To Aru Majutsu no Index ~ Italiano (Italian):NT Volume6 Capitolo 5

From Baka-Tsuki
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Capitolo 5: Sicuramente la Giustizia Può essere Trovata Ovunque — Black_to_Light.[edit]

Parte 1[edit]

Era mezzanotte e mezza.

Mugino Shizuri si trovava di fronte ad uno stabile del Settimo Distretto che si pensava potesse contenere più inquilini in ogni appartamento.

Una delle sue palpebre si contorceva in modo sinistro. Un'incredibile visione le si parò davanti sulla strada buia.

Era una sola ragazza.

Aveva dei biondi e soffici capelli lunghi, pelle bianca, occhi blu ed era di costituzione piccola e slanciata. Indossava lo stesso basco di sempre, le stesse calze di sempre, e la stessa minigonna di sempre.

Era Frenda Seivelun.

Mugino Shizuri aveva fatto in due il suo corpo, separando la parte inferiore da quella superiore. Una volta era un membro di ITEM, un'organizzazione della parte oscura, insieme a lei. Era responsabile di aver causato delle esplosioni e di aver prodotto armi da fuoco.

«Perché sembri tanto sconvolta?»

Le labbra della ragazza che si credeva morta si mossero.

Quella voce familiare venne interrotta momentaneamente da un sospiro.

«Sicuramente sai quante stranezze ci sono in questa città. Quindi non pensi sia possibile ottenere una sostituzione degli organi? O che una strana tecnologia possa permettere di riutilizzare un corpo il quale cuore ha già smesso di battere?»

«...»

«Fondamentalmente è ciò che è accaduto. Mi sono venduta alla Città Accademia. In modo tale da poter sopravvivere. Posso aver scelto delle parole un po' estreme, ma questo corpo è solo in affitto. Devo svolgere del lavoro per la Città Accademia al fine di poter continuare ad usarlo. Questo è tutto ciò che so. Posso solo supporre che il fatto che io sia di fronte a te funzioni a vantaggio di qualcuno.»

«...»

«Perché hai deciso di dare per scontati i miei sentimenti riguardo ciò che è accaduto? Suppongo tu abbia un istinto abbastanza buono per sentire che questo non è un umore adeguato per una riunione commovente. Fondamentalmente è così. Sembra che sia un buon momento in cui la città possa usarmi come asso nella manica. Non so chi ne sarà il beneficiario, ma mi va perfettamente bene fare pressione alla n. 4.»

Stava sorridendo.

E mentre lo fece, Frenda si avvicinò lentamente a Mugino. Stava tenendo qualcosa in mano. Sembrava un nastro correttore usato per la carta da lettere. Di fatto era un tipo di esplosivo che poteva essere usato per fare a fette un muro o una porta per entrare in un edificio.

Ovviamente, non era necessaria alcuna spiegazione per ciò che sarebbe accaduto se fosse stata messa su un essere umano e detonata.

«Quindi cosa farai? Cercherai di uccidermi di nuovo

Le sue domande erano come coltellate.

Fece un passo in avanti... due... tre.

Chiunque conoscesse Mugino Shizuri, la Level 5 n. 4 col potere Meltdowner, avrebbe saputo quali rischi correva se le si fosse avvicinato in modo così diretto. Eppure, Frenda non mostrò alcuna esitazione o paura mentre lo faceva.

Era come se sapesse dall'inizio che non sarebbe stata attaccata.

«Non puoi, vero? Fondamentalmente, ciò è esattamente quello che dicevano i dati che ho letto. Sicuramente ti sei addolcita mentre venivo rigenerata meccanicamente. In passato mi avresti uccisa senza alcuna esitazione. Il sol fatto che sono riuscita ad avvicinarmi con questi tre passi dimostra la tua incertezza e paura.»

Erano distanti di cinquanta centimetri.

Frenda avvicinò di più il viso in modo che i loro nasi si stesero quasi per toccare. Si allargò un ampio sorriso sulla sua faccia.

«Ma non hai problemi a riguardo, no? Fondamentalmente vuoi che io ti uccida. Hah hahh. Stai pensando che è il mio turno di ucciderti dato che mi hai uccisa, vero? Non che lasciarti uccidere rimedierà al tuo crimine. Ma non importa. A me non importa se le tue intenzioni sono sbagliate.»

Frenda parlò lentamente.

Stava quasi bisbigliando.

Sembrava che stesse pressappoco per mordere il centro del viso di Mugino.

«Devi solo morire.»

Con quelle parole, spinse il dispositivo simile ad un nastro conduttore contro lo stomaco della ragazza.

Era come se stesse disegnando una linea orizzontale di vendetta.

Stava cercando di spazzarle via la parte superiore ed inferiore.

Ma proprio prima che potesse...

Senza alcun cambiamento di espressione, Mugino Shizuri le fece a pezzi il braccio destro senza esitare.

Aveva creato un raggio di luce.

La luce schiacciante venne sparata con una forza tremenda e spazzò via l'oscurità della notte.

Tecnicamente, era composta da elettroni.

Il suo potere faceva sì di mantenere la forma pura degli elettroni senza permetter loro di diventare particelle o onde. Aveva creato un Cannone ad Alta Velocità con la Funzione di Particelle a Forma d'Onda che usava quella inviolabilità per lacerare energicamente o fare arrosto il suo obiettivo.

Era conosciuto come Meltdowner.

Quando affrontarono direttamente il potere classificato come il quarto più forte della Città Accademia, il dispositivo che sembrava un nastro correttore ed il braccio destro di Frenda diventarono polvere. La ragazza urlò e venne scaraventata via in qualcosa che sembrava un avvitamento.

No.

Non era così.

«Gaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!?»

Mentre la ragazza urlava e si contorceva al suolo, Mugino la guardò leggermente male. Era come se sentisse all'improvviso un tono elettronico ed acuto in una telefonata.

«Ahh... Ahh... Mi ero abituata così tanto che avevo dimenticato quella possibilità.»

I punti di luce scintillanti scomparvero dalla sua visuale.

La parte destra della testa di Mugino venne attraversata da un mal di testa lancinante, come se un ago ed un filo fossero stati estratti da lì e ciò le fece fare una smorfia.

«Uno dei miei occhi è artificiale e funziona estremamente bene. Hai interferito elettromagneticamente con esso per farmi vedere qualcosa che effettivamente non c'è

«A-ahbah. Ahbabbabababbababbababaabababaababab.»

«Hmm. Non capisco come tu possa interferire con il mio udito, quindi stai usando qualche stupido trucco come un modulatore vocale?»

Usò una mano per coprire l'occhio finto, ma l'illusione non spariva. Infatti, anche quando chiuse entrambi gli occhi, poteva ancora vedere nettamente Frenda galleggiare nell'oscurità.

Kinuhata Saiai della parte oscura aveva dovuto sentire il subbuglio perché arrivò di corsa.

«Ehm... Perché stai super giocherellando con un uomo di mezza età?» La ragazza di circa dodici anni fece un'espressione accigliata.

«Oh, è un un vecchio? Il mio occhio destro è stato manomesso, quindi non lo sapevo. Pare che volesse essere visto come Frenda.»

«Beh, immagino che abbia senso. Frenda si vestiva in un modo che scommetto super piacerebbe ai vecchi.»

«Doveva proprio aver bisogno di scopare se ha fatto ricorso al travestimento.» Mugino sembrò ulteriormente seccata. «Ma è semplicemente patetico. La pare oscura pecca di ingenuità. Poteva almeno essere abbastanza crudele da avere dei compagni che potevano apparire quando pensavo di aver vinto, no?»

«Bababababababababbbaaababbahhbah?!»

Mentre Frenda (?) si teneva la parte finale del braccio mozzato con l'altra mano, cominciò ad indietreggiare da seduta. Mugino non aveva modo di sapere se il braccio di chi l'aveva attaccata fosse stato davvero distrutto o se si trovasse davvero nello stesso posto di Frenda.

L'aggressore urlò con voce tremante con delle pause variabili qualcosa come un miscuglio della voce di una ragazza vivace e quella di un uomo di mezza età.

«Bbhhbhah!! C-Come? Come, dannazione?! I dati dicevano che avevi lasciato la parte oscura... S-Se stai vivendo una vita tranquilla, n-n-non puoi uccidere!!»

«Kinuhata, non sono sicura di cosa stia dicendo questo tizio. Potresti tradurlo?»

«Non posso aiutarti. Non super capisco il linguaggio dei perdenti.»

«T-Ti sei riconciliata... aaah... ti sei riconciliata con Hamazura. Bhh... Ti sei riconciliata con lui... Hai deciso di vivere una vita adeguata e di camminare nel suo stesso mondo!! Allora! Allora...!!»

«Sigh... Quindi è così.» Mugino, infastidita, si grattò la testa. «Finché ho Hamazura, ciò va bene.»

«...Cosa?»

«Mi ficcherò nei guai e combatterò. Ci saranno anche combattimenti mortali. Ma funzionerà tutto alla fine. Non importa quante persone uccida e quanto distrugga, tutto alla fine verrà risolto in qualche modo e potremo essere tutti felici. Tutte le mie esperienze passate hanno dimostrato che è vero

L'atmosfera e soprattutto l'umore diventarono improvvisamente più freddi.

Quella zona venne ricoperta da qualche strana regola che non esisteva da alcuna parte sulla terra.

«Era così che era durante il combattimento tra ITEM e SCHOOL. Era così che era quando abbiamo combattuto nei sotterranei del Ventitreesimo Distretto. Era così che era quando ci siamo incontrati durante la feroce battaglia della Terza Guerra Mondiale. E così so che andrà bene finché ho Hamazura. Non importa ciò che accade, alla fine mi perdonerà

Kinuhata sospirò tranquillamente dalla sua posizione all'infuori del campo visivo di Mugino.

Non avevano idea di chi fosse la persona per cui lavorava l'aggressore, ma aveva interpretato male la situazione su un livello fondamentale.

Solo perché era stato raggiunto un happy ending, non significava che tutta la morte e la violenza erano finiti per sempre.

In base a quanto fosse stato accettato l'happy ending, esso poteva essere tinto di colori grotteschi e psichedelici.

E...

Non si deve pensare che la sensibilità di Mugino Shizuri fosse dello stesso tipo di quella di una persona normale.

Un mostro era un mostro.

Anche se era stata raggiunta una riconciliazione, non significava che la sua natura di fondo era cambiata in qualcosa di pulito e rinfrescante.

La n. 4 fece un piccolo, piccolo sorriso.

«E ciò che più conta, è che la Città Accademia è piena di stranezze.»

«...?»

«Almeno abbastanza da permettere a qualcuno di vivere nonostante abbia un braccio ed un occhio distrutti, bruciature su tutto il corpo ed una porzione dei suoi organi lessi dall'interno. Quindi non preoccuparti. Quattro o cinque esplosioni del mio Meltdowner non sono abbastanza per uccidere qualcuno. Finché si trovano in questa città, come minimo.»

«B-bgh!! Bababababababababbababababbbbabababbababbababaabababaabbaaabababababababaabababbaabbabababbababbababaabababaaabababa!?»

L'aggressore travestito da Frenda aveva quasi la schiuma alla bocca per quando guardò Kinuhata. Nei suoi occhi poteva essere vista una disperata preghiera d'aiuto. Ma la ragazza alzò meramente le spalle come se si fosse arresa a qualcosa.

Diede il suo più grande aiuto all'uomo.

«Quantomeno, fa' sì che non super muoia.»

«Sfortunatamente mi lascia ancora un sacco da fare. Le rivoluzioni tecnologiche ti fanno pensare davvero, no?»

Venne emesso un raggio di luce.

Venne seguito da molti di più. Sembravano i flash delle fotocamere o dei fulmini che cadevano lì vicino.


Dopo che finì tutto, le due ragazze portarono l'uomo malmenato (è meglio non dare una spiegazione dettagliata sul suo stato) ad uno strano ente di ricerca e lo lasciarono lì. Sulla via del ritorno, Mugino e Kinuhata parlarono insieme con noncuranza.

«Quindi chi era?»

«Ho la sensazione che oggi super accadranno molte cose in città.»

Le due erano in forma smagliante come non mai.

Ma dato che Hamazura probabilmente avrebbe urlato se avesse visto cos'era accaduto, decisero di tenerlo un segreto.

Parte 2[edit]

C'era qualcosa di strano. Quando Yomikawa Aiho si accorse di quella stranezza, erano passate diverse ore da mezzanotte.

Parcheggiò un veicolo speciale che le era stato prestato su un lato della strada e controllò la situazione con i suoi colleghi, usando la radio di cui era dotato.

«Sumomo, Kurumi, Hakurou... Ve ne siete accorti?»

«Già.»

«Dovremmo cambiare la larghezza di banda per parlare privatamente?»

«Per quanto sia ovvio, pensate davvero che potrebbe esserci scappato da sotto il naso?»

Il muro esterno dell'edificio senza finestre era stato distrutto e stavano cercando di rintracciare chi era scappato. Quella era la situazione d'emergenza per la quale si era schierata l'Anti-Skill. A tal proposito, tutte le informazioni che potevano essere trovate sarebbero state radunate da tutta la città, e quella miscela di informazioni vere e false sarebbe stata analizzata dal gruppo d'ufficio.

Tuttavia...

«Le informazioni stanno scomparendo all'improvviso ad una percentuale interessante.»

