Suzumiya Haruhi ~ Italian Version:Volume 1 Capitolo 5

From Baka-Tsuki
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Capitolo 5[edit]

Arrivò lunedì e l’umidità della stagione piovosa iniziò a farsi sentire anche a scuola, fino ad arrivare al punto di farci assomigliare a secchi pieni di sudore. Se un qualunque politico avesse inserito nella sua campagna elettorale il progetto di una scala mobile sulla collina della scuola, si sarebbe assicurato il mio voto, non appena fossi diventato maggiorenne.

Ero seduto in classe, sventolandomi con una cartelletta al posto di un ventaglio, quando la campanella suonò e, stranamente, Haruhi entrò per ultima.

Buttando la sua cartella sul banco, mi disse: “Mi farebbe piacere se facessi un pò d’aria anche a me.”

“Fattelo da sola.”

Haruhi, che avevo visto per l’ultima volta due giorni prima davanti alla stazione, distorse la faccia con uno sguardo acido, facendo il broncio. Ultimamente stavo iniziando a pensare che le sue espressioni stessero diventando un pò più carine, ma quel giorno tornò ad avere la sua solita faccia accigliata.

“Dimmi Suzumiya, conosci la storia dell’Uccello Blu della Felicità?”

“Che è?”

“No, nulla, non importa.”

“Bhè, allora non chiedermelo.”

Haruhi mi guardò di sbieco, poi il professor Okabe arrivò e iniziò la lezione.

Quel giorno un’aura di astio si irradiava in tutte le direzioni a partire da quella persona noiosa che era Haruhi, emettendo una pressione preoccupante sulla mia schiena. Mai prima d’allora, il suono della campanella fu così confortante. Come un topolino di campagna in fuga da un incendio, evacuai nella stanza del club.

La figura di Nagato che leggeva era ormai il normale sfondo dell’aula, fino al punto che sembrava essere un ornamento fisso nella stanza.

Dopo aver salutato, mi girai verso Koizumi Itsuki, che era già arrivato, e dissi: “Non dirmi che anche tu hai qualcosa di cui parlarmi a proposito di Suzumiya, vero?”

Eravamo solo noi tre in quel posto, Haruhi era in carica per le pulizie, mentre Asahina non era ancora arrivata.

“Ah, giudicando dalla tua reazione, si direbbe che le altre due ragazze ti hanno già parlato.”

Koizumi diede una veloce occhiata a Nagato, occupata come al solito a leggere il suo libro.

Quel tono da sotuttoio mi era davvero irritante.

“Troviamo un altro posto per parlare. Sarebbe problematico se Suzumiya ci sentisse.”

Andammo in caffetteria e ci sedemmo a uno dei tavoli. Tra l’altro, Koizumi mi offrì anche una tazza di caffè caldo. So che è strano che due ragazzi bevano assieme allo stesso tavolo di una caffetteria, ma non c’erano alternative.

“Quanto sai?”

“Che Suzumiya non è una persona normale, immagino.”

“Questo mi rende le cose più semplici. Hai ragione.”

Che scherzo è mai questo? Tutti e tre i membri della SOS Dan mi hanno detto che Suzumiya non è umana. Il riscaldamento terrestre ha bruciato i loro cervelli così tanto da farli andare in corto circuito?

“Per prima cosa, dimmi chi sei in realtà.” Siccome una mi aveva detto di essere un’aliena, mentre l’altra di essere una viaggiatrice del tempo, avevo già un’idea. “Non mi dirai che sei un esper vero?”

“Allora adesso non c’è alcun bisogno che te lo dica!”

Koizumi mescolò lievemente la sua tazza.

“Anche se non è propriamente preciso, è più o meno corretto, sono ciò che tu chiami esper. Esatto, posseggo poteri paranormali.”

Bevvi il mio caffè in silenzio.

Mmh, troppo dolce, avrebbe dovuto prenderlo con meno zucchero.

“Avrei preferito non trasferirmi in questa scuola così improvvisamente, ma alcune circostanze sono cambiate. Non avrei mai pensato che quelle due ragazze si sarebbero avvicinate ad Haruhi così velocemente. Prima la avevano solo osservata silenziosamente.”

Smettila di trattarla come se fosse una specie in pericolo di estinzione!

Notando che stavo aggrottando la fronte, continuò: “Calmati. Anche noi stiamo cercando di fare del nostro meglio! Non abbiamo intenzione di far del male a Suzumiya, anzi, cerchiamo di proteggerla dai pericoli.”

