso, non sarebbe durato a lungo. Sarebbe stato finito nell'attacco successivo.

Possedeva il potere di neutralizzazione.

Era qualcosa di diverso dal potere che crea distruzione.

(Ho sperato che avresti potuto mostrarmi qualcosa di diverso di ciò che mi ha portato da GREMLIN!!)

La conclusione stava per essere raggiunta.

Era tanto semplice eppure noiosa, si basava sul fatto che sarebbe sopravvissuto colui che avrebbe usato la violenza più potente e grandiosa.

Ma un istante prima che accadesse...

Si sentì un suono acuto.

Era il suono delle lame di fusione ad arco di Thor che venivano respinte dal pugno destro di Kamijou.

«Cosa...?»

Se il ragazzo avesse fatto un balzo per prendere la pistola ed avesse allungato il braccio per raggiungerla, non avrebbe mai potuto respingere le lame.

Però quelle lame massicce avevano fatto a pezzi non solo i container che si trovavano lì vicino, ma l'intero distretto.

Il che significava...

La scelta che Kamijou Touma aveva preso alla fine era...

«Non vorrai dire...!!»

Con sua sorpresa, Thor si mosse quasi d'istinto. Ignorò la mano destra che aveva respinto ed attaccato nonostante le lame di fusione ad arco si estendessero dalle cinque dita sulla sua mano sinistra. Fecero a fette i furgoni controllati in automatico ed i montacarichi mentre si muovevano in orizzontale verso la parte superiore del corpo di Kamijou.

Ma...

Ancora una volta...

Con un suono acuto, l'oscillazione di un pugno alterò con la forza la traiettoria delle lame di fusione ad arco di Thor.

Ogni volta che Kamijou ripeteva questa azione, veniva messo un tremendo carico sul suo polso destro.

«Hai abbandonato l'idea di prendere la pistola?! Ma se continui a stare sulla difensiva verrai logorato!!»

«...E' davvero il caso?»

Kamijou fece un sorriso pacifico mentre teneva da parte la mano destra scricchiolante.

Questa volta stava sorridendo davvero.

«Quelle lame di fusione ad arco seguono i movimenti delle tue dita. Ma è solo una cosa a senso unico? Ho visto cos'è accaduto anche grazie alle mie lotte disperate per bloccarle. Ho notato che il tuo braccio veniva respinto proprio come accadeva alle lame di fusione ad arco

«Maledetto...»

«Quelle lame possono tagliare tutto. Non sono state fatte per afferrare qualsiasi cosa. Ciò che stai facendo è come prendere una mazza da baseball ed agitarla su un muro di cemento ad una velocità che non puoi controllare. Ricevere quegli attacchi ridicoli mi sta consumando il polso, quindi lo stesso vale per te! I tuoi polsi sono al loro limite, no?!»

I 2000 metri che raggiungeva non avevano alcun significato in questo combattimento.

Sia Kamijou che Thor restavano feriti quando gli attacchi venivano respinti.

In quel caso...

«Prima mi hai chiesto se non avessi davvero una ragione per raccogliere quella pistola.» disse Kamijou come a sputare fuori le parole. «Ti darò una risposta. No, non ne ho. Non sono perfetto. Anche senza una grandiosa ragione penserei di allungare la mano per prendere una pistola vicina, qualora mi trovassi in pericolo. Ma questo non è il caso. Qualsiasi possano essere state le tue ragioni, hai rischiato la vita per salvare Fräulein Kreutune! Deve esserci un modo per risolvere la questione senza la morte di nessuno!!»

«...Capisco.»

Thor sorrise.

Stava sorridendo da quando era cominciato lo scontro, ma questo era un sorriso diverso.

«Interessante. Sei davvero interessante. Nonostante ti trovi in una posizione dalla quale puoi raggiungere le stelle in cielo, ci mostreresti una risposta diversa. Seguiresti un percorso diverso di quello che mi ha portato da GREMLIN.»

«Thor?»

«Esatto!! Il mio nemico deve per lo meno trovarsi a questo livello!!»

Non ci fu alcun segnale.