«Mi sento come se mi fosse scappato un pesce dall'amo. O forse come se qualcosa che nuota sott'acqua lo avesse rimosso.»

«Aspetta, aspetta, aspetta! Questo non è un discorso che dovremmo fare con la banda ufficiale. Ti stai chiedendo chi potrebbe portare a termine un trucco come quello, vero?»

«Kurumi, sei tu quella che sta dicendo le cose più pericolose. ...Ma sono d'accordo che ciò puzza di qualcuno che manipola le informazioni all'interno dell'organizzazione.»

Tecnicamente, le informazioni non erano state completamente interrotte. A tutte loro venivano ancora date delle indicazioni per dare la caccia a "qualcuno".

Ma per usare una metafora con la pesca, non aveva "abboccato" nessuno.

«Puoi trovare qualcosa nel filmato del satellite e nei robot di sicurezza?» chiese Yomikawa.

«Niente. Proprio niente. Anche nei posti dove dovrebbe esserci qualcuno, scompaiono come un brufolo nella faccia di un'idol da copertina.»

«Allora, riguardo al verbale di ricerca?»

«Ehm, il server ha un tempo di risposta molto lento... Pensi sia un segno che qualcuno stia distruggendo i file mentre lo maschera come un problema del server?»

Yomikawa fece schioccare la lingua.

«Sumomo, Hakutou. Dirigetevi al più presto possibile alla stazione. Salvaguardate i verbali riportati sulla carta. Se non ci riuscite, allora recuperate la cache temporanea dalla fotocopiatrice.»

«Capito, capito. Ma ho la sensazione che chiunque ci sia dietro, l'abbia articolato in modo che loro sarebbero stati sempre un passo avanti a noi

«Kurumi, tu vieni con me. Proveremo a scovare chiunque cerchi di interferire con i movimenti di Sumomo e Hakutou.»

«Bene, ma chiunque sia, probabilmente adesso sta ascoltando la nostra conversazione.»

«Allora cogliamoli di sorpresa dichiarando loro guerra.»

Mentre tirava la leva del cambio più del necessario, Yomikawa si allontanò con il veicolo speciale.

Dubitava che ogni cosa sarebbe andata come stabilito.

Ma nonostante quella previsione sincera, non la diede vinta alle zanne di colui che stava seguendo. Anche se era stata messa da parte come personaggio secondario, non aveva perso il suo diritto di affondare i denti sulla parte della sua preda.

Parte 3[edit]

Era poco prima dell'alba.

Poteva essere percepita una sensazione di umido.

«...? ...???»

Una mano bianca era poggiata su un muro di calcestruzzo. Il braccio sottile che si allungava da esso si piegò in modo spaventoso mentre sosteneva forzatamente il peso di una donna. Le assi che percorrevano il centro del suo corpo oscillavano avanti e indietro e sembrava che potesse cadere da un momento all'altro come un pallone sgonfiato.

Si trattava di Fräulein Kreutune.

Sosteneva il suo peso con una mano poggiata sul muro di un edificio e con l'altra copriva metà del suo viso. Gli occhi le si contorcevano in modo poco naturale ed in faccia poteva essere notato uno sguardo dubbioso.

Aveva un respiro caldo.

Qualsiasi cosa facesse, la sensazione di un nodo alla gola continuava ad esserci.

Le prudeva ogni parte del corpo. Non riusciva a disfarsi della strana sensazione che tutti i suoi organi interni fossero pieni di piccole ragnatele.

Mancava qualcosa.

Il ragionamento di Fräulein Kreutune non funzionava come quello del cervello di un primate che produceva sentimenti complessi. La sua mente era più come quella di un insetto che aveva deciso tutto tramite domande a cui si poteva rispondere sì o no. C'era caldo o freddo? Era dolce o piccante? Era umido o asciutto? Quando mille o centinaia di migliaia di quelle domande venivano messe in fila l'una sull'altra, sembrava come se stesse producendo dei pensieri più complessi.

Non era diverso da come un programma di conversazione di alto livello fosse di fatto niente più che una lunga corda composta da numeri uno e zero.

Come una lunga linea di interruttori che venivano premuti in una volta sola, si era accumulata la posizione delle "decisioni semplici" di Fräulein Kreutune.

La gigante collezione di "risposte a crocetta" portò una sola idea nella sua mente.

Mancava qualcosa.

Poteva essere percepita una sensazione di umido.

Si trovava in una stradina dove il muro ed il pavimento erano stati sporcati con uno strano liquido. La mano che sosteneva il suo peso scivolò e cadde a terra. Mentre stava a faccia in giù con gli strani lunghi capelli argentei sparsi intorno a lei, quelle semplici decisioni continuavano.

L'occhio che sbirciava da una fessura dei suoi capelli si mosse ad una velocità tremenda.

Il suo respiro sembrava un flauto rotto.

E poi...

«Suppongo non importi davvero così tanto, ma cosa ne pensi del fatto che una bambina di otto anni è riuscita a dormire fino all'alba sulla panchina di una piazza solo perché era stanca?! Questo è un cavolo di paese sicuro!!»

«...Hamazura. Se le capita spesso di addormentarsi presto perché è troppo stanca, significa che la sua salute dentale è in pericolo?»

Un ragazzo ed una ragazza entrarono nella stradina facendo dei passi rumorosi. ...No, tecnicamente c'era una terza persona con loro. Una bambina stava dormendo sulla schiena del ragazzo con i capelli tinti.

Hamazura Shiage.

Takitsubo Rikou.

Fremea Seivelun.

A causa della scarsa illuminazione non si accorsero subito di Fräulein Kreutune crollata nella stradina.

«Hm? Cos'è?! Un ubriaco particolarmente motivato?»

«L'avevo quasi pestata.»

Ed era quello il motivo per il quale si avvicinarono a lei. Perché lo fecero incautamente.

Mentre si trovava a terra a faccia in giù con i capelli distesi intorno a lei, le dita le si contorsero come le zampe degli insetti. Le labbra nascoste dalla frangia tremarono... si sciolsero... si aprirono. La sua bocca diventò sempre più sottile e sempre più larga. La fila bianca di denti all'interno brillò come una sega.

Ovviamente non era stato reso di dominio pubblico, ma in certi gruppi era stato fatto il seguente resoconto:

Se Fräulein Kreutune lo sentirà necessario, mangerà il cervello di qualcun altro per ottenere le sue abilità.

Si agitò.

Qualcuno che poteva essere descritto solo come un mostro o una bestia si sollevò lentamente.

Il suo respiro stranamente caldo prese un ritmo più veloce.

A quel punto, Hamazura aggrottò le sopraciaglia in modo confuso.

Ma era troppo tardi.

Facendo un'azione che somigliava più al rotolare piuttosto che al "camminare", Fräulein Kreutune diminuì in modo deciso la distanza tra lei e Hamazura. Poi fece sì che la distanza potesse essere definita "zero".

E...

Mentre si spingeva contro il muro di calcestruzzo, oltrepassò il ragazzo e gli altri.

Fräulein Kreutune se ne andò facendo uno strano suono di passi bagnati.

«...?»

Hamazura si voltò senza pensare.

E poi realizzò che non aveva idea del perché lo avesse fatto.

Ma...

Aveva la fronte ricoperta di sudore. Persino con l'aria fredda mattutina potevano essere distinte diverse gocce di sudore. Le sentì passare dal naso alla guancia solo una volta, così che si accorse del cambiamento nel suo corpo.

Gli tremavano le spalle.

Sembrava che le ginocchia gli avrebbero ceduto.

L'asse centrale di cui aveva bisogno per mantenere l'equilibrio era stato scosso in modo orribile.

Per una dozzina di secondi, o giù di lì, che la donna aveva impiegato a sorpassarli, il suo respiro si era fermato del tutto.

Si trovava nello stesso stato di un essere umano che era stato gettato in una gabbia con una bestia feroce.

«Cosa... Cos'era...?»

Quella domanda gli riempiva la testa.

Si stava chiedendo parzialmente quale fosse l'identità della donna che era crollata sulla stradina.

Ma...

Si stava anche facendo delle domande sulle parole che aveva borbottato con il suo strano respiro caldo mentre andava via.

Le seguenti parole erano entrate silenziosamente nelle orecchie di Hamazura.

«...Non è lei.»

Parte 4[edit]

«Quant'è orribile.» borbottò durante la notte il Santo identificato come Silvia all'interno di un edificio.

Le finestre erano state coperte in modo che l'ampio pavimento non avesse alcuna illuminazione. Era una donna misteriosa che indossava un grembiule da lavoro, abiti da lavoro e pantaloni spessi ed occhialini industriali sulla fronte. Tuttavia, la sua sagoma in qualche modo sembrava quella di una maid.

Si trovava nel Dodicesimo Distretto, quello con più strutture religiose.

L'edificio stesso era uno di quelli standard molto alti, ma il suo vasto pavimento non conteneva delle soglie ed erano state inserite delle pietre sotto ai piedi. La maggioranza del piano era stata trasformata in un tempio buddista di legno. Tuttavia, l'intero edificio non era una struttura esclusivamente buddista. Un piano diverso conteneva un tempo shintoista con un torii[1] gigante all'entrata.

«E' davvero orribile. Penso di non aver mai visto qualcosa per cui qualcuno si è impegnato infinitamente che pecca così tanto.» disse Silvia in modo perplesso mentre ritirava una lunga pila di bucato usando solo gli schiocchi del polso.

«E' una struttura sgradevole.» disse Brunhild Eiktobel emettendo un breve sospiro.

Lei indossava un vestito corto con dei pantaloni al di sotto di esso e delle protezioni moderne che le coprivano le braccia, le gambe ed il petto. La sua figura sembrava quella di un'armatura e l'aggiunta di piume decorative sulla testa faceva sì che rievocasse le guerriere delle legende norrene.

Anche lei era un Santo.

Loro due da sole avrebbero potuto, basandosi solo sulla loro forza grezza, distruggere una base magica che era stata creata facendo diventare una città intera una fortezza religiosa.

«Anche se questo posto è stato costruito in modo elaborato fino al micron, di fatto non possiede nemmeno un simbolo magico. Non è niente più che un modello basato su cicli e schemi necessari per far entrare le persone in modo efficiente e prendere i loro soldi.»

«Già, ma non pensi che sia stato pianificato in modo sinistro?»

Silvia alzò le spalle.

L'attività sembrava inadatta a quell'oscurità che era priva di illuminazione.

«E' stata disegnata una linea netta al fine di evitare che i territori della scienza e della magia si incontrassero. Pensa a ciò come correre scalzi in un campo di mine. ...Non sembrerebbe più strano farcela senza calpestarne nessuna?»

«Nessun indizio su Marian Slingeneyer?»

«Penso che tutte noi conosciamo la risposta a quella domanda dal momento in cui non abbiamo trovato trappole per la via che abbiamo intrapreso.»

Silvia e Brunhild Eiktobel guardarono entambe nella stessa direzione.

Lì si trovava una piccola ragazza bionda.

«...»

Era Leivinia Birdway.

Era colei che aveva ottenuto le informazioni dal quaderno che aveva soffiato a Kamijou Touma.

Era il boss della Luce del Colore dell'Alba, un'associazione magica che affermava di essere la più avanzata tra le cabale persino nella grande nazione della magia quale l'Inghilterra. Le teorie stabilite sulla differenza tra il potere di un Santo ed una persona normale non venivano messe in pratica su di lei. Anche se non poteva tener loro testa in una gara di forza, possedeva la conoscenza e la capacità di costruire un percorso alternativo per la loro sconfitta.

Silvia parlò a quel mostro con noncuranza.

«Pensi ci abbiano ingannate?»

«...Forse. L'unico distretto religioso della città sembrava promettente, ma degli assaggi di cibo di cera non sono abbastanza per riempire lo stomaco. Però quel ragazzo è sicuramente cresciuto se è riuscito a complottare qualcosa del genere mentre stava accadendo tutto il resto.»

«Suvvia, non essere tanto turbata. Dopo averlo giocato così tanto per i tuoi stessi scopi è davvero giusto arrabbiarsi quando ti restituisce il favore solo una volta? Ma capisco il motivo per il quale lo sei. Questo attacco a sorpresa ti è costato il tempismo perfetto per scusarti.»

«Spero ti sia preparata a ricevere uno schiaffo abbastanza potente da far affondare una nave da guerra.»

Ad ogni modo, l'informazione del quaderno di Kamijou Touma era stata un fallimento.

Non avevano trovato alcuna traccia di Marian Slingeneyer o di nessun altro di GREMLIN.

«Cosa dovremmo fare adesso?» chiese in modo tranquillo Brunhild Eiktobel.

«Dobbiamo chiederci se Kamijou Touma abbia un collegamento con Marian Slingeneyer. ...Ma doveva avere una ragione per farci pensare che ci fosse. Quel ragazzo ha mentito al fine di allontanarci da qualcosa. Cosa pensate possa essere?»

«...Quindi cominciamo con quel ragionamento, hm?»

«Deve essere qualcosa a cui saremmo andate incontro in modo naturale se non ci avesse allontanate. Se continuiamo a proseguire da dove abbiamo lasciato, potremmo trovare qualcosa di interessante.»

Parte 5[edit]

Erano le 8 AM.

Era l'orario esatto in cui cominciava il tempo libero dell'Ichihanaransai. Era l'orario usato più spesso per aprire i campus e le registrazioni alle prove, e si diceva che fossero direttamente collegati al numero degli studenti che sperava di entrare in ogni scuola. Era un momento importante nel quale le persone cominciavano a dare un'occhiata alla scuola alla quale erano interessati.

«Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!»

Misaka Mikoto corse più velocemente che poteva.

Era caduta vittima di uno scherzo del destino. Dopo aver usato diversi metodi per perdere di vista Shirai Kuroko che poteva teletrasportarsi, aveva pensato che fosse perfettamente sicuro dirigersi alla scuola di quell'idiota. C'era stata un'ambientazione perfetta per impedire a chiunque di prenderla in giro e per evitare di creare scintille inutili, ma il suo piano si era sbriciolato a causa di una sola coincidenza.

E cos'è che le era successo?

Quando si era avvicinata all'entrata principale di una certa scuola superiore per la registrazione alle prove, si era imbattuta inaspettatamente in una signorina conosciuta come la n. 5 della Città Accademia☆

«Perché? Perché dovevo imbattermi in quell'orribile n. 5 tra tutti???!!!»

La n. 5. La ragazza che aveva l'abilità Mental Out, il potere psichico di più alto grado. Era una studentessa della scuola media Tokiwadai proprio come Mikoto. La n. 5, che a scuola aveva creato la più grande élite, e la n. 3 che non aveva interesse in cose del genere, venivano spesso messe a paragone e a confronto.

(Sono sempre attacchi mentali contro attacchi fisici, élite contro solitudine, capelli lunghi contro capelli corti o seno grosso e seno piccolo!! Tutti dicono sempre quello che vogliono e odio quel modo di pensare! E non si tratta solo del fatto che sia in disaccordo con l'ultima opzione!!)

Naturalmente loro due non andavano d'accordo.

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Naturalmente loro due erano spesso in disaccordo.

Era qualcuno con cui Mikoto avrebbe spesso dato di testa con un solo scambio di sguardi, così avrebbe potuto supporre cosa avrebbe fatto quella sleale n. 5 se avesse scoperto che si era diretta nervosamente ad una registrazione per le prove di quella scuola superiore.

«Waahhh!! Sta controllando tutte le persone qui intorno affinché mi seguano!!»

Con dei movimenti che davano loro vagamente l'impressione di essere insetti, uomini e donne sia piccoli che grandi inseguirono la ragazza.

Un uomo di mezza età con il riporto che poteva essere un impiegato o un insegnante di scuola superiore, cominciò a parlare in maniera autoritaria come se ad essere riprodotta fosse una voce digitale registrata.

«Heh heh heh heh heh heh. Misaka-san, sei sicuramente diventata molto più come una donna da quando ti ho vista l'ultima volta. Hai forse mangiato qualcosa di cattivo? Dopotutto, Misaka-san, non ho mai pensato di poter vedere quell'espressione sul tuo viso. Hee hee.»

«Ti faccio a pezzi, dannato vecchio!!» urlò nonostante sapesse che si trattava solo di una vittima.

Voleva catturarla e prenderla in giro fino a sottometterla, ma non le piaceva agire in prima persona.

Il ragionamento puzzava davvero della n. 5.

Ma...

Mikoto non aveva tempo di sopportare i suoi scherzi e si sarebbe rifiutata anche se l'avesse avuto. Mentre si avvicinava ad un cavalcavia, saltò senza esitazione oltre la ringhiera. Dopo averlo fatto, manipolò il magnetismo per sostenere il suo corpo come se avesse una corda invisibile e si mosse energicamente al di sotto del cavalcavia.

Era simile allo sparo di una granata.

Poteva essere vista come qualcosa di simile all'azione di saltare da un'altalena moltiplicato per un centinaio di volte o più.

Quando il corpo di Mikoto venne "sparato" oltre il cavalcavia, scivolò per circa 200 metri senza atterrare. A quel punto, manipolò il magnetismo ancora una volta per diminuire la velocità prima di farlo. Infine, i piedi colpirono il coperchio di un cassonetto di metallo.

Risuonò un forte fragore.

«Non va bene, non va bene... Devo andarmene di qui.» borbottò Mikoto mentre saltò giù dal cassonetto.

Ma poi fece un'espressione accigliata.

(...Eh? Per prima cosa, perché la n. 5 era qui???)

Non aveva una risposta a quella domanda.

Se avesse aspettato troppo, avrebbe perso la distanza che aveva guadagnato con le sue acrobazie. Doveva andarsene mentre i suoi inseguitori l'avevano persa di vista.


E dopo che Misaka Mikoto se ne andò, si sentì un cigolio provenire da una porta poco adeguata.

Proveniva dal coperchio del cassonetto sul quale era finita.

«...Cos'è stato?»

Dopo aver aperto il pesante coperchio, Kamijou Touma si guardò intorno in modo confuso. Quando aveva lasciato l'ospedale indossava una vestaglia, ma adesso aveva dei normali maglietta e pantaloni.

I costumi usati per i café o le case stregate non erano necessariamente fatti in modo grezzo. A volte le magliette ed i pantaloni dei negozi economici venivano portati in grande quantità e poi alterati per creare i costumi.

Ma non tutti i tentativi andavano a buon fine. E così i cassonetti vicino alle scuole erano spesso traboccanti di vestiti economici che erano stati alterati senza successo.

Voleva seguire Fräulein Kreutune, ma non poteva lasciare che ogni membro dell'Anti-Skill o di Judgment si accorgesse di lui.

E così, dopo essersi cambiato dalla vestaglia d'ospedale al minimo necessario di maglietta e pantaloni, Kamijou cercò Fräulein Kreutune o Thor mentre faceva una deviazione per ogni cassonetto che individuava. Voleva rendere la sua tenuta priva di "fallimenti", tale da sembrare il più normale possibile così da sembrare meno sospetto.

Era nel bel mezzo del farlo quando l'acquazzone meteora Biribiri era piovuta da sopra.

Aveva appena aperto il coperchio del cassonetto ed aveva sbirciato all'interno e, se non si fosse immediatamente tuffato dentro, avrebbe potuto essere condannato alla pena della ghigliottina☆ che avrebbe separato la parte superiore del suo corpo da quella inferiore.

«Adesso che ci penso, mi chiedo cosa sia accaduto a Fräulein Kreutune. Probabilmente anche lei darà molto nell'occhio.»

Kamijou afferrò arbitrariamente una giacca sportiva ed uscì fuori dal cassonetto. Si guardò intorno e, mentre la indossava, si diresse verso una strada più grande.

(Ah... Dannazione. Il sangue non la smette di gocciolare e macchiare, eh?)

Per puro caso, si diresse nella direzione opposta a quella di Mikoto.

Parte 6[edit]

Last Order si stava rifiutando di mangiare la colazione.

«Signor guardiano.»

«...Non scaricarmi tutto addosso.»

Yoshikawa Kikyou ed Accelerator stavano parlando nella sala da pranzo dell'appartamento. Sebbene la data fosse cambiata, la proprietaria dell'appartamento, Yomikawa Aiho, non era ancora tornata. Doveva essere stata costretta a passare tutta la notte a pattugliare per l'Ichihanaransai.

Last Order stava spingendo un piatto con un uovo fritto verso Accelerator ed un piatto con un toast verso Yoshikawa.

«Oggi c'è l'Ichihanaransai!! annuncia Misaka mentre Misaka si poggia le mani sui fianchi!!»

«Dacci un taglio e mangia quella dannata colazione.»

«Gyahh! E' stata versata una montagna d'insalata di patate nel piatto di Misaka, dice Misa-...!!»

«Cosa c'entra con la colazione il fatto che oggi ci sia l'Ichihanaransai? Adesso muoviti e finisci la zuppa di mais.»

Già di primo mattino continuavano a susseguirsi delle urla da soprano all'interno della casa.

Last Order aveva gli occhi leggermente pieni di lacrime mentre guardava la pila di cibo disposta davanti a sé.

«L'Ichihanaransai è quando si tengono i festival culturali in tutte le scuole, vero? dice Misaka mentre Misaka chiede conferma. Quindi Misaka vuole andare in giro per tutti gli stand di cibo che ci sono nelle scuole e tentare la prova d'iscrizione, dice Misaka mentre Misaka annuncia i suoi progetti per il giorno! E così Misaka ha bisogno di avere lo stomaco vuoto, dice Misaka mentre Mi-...»

«L'Ichihanaransai, hm? Oh, Last Order. Pensavo di averti detto di non metter via i peperoni ripieni. Come punizione, ti do questo peperone infernale.»

«Noo!! Perché stai attaccando Misaka con delle tattiche contrarie alla fame anche dopo averti spiegato il suo ragionamento?! dice Misaka mentre Misaka si lamenta di un problema estremamente sfarzoso!!»

Accelerator fece un piccolo sospiro mentre osservava Last Order che urlava.

Pensò per un po' e poi parlo a Yoshikawa.

«Hey, Yoshikawa.»

«Ammucchiamone un intero gruppo e-... Hm? Che c'è?»

«Adesso che ci penso, cosa stai progettando di fare riguardo ad una scuola per questa mocciosa?»

«E' una bella domanda.» disse Yoshikawa facendo un sospiro casuale. «Sei una collezione d'informazioni riservate di rango elevato tanto quanto lei, ma hai ancora un'identità pubblica. Dopotutto, sei registrato come il Numero Uno della Città Accademia. D'altra parte, Last Order è il tipo che non ha nemmeno un ID ed ufficialmente non esiste. La produzione di cloni umani è vietata dalle leggi internazionali. ...La sua stessa esistenza sarebbe uno scandalo per la Città Accademia, quindi sarebbe difficile farla entrare in una scuola attraverso un normale iter.»

«...»

«Ma mentre Last Order è una persona individuale, come totalità è anche parte dell'ego del Misaka Network. Tutte le conoscenze, abilità, emozioni guadagnate dal vivere in un gruppo e gli stimoli emotivi che le persone imparano normalmente durante la vita scolastica possono essere guadagnati dallo scambio di informazioni del network, quindi la situazione può non essere seria come potrebbe sembrare al primo sguardo.»

(Sei proprio una ricercatrice quando si tratta di quello, eh?)

Nonostante stesse pensando una cosa del genere, Accelerator si trattenne dal dirlo.

Il ragazzo sapeva bene quale fine sarebbe stato raggiunto nella ricerca di efficienza e logica. Era stato parte di quei "programmi dotati" nei quali si sedeva nell'unico banco senza una grande aula. In quel mondo, le voci degli altri bambini della sua età provenienti dai corridoi venivano trattate come niente meno che dei suoni di sottofondo. Per dirlo in modo gentile, non lo vedeva come un mondo felice.

Yoshikawa sembrava voler abbandonare la via della ricercatrice e dirigersi verso quella dell'educatrice, ma una volta aveva anche detto che non aveva quelle qualifiche. Ed in un certo senso aveva ragione. Non riusciva a vedere il significato oltre delle cose presumibilmente senza scopo e superflue, quindi anche se avesse potuto insegnare ai suoi studenti come prendere dei voti perfetti nei suoi compiti, era possibile che non avrebbe potuto fare altro a parte quello.

«Che c'è?»

«Niente.» rispose Accelerator. «Non ho niente da dirti. Spero solo che tu sia preparata a dominare quella parte di te.»

«?»

Yoshikawa sembrava confusa, ma il ragazzo non era il tipo che dava più aiuto di quello.

Al contrario, parlò a Last Order.

«Muoviti e mangia. Usciremo una volta che l'avrai fatto.»

«Gnyaahhh! La strategia dello stomaco vuoto di Misaka ha già fallito.. hm? Uscire? chiede Misaka mentre Misaka inclina la testa in modo confuso.»

«Non è niente di che. Devo prendere degli stivali invernali. Se dovessero esserci delle scuole sulla strada per andare al negozio, suppongo che potremmo fermarci.»

Last Order e Yoshikawa si zittirono entrambe.

Il silenzio durò circa un secondo e mezzo.

Fu ovviamente Last Order che fece la prima mossa. Distese il suo piccolo corpo quanto poteva per alzarsi energicamente.

«Misaka fa una corsa verso la porta mentre ti ricorda che chi dorme non piglia pesci! dice Misa-...!!»

«Accelerator, per favore prendi subito quella bambina!!»

Yoshikawa ed Accelerator trattennero frettolosamente Last Order prima che potesse allontanarsi ancora verso la via della bambina dispersa.

Parte 7[edit]

Con il braccio finalmente guarito, la ragazza conosciuta come Misaka WORST era riuscita a dire addio a quell'ingessatura seccante.

Il senso di liberazione che le dava era parte della ragione per la quale si era irrefrenabilmente immersa nella vita notturna. Quella ragazza con i capelli corti castani che indossava un ao dai[2] bianco puro, aveva tirato fuori le parti negative assorbite dal network delle informazioni conosciuto come Misaka Network, creato dalla connessione dei cervelli di quasi 10.000 cloni. Naturalmente significava che la sua parte negativa risultava più forte.

E così...

«Kuro-nyaaaannn. Se non hai niente da fare, puoi giocare con Misaka.»

«Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!???» urlò Kuroyoru Umidori, una ragazza di circa dodici anni con lo sguardo cattivo.

Mentre camminava su un ponte pedonale pieno zeppo di persone, le si avvolse attorno alle spalle un braccio, come se fosse la vittima di un delinquente.

Kuroyoru era una Level 4 che poteva manipolare il nitrogeno ed una parte del suo corpo era stata resa meccanica per renderla un cyborg, ma essa era controproducente dato che Misaka WORST poteva manipolare l'elettricità. Era orrendamente incompatibile con l'altra ragazza.