“Hai detto “voi”? Vuoi dire che ci sono altri esper oltre a te?”

“Bhè, non così tanti come pensi tu. Siccome sono uno tra quelli di rango inferiore, non ne so moltissimo. So solo che siamo circa una decina in tutto il mondo, tutti sotto la supervisione dell’Organizzazione.”

Grande, ora abbiamo un’Organizzazione!

“Non so in che cosa consista l’Organizzazione, o da quanti membri sia composta. Tutto sembra essere manovrato dalle alte sfere.”

“…quindi, questo gruppo segreto, questa Organizzazione, che cosa fa in sostanza?”

Koizumi immerse le labbra nel caffè ghiacciato.

“Proprio come avrai immaginato, l’Organizzazione è stata fondata tre anni fa e la sua priorità è quella di osservare Suzumiya Haruhi. In parole povere, esiste solo per osservare lei. Sono sicuro che hai capito ora, vero? Non sono l’unico membro della Organizzazione in questa scuola. Ce n’erano già alcuni fin da prima che arrivassi io; mi sono solo trasferito temporaneamente per assisterli.”

Mi venne improvvisamente in mente la faccia di Taniguchi. Aveva detto di stare in classe con Haruhi fin dalle medie. Che fosse un esper come Koizumi?

“Stai scherzando, vero?”

Koizumi finse di non sentire e continuò: “Però, non posso garantire che stiano tutti dalla parte di Suzumiya.”

Per quale ragione sono tutti interessati ad Haruhi? E’ solo un’eccentrica, folle ragazza che crea problemi alle altre persone, senza parlare del fatto che è estremamente egocentrica. Possiede davvero tutto questo valore, tale che un’intera Organizzazione utilizzi tutte le sue risorse per proteggerla? Anche se devo ammettere che a guardarla è attraente.

“Non so cosa sia realmente successo. Tutto ciò che so è che un giorno di tre anni fa improvvisamente mi accorsi di avere poteri paranormali. Ero davvero spaventato, non sapevo cosa fare. Fortunatamente, non passò molto tempo prima che l’Organizzazione mi assumesse, o mi sarei ucciso pensando che ci fosse qualcosa di sbagliato nella mia testa.”

Stavo già pensando che semplicemente tre anni fa ti fosse andato a male il cervello.

“Bhè, anche questo non è impossibile. Tuttavia noi siamo più preoccupati dalle terribili e imprevedibili possibilità che esistono.”

Sorridendo delle proprie debolezze, Koizumi sorseggiò il suo caffè, poi mi guardò seriamente.

“Quando pensi che questo mondo abbia iniziato la sua esistenza?”

Improvvisamente fece una domanda abbastanza sconcertante.

“Non iniziò con il Big Bang?”

“Fino ad ora è quello che è stato detto. Nonostante ciò, a parer nostro esiste un’altra possibilità, ovvero che il mondo sia nato tre anni fa.”

Guardai la faccia di Koizumi, poi continuai a fissarlo. Quello che stava dicendo era troppo assurdo per essere vero.

“E’ impossibile! Io mi ricordo chiaramente che cosa è successo anche prima di tre anni fa. Inoltre, i miei genitori sono ancora vivi. E poi ho ancora le tre cicatrici che mi sono fatto cadendo in uno scarico dell’acqua quando ero bambino. E che mi dici di tutte le cose dei libri di storia che sono obbligato a imparare come una tortura!?”

“Ok, allora, come puoi essere sicuro che tutti gli umani, compreso te, siano già stati creati con le loro precedenti memorie? Se fosse questo il caso, non ci sarebbe motivo di soffermarsi su tre anni fa, visto che non ci sarebbero prove per dimostrare che il mondo non sia cominciato proprio cinque minuti fa, e con esso la vita.”

“…”

“Per esempio, cerca di immaginare una realtà virtuale. Il tuo cervello è stato ricoperto da fili elettrici, tutto ciò che vedi, odori e tocchi è in realtà trasmesso da impulsi elettrici direttamente nel tuo cervello, ma tu credi ancora che sia tutto vero. Questo nostro cosiddetto mondo reale è in realtà sorprendentemente fragile.”

“…facciamo finta che io ti creda, non importa se la Terra si sia formata tre anni o cinque minuti fa. Il punto è, che cosa ha a che fare l’esistenza della tua Organizzazione con Haruhi?”