Il ragazzo fece oscillare a caso le sue lame di fusione ad arco vero Kamijou, affettando il concetto troppo vago di "paesaggio" mentre lo faceva. Piuttosto che cercare di difendere, mentre usava il suo pugno per spazzare via quelle lame, Kamijou tenne a mente cosa avrebbe causato più danno ai polsi di Thor. Esse si colpirono a vicenda e persero un po' del loro slancio. Il ragazzo le usò come opportunità per farsi un po' strada e sbatterci contro la sua mano destra ancora per una volta.

Il suono sinistro di qualcosa che si rompeva provenne dal corpo di Kamijou.

La stessa cosa accadde anche al corpo di Thor.

«!!»

Nonostante sulla superficie le cose fossero controllate da trucchi acuti e anche se sembrava che stessero spingendo in avanti e indietro lo slancio con capacità ed intelligenza, era qualcos'altro che avrebbe deciso chi dei due avrebbe vinto. Mentre il dolore aumentava ad ogni colpo consecutivo, chi sarebbe stato il primo a raggiungere il limite? Quale polso avrebbe ceduto per primo? In pratica era così. Anche se uno di loro aveva un vantaggio schiacciante su tutto, avrebbero perso tutto se quel punto debole fosse stato sconfitto. Era questa l'essenza del combattimento.

Dopo cinque o dieci colpi, si sentì un suono davvero strano provenire dalla mano di Kamijou Touma.

Non era riuscito ad arrivare a venti colpi.

Con un suono di rottura decisivo, tutte le forze abbandonarono le cinque dita di quella mano. I comandi che inviava dal cervello non la raggiungevano e le dita restavano penzolanti, ignorando la struttura scheletrica.

Si era slogato le articolazioni.

«Ah ah.»

La risata di Thor riverberò per tutta la zona.

In risposta al cambiamento del polso destro di Kamijou, cessò ogni attacco.

«Ah ah ah ah. Ah ah ah ah ah ah ah ah.»

Lo scontro era finito.

Il potere dell'Imagine Breaker che risiedeva nella mano destra di Kamijou Touma funzionava ancora, che l'articolazione fosse slogata o meno. Ma se avesse ricevuto degli impatti tanto tremendi sulla mano con le articolazioni slogate, la carne si sarebbe spappolata intorno al polso ed avrebbe potuto venir meno del tutto.

Ed era un semplice punto di vista anatomico. Ricevere un impatto su quel polso slogato gli avrebbe anche causato un dolore intenso. Se l'avesse sentito di continuo, sarebbe svenuto.

Ma...

«Mi hai beccato.» disse Thor.

«Già.»

«Dannazione, e io che pensavo sarebbe stato scacco matto. Suppongo di non riuscire a vedere niente quando ho quella carota che mi penzola davanti agli occhi. Però penso sia proprio il tipo di incantesimo di cui si tratta.»

Thor alzò le spalle ed aprì le braccia come se fossero ali.

Esse erano rotte.

O più precisamente, lo erano i polsi di Thor.

Le colorate lame di fusione ad arco di Thor scintillarono un paio di volte come un neon che raggiunge la fine della sua durata e poi scomparvero come a dissolversi in aria.

Kamijou non aveva idea di dove si trovasse il limite di Thor. Era possibile che potesse emettere delle lame di fusione ad arco anche dai piedi.

E così chiese.

«Cosa farai adesso?»

«Continuare così, ovviamente.»

«Lo pensavo.»

Con la mano destra slogata ancora penzolante, Kamijou fece un passo verso Thor, camminando lentamente.

«Dobbiamo finire.»

Alla fine, la sua camminata si trasformò in uno scatto.

Ed esso diventò una corsa.

Il ragazzo con i capelli a punta non si stava gettando in quella battaglia perché aveva l'Imagine Breaker. Anche se non poteva usare la mano destra aveva sempre la sinistra, la gamba destra e quella sinistra. Quindi poteva combattere ancora. Avrebbe posto un fine a quel ridicolo combattimento che Thor aveva preparato così che la ferita di colpo d'arma da fuoco di quest'ultimo potesse essere guarita. Per quella ragione, Kamijou si lanciò verso il mago.