E soprattutto, un metodo ridicolo con il quale si attaccava una gomma da masticare nella porta di connessione la rendeva momentaneamente impossibilitata ad usare il suo Bomber Lance.

In altre parole, era un bersaglio semplice.

«Che stai mangiando? E' un taiyaki[3] con del formaggio dentro? Misaka ha scelto lo zucchero filato, ma è stato un errore. La sua mano adesso è tutta appiccicosa. Quelli creati dai bambini sono fatti in modo approssimativo.»

«...Perché mi stai parlando come se fossimo amiche? Quale possibile argomento di conversazione potremmo avere in comune, idiota?»

«Eh? Ma Kuro-nyan, sia tu che Misaka non avete amici, giusto? Quindi andiamo d'accordo insieme.»

«Dunque siamo un gruppo di ragazze patetiche?! Non essere ridicola! Non osare inserire fottutamente la figura centrale delle Matricole nella tua stessa categoria!!»

«Invece di essere così fredda, che ne dici di provare una comunicazione ulteriore per approfondire la nostra amicizia? Per esempio, Misaka pensa che ti accarezzerà la testa con la mano appiccicosa dello zucchero filato.»

«Mostro! Non vedo altro che cattiveria in te!»

Le sue gite notturne avevano avuto come degli effetti negativi perché Misaka WORST sbadigliava senza coprire la bocca con il braccio ancora attorno alle spalle di Kuroyoru.

«Mentre Misaka si diverte in giro per la città durante la notte, ha fatto delle conoscenze noiose per sbrigare commissioni ed essere portata in giro, ma non è sicura che possano davvero qualificarsi come amici. Quindi guadagniamo delle esperienze di vita insieme.»

«Sei un clone militare la quale mera esistenza viola le leggi internazionali. Dovresti davvero stare in pubblico in questo modo?»

«Come fa Misaka a saperlo? Potrebbe causare dei problemi a qualcuno, ma quella persona non sarebbe lei.»

Fu allora quando un'altra ragazza camminò sul ponte pedonale.

La ragazza aveva i capelli corti ed indossava l'uniforme della prestigiosa scuola di sviluppo dei poteri conosciuta come scuola media Tokiwadai.

Tuttavia, non era l'Originale identificata come Misaka Mikoto.

Era il clone militare etichettato come Imouto #10032 ma più comunemente conosciuta come Misaka Imouto.

Per qualche ragione aveva rimosso uno dei suoi mocassini e lo stava tenendo in mano.

«Ecco, hai un'amica.» sputò fuori Kuroyoru.

«Misaka odia, odia le persone pulite ed ordinate come lei. Misaka vuole parlare solo a persone con uno sguardo cattivo.»

«...Tutto ciò che dici mi intima che non hai intenzione di essere mia amica.»

Misaka WORST ignorò lo sguardo sdegnoso di Kuroyoru e salutò con la mano Misaka Imouto con il legnetto dello zucchero filato.

«Hey, cosa stai facendo? E' bello vedere che sei stravagante come sempre.»

«Misaka si è tolta le scarpe per far riposare i piedi mentre faceva una pausa su una panchina e questo gatto nero è entrato dentro una di esse, riferisce Misaka.»

Uno sguardo ravvicinato ai mocassini di Misaka Imouto mostrava che un gattino nero ne aveva senza dubbio occupata una, come se fosse un paguro. Il gatto non uscì fuori nemmeno quando voltò la scarpa sottosopra e la scosse leggermente. Doveva aver allungato le zampe ed aver affondato i suoi artigli.

Il gatto nero solitamente sembrava molto nervoso, ma per qualche ragione, quel giorno era audace. Sembrava dire: «Adesso questa è la mia casa! Non mi lascerò sfrattare!»

«Non puoi estrarlo con una pinza d'acciaio?» disse Misaka WORST con lo sguardo perplesso.

«Vai al diavolo, eremita, sputa fuori Misaka in risposta a questo mostro malvagio.»

Sebbene le loro esistenze fossero entrambe controllate dal singolo e grande volere del Misaka Network, quell'opinione una volta era tecnicamente esistita anche all'interno di Misaka Imouto.

«Tre non è ancora abbastanza. Non c'è nessun altro con niente da fare?» disse Misaka WORST ignorando quella risposta.

Diede un'occhiata intorno ed individuò un'espressione incredibilmente disgustata.

Essa apparteneva ad una ragazza identificata come Kinuhata Saiai.

L'espressione era diretta più a Kuroyoru Umidori che a Misaka WORST o a Misaka Imouto.

«Oh? Ohh? Chi potrebbe essere? Sicuramente ha lo stesso sguardo malvagio per lei. Nyahah.»

Coloro che lavoravano nei sotterranei della città imparavano da soli a come tener traccia di ciò che aveva intorno.

Dato che qualcuno che si guardava sempre intorno sarebbe sembrato sospetto, un esperto avrebbe evitato di farlo perché gli avrebbero fatto delle domande o aver cercato i possedimenti di qualcuno sarebbe stato un problema per loro. Ed il campo visivo di un umano era più ampio del pensiero di una persona comune. Imparando ad usare del tutto un campo visivo di quasi 160 gradi ed sfruttando, inoltre, cose come il corpo di un cellulare, i vetri delle finestre, le bottiglie usate e gli specchietti retrovisori delle macchine parcheggiate, si potevano guadagnare le informazioni nella completezza dei dintorni con un minimo di movimento.

Ma chiunque capisse quel galateo poteva individuare chi lo stava usando.

Fondamentalmente, si doveva tener d'occhio chiunque avesse un leggero punto focale agli occhi o chi reagiva troppo poco ad una macchina che suonava il clacson o accelerava in un vicolo cieco.

Misaka WORST si era riferita a quel tipo di caratteristiche quando aveva parlato di "sguardo cattivo" negli occhi.

Per inciso, le normali Imouto tendevano ad essere negligenti in quel campo dato che se fosse accaduto qualcosa avrebbero sempre potuto raccogliere informazioni tramite il Misaka Network.

Dallo sguardo di Kinuhata Saiai, si poteva pensare che stesse guardando del vomito sulla piattaforma di una metropolitana.

«Quindi i cattivi stanno super creando la loro propria fazione?»

«A Misaka piace la piega che sta prendendo tutto ciò. Con delle persone oscure come voi può divertirsi all'Ichihanaransai onestamente senza trattenersi, nyan.»

Parte 8[edit]

Fremea Seivelun si svegliò mentre Hamazura la teneva sulla schiena.

«Mnyah... Ah?! Hamazura, dove sei stato per tutto questo tempo!! Essenzialmente non possiamo lasciare che tu ti perda in quel modo, nyah nyah!!»

«O-! Non mi tirare i capelli! Inoltre, una bambina di otto anni che scompare per tutta la notte e va a dormire sulla panchina di una piazza non ha il diritto di farmi una ramanzina!!»

Fremea aveva dormito nella piazza di fronte alla stazione del Settimo Distretto, mentre la sua stanza era nel dormitorio studentesco del Tredicesimo Distretto. Solitamente avrebbero usato il treno per spostarsi da un luogo all'altro, ma Hamazura e gli altri si trovavano ancora nel Settimo Distretto.

Takitsubo Rikou, la ragazza che camminava al suo fianco e che indossava una tuta rosa, lasciò vagare lo sguardo senza una meta finché non si posò su un dirigibile con uno schermo gigante.

«...Hamazura, dice che i treni non si sono ancora attivati.»

«Quindi si è disperso davvero qualche animale?»

Sembrava che una scuola avesse radunato diversi animali rari al fine di creare uno zoo per l'Ichihanaransai. Tuttavia, quella mattina un animale gigante si era allontanato dalla sua gabbia che c'era sulla piattaforma della stazione ed aveva causato del panico quando era sceso sui binari.

«Ho fatto in modo da seguire i binari mentre camminiamo, ma di questo passo raggiungeremo il Tredicesimo Distretto prima che i treni torneranno a funzionare.»

«Non ho visto nemmeno degli autobus.»

«Penso abbiano ridotto intenzionalmente il numero delle corse. In quel modo le persone possono fermarsi più facilmente alle scuole che si presentano lungo la via.»

Ma poi Fremea fece uno strano verso.

«Nyahh. Sono essenzialmente affamata.»

«Sono certo che la direttrice del tuo dormitorio sarà arrabbiata, quindi non dovresti interessarti di più ad inventare una scusa? Che poi, probabilmente saranno arrabbiati anche con noi. Probabilmente saranno super arrabbiati con noi.»

«Io! Voglio!! La colazione!!!»

«S-Stupida!! Non strapparmi i capelli come se lo stessi facendo con le erbacce! Un ragazzo della mia età non dovrebbe preoccuparsi del suo cuoio capelluto!!»

Hamazura sperava di poterla sfamare nello stand di qualche scuola dell'Ichihanaransai, ma sembrava che non fossero ancora del tutto aperte.

Sentì come se stesse per perdere le speranze, ma finirono con l'andare ad un ristorante di gyudon[4] che serviva la colazione.

«Voglio del salmone arrosto! Voglio un pasto con il salmone arrosto!! Di contorno patate alla griglia, natto, insalata di alghe, un ravanello grattugiato gigantesco e una piccola ciotola di verdure in sottaceto, mango e budino... Fatele tutte belle grondanti, nyah nyah!»

«Fremea, dovresti scegliere solo un condimento.»

Takitsubo ordinò velocemente un gyudon nello stile del sukiyaki[5].

Quando Fremea vide la piccola porzione che le aveva servito il commesso, spalancò gli occhi.

«E' minuscola! Che donna pietosa! Nyahh!!»

«Mh.»

«Essenzialmente, l'idea che le ragazze non mangino molto è solo un'illusione! E' ovvio che tu stia sopportanto lo stomaco vuoto per salvaguardare la tua immagine! Nyah nyah!!»

«...Hamazura, devo fare un iron claw su quella mocciosa, quindi fatti più in là.»

Mentre Hamazura cercò di frenare la ragazza che indossava la tuta in un ristorante pieno, Fremea rise in modo arrogante e fece una comunicazione a voce alta.

«Voglio del riso, zuppa di miso ed insalata. Ne faccia tre enormi! Nya! Tre!!»

E sette minuti più tardi, una Fremea dal viso pallido spinse le tre scodelle dalla grandezza di un'anguria tagliata in due verso Hamazura. Mentre si teneva la bocca come se stesse per esplodere, riuscì a far uscire una vocina.

«...N-Nyah. Il resto sta essenzialmente a te.»

«A me sembra che tu non abbia fatto niente più che dare un assaggio delle scodelle.»

Alla fine Hamazura non ebbe altra scelta che lottare con le ridicole porzioni che aveva ordinato la bambina.

Ma una volta che finirono di mangiare e si stavano preparando per andare via dal ristorante di gyudon, Fremea disse tutto ad un tratto: «Nyah!! Essenzialmente sono di nuovo affamata. Sto morendo di fame!»

«...Hamazura, sto per ficcare un peperoncino rosso sottaceto in bocca a quella mocciosa, quindi fatti più in là.»

Il ragazzo cercò nuovamente di trattenere la ragazza che indossava la tuta. Tutti e tre riuscirono in qualche modo ad andare via dal ristorante.

Sembrava che finalmente fosse arrivato il momento di far entrare gli ospiti all'interno delle scuole, così il flusso delle persone era chiaramente cambiato da prima. Sembrava che avessero scelto il peggiore momento possibile per la colazione.

Ma a Fremea non importava minimamente dei cambiamenti avvenuti intorno a lei.

«Adesso sono stanca... Hamazura, devi essenzialmente portarmi.»

«Questa mocciosa!!»

«Takitsubo-san! Fremea è in un'età volubile!! Di fatto, perché ti sei arrabbiata anche questa volta?»

Proprio mentre apparve un'espressione confusa sulla faccia di Hamazura, la sua testa venne strattonata all'indietro da Takitsubo, come se fosse un gatto. Quando venne messo al tappeto, Fremea salì con noncuranza sulla sua schiena.

«Nya. Questo è il posto dove posso rilassarmi di più...»

«Quello è il mio posto!!»

«A-Aspetta, Takitsubo!! Per favore dimmi perché stai trascinando con una mano quel cartello della fermata dell'autobus!!»

Tutto ad un tratto, la piccola testa di Fremea saltò fuori da dove si trovava sulla schiena di Hamazura.

Il suo sguardo catturò con cura qualcosa che non poteva permettersi di lasciarsi sfuggire.

«Nyah...»

Vide un Level 5 dagli occhi rossi ed i capelli bianchi, un mostro che usava una stampella ed era conosciuto come il n. 1 della Città Accademia.

Vide una geniale scienziata che aveva aiutato a sviluppare dei cloni militari che violavano la legge internazionale.

Ma la bambina si concentrò sulla ragazzina che sembrava avere dieci anni che stava camminando tra i due.

La vide. Si videro entrambe.

Si riconobbero e si puntarono l'un l'altra, urlando.

«E' quella bambina!!»

«Che cos'hai detto, piccoletta?! dice Misaka mentre Misaka fa fuoriuscire un urlo!!»

Parte 9[edit]

Kamijou Touma era appoggiato su un albero situato sul ciglio della strada, e mentre usava il cellulare sospirò.

«...Non va bene.»

Aveva controllato i forum regionali nella speranza di trovare un certo tipo di informazione sull'avvistamento di Fräulein Kreutune dato che aveva un aspetto strano, ma non aveva trovato niente.