“Il capo della nostra organizzazione crede che questo mondo sia realmente un sogno di una persona. Noi, anzi, l’intero pianeta non è altro che un sogno. Siccome è solo un sogno, per quella persona, creare e alterare questa realtà è facile come riparare un orologio. E sappiamo tutti chi è questa persona.”

Forse era per il suo modo referenziale di usare le parole, ma la faccia di Koizumi sembrava sorprendentemente matura.

“Gli uomini hanno chiamato colui che può creare e distruggere il mondo secondo la propria volontà come Dio.”

...Hey Haruhi! Sei già diventata un Dio, oh mio Dio!

“E’ per questo che noi dell’Organizzazione siamo sempre stati così cauti. Se a Dio non andasse più a genio questo mondo, potrebbe semplicemente distruggere quello vecchio e crearne uno nuovo. Proprio come un bambino a cui non piace un castello di sabbia e decide di distruggerlo per ricostruirne un altro. Anche se penso che ci siano ancora numerosi conflitti irrisolti in questo mondo, c’è ancora del buono che fa valere la pena di viverci. E’ per questo che ho dato il mio aiuto all’Organizzazione per proteggerlo.”

“Perché non vai semplicemente da Haruhi e glielo chiedi? Dille di smettere di distruggere questo mondo, potrebbe anche ascoltarti.”

“Naturalmente Suzumiya non lo sa, non è a conoscenza dei suoi poteri. Il nostro lavoro è che non lo venga mai a sapere e che viva la sua vita piacevolmente.”

Koizumi ricominciò a sorridere dopo aver detto tutto ciò.

“Ma per ora, è ancora un Dio incompleto, incapace di controllare completamente il mondo con la sua volontà. Però, anche se non si è completamente evoluta, abbiamo già visto i segni dei suoi poteri.”

“Come lo sai?”

“Pensaci, perché esiste un esper come me, assieme a gente come Asahina Mikuru e Nagato Yuki? E’ perché Suzumiya lo desidera.”


< Se qualcuno qua è un alieno, un viaggiatore del tempo, uno SLIder o un esper, allora mi venga a cercare! >


Mi ricordai immediatamente della presentazione di Haruhi all’inizio del semestre.

“Siccome non li ha ancora scoperti, è incapace di utilizzare completamente i suoi poteri, può solo rilasciarli inconsciamente in maniera casuale. Già negli scorsi ultimi mesi, Suzumiya ha usato continuamente poteri molto aldilà della comprensione umana. Come tu ben sai, il risultato è stato che Asahina Mikuru, Nagato Yuki ed io ci siamo tutti uniti al suo club.”

Questo mi rende l’unico estraneo?

“Non esattamente. Per noi, tu sei una presenza misteriosa. Ho fatto abbastanza ricerche su di te, spero che non ti dia fastidio. E, ti posso assicurare, sei un normalissimo essere umano senza alcun potere speciale.”

Dovrei prenderlo come un complimento o esserne dispiaciuto?

“Non lo so neanche io, ma il destino del mondo potrebbe molto probabilmente essere nelle tue mani. Quindi devi stare attento a non far dispiacere questo mondo a Suzumiya.”

“Siccome pensate che Haruhi sia Dio,” suggerii “perché semplicemente non la rapite, le fate un’autopsia e vedete di che cosa è fatto il suo cervello? Potreste anche scoprire il segreto dell’universo!”

“Ci sono alcuni estremisti all’interno dell’Organizzazione che la pensano al tuo stesso modo.”

Koizumi annuì mentre aggiungeva: “Ma la maggioranza pensa che comunque sia meglio lasciarla da sola. D’altra parte, se Dio diventasse infelice a causa nostra, probabilmente accadrebbe una catastrofe. Noi speriamo che il mondo reale resti così com’è, così speriamo che Suzumiya possa vivere una vita

tranquilla. Non abbiamo niente da guadagnare con lo scatenarsi di una catastrofe…”

“…allora che cosa dovremmo fare?”

“Questo non lo so.”

“Ah, sì, che cosa succederebbe al mondo se Haruhi morisse improvvisamente?”

“Forse il mondo verrebbe distrutto con la sua morte? O semplicemente Dio cesserebbe di esistere? Magari uno nuovo prenderebbe il suo posto? Prima che accada, non lo saprà davvero nessuno.”

Il caffè nel bicchierino di carta era diventato freddo. Lo allontanai perché non avevo più voglia di bere.