«...Mi dispiace, Kamijou-chan.»

All'improvviso Thor cominciò a mormorare qualcosa.

Ma Kamijou era già arrivato da lui. Si trovava ad una distanza tanto breve che qualsiasi attacco l'avrebbe colpito.

E così...

Thor è più che un mero dio del fulmine.

Era troppo tardi.

Si sentì un suono lieve.

Il corpo di Kamijou volò in aria e venne scaraventato con forza a terra.

Parte 4[edit]

Aveva la mente offuscata. Lo scenario della sua vista tremolante era ricoperto dal color arancio della sera. Kamijou ci stese un bel po' a realizzare che era crollato all'indietro.

«Thor è...»

Sentì una voce provenire da qualche parte.

La voce proveniva da qualche parte che si trovava all'infuori del suo raggio di visione.

«...Al momento conosciuto come il n. 2 della Mitologia Norrena e come il dio della guerra che domina sul tuono e sul fulmine. Ma nelle leggende primordiali si può ottenere una visuale diversa. Suppongo si possa dire che era impegnato con l'agricoltura e la raffinazione dei materiali. Era il dio che aiutava con la produzione e quella fabbricazione supportava la cultura.»

Cos'era accaduto a Kamijou?

Con cosa era stato colpito in quel momento finale?

Il ragazzo stava cercando disperatamente di raccogliere delle informazioni, ma non andò bene. Aveva la testa del tutto scossa quindi non era nemmeno riuscito ad afferrare il pilastro di cui aveva bisogno per capire il concetto di base di quel pensiero.

«Ma le cose cambiano sulla base delle circostanze delle persone. Governare era molto più facile quando il dio che stava in cima era un dio della guerra che proteggeva le forze armate piuttosto che un dio che protegge i contadini ed i fabbricanti. Essere conosciuto come il dio più illustre attribuisce un sacco di significati. Quindi a quel punto Thor diventò un dio del tuono. In origine aveva il controllo di tutte le forme del tempo, delle stagioni e delle calamità naturali, ma diventò un dio che può solo vantarsi del suo scarso potere distuttivo.»

Continuarono solo le parole di Thor.

«Capisci, Kamijou Touma?»

Esse continuarono ad andare avanti tranquillamente.

«Per trarre vantaggio dal significato originale del nome, ho percorso una certa strada. Se quella ragazza non avesse preso dei provvedimenti tanto ridicoli per guadagnare la conoscenza anche se si è strappata uno degli occhi e si è impiccata, avrei potuto stare in cima a GREMLIN.»

Kamijou non riuscì ad assemblare i suoi pensieri.

Non riuscì a giungere a nessuna conclusione.

Thor gli parlò delicatamente.

«Hai sconfitto Thor come un dio del fulmine... ma è a tanto che puoi arrivare. Non potevi raggiungere il livello dell'onnipotente Thor.»

Aveva perso.

Era stato sconfitto.

Dopo aver sentito le parole dalla bocca di qualcun altro, alla fine Kamijou afferrò la situazione in cui si trovava.

Nonostante avesse entrambi i polsi rotti e le lame di fusione ad arco inutilizzabili, quel mostro l'aveva sconfitto facilmente. E adesso parlava con un tono leggero.

«Ma non preoccuparti troppo di ciò che accadrà. Potrei averlo fatto sembrare come che nessuno conosca ciò che farà il majin Othinus dopo aver visto distrutto il suo percorso per completare la lancia, ma non è che non me ne sia fatto un'idea. Dato che ho vinto, mi prenderò la responsabilità per averlo fatto. ...Ad essere sincero, ce l'hai messa tutta. Stai facendo troppo per proteggere il mondo da solo. Prendi questa possibilità per riposarti un po' e rilassarti.»

La visione offuscata di Kamijou venne attirata da qualcosa.

Non poteva più vedere il ragazzo da nessuna parte in quello scenario tinto di arancione.

«Thor...?» mormorò, ma non rispose nessuno.

Quel ragazzo ad un certo punto era scomparso.

In quel momento, la conoscenza di Kamijou Touma si spense.