Sebbene il festival fosse appena cominciato, l'Ichihanaransai era un evento enorme. Anche in quel momento, su internet erano state caricate una marea di foto e commenti in rapida successione. La quantità di informazioni era probabilmente più grande di quella nella media delle telecamere di sicurezza e venivano aggiunte in tempo reale, ma non c'era alcuna traccia di Fräulein Kreutune.

(L'intera città è tinta dei colori del festival culturale. Costumi e cosplay sono abbastanza comuni. Qualcuno come Fräulein Kreutune potrebbe essere stata sommersa da tutto ciò?)

Kamijou tornò alla pagina principale del motore di ricerca e si preparò a chiudere il browser.

Ma gli si ghiacciò il pollice prima che potesse farlo.

La pagina principale era collegata ad un nuovo sito, quindi aveva in lista pochi titoli. Avevano ovviamente a che fare con l'Ichihanaransai, quindi qualsiasi incidente normale era del tutto sparito.

«...»

Ma venne infastidito da qualcosa.

Kamijou cliccò il link contrassegnato "vedi più notizie" sotto i titoli. Oltre a quelli precedenti, adesso gli venivano mostrati degli estratti più importanti tra le notizie più recenti.

Scorse giù fino in fondo e cominciò a vedere di sfuggita le notizie normali che non avevano a che vedere con l'Ichihanaransai come una rapina in un minimarket ed un caso di evasione fiscale.

Ma...

«Non c'è niente in relazione a Fräulein Kreutune?»

La corazza dell'edificio senza finestre era stata distrutta ed almeno quattro elicotteri d'attacco senza pilota erano stati abbattuti. Quell'incidente doveva essere più degno di nota che una semplice rapina.

Per non parlare dei camion che Thor aveva fatto esplodere. Solitamente solo quello avrebbe causato un enorme frastuono riguardo un attacco terroristico al capo della Città Accademia, il presidente del consiglio di amministrazione.

Quindi cosa stava succedendo?

Stavano sopprimendo le informazioni su ciò che era accaduto per prevenire ogni tipo di disagio e confusione che avrebbe potuto tardare il programma dell'Ichihanaransai?

O stavano soffocando in modo specifico le informazioni che riguardavano Fräulein Kreutune online?

«...Aspetta.»

Dato che non aveva trovato niente che potesse riferirsi a lei nei commenti dei servizi di notifica e nei forum, forse non era un caso che nessuno avesse niente da dire. Era possibile che commenti del genere fossero stati bloccati mentre venivano spacciati per errori di upload.

Se quello era il caso...

(Potrei riuscire ad sfruttarlo a mio vantaggio...)

Kamijou cominciò ad usare il cellulare ancora una volta mentre guardava tutti i commenti che erano stati fatti da normali studenti.

Oggi c'era l'Ichihanaransai.

Nel bene o nel male, dei frammenti di notizie e problemi spuntavano con una frequenza incredibile.

In altre parole, in ogni significato diffuso o superficiale, non c'era posto in cui non ci fossero notizie.

Eppure c'era un posto vuoto dal quale non stava arrivando nulla.

O piuttosto, un posto innaturale creato grazie a qualcuno che lo stava scambiando per una zona dove non era accaduto niente.

«...L'ho trovata!!»

Kamijou chiuse il cellulare con uno scatto e si scostò dall'albero sul ciglio della strada.

Scese lungo il sentiero nel quale c'era una massa di persone che andava qua e là per gli eventi creati all'apertura dei campus ed alle prove d'iscrizione.

Ma non era qualcosa di cui gioire.

Se l'avesse potuto fare, l'avrebbe potuto fare anche qualcun altro.

Doveva contattare Fräulein Kreutune prima che GREMLIN o l'esercito di Ollerus la trovassero usando lo stesso metodo.

Parte 10[edit]

«Che ne dite di un sandwich preparato da una maid? Qualcuno vuole un sandwich fatto da una maid... o tecnicamente da un'apprendista maid?»

La voce strascicata di una ragazza seduta in stile seiza[6] sulla cima di un robot delle pulizie dalla forma di un cilindro, risuonava all'interno di una strada piena di gente.

Si trattava di Tsuchimikado Maika.

Aveva dei corti capelli neri ed indossava un'uniforme da maid con la gonna lunga. Aveva una grande scatola piena di sandwich sostenuta da un'ampia cinghia che aveva intorno al collo e sulle spalle, simile a quella delle venditrici di popcorn negli stadi di baseball.

Robot, maid e commessa part-time. Quegli elementi diversi erano mischiati orribilmente.

Kumokawa Maria, una compagna di classe della scuola per maid Ryouran camminava vicino a lei, facendo fuoriuscire una voce scandalizzata.

«Avanti, Tsuchimikado. Il tuo design non ha alcuna unità.»

«Qualcuno con i capelli neri con i boccoli, un'uniforme da maid gialla e nera come un'ape e con la minigonna non ha il diritto di dire nulla.»

«Il fatto che il tuo orgoglio sia stato ferito è una cosa buona. Se no, non ti rafforzerai mai. ...Ma è meglio non proseguire per quel percorso senza aver prestabilito un obiettivo. Se farai così, potresti danneggiarti senza possibilità di ripresa.»

«Adesso che ci penso, non hai una parte da vendere? Dove sono i tuoi sandwich?»

«Per i prodotti, l'etichetta è tutto. Lo yakisoba[7] fatto in modo inesperto nel giorno di un festival sembra essere più buono di quello di un veterano che lavora sulla strada da trent'anni. Puoi dire che è organico al 100%, o di una produzione limitata, o disponibile solo per un certo limite di tempo... ci sono un sacco di metodi. Più adesivi ci aggiungi e meglio sarà per te.»

«Dove vorresti arrivare?»

«Ho attaccato un adesivo in faccia con il messaggio "maid delle scuole medie sta cercando un futuro padrone ☆" e ho causato un bel subbuglio in soli dieci minuti dopo aver cominciato. L'insegnante mi ha colpita in testa per punizione, ma sono comunque riuscita a liberarmi velocemente della mia parte.»

«...Ho la sensazione che tu sia il tipo che farebbe finta di vedere del cibo avvelenato per finire senza lavoro.»

Non avevano idea di quali personaggi fossero, ma passarono delle persone travestite da orso e da rana.

Durante il festival culturale su larga quale l'Ichihanaransai, potevano essere viste per tutta la città delle strane opere d'arte. Dato che potevano essere avvistate ovunque sulle strade, si poteva solo immaginare come fossero nelle scuole effettive.

Dei pesci giocattolo volavano per le strade senza elica grazie ad un pallone che usava un elemento riscaldante e l'aria. Se si apriva il cellulare, chiunque avrebbe trovato dei segnali AR[8] dappertutto.

E tutto ciò era un tentativo per attirare degli ospiti nelle loro scuole.

Mentre l'Ichihanaransai era un enorme festival culturale, era anche un'occasione per aprire i campus e le prove d'iscrizione. Dato che quegli eventi erano direttamente collegati al numero di persone che sperava di entrare in qualche scuola, gli insegnanti spesso permettevano agli studenti di oltepassare i confini.

«Ma pare che le ragazze siano migliori ad attirare gli ospiti più che delle strane tecnologie.»

«Una maid non ha bisogno di una lingua biforcuta come quella.»

All'improvviso, qualcosa passò accanto alle due ragazze.

Dopo un paio di secondi, le apprendiste maid si voltarono velocemente nello stesso momento.

Stavano vedendo di sfuggita dei capelli biondi nella folla.

«...L'hai vista?»

«Sì, il modo in cui muoveva il corpo... Poteva aver cercato di nasconderlo con quel grembiule da lavoro e gli occhialini, ma era una vera professionista...»

«A me dava l'impressione di avere uno stile Inglese. Sarà una di quelle di cui si parla tanto che lavorano direttamente per la famiglia reale?»

«Che ci sta facendo un mostro come quello nella Città Accademia? La regina l'ha invitata qui o qualcosa del genere?»

Inclinarono la testa in modo interrogativo, ma non riuscirono a vedere da nessuna parte la vera maid.


«Cos'è questo paese? Qui la parola "maid" significa qualcosa di diverso?» borbottò tra sé il Santo Silvia con un'espressione accigliata.

«Quelli erano solo costumi per il festival. Non pensarci troppo.» disse Brunhild Eiktobel che aveva sia le caratteristiche di un Santo che di una Valchiria.

Leivinia Birdway, che stava camminando con loro, doveva essere di cattivo umore perché non aveva aperto bocca già da un po'.

Fu in quel momento che una voce amatoriale che diceva di lavorare per un'emittente televisiva privata, apparve nello schermo gigante di un dirigibile in cielo.

«Ehm, ci troviamo al concorso di bellezza tenuto alla scuola superiore Eiri Academy. Per continuare... Oh! Abbiamo qualcosa di veramente unico! Abbiamo una ragazza con un bikini in armatura!!»

«Questo è... ehm... Suppongo venga definito design della mitologia norrena.» disse una voce femminile che apparteneva alla partecipante. «Penso si chiamino Valchirie, ma le ho viste solo nei GDR. Ad essere sincera, non capisco come quest'armatura possa fornire una qualche difesa con lo stomaco esposto in questo modo, ma è comunque sexy. Come potete vedere, sono molto paradisiaca e divina.»

Poteva essere udito un suono infausto simile a quello di una macchina distrutta da pressa gigante.

Era il suono di un cartello stradale distrutto nella mano destra di Brunhild Eiktobel.

«Oh, cos'è? Che diavolo pensano di fare?!»

«E' solo un festival in costume.» rispose Silvia con un ampio sorriso, ma le vene sulla fronte di Brunhild continuavano a saltare fuori.

«La prendo peggio quando si ha quell'immagine forzata di me... Infatti, ce ne sono alcune anche nel mondo della magia! Si auto-proclamano signore della battaglia che danzano per tutto l'anno con un bikini come delle pervertite!!»

«Ma dubito che le Valchirie venissero illustrate come delle bellezze se nessuno avesse mai voluto che fossero sexy. E sposavano i guerrieri nelle leggende. Per non parlare del fatto che servivano alcol ed usavano la loro danza seducente per guarire i cuori dei guerrieri caduti in... Okay, okay. Non aggiungo altro.»

Quando stava per diventare il bersaglio in un gioco di "colpisci la talpa" usando un cartello stradale come martello, Silvia sollevò le mani giocosamente.


Nello stesso momento, Tsuchimikado Motoharu che si trovava alla fine della fila di uno stand di popcorn poco lontano, tolse lentamente le mani dalla tasca.

Era un normale studente della Città Accademia, come una spia sia per la parte magica che per quella scientifica, ma la situazione attuale era senza speranze anche se avesse usato tutte le armi a sua disposizione.

(Forza, forza, forza. Non fatemi sudare in quel modo.)

La sua spillatrice ed i suoi origami magici non erano altro che caramelle in quella situazione.

Sospirò lentamente e guardò quei mostri del mondo magico continuare a camminare lontano dalla sua sorellastra.

(Due Santi ed il boss di una delle migliori associazioni magiche inglesi. Non c'è modo in cui possa sconfiggerle in uno scontro diretto.)

Ma era il tipo di ragazzo che avrebbe fatto il possibile per far scappare la sua sorellina in quella situazione.


Parte 11[edit]

Si sentiva gocciolare qualcosa.

C'era una certa zona stretta che sembrava essere schiacciata tra due edifici, dove un singolo raggio di luce non sarebbe arrivato nemmeno per un solo secondo del giorno. In quel luogo, qualcuno si stava dirigendo nella grande strada principale con una mano tesa contro il muro ed i suoi piedi nudi stavano udibilmente schiacciando qualcosa.

Si riusciva a sentire il fischio di un respiro affaticato.

Apparteneva a Fräulein Kreutune.

Dato che aveva il vestito bianco era ricoperto di fango, doveva essere caduta più e più volte mentre camminava. Aveva i capelli del tutto in disordine. Dei respiri molto, molto piccoli ma caldi fuoriuscivano dalla sua bocca.

Un suono elettronico e artificiale risuonò da dietro di lei.

Era l'effetto sonoro della chiusura di un cellulare. Uno degli studenti che stava passeggiando aveva deciso di scattare una foto per quanto sembrasse strana. Ma poi fece un'espressione accigliata. I dati erano rimasti danneggiati durante l'upload e, a causa di qualche miracolo, anche i dati originali erano andati perduti.

La stessa cosa era già accaduta una dozzina di volte, ma lo studente non aveva modo di saperlo.

Nemmeno Fräulein Kreutune aveva modo di saperlo.

E se l'avesse avuto, non avrebbe avuto importanza.

Aveva lo sguardo fisso su una cosa sola.

Fissava la strada principale che era investita dalla luce solare. Sul marciapiede c'erano diverse persone che parlavano piuttosto che seguire il flusso di persone. Uno era un Level 5 con i capelli bianchi, gli occhi rossi ed una stampella. Una era una donna intelligente che sarebbe stata bene con un camice da laboratorio. Uno era un delinquente con i capelli tinti di castano. Una era una ragazzina con i capelli biondi e gli occhi azzurri avvinghiata alla schiena del delinquente. Una era una ragazza con una tuta rosa.

Ma Fräulein Kreutune non li stava guardando.

Stava osservando la ragazza insieme a loro che aveva dei capelli corti castani e sembrava avere circa dieci anni.

