Tate no Yuusha:WN Capitolo 2

From Baka-Tsuki
Jump to navigation Jump to search

Capitolo 2 – I nuovi Eroi[edit]

«Oooh...»


Una voce piena di ammirazione mi aveva risvegliato.

Osservando meglio, la mia visuale era piena di persone con strani vestiti che guardavano verso di me con un'espressione stupita.


«Cosa?»


In mezzo al gruppo delle persone con strani vestiti c'erano altri tre che, come me, avevano difficoltà a comprendere la situazione.

Ho inclinato la testa come a dire: Cosa può essere successo?

Poco prima ero nella biblioteca di quartiere...dove mi trovavo ora?

Controllavo senza sosta intorno a me, ma tutto quello che trovavo erano muri di mattoni in ogni direzione.

Così questo posto era fatto di mattoni? Non ricordavo di aver visto qualcosa di simile prima, certamente non era la biblioteca.

Sotto di me, c'era un altare con vari motivi geometrici dipinti con vernici fluorescenti.

Ricordava i cerchi magici o le formule alchemiche tipici del genere fantasy. Davano quel tipo di sensazione.

E sopra l'altare noi quattro.

Questo era il succo...ma, perché avevo uno scudo addosso?

Tate no Yuusha v02 02.jpg

Lo scudo era su misura e stranamente leggero. Preoccupato sul perché mi fosse attaccato, l'ho sbattuto al suolo con tutta la mia forza ma non si è mosso dal braccio.


«Che posto è questo?»


Il tizio con la spada lo stava chiedendo in maniera ansiosa ad uno dei presenti.


«Ooh, Per favore, eroi valorosi! In qualche modo salvate questo mondo!»

««««COSA!?»»»»


Tutti e quattro all'unanimità.


«Cosa volete dire con queste parole?»


Cos'era questa battuta scontata? Mi sembrava di averla letta prima in una web novel.


«Molte cose sono accadute, e abbiamo avuto la motivazione, nel rispetto della condizione, per usare le magie perdute e usare l'evocazione per portarvi in questa nazione.»


"Evocazione"


Mhmm. Questa era la parola. La possibilità di una rivelazione scioccante era stranamente alta. Ma per adesso avremmo continuato ad ascoltare la storia per vedere cosa aveva da offrire.


«Questo mondo sta affrontando una crisi globale. Eroi coraggiosi, dateci la vostra forza.»


Il richiedente si inchinava intensamente mentre diceva questo.


«Bene...Questo è un po'...»

«Che rogna.»

«È così?»

«Posso tornare nel mio mondo? Ho già sentito storie del genere.»


Mentre io ero assorbito dal racconto, gli altri tre mi interrompevano.

Aspetta.

Hanno risposto a questo disperato come se nulla fosse?

Sono saltati a conclusioni con la semplice introduzione della storia.

Gli altri tre mi stavano fissando intensamente mentre io facevo le mie riflessioni in silenzio.

...Ho fatto loro un mezzo sorriso. La tensione nella stanza stava gradualmente raggiungendo il punto critico. Voi idioti non siete felici?

Bene, questo non era che l'avverarsi di un sogno desiderato sul viaggio tra i mondi....

Le vostre frasi sono piuttosto scontate, huh? Ma ragazzi, questa è la parte dove bisogna ascoltarli parlare.


«Non vi sentite in colpa per averci chiamato senza consultarci?»


Il tizio con la spada, che sembrava uno studente delle superiori, puntò l'arma contro uno degli uomini.


«Per chiarire, mica possiamo lottare per la pace di questo mondo e tornare nel nostro a mani vuote, giusto?»


Il tizio con l'arco guardò l'uomo con espressione accigliata.


«Voi tizi non avete nemmeno preso in considerazione i nostri veri piani, vero? In base all'offerta potremmo pure schierarci coi nemici di questo mondo, capito?»


Così era questo. Stavano chiedendo favori dopo aver capito la loro posizione sociale.

Questi tizi sono piuttosto virili, mi sentivo ferito nell'orgoglio.