“Hai detto di possedere poteri paranormali, vero?”

“Bhè, non è proprio preciso, ma più o meno è così.”

“Allora mostrami qualcosa dei tuoi poteri, poi ti crederò. Per esempio, fai tornare tiepido questo caffè.”

Koizumi sorrise allegramente. Questa era la prima volta che lo avevo visto sorridere realmente.

“Mi spiace, non sono in grado di farlo. I miei poteri non sono così facilmente comprensibili. In condizioni normali non ho nessun potere. Devo soddisfare un certo numero di condizioni prima di poterli usare, ma credo che un giorno ti capiterà la possibilità di vederli.”

“Spiacente di averti fatto perdere tempo, penso di andare a casa ora.” dopo aver detto questo, Koizumi se ne andò con un sorriso.

Lo guardai allontanarsi fino a che non si era allontanato, poi pensai di afferrare il bicchierino di carta.

Come pensavo, era ancora freddo.


Quando tornai alla stanza del club, mi imbattei in Asahina in mutandine e reggiseno.

“…”

Asahina, con il costume da cameriera nelle mani, si blocco con gli occhi spalancati, guardandomi immobilizzato con la mano sulla maniglia della porta. Lentamente la sua bocca cominciò ad aprirsi come se si preparasse ad urlare.

“Mi dispiace!”

Prima che avesse la possibilità di gridare, tirai fuori il piede che avevo già nella stanza e chiusi la porta il più velocemente possibile. In questo modo, riuscii ad evitare il peggio.

Veramente, dovrei imparare a bussare! No, un momento! E’ lei che avrebbe dovuto chiudere la porta a chiave se voleva cambiarsi!

Mentre stavo decidendo se immagazzinare quell’immagine del suo bianco e morbido corpo mezzo nudo nei banchi di memoria a lungo termine, un debole bussare provenne dall’altro lato della porta.

“Puoi entrare ora…”

“Mi spiace per prima.”

“Non importa…”

Guardai la sua testa abbassata mentre apriva la porta e si scusava. Arrossì e disse: “Mi spiace, mostro sempre la parte di me più imbarazzante…”

Davvero, non preoccuparti! E’ una ragazza così obbediente, indossa quel costume che Haruhi le chiede di mettere. E’ troppo carina!

Temevo che se avessi continuato a fissarla in quel modo, l’immagine che avevo appena ricevuto in dono avrebbe iniziato a tendere verso la mia parte maniaca. Radunando tutte le ragioni che avevo per resistere a quei desideri frustranti, mi sedetti velocemente al posto del comandante e accesi il computer.

Notando che qualcuno mi guardava, alzai lo sguardo e notai Nagato Yuki che, in una posizione diversa dal solito, mi stava osservando. Si aggiustò leggermente gli occhiali, poi tornò a leggere il libro. Le sue movenze erano abbastanza umane.

Aprii il browser di internet ed andai sulla nostra pagina web, cercando di editare qualcosa nella pagina perennemente vuota, ma non sapevo da dove cominciare. Iniziai a pensare che era una perdita di tempo, poi la chiusi e sospirai. Ero tremendamente annoiato e mi ero stufato di giocare ad Othello, avevo bisogno di qualcosa per ammazzare il tempo.

Mentre mi lamentavo tra me e me con le braccia incrociate, improvvisamente qualcuno mi mise davanti una tazza di thè. Guardai in altro e vidi Asahina che sorrideva nel suo costume da cameriera, mentre teneva in mano un vassoio. Sembrava davvero una vera cameriera.

“Grazie.”

Koizumi mi aveva appena offerto una tazza di caffè caldo, ma accettai comunque con felicità questa tazza di thè tiepido.

Dopodiché Asahina poggiò un’altra tazza vicino a Nagato, poi si sedette affianco a lei e silenziosamente sorseggiò il suo.

Alla fine, Haruhi non si presentò quel giorno nel club.


“Perché non sei venuta ieri? Non volevi fare un debriefing?”

Come al solito mi girai a parlarle prima dell’inizio delle lezioni.

Haruhi, che stava distesa sul banco appoggiandosi sul mento, rispose con uno sguardo infastidito:

“Che fastidioso! Lo ho già fatto ieri da sola!”

Capii in quel momento che Haruhi doveva essere tornata nei posti in cui era andata Sabato.