«...Tu.» sussurrò Fräulein Kreutune.

Sentì un vocio.

Era il suono dello studente che le aveva casualmente fatto una foto, al quale era caduto il cellulare dalle dita tremolanti.

Poteva essere biasimato difficilmente.

«Ti ho trovata.»

Dei respiri molto, molto piccoli ma caldi fuoriuscivano dai margini delle sue labbra.

E quelli si scioglievano silenziosamente come formaggio. La bocca si ruppe sempre più insieme al suo viso.

Era come se si stesse preparando ad ingoiare un oggetto di ampio volume.

«Ti ho trovata.»

Parte 12[edit]

«...Ti ho trovato.» borbottò una figura diversa che si trovava sul tetto di un edificio.

Era un ragazzo snello che indossava una giacca di una marca d'alta classe. Si supponeva che fosse un giapponese puro, ma il suo corpo era stranamente bianco. A delle unità singole come i capelli ed i vestiti era rimasto un po' di colore, ma non era niente di più che una gradazione. Non c'era una vera distinzione tra i suoi vestiti e la pelle. Il colorito aveva chiaramente qualcosa che non andava, come se fosse messo tutto in cima ad una singola unità.

Era Kakine Teitoku.

Era il Level 5 n.2 della Città Accademia.

Grazie ad una battaglia intensa che c'era stata in passato e ad un'orribile ricerca svolta successivamente, aveva perso più di metà dei suoi organi interni. Ma aveva capovolto la situazione usando l'abilità del Dark Matter per ricreare tutte le parti del corpo che aveva perso.

«Ti ho trovato, ti ho trovato, ti ho trovato. Quindi quella è Fräulein Kreutune.»

Quando aprì la bocca, si riuscì chiaramente a distinguere un'oscurità profonda che si scontrava con il colorito pallido del resto del corpo.

Si poteva vedere che anche le orbite degli suoi occhi erano state riempite da un colore scuro filtrante. Nonostante ciò venisse aggiunto al numero di colori che costituivano il suo corpo, si venne a creare un bizzarro equilibrio che appesantiva la vuota instabilità del suo aspetto.

Le dita e le unghie avevano lo stesso pallore, quindi le estremità della sua carne erano troppo innaturali per essere quelle di un essere umano. Teneva un cellulare in una mano.

Al contrario di GREMLIN e del gruppo di Ollerus, Kakine stava inseguendo Fräulein Kreutune come membro della parte scientifica piuttosto che di quella magica. Doveva catturare velocemente ciò che era stato sigillato nell'edificio senza finestre e rinchiuderlo di nuovo dov'era venuto. E ci si aspettava che facesse del suo meglio per compiere quel compito.

Tuttavia...

«Ciò non m'importa. Lo farò nel modo in cui preferisco.»

«Sì, sì.» annuì qualcuno dall'altra parte del telefono.

Era una donna che indossava un economico camice da laboratorio. La donna sosteneva di essere una Kihara e rispondeva in una maniera incredibilmente spensierata nonostante fosse ben conscia dei rischi in cui si sarebbero imbattuti. Malgrado tutto ciò che sapeva, non mostrò alcun interesse nel rispondere.

«Fallo in qualsiasi modo ti aggradi. E cerca di trionfare anche nella peggiore delle ipotesi che noi Kihara abbiamo pensato. Questo è ciò in cui noi riponiamo le nostre speranze. ...Sicuramente questa distruzione avrà un meraviglioso significato per la scienza. Ne sono certa.»

«Oh?»

Con quella risposta arbitraria, Kakine Teitoku mollò il cellulare.

Il fragile dispositivo si distrusse facilmente una volta incontrato il pavimento del tetto.

Il suo sguardo non stava seguendo l'obiettivo prioritario quale Fräulein Kreutune.

Stava cercando qualcos'altro lì vicino.

Stava cercando una certa persona che si trovava al centro della folla. Kakine guardava silenziosamente il n.1 della Città Accademia, quel mostro conosciuto come il più forte.

L'esper più forte era colui che una volta aveva sconfitto Kakine Teitoku e gli aveva distrutto più della metà degli organi interni.

«...Cominciamo.»

Schioccò le dita.

Qualcosa si sollevò silenziosamente da dove stava sostando il ragazzo. Ce n'era uno a destra. Uno sulla sinistra. E non finiva lì. Si alzò una figura dopo l'altra. L'intero tetto dell'edificio si riempì in men che non si dica.

No.

Non era tutto lì.

Non era finita con quell'edificio. Ricoprì l'intera zona. I tetti degli edifici adiacenti si riempirono di figure.

Erano tutte bianche.

Avevano l'esatta colorazione di Kakine Teitoku... o in modo più specifico, del Dark Matter che aveva usato per reintegrare la sua carne mancante.

Si scricchiolò il collo.

Mentre il n.2 osservava il mondo pacifico sottostante, mormorò ancora una volta le stesse parole.

«Cominciamo.»

Parte 13[edit]

Si aprirono i cancelli dell'Inferno.

Tra i diversi scopi e obiettivi, colei che premette il grilletto fu Fräulein Kreutune.

Portò le mani sul pavimento insieme ai piedi ed uscì dal vicolo mentre correva come una bestia carnivora. Si spostava tra le fessure delle persone nella folla e a volte si abbassava sulle gambe mentre prendeva la strada più veloce per raggiungere Accelerator, Hamazura e gli altri.

Lui era d'intralcio.

Quella fu l'unica ragione per la quale sbatté contro Hamazura, facendolo piegare in due. Non era stato un pugno o un calcio; si era semplicemente diretta verso di lui. La violenta carica lo colpì al centro del corpo e lo fece volare per diversi metri in aria.

«Nyah...?!»

Fremea si trovava ancora sulla sua schiena, quindi sembrava essere rimasta immobile per un attimo, simile alla cima del gioco daruma otoshi[9].

La testa di Fräulein Kreutune si voltò. La sua bocca spaccata in modo innaturale e gli occhi luminosi si voltarono dritti verso la posizione relativamente bassa della testa di Last Order.

«Eh...?»

La bambina emanò una voce confusa mentre si stringeva alla gamba di Yoshikawa dopo che la donna fece un passo avanti per proteggerla. Riconobbe la faccia nascosta da quei lunghi, lunghi capelli argentati.

Ma...

«Gah?!»

Fräulein Kreutune ignorò Yoshikawa che stava tra di loro e si preparò ad avventarsi su Last Order come un ragno che attacca la sua preda, ma poi...

La suola della scarpa di Accelerator affondò nella sua faccia senza alcuna pietà.

Una delle sue mani si trovava sul collo dove aveva già premuto il pulsante dell'elettrode sotto forma di collare.

Aveva rilasciato il suo potere.

«Vola.» fu la sua parola crudele.

Il Level 5 n. 1 poteva manipolare ogni tipo di vettore e adesso aveva agito per rimandare indietro Fräulein Kreutune con lo stesso slancio con il quale si era tuffata nella loro direzione.

Il corpo umano non era qualcosa di semplice.

Proprio come potevano essere notati molti cambiamenti nel momento in cui si vede una palla di gomma colpire un muro a rallentatore, quando il corpo umano veniva forzato a fare dei movimenti estremi si poneva un peso estremo sulle sue porzioni interne. I carichi sulla schiena potevano essere specialmente dannosi e la domanda riguardo questo colpo era che il danno si sarebbe fermato con una sola ernia al disco o no.

Ma per Accelerator, questo era essere cauti. Si stava trattenendo.

Se avesse manipolato la corrente elettrica nei nervi o lo scorrere del sangue nelle vene, avrebbe potuto fare in modo che un essere umano potesse letteralmente esplodere dall'interno.

Tuttavia...

«!!!!!!»

La schiena di Fräulein Kreutune roteò per tre volte piene.

La parte inferiore del suo corpo era esattamente ferma dov'era ed era solo la parte superiore a girare.

Si sentì un orribile suono arrivare dall'interno del suo corpo, ma non c'era nemmeno una singola goccia di sangue e la sua espressione non mostrò alcun pizzico di dolore.

(...Cosa? Ha costretto il suo corpo a ruotare con lo scopo di eliminare lo slancio contrario?!)

Aveva il corpo ancora attorcigliato come una molla all'interno del suo candido vestito.

E nonostante ciò che era accaduto, Fräulein Kreutune non fece altro che dare un'occhiata ad Accelerator. Il mostro n. 1 non era di alcuna conseguenza per lei.

I suoi occhi erano focalizzati solo in un obiettivo.

Continuava a fissare Last Order.

Le si contorsero le labbra. Fece uscire delle parole insieme al caldo respiro.

«Ti ho trovata.»

E dopo aver forzatamente deviato il contrattacco di Accelerator, Fräulein Kreutune continuò a percorrere la strada più breve per raggiungere Last Order.

Lo sguardo degli occhi di Accelerator cambiò.

Questa volta non avrebbe esitato.

Avrebbe usato tutto ciò che faceva di lui il n.1 della Città Accademia nel tentativo di uccidere completamente questo aggressore nel poco tempo che gli restava.

Ma poi...

«Aspetta!! Non fare del male all'amica di Misaka!! dice Misaka mentre Misaka urla come monito!!»

Il ragazzo sentì la voce della bambina.

Ciò fece inconsciamente affievolire i movimenti del n. 1.

Le sue bianche dita avevano leggermente fallito nel raggiungere Fräulein Kreutune.

E la sua bocca...

Quella bocca che era spalancata in modo strano...

Si aprì.

E nell'istante successivo...

Con il rombo di una grande esplosione, la parte superiore del corpo di Fräulein Kreutune si piegò su un lato assumendo una forma a L.

Con la vita che si trovava al centro, il corpo della donna era piegato energicamente sulla destra. Dato che la parte inferiore era ancora sollevata dal terreno come prima, era davvero una strana cosa da vedere.

Si erano susseguiti rapidamente diversi avvenimenti.

Era come se il tempo si fosse fermato.

Ma alla fine, tutto cominciò a muoversi ancora una volta.

Quando, alla fine, gli studenti esterrefatti della zona realizzarono che l'esplosione era provenuta da una granata sparata in mezzo a loro, si disseminò un improvviso panico esplosivo tra la folla. Le persone fecero fuoriuscire delle urla senza senso ed alcuni di loro fuggirono dove potevano, non facendo attenzione se si trovassero sulla strada o sul marciapiede. I clacson delle macchine squillavano e, in alcuni posti, le persone cadevano come se fossero delle pile di domino.

«...»

Accelerator fece volare un altro calcio verso Fräulein Kreutune che restava ancora piegata. Questa volta non riuscì ad evitare lo slancio. Rimbalzò e rotolò per diverse dozzine di metri mentre era ancora in uno stato confusionale.

E poi il ragazzo guardò nella direzione dalla quale era provenuta la granata.

Aveva supposto che l'avesse sparata qualcosa come un carro armato... ma non era così.

Proveniva da un enorme scarabeo rinoceronte bianco lungo 15 metri.

La sua forma era costituita unicamente dalle curve, sia gentili che appuntite, trovate nella biologia. La sua superficie era ricoperta della stessa lucentezza di una macchina nuova.

Tuttavia, i suoi occhi emanarono un'inquietante luce verde e la punta del suo spesso corno si mosse. Esso era cavo, come se il nucleo fosse stato rimosso, quindi probabilmente si trattava della canna. Nonostante avesse sparato una granata non si vedeva niente che somigliasse a del fumo provenire dalla canna, quindi poteva aver usato dei metodi speciali per sparare.

Era un'inquietante sfumatura di bianco.

Era una familiare sfumatura di bianco.

La corazza dello scarabeo rinoceronte si aprì. Delle enormi e sottili ali giganti che erano state riposte fino a quel momento si aprirono e cominciarono a vibrare ad alta velocità. Quelle vibrazioni produssero qualcosa che sembrava una voce.

«Ti ricordi di me?»

Quando Accelerator vide quel materiale bizzarro, notò il modo in cui la luce ed il suono attorno ad esso si fossero piegati insieme a degli strani vettori, e soprattutto, aveva sentito la voce prodotta dalla vibrazione delle ali, quindi parlò come se stesse sputando fuori il rospo.

«E' una voce che non mi disturbo nemmeno di ricordare.»

«Beh, non importa.»

«Prima pensavo che fossi un bastardo delle favole, ma ciò è davvero ridicolo.»

«Ne sono conscio.»

Delle altre urla risuonarono nell'aria.

Accelerator poteva vedere gli studenti che avevano cercato di fuggire prendendo altre vie, ritornare nella strada principale come se fossero stati spinti da parte. Erano seguiti da molti altri scarabei. Erano apparsi ovunque. Il puro gigante scarabeo rinoceronte usava le sue sei zampe per spostarsi sulla strada principale.

«Non mi scomoderò a chiedere se puoi combattere proteggendo i tuoi alleati. ...Non m'importa di altri che di te. Non m'importa se qualcun altro verrà coinvolto e ridotto a pezzi.»

«...Che noioso bastardo.» sputò fuori Accelerator.

Se gli scarabei avessero aperto il fuoco con le granate, in una sola volta e da direzioni diverse, avrebbe fatto del suo meglio per proteggere almeno Last Order e Yoshikawa Kikyou. Avrebbe potuto proteggere gli altri andando via da quel posto. Avrebbe anche potuto proteggerli dai colpi vaganti controllando l'intero "posto" come un tavolo da biliardo, ma per prima cosa era ancora meglio cercare di frenarli dall'essere coinvolti.