«Bene, sembra che sua maestà voglia accogliervi in udienza. Potrete discutere la ricompensa con il sovrano.»


Il rappresentante del gruppo aprì la porta massiccia per guidarci.


«...Sembra non sia d'aiuto.»

«Giusto.»

«Duh, incontreremo gente diversa, ma la storia sarà comunque uguale.»


Gli altri tre erano orgogliosamente arrivati alle proprie conclusioni. Io li seguivo di corsa ma dietro di loro.

Abbiamo lasciato la stanza buia per attraversare un corridoio di pietra.

...Mi domando perché? Era dovuto al mio vocabolario limitato il fatto che l'atmosfera qui potesse essere descritta solo con "deliziosa"?

Rimanevamo senza fiato se osservavamo fuori dalla finestra.

Scrutando l'orizzonte, si vedeva una città come quelle del Medioevo in Europa.

Distratti dal paesaggio cittadino, camminammo nel corridoio giungendo alla sala udienze in poco tempo.


«Oh, sono questi gli Eroi prescelti?»


Seduto sul trono della sala udienze c'era un nonnetto orgoglioso che iniziò a studiarci non appena arrivati.

Per qualche motivo, non avevamo dato una buona impressione.

Personalmente, non apprezzo chi fa il leccapiedi.


«Sono il sovrano di questo paese, Aultcray. Trentaduesimo regnante di Melromarc. Coraggiosi, alzate lo sguardo.»


Non stavo guardando in basso! Avrei voluto prenderlo a pugni, ma non era il caso, ora.

Parlarci da superiore fin dal primo incontro...In fin dei conti era il sovrano.


«Allora, lasciateci spiegare la situazione. Questo paese, e di più, l'intero mondo sta affrontando la fine.»


Riassumendo.

Ad oggi, la fine del mondo era stata prevista. Il mondo sarebbe stato assalito da ondate di calamità cadendo presto in rovina. Per salvare il tutto le ondate andavano fermate sul nascere.

Questo periodo era l'anno previsto, secondo la profezia sulla fine.

Esiste una gigantesca clessidra antica che continua a scorrere senza fine. Ha la capacità di prevedere l'arrivo delle ondate e ha dato i primi avvisi un mese fa. Secondo le leggende le ondate si distanziano di circa un mese.

Inizialmente i residenti del paese avevano ignorato la profezia. Quando la clessidra aveva segnato il primo turno è accaduta l'ondata di disastri prevista.

Una crepa dimensionale è apparsa nel paese, Melromarc, e demoni e bestie brutali sono comparse in grande quantità.

Altri avventurieri e cavalieri sono riusciti a respingerli. Comunque la prossima ondata sarà ancora più potente. Sembra si stia avverando il peggiore scenario.

A questo ritmo, i disastri non possono essere scongiurati.

Questo era il punto principale della loro situazione.

Ad ogni modo, sembra che le nostre armi leggendarie fungessero da traduttore.


«Capisco il tuo dilemma. Ma chi ti ha dato il diritto di evocarci per fare il lavoro manuale gratis?»

«Questo è un diavolo di storia conveniente.»

«... Anche se fosse il caso, e non per essere egoista, se questo mondo andrà comunque in malora, lasciamolo distruggere. Non è un problema che ci riguarda.»


La persona davanti a me rise rumorosamente. Stai segretamente facendo i salti di gioia, ragazzo?

Bene, avrei potuto trarne vantaggio pure io.


«Certo, non siamo obbligati ad aiutarvi. Alla fine per noi è un lavoro inutile. Anche se arrivasse la pace, ci rimandereste a casa come se nulla fosse successo. Per essere sicuro che non accada voglio che tu mi dia delle garanzie. Hai qualcosa da mostrarci, giusto?»

«Certamente.»


Il re diede un'occhiata al vassallo.


«Certo che abbiamo delle ricompense adeguate per gli intrepidi eroi.»


Noi eroi ci sentivamo pompati da tale affermazione.

Jackpot! Prima fase della negoziazione completa.