“Temevo di non aver notato qualcosa, quindi ho pensato che era meglio controllare di nuovo.”

Avevo sempre pensato che fossero solo i detective a credere che i criminali ritornino sul luogo del delitto, ma mi sbagliavo.

“E’ caldissimo! Quando potremo cambiare uniforme? Voglio mettere le gonne corte!”

La scuola non cambia divise fino a Giugno e manca solo una settimana.

“Suzumiya, forse te l’ho già detto, ma penso che faresti meglio a smettere di cercare questi eventi paranormali e cerchi di vivere una normale vita scolastica.”

Avrebbe alzato la testa e aggrottato la fronte… Mi aspettavo questo tipo di reazione, invece la sua testa rimase incollata al banco. Doveva essere davvero esausta.

“Una normale vita scolastica? Che tipo di vita è?”

Non sembrava per nulla interessata.

“Qualcosa come trovarsi un fidanzato decente. Potrebbe anche capitare un alieno mentre hai un appuntamento. Sarebbero due piccioni con una fava, non è troppo male, no?”

Iniziai a pensare alla conversazione che avevo avuto con Asahina mentre le davo questo suggerimento.

“Inoltre c’è pieno di ragazzi che ti verrebbero dietro. Tutto quello che devi fare è trattenere quel tuo solito atteggiamento eccentrico e il tuo fidanzato arriverà subito.”

“Hmpf, non importa se ho un fidanzato o no! Questo cosiddetto amore è solo una temporanea confusione della testa, una malattia mentale.” Haruhi disse stremata, mentre giaceva sul banco guardando fuori dalla finestra.

“Certo, anche io di tanto in tanto penso a queste cose. Dopo tutto sono una ragazza energetica e in più il corpo ha i suoi bisogni. Ma non sono così stupida da imbarcarmi in una situazione problematica come quella, solo per un breve periodo di confusione mentale. E se fossi troppo impegnata a fare appuntamenti, che cosa succederebbe alla SOS Dan? La ho appena fondata!”

Tecnicamente non è ancora stata fondata.

“Allora perché non fare un club che permetta qualche tipo di divertimento? Sicuramente attrarrebbe molti più membri.”

“No.”

Haruhi rifiutò nettamente.

“Ho creato la SOS Dan proprio perché gli altri club erano troppo noiosi, e sono riuscita a reclutare anche una ragazza carina come Asahina e un misterioso studente trasferito! Perché non è ancora successo niente? Sigh, ormai dovrebbe essere il tempo che accada qualcosa di strano.”

Era la prima volta che vedevo Haruhi così depressa, ma era carina anche in quel modo.

E’ così un peccato che non sorrida mai, è così carina anche quando non lo fa, più ci penso e più penso che sia un peccato.

Haruhi passò il resto della giornata a dormire sonoramente. La cosa più straordinaria era che nessun professore se ne accorse… No, era sicuramente una coincidenza.

Da qual momento, iniziarono silenziosamente a succedere strane cose. Siccome non era ancora nulla d’importante, nessun altro se n’era ancora accorto, ma io ci stavo pensando continuamente fin dall’inizio delle lezioni. Mentre stavo parlando con Haruhi, la mia mente pensava a tutt’altro.

Cominciò tutto con un biglietto che avevo trovato quella mattina nella mia scarpiera quella mattina.

C’era scritto: “Dopo scuola, quando tutti gli altri se ne sono andati, vieni nella classe 1-5.”

Era ovviamente una scrittura femminile.


Di che si trattava? Nella mia mente stava avvenendo una conferenza d’emergenza tra le mie ipotesi differenti.

La prima diceva: “E’ già successo prima.”, ma la scrittura era diversa da quella sul segnalibri. Nagato, che affermava di essere un Interfaccia Vivente Umanoide per conto degli alieni, aveva una scrittura così bella che pensavo che fosse stata stampata, mentre questa ricorda quella di una normale ragazza liceale. Inoltre Nagato non sarebbe stata così diretta da mettere un bigliettino nell’armadietto delle scarpe.

La seconda diceva: “Potrebbe essere Asahina?”. No, lei non avrebbe preso un pezzo di carta a caso e scritto un biglietto senza neanche metterci un orario preciso. Certo, lei avrebbe messo una lettera ben scritta in una busta.

In più, era strano che il luogo fosse nella mia classe. “Sarà Haruhi!?” disse la terza ipotesi. E’ ancora più impossibile, se fosse stata lei, mi avrebbe semplicemente trascinato fino alle scale e detto immediatamente quello che voleva dirmi.