E ciò significava che sarebbe stato meglio smarrire completamente l'altro ragazzo, lasciare Last Order e Yoshikawa in un posto al sicuro e poi tornare da solo per confrontarsi con Kakine Teitoku.

Con quel piano in mente, Accelerator guardò in alto verso il tetto dell'edificio, vedendolo come un muro da superare.

Tuttavia...

«...»

«Pensavi davvero che fosse tutto?»

Accelerator poteva vedere delle figure umane sul bordo del tetto dell'edificio. Ce n'erano abbastanza da coprirlo completamente. Delle figure del tutto identiche coprivano quasi tutti i tetti degli edifici lungo la strada.

«Quindi hai deciso di schiacciarmi in quantità dato che sai di non potermi sconfiggere con uno scontro diretto? Con gli esper la qualità importa più della quantità. Come parte dei Level 5, pensavo che lo sapessi.»

«Pensavi davvero che fosse tutto?»

Le bianche ali dello scarabeo rinoceronte sussurrarono le stesse parole ancora una volta.

«Pensavi che avrei schierato meramente un mucchio di pupazzetti di Dark Matter? Pensavi che fossero tutte le minacce che potessi raccogliere? Suvvia. La minaccia che si avvicina davanti ai tuoi occhi è conosciuta come n. 2. Ovviamente non finirà così facilmente.»

«Non vorrai dire...»

Quelle parole vennero borbottate da Yoshikawa, non da Accelerator.

Poteva essere la sua esperienza come ricercatrice della Città Accademia che le aveva permesso di afferrare più accuratamente la stranezza di quella possibilità.

Ma lo scarabeo continuò a parlare nonostante tutto.

Continuò a dire il vero.

«Riesco a riprodurre i miei organi. Ed il cervello non fa eccezione. E così realizzarlo tramite l'ausilio del mio Dark Matter non è difficile. Dopotutto, il cervello non è altro che parte degli organi interni di un essere umano.»

Come in risposta alla sua voce, apparvero delle ali giganti sulle schiene delle innumerevoli figure che si trovavano sui tetti degli edifici.

«Sebbene a questo punto sia più vicino alla creazione di un certo tipo di cyborg piuttosto che alla Personal Reality. Producendo dei punti d'espulsione per il mio potere, loro possono tutti brandire quello che distribuisco in parti uguali. E anche se il principio di base è diverso, posso ancora produrre in massa del Dark Matter come risultato. Ed ancora, a breve, probabilmente sarò in grado di costruire del tutto le Personal Reality e di realizzare i poteri delle altre persone.»

I diversi scarabei rinoceronti crearono un cerchio intorno ad Accelerator e cominciarono ad avvicinarsi lentamente.

Le infinite figure bianche sui tetti spalancarono le ali per prepararsi a distruggere immediatamente Accelerator se avesse cercato di intraprendere ogni tipo d'azione.

«Adesso cominciamo la battaglia mortale. Se ciò è abbastanza per schiacciarti allora va bene così. Se riesci a contrattaccare, avrò catturato più varietà possibili. La tua forza sarà direttamente usata per farmi salire infinitamente di livello. ...Aspetto di scoprire quando finirà l'eterna catena di morte.»

Il n. 1 poteva distruggere tutto.

Il n. 2 poteva produrre tutto.

Attacco e difesa.

Era quello era il tipo di scontro.

Ma Accelerator aveva un tallone d'Achille. Per usare il suo potere da esper n.1, doveva utilizzare il suo elettrode per ricevere un supporto di calcolo dal Misaka Network. Quell'aggeggio che li connetteva aveva una batteria, ed essa gli dava un limite di tempo di trenta minuti.

Il pericolo maggiore per lui era sprecare tempo.

Questa era una battaglia senza fine, eppure non poteva permettersi di esitare.

Quel tipo di situazione avrebbe potuto costargli la vita.

«(Hey.)» bisbigliò Accelerator a Yoshikawa Kikyou che si trovava vicino a lui. «(Sto per distruggere il terreno con il piede. Al di sotto c'è un tunnel sotterraneo. Voi tutti avete bisogno di usare quello ed i corridoi degli addetti per scappare.)»

«(E tu?)»

«(Rimarrò qui a schiacciare queste porcherie.)»

Non aspettò una risposta.

Con un ruggito esplosivo, il terreno si sbriciolò del tutto in un raggio di dieci metri da Accelerator. Yoshikawa Kikyou, Last Order, Takitsubo Rikou, Fremea e Hamazura Shiage ne erano all'interno e caddero giù.

Solo Accelerator, colui che l'aveva causata, balzò dritto in alto come un razzo.

Una volta che raggiunse la stessa altezza del tetto dell'edificio più vicino, gli occhi del n. 1 e del n.2 si incontrarono.

E poi tutto cominciò a muoversi.

«Fallo.» disse il n. 2.

Nell'istante successivo, il pallore del n.2 si diresse velocemente da tutte le direzioni verso il pallore del n. 1.

Parte 14[edit]

«Nyahh!!»

Fremea lasciò fuoriuscire un piccolo urlo mentre rotolava giù nel tunnel sotterraneo.

Yoshikawa si alzò e picchiettò il terreno con il piede.

«Si riesce a vedere la parte buona di quel ragazzo da com'era certo che non ci saremmo distorti le caviglie durante la caduta. Se solo lasciasse fuoriuscire quella parte di sé più spesso.»

Nel frattempo, ad Hamazura non era andata così bene.

Non si era ferito nel crollo che aveva causato il n. 1, ma era stato colpito precedentemente da Fräulein Kreutune. Stava ancora soffrendo di un leggero dolore, come se gli fosse stata data una martellata sulle costole.

«Hamazura, stai bene?» chiese Takitsubo.

«N-Non potrei sentirmi molto peggio...»

Anche Fremea osservò in modo preoccupato Hamazura, ma poi sentì che qualcuno la strattonava per i vestiti.

Si voltò e trovò Last Order mentre gonfiava le guance.

«Hey, bambina, dice Misaka mentre Misaka si decide a parlare con te.»

«Nyah, che c'è, mocciosa?»

Quando Fremea rispose, Last Order cambiò tono, bisbigliando per qualche ragione.

«Quella signora era il Re dell'Informato di ieri, vero? dice Misaka mentre Misaka controlla per esserne sicura.»

«E-Essenzialmente non penso che qualcuno gentile quanto lei potrebbe fare del male ad Hamazura!! ...Eh? Nyah, nyah.»

«Tutti voi, prestatemi attenzione.» disse Yoshikawa mentre batteva le mani per attirare l'attenzione. «Quel ragazzo ci ha fatto guadagnare del tempo a suo rischio e pericolo. Qualsiasi possa essere il nostro problema personale, dobbiamo scappare dal n. 2.»

«Non ho niente da obiettare.» rispose Hamazura mentre in bocca distingueva un chiaro sapore di ferro. «Quelli erano il n. 1 ed il n. 2. Posso dire d'istinto che entrambi non porteranno niente di buono. Che ne abbiano l'intenzione o meno, stare nello stesso posto dove stanno loro potrebbe farci a pezzi. Se cercassimo di sostenerlo senza alcun vero piano, ciò che accadrebbe sarebbe ovvio.»

«Quindi stai dicendo che torneresti indietro se ti venisse in mente un piano?» chiese Yoshikawa per averne la conferma, ma Hamazura evitò il suo sguardo. Per qualcuno che lo vedeva un estraneo, quel n. 1 sembrava sempre coinvolto nelle svolte maggiori della sua vita. E stava accadendo di nuovo.

In ogni caso, dovevano fuggire.

Dopo di che, avrebbe osservato da lontano nella speranza di trovare un'apertura nelle difese del n. 2 e fornire supporto se avesse trovato qualcosa di utile.

Con un piano generale in mente, Hamazura e gli altri cominciarono a camminare attraverso il tunnel oscuro.

Ma poi sentirono uno strano ronzio provenire dal profondo dell'oscurità. Sembrava che le vibrazioni di un grande apparecchio stessero funzionando. Ma non era così. Poco tempo prima Hamazura aveva visto cosa aveva causato quel suono. Proveniva dalle ali giganti che venivano sbattute in aria.

«Gli scarabei rinoceronti!!»

Non appena Hamazura realizzò ciò che stava accadendo, le vibrazioni dell'aria diventarono una "voce" comprensibile ad un essere umano, come se il segnale radio fosse stato sintonizzato su una stazione adeguata.

«Controllo dell'ordine vocale. "Distruggere qualsiasi e tutti gli elementi che ostruiscono la nostra missione." ...Iniziazzione della conversione del valore per spostarci ad un ordine di tattica autonoma.»

Al contrario di prima, la voce sembrava quella pre-registrata di un operatore.

E non era una singola voce.

«Collezione dell'ordine di tattiche autonome completo.»

«Obiettivo primario determinato.»

«Controllo dell'efficacia per l'eliminazione della ragione che si trova dietro le azioni di Fräulein Kreutune.»

«Campo di battaglia determinato, tempo del piano d'azione determinato, spesa ideale delle munizioni determinata. Preparazioni per l'attacco a Last Order e alle persone circostanti complete. Eseguire ordini di tattiche autonome sotto una regola aggiuntiva richiede un minimo danno all'ambiente circostante.»

Diverse luci verdi brillarono nell'oscurità.

Mentre si avvicinavano lentamente, le figure di molteplici scarabei rinoceronti giganti diventarono visibili. Gli enormi cannoni che avevano la forma di solide corna facevano dei cigolii mentre mettevano a posto il loro obiettivo.

In quel tunnel, i frammenti e le onde d'urto delle granate avrebbero ucciso praticamente tutti, non importava a chi mirasse lo scarabeo. Ed essi non mostravano alcun segno di prenderlo in considerazione.

«...!!»

Colei che aveva ricevuto lo shock più grande era stata Fremea Seivelun.

Una volta era stata presa di mira da una tuta potenziata di una strana forma utilizzata dalle Matricole. Anche quella battaglia si era svolta in un tunnel stretto.

Una sgradevole goccia di sudore ricoprì velocemente il suo viso per intero .

Le forze abbandonarono le sue gambe e metà della sua vista sembrava essere sfocata. Fremea non era nemmeno al corrente del fatto che il suo respiro era diventato estremamente irregolare.

Tuttavia i cinque scarabei rinoceronti continuarono ad avvicinarsi.

Che fosse giusto o no, quel gruppo di armi avrebbe usato i loro cannoni per spazzare via qualsiasi obiettivo avessero incontrato gli ordini che erano stati loro impartiti. Anche se Fremea e gli altri avessero cercato di darsela a gambe, non c'era molto che potessero fare finché erano umane. Non importava quanto avessero combattuto, non potevano sottrarsi ai cannoni degli scarabei. La prima ondata li avrebbe fatti a pezzi, lasciando dietro un'orribile scena nella quale nessuno sarebbe riuscito a dire quale membra appartenesse a chi.

Quello era ciò che sarebbe potuto accadere.

Ma...

«...K-Ksh...?»

Fuoriuscì uno strano suono da uno degli scarabei rinoceronti che si stava muovendo in modo tanto accurato quanto quello di una macchina. Sembrava che si fosse presentato un problema nei movimenti delle ali giganti che producevano la voce artificiale e che avesse causato un errore nella conversazione vocale.

«Cos'è stato?» disse Takitsubo Rikou sbattendo le palpebre un paio di volte.

No, non era un problema di hardware.

La fonte del problema era nel segnale del software che produceva quella voce artificiale.

«Nuovo controllo dell'ordine orale. "Distruggere qualsiasi e tutti gli elementi che ostruiscono la nostra missione." ...Inizializzazione della conversione del valore mentre si rompe l'ordine parola per parola. Ricontrollo durante la ricerca di cambiamenti di significato basati sulla parola combinazione.»

Il cannone dello scarabeo cominciò ad oscillare leggermente, estraneo alle informazioni dell'obiettivo.

Il movimento sembrava quello di un essere umano che inclinava la testa in modo confuso.

«Focalizzare sul termine "missione". Richiesto l'aiuto da tutti i modelli abbinati. Sono necessarie più informazioni per collocare un obiettivo d'ordine di strategia autonomo.»

I cinque scarabei rinoceronti aprirono le ali tutti allo stesso tempo.

Fecero vibrare quelle ali ad alta velocità in modo da creare il linguaggio umano.

Non è ovvio?

Era ciò che gli altri scarabei sembravano dire con la prontezza con la quale avevano risposto al loro amico malfunzionante.

«L'obiettivo della missione attuale è sconfiggere Fräulein Kreutune ed eliminare l'obiettivo che sta dietro le sue azioni.»

«L'obiettivo della missione attuale è di eliminare chiunque possa ostruire la battaglia tra il n. 1 ed il n. 2 della Città Accademia.»

«L'obiettivo della missione attuale è di salvaguardare il campo da battaglia.»

«L'obiettivo della missione attuale è di eliminare la recente minaccia che continua nella Città Accademia sconfiggendo tutti gli elementi pericolosi.»

«L'obiettivo della missione attuale è di proteggere tutti i residenti della Città Accademia da tutti gli elementi pericolosi elencati.»

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Gli scarabei rinoceronti rotarono tutti in una volta con abbastanza forza da far partire e volare delle scintille arancioni dal terreno in calcestruzzo. Poi, con le canne dei loro cannoni poste l'una contro l'altra ad una distanza ravvicinata, cominciarono a far fuoco senza alcuna esitazione.