«Abbiamo previsto di aiutarvi fornendovi denaro. E poiché gli intrepidi eroi proteggeranno il nostro mondo, sarà necessario un alloggio. Vi abbiamo già fatto predisporre delle stanze dove riposare.»

«Eh ~ ... Queste sembrano buone premesse.»

«Non pensate di addomesticarci con così poco. Dovrete continuare a fornirci supporto se non volete che cambiamo idea e averci contro.»

«...Va bene.»

«Ottimo!»


Cosa hanno questi tre di sbagliato? Sempre a ispezionare la gente.

L'argomento attuale era se noi potessimo diventare nemici del regno.

Bene, dovevamo essere in grado di affrontare la situazione per non rimanere con niente in tasca, a parte molti sforzi inutili.


«Bene allora, Eroi. Sentiamo i vostri nomi.»


Aspetta un attimo. Non era come nel libro "Manuale delle quattro armi eroiche" che stavo leggendo poco tempo prima? Abbiamo spada, lancia, arco e scudo.

Anche noi per coincidenza eravamo chiamati eroi. Significava che eravamo stati risucchiati nel mondo del libro?

L'eroe con la spada avanzò e iniziò la presentazione.


«Il mio nome è Ren Amaki. 16 anni. Studente delle superiori.»


Eroe della spada, Amaki Ren. Prima impressione: un protagonista di un manga su studenti delle superiori bishounen.

Sembrava avere grande cura del viso. Anche se basso, solo 1,65 m. Vestito da ragazza avrebbe ingannato chiunque. Un inganno perfetto. I capelli erano corti e castano chiaro.


«OK.. passiamo ad altro. Il mio nome è Kitamura Motoyasu. Ne faccio 21 quest'anno e studio all'università.»


Eroe della lancia, Kitamura Motoyasu. Prima impressione: un tipo incurante non ancora pronto a comportarsi da vero uomo. Sbagliato. La sua faccia era troppo curata per un tipo affascinante. Almeno una o due fidanzate, quello era l'aspetto di un esperto playboy. Aveva una coda di cavallo: un'acconciatura non maschile, ma che in lui non sembrava fuori posto. Sembrava un affettuoso fratello maggiore.


«Adesso è il mio turno. Il mio nome è Kawasumi Itsuki. 17 anni compiuti, anche io studente delle superiori.»


Eroe dell'arco, Kawasumi Itsuki. Prima impressione: un ragazzo timido da lezioni di pianoforte.

Sembrava condurre una vita fugace anche se in possesso di molta tenacia. Aveva un alone vago e misterioso. I riccioli facevano sembrare che avesse una permanente. Sembrava un docile fratello minore.

Sembravano tutti nipponici. Era sorprendente in un ambiente così pieno di estranei.

Ops, era già il mio turno.


«E infine, io sono Naofumi Iwatani. Anni 20, studente universitario.»


Il re mi guardava incurante.

Mi attraversava una strana sensazione.


«Bene. Ren, Motoyasu e Itsuki, huh?»

«Vostra maestà, mi avete dimenticato.»

«Oh, mi scusi Naofumi.»


Seriamente, questo vecchietto aveva problemi di memoria, questo era solo...Comunque, mi sentivo a disagio, almeno tenetemi in considerazione.


«Ora, ognuno confermi il proprio status. Come prova dei fatti, vogliamo che voi stessi controlliate visualmente.»

«Eh?»


Cos'era questo status?


«Ehm, come dovrei fare?»


Itsuki timidamente chiese aiuto al re.

Bene, duh, non parlare di "Status" senza un'opportuna spiegazione!


«Al diavolo. Non avete notato niente dopo essere venuti in questo mondo?»


Ren si era urtato per l'ignoranza dei suoi colleghi.

Come avrei dovuto saperlo! Cosa avrei dovuto notare per fare quella faccia?


«Ad ogni modo, vedete l'icona nell'angolo della vostra visuale?»

«Eh?»


Dopo averlo detto, ho notato una strana, piccola icona a lato della mia visuale.


«Concentratevi su essa e vedrete.»