Basandomi sullo stesso ragionamento, eliminai anche Koizumi dall’equazione.

Finalmente, una quarta opzione disse: “Potrebbe essere una lettera d’amore da qualche sconosciuta?”

Non preoccupiamoci se sia o meno una lettera d’amore, il fatto è che qualcuno vuole parlarmi e non è detto che sia per forza una ragazza.

“Non cascarci! Deve essere uno scherzo di Taniguchi e Kunikida.” Si, questa era l’ipotesi più probabile. Era possibile che quell’idiota di Taniguchi facesse uno scherzo così insensato, ma avrebbe scritto qualcosa di meglio.

Camminai senza meta per la scuola mentre pensavo a queste cose. Dopo le lezioni, Haruhi disse che non stava bene e andò a casa. Era un’ottima opportunità!

Decisi di andare prima alla stanza del club. Sarei diventato pazzo se avessi dovuto aspettare troppo a lungo uno sconosciuto in classe. Per di piu’, se Taniguchi improvvisamente fosse entrato e avesse detto: “Ehi, stai ancora aspettando? Non posso credere che tu ci sia davvero cascato, come sei ingenuo!”, mi sarei davvero arrabbiato. Far passare un pò di tempo prima, poi andare e dare una sbirciata nella classe, infine entrare dopo essermi assicurato che nessuno mi avesse visto. Si’, era il piano perfetto!

Arrivai alla porta del club, ma questa volta mi ricordai di bussare.

“Prego, entra.”

Dopo essermi assicurato che fosse la voce di Asahina, aprii la porta. Non importa quante volte la vedessi, Asahina era davvero adorabile in quel costume da cameriera!

“Ci hai messo un po’ ad arrivare, dov’è Suzumiya?”

Sembrava che stesse nuovamente facendo il thè.

“E’ andata a casa, sembrava davvero stanca. Se vuoi vendicarti, questo è il momento adatto, ora che sembra piuttosto debole.”

“Non farei mai una cosa simile!”

Ci sedemmo faccia a faccia e bevemmo il nostro thè, mentre Nagato leggeva. Sembrava che fossimo tornati agli inizi, quando eravamo ancora un’associazione senza scopi.

“Koizumi non è ancora arrivato?”

“E’ arrivato prima, ma ha detto che aveva il lavoro part-time oggi pomeriggio, quindi se n’è andato

via prima.”

Che tipo di lavoro? Ma, visto come stavano le cose, potevo eliminare Koizumi e Haruhi dalla lista dei sospettati.

Siccome non avevamo nulla da fare, giocai qualche partita ad Othello con Asahina e chiaccherammo un pò. Dopo aver vinto tre volte, smettemmo e andammo su internet a cercare qualche notizia. Ad un certo momento Nagato chiuse il suo libro. Ultimamente avevamo preso quella sua azione come un segno che era tempo di smettere le attività del club, anche se in realtà non sapevamo che attività fossero. Perciò mettemmo a posto la stanza e ci preparammo ad andarcene.

“Ho bisogno di cambiarmi, vai pure per primo.” Sentendo questo, me ne andai velocemente.

L’orologio segnava le cinque e mezza, non avrebbe dovuto più esserci nessuno in classe. Anche se fosse stato uno scherzo di Taniguchi, se ne sarebbe andato a casa annoiato per aver aspettato così a lungo. Nonostante ciò, corsi su per le scale fino al nostro piano, giusto per assicurarmene.

Respirai profondamente nel corridoio silenzioso. Da fuori non riuscivo a vedere nulla a causa dei vetri oscurati, a parte che il tramonto aveva colorato la classe di un intenso arancione. Aprii la classe facendo finta di nulla e misi dentro la mia testa.

Non ero sorpreso che ci fosse qualcuno dentro, ma lo fui quando scoprii chi era.

Di fronte alla lavagna c’era qualcuno che non avrei mai immaginato.

“Sei in ritardo.”

Asakura Ryouko sorrise.

Spostò i suoi capelli lunghi simili a seta e cominciò a camminare nella classe. Le sue coscie liscie sotto la gonna piegata e le sue scarpe bianche erano davvero distraenti.

Si fermo’ al centro della classe e mi salutò con un sorriso.

“Entra!”

Come se fossi stato risucchiato, lasciai la maniglia della porta e camminai verso di lei.