Parte 15[edit]

«Oh?» disse una donna con indosso un camice economico mentre monitorava la situazione da un computer portatile. «Ahh, ahh, ahh... Suppongo che le loro interpretazioni siano diventate tutte diverse mentre convertivano il comando vocale.»

Dopotutto, la ragione ufficiale del rilascio di Kakine Teitoku era che potesse proteggere la pace della Città Accademia. Se si dava quello per buono, non era sorprendente che il n. 2 stesso fosse considerato un'ostruzione a quell'obiettivo.

«Merda. E' un modo per limitare le idee? Quando si fa una dieta o quando si va a fare shopping lo si pianifica esaminando diverse idee per fortificare la propria immaginazione. E per aumentare le probabilità di successo. Non è abbastanza per dire che quella cosa si stia opponendo a Kakine Teitoku. Ma potrebbe essere ancora deleterio.»

Tuttavia, nello stesso tempo, il riflesso del suo viso sullo schermo del portatile non mostrava alcun segno di angoscia.

La sua espressione era una di puro godimento.

«...Non va bene per niente.»

Parte 16[edit]

Uno strano scricchiolio proveniva da dove Fräulein Kreutune si trovava a terra, sulla strada. La parte superiore del suo corpo aveva girato tre volte su se stessa e poi era rimasta ricurva a forma di L grazie a causa della postura che aveva assunto stando su un lato.

Il suo corpo stava gradualmente tornando normale.

Sembrava una bambola fatta di gomma o plastica che era stata manipolata nelle mani di qualcuno e poi lasciata andare.

«...! Ti ho trovata!!» disse una voce all'improvviso.

Proveniva da un ragazzo con i capelli a punta.

«...»

Mentre il potere naturale del suo corpo faceva sì che si girasse lentamente su se stessa, Fräulein Kreutune fissò il ragazzo con i capelli a punta.

«Gh... bh!?»

Era tutto ciò che ci era voluto.

Tutto l'ossigeno dei polmoni del ragazzo lasciò la sua bocca e le forze abbandonarono il suo corpo.

Non riuscì a fermare lo slancio precedente che aveva assunto mentre correva, quindi il ragazzo dai capelli a punta scivolò verso Fräulein Kreutune e poi crollò.

Le sue labbra si mossero.

«...Smettila... idiota... Questo... non è il momento di... farlo...!!»

«?»

Si riusciva a distinguere una punta di confusione nello sguardo di Fräulein Kreutune.

Dato che il suo corpo ruotava ancora, non era più in grado di tenere la visuale puntata sul ragazzo con i capelli a punta. Ciò doveva averla irritata perché forzò la parte superiore a girare con il giusto orientamento.

«...Sbrigati e... scappa...»

Pick pick.

«...Quelli... che ti stanno inseguendo... saranno presto qui...»

Sniff Sniff.

«...E potresti farci qualcosa...?!» urlò Kamijou mentre muoveva il braccio d'istinto.

Le dita di quella mano avevano toccato la batteria di una macchina che era caduta da una di essa e che era andata a sbattere contro di lui. Per essere più specifici, aveva toccato gli estremi della batteria.

Esplose un infausto suono di innesco.

Il corpo di Kamijou si piegò all'indietro in modo innaturale e si agitò per qualche secondo.

Ma ciò eliminò qualsiasi cosa che lo stesse divorando dall'interno del suo corpo. Il giorno prima, Thor gli aveva detto che un alto voltaggio di corrente elettrica aveva distrutto le piccole particelle che lo avevano causato.

«Bwah!!»

All'improvviso, gli occhi del ragazzo con i capelli a punta si spalancarono come se avesse dimenticato come usare l'ossigeno che riempiva i suoi polmoni. Prima di tutto, il modo in cui era caduto aveva aumentato il dolore che sentiva in uno ancora più intenso. Non riusciva ad alzarsi, quindi si limitò a guardare il cielo sopra di lui.

«Dannazione... Anche coloro che hanno causato dei guai se ne sono andati da qualche parte. Mi sarebbe piaciuto dare una mano, se avessi potuto.»

«?»

Fräulein Kreutune guardò dritto.

Ciò che restava era solo il normale scenario; gli strani n. 1 ed n. 2 non si riuscivano a vedere da alcuna parte.

«Tuttavia, andiamocene da qui. GREMLIN, Ollerus... e suppongo anche la Città Accademia? Comunque, ci sono un sacco di persone che ti stanno cercando. Se rimani qui mentre sta accadendo un grosso subbuglio ti troveranno un un nonnulla.»

Lei stava ancora fissando il cielo blu.

Dato che era stata intrappolata nel palazzo senza finestre per un tempo molto, molto lungo, quella doveva essere una visione strana e bizzarra... ma la ragione non era quella.

Innanzitutto, Fräulein Kreutune non possedeva un sistema per creare le proprie emozioni. Aveva solo bisogno di avere del tempo per pensare.

Alla fine, parlò.

«Non posso andare.»

«Perché no? Anche se hai un tuo obiettivo, al momento devi almeno nasconderti. Hai idea di quanto possa essere problematico per te questo posto?»

«Non è su... quel livello.»

Fräulein Kreutune si alzò mentre continuava a parlare.

Il movimento era rigido ed impacciato.

Era come se stesse resistendo a qualcosa.

Era come se nel momento in cui si fosse rilassata almeno per un secondo, si sarebbe allontanata di corsa.

«I miei pensieri... Le mie decisioni... Questo non è... su quel livello.»

«...Cosa vuoi dire?»

«Funzione.» disse in modo calmo. O forse avrebbe potuto urlare senza motivo in modo da sovrastare tutto il resto, se non avesse rallentato in modo forzato il suo discorso. «Ho appreso quella... funzione. E' la... stessa cosa di come respiri tu... o di come batti gli occhi. Io... mangerò il cervello di... quella bambina. Ho appreso una funzione... il che significa che devo farlo...»

Kamijou sentì uno strano suono.

Proveniva dal corpo della donna.

Stava tremando.

Parte 17[edit]

Hamazura Shiage usò entrambe le mani per coprirsi le orecchie con tutta la sua forza.

Tuttavia, il frastuono all'interno del tunnel era abbastanza da sembrare come se gli stesse distruggendo i timpani. Il suono delle granate sarebbe stato abbastanza forte per la maggior parte delle volte, ma i quartieri vicini e l'ambiente chiuso del tunnel lo avrebbero reso molto peggiore. Date le circostanze, si definì fortunato per il fatto che non fosse stato leso nessuno dei suoi organi interni.

«Che diavolo, che diavolo, che diavolo, che diavolo?! Se stavano per cominciare a combattersi l'un l'altro, non potevano farlo prima di avvicinarsi a noi?! Cosa stanno cercando di fare?!»

«Nya... mi sento stordita...»

I cinque scarabei rinoceronti non stavano sparando ad Hamazura ed agli altri.

Il ragazzo non era nemmeno sicuro se quei mostri fossero delle creature viventi o solo armi, ma si puntavano le canne dei cannoni l'un l'altro come a creare un anello e poi cominciavano a farsi fuoco a bruciapelo ripetutamente e senza alcun esitazione.

«Sembra che la loro identificazione di amico/nemico e l'ordine di priorità di distruzione siano stati respinti grazie alla diversa interpretazione dei loro ordini. Ma come?» disse Yoshikawa Kikyou mentre si teneva le orecchie proprio come Hamazura, facendo una smorfia.

I suoni delle esplosioni continuarono.

Uno degli scarabei rinoceronti che doveva pesare diverse tonnellate venne sollevato dal terreno e lanciato in un grande arco parabolico. Cadde sottosopra, così che la zona dell'armatura usata per mettere da parte le ali rimase schiacciata contro il calcestruzzo e la linea metropolitana.

«Wah!!»

«Hamazura, fatti indietro.» disse Takitsubo.

Immediatamente dopo che venne tirato indietro da uno strattone sorprendentemente forte sui vestiti, lo scarabeo che era sottosopra scivolò nel posto in cui si trovava.

Che le loro "opinioni" combaciassero o stessero semplicemente per distruggere il nemico che potevano, gli altri quattro scarabei puntarono tutti al singolo scarabeo messo al contrario.

Mentre le sei zampe di questo si contorcevano, esso fece vibrare forzatamente le ali intrappolate tra lui stesso ed il pavimento per creare una voce artificiale che potesse raggiungere Hamazura e gli altri che erano vicini.

«...Cosa stavo cercando di fare?» chiese.

«Come diavolo potrei saperlo?! Non ti avvicinare se sarai soltanto confuso!!»

«Suppongo sia così. Sono d'accordo che ciò è qualcosa che dovrei decidere da solo.»

Mentre si trovava ancora sulla schiena, lo scarabeo sbatté le sue ali sottili contro il terreno per ruotare intorno. Usando quel metodo, mirava accuratamente al suo corno spesso. Il suo obiettivo era Last Order che si trovava dietro Hamazura.

«Nyah!!»

Fremea andò velocemente in avanti per coprire Last Order che si stava aggrappando alla gamba di Yoshikawa.

Ma...

Le granate non arrivarono mai.

Ancora sulla sua schiena, lo scarabeo fece vibrare le sue sottili ali per creare ancora una volta una voce.

«Attivazione dell'ordine wizard. La validità per l'ordine vocale "distruggere qualsiasi e tutti gli elementi che ostruiscono la nostra missione" è in questione. Nessuna minaccia rilevata negli individui designati. La continuazione rischia di portare alla distruzione dell'intera lista degli ordini.»

«C-Cosa? Cosa vorresti dire?»

«Sto dicendo che vi salverò al fine di proteggere la lista dei miei ordini da una contraddizione fatale.»

Gli altri quattro scarabei agirono.

Senza produrre fiamme o fumo, delle granate più grandi di circa un braccio vennero sparate dalla punta della canna che sembrava un corno spesso.

Immediatamente dopo, lo scarabeo che si trovava al contrario vicino Hamazura e agli altri si voltò e sparò da quella posizione. Uno dei pilastri che sosteneva il tunnel della metropolitana venne fatto a pezzi e cadde una pioggia di frammenti delle granate sparate dagli altri quattro scarabei sulla strada, alterando la loro traiettoria.

Nello stesso momento, lo scarabeo usò il rinculo degli spari per scavalcare le teste di Hamazura e degli altri, ruotando a mezz'aria ed atterrando con le sei zampe mentre solcavano il pavimento fatto di calcestruzzo.

«Sistema di protezione e disposizione di una nuova posizione da un'angolazione diversa. Controllo per confermare che non siano state prodotte contraddizioni dagli altri colleghi scarabei in lotta.» Le sue ali giganti e sottili cominciarono a vibrare producendo una voce artificiale. «Scarabeo Rinoceronte 05 adesso vi proteggerà al fine di ottimizzare l'ordine vocale di Kakine Teitoku

Con il suono di ciò che sembrava un tubo a raggi catodici, il colore degli occhi dello Scarabeo Rinoceronte 05 cambiò da verde a rosso.

Cambiò da un simbolo di sicurezza ad un colore che rappresentava un allarme.

Poteva essere stato niente più che un bug creato nel momento della conversione dell'ordine vocale dato da un umano ad uno script numerico.

Poteva essere stato un errore di conversione non voluto né da Kakine Teitoku né dalla donna conosciuta come Kihara.

Ma...

Anche se era sopraggiunto come errore, era apparsa una specie di "direzione" all'interno dello Scarabeo Rinoceronte 05.

Fra le righe[edit]

Allora.

Era stato detto molto sulla donna conosciuta come Fräulein Kreutune, ma chissà se qualcosa era vera oppure no.

Poteva esserlo. Poteva non esserlo.

Dopotutto, la fonte di queste informazioni era stata documentata centinaia di anni prima.

La storia poteva diventare contorta con la più semplice delle cose.

Ma allo stesso modo, si poteva scoprire che le cose che si credevano senza senso per la maggior parte del tempo, centinaia di anni dopo potevano avere delle basi scientifiche.

Era vero?

Era falso?

C'erano cose che si pensavano vere essere effettivamente false?

C'erano cose che si pensavano false essere effettivamente vere?

La donna conosciuta come Fräulein Kreutune esisteva con certezza.

E la sua anormalità era stata dimostrata.

Quindi cosa meritava un'attenzione maggiore? Se tutti i documenti su di lei e tutti i dati ed i valori ottenuti fossero messi in confronto, quali parti risulterebbero strane?


Questo era il punto di svolta.

La bocca del mostro si era appena aperta.


Note.

  1. Portale che indirizza l'accesso ad un santuario shintoista.
  2. Vestito tradizionale vietnamita.
  3. Dolce giapponese a forma di pesce.
  4. E' un piatto giapponese composto da una ciotola di riso con contorno di carne e cipolle cotte a fuoco lento con una salsa leggermente dolce, saporita con pesce e alghe, salsa di soia e vino di riso dolce.
  5. E' un piatto giapponese composto da sottili fettine di manzo, tofu, spaghetti, cipolle, funghi ed altri ingredienti.
  6. Posizione seduta tradizionale giapponese.
  7. Piatto tradizionale giapponese a base di pasta saltata.
  8. “Augmented Reality”, espressione solitamente tradotta in italiano con “realtà aumentata”.
  9. E' un gioco tradizionale giocato con una bambola daruma composta da cinque pezzi, solitamente con i colori dell'arcobaleno che cominciano dalla cima in giù.