Boing ~ la luce divenne più chiara e apparve una schermata simile a quelle dei giochi per PC


- Iwatani Naofumi
Categoria: Eroe (Scudo) LV 1
Equipaggiamento: Scudo S (Armamento Leggendario), Vestiti di un altro mondo
Abilità: Nessuna
Magia: Nessuna
Altro: -->


C'erano parecchi altri dati ma omettiamo quella parte.

Così era questo lo “status”.

Ma che diavolo! Era stranamente simile a un gioco.


«Livello 1 huh... non sembra molto incoraggiante.»

«Giusto, non so nemmeno se è possibile combattere in questo modo.»

«Quello che volevo dire.»

«Strumenti come questi non esistono nel vostro mondo? La magia "Status" può essere usata da chiunque in questo mondo, aiutando a migliorarsi.»

«È così?»


Nella magia "Status" le caratteristiche fisiche vengono considerate parametri che possono essere accresciuti numericamente.

Stupefacente.


«Quindi, cosa dovremmo fare? I valori attuali sembrano preoccupanti.»

«Bene. Da ora in poi voi intrepidi andrete alla ventura per irrobustire sia voi stessi che i vostri armamenti leggendari.»

«Irrobustire? Significa che le armi leggendarie non sono forti fin dall'inizio?»

«Si, ogni arma ha le proprie caratteristiche magiche. Con le scelte giuste possono diventare veramente potenti.»

«Leggenda qui, leggenda lì. È normale non cambiare arma se questa funziona bene come tale.»


Motoyasu scosse la sua lancia mentre commentava.

E aveva ragione. Ma la mia era uno scudo. Non era nemmeno un'arma ed era qualcosa che richiedeva una continua manutenzione.


«Non importa adesso, parliamone dopo. Più importante, cosa serve per migliorare le nostre abilità?»


Era la situazione eccitante dove venivano evocati eroi da mondi paralleli.

Come in una sorta di primavera in cui le emozioni sbocciano all'improvviso.

Il sogno principale pieno di avventure senza limiti.

Chi si fosse trovato in tale situazione si sarebbe concentrato sulle armi.


«Così stiamo per essere una squadra di quattro eroi.»

«Intrepidi eroi, fermatevi per un istante.»

«Huh?»


Anche se eravamo stati avvisati di mantenere il ritegno.


«Ogni eroe deve reclutare i propri compagni e iniziare la propria avventura separatamente.»

«E la ragione di questo?»

«Sì. Secondo la leggenda, gli armamenti leggendari interferiscono a vicenda e collaborando in gruppo ostacolereste la crescita sia vostra che delle armi.»

«Non ho capito bene, ma se agiamo insieme, non possiamo aumentare i nostri poteri?»


Huh? Non doveva esserci qualche frase tipo "Unendo le armi leggendarie, i poteri collaboreranno tra loro?"

Ci scambiammo occhiate tra noi.

Attenzione. Se quelli con le armi leggendarie collaborano potrebbe esserci un effetto di rigetto. E' opportuno cercare di rimanere indipendenti.


«In questo caso sembra di no...»


Cos'erano queste spiegazioni simili a istruzioni di gioco?

Mi sembrava di essere entrato in un mondo basato su un videogioco.

Gli usi dell'arma erano catalogati e descritti in maniera per me chiara e dettagliata. Anche se in quel momento non avevo il tempo di leggerli interamente.


«Migliorarci e reclutare compagni. Mi chiedo cosa andrebbe fatto prima.»

«Prego, consentiteci l'onore di prepararvi i compagni. Ad ogni modo, il giorno sta per lasciare spazio alla notte. Intrepidi eroi, rilassatevi e riposate. Partirete per il vostro viaggio domani. Nel frattempo recluteremo individui di valore che possano accompagnarvi nel vostro destino.»

«Grazie mille.»

«Thank you!»


Ognuno di noi espresse gratitudine. E il re, avendo già preso le decisioni di giornata, aveva fatto preparare delle stanze per il nostro pernottamento.


Indietro a Capitolo 1 Ritorna a Pagina principale Avanti a Capitolo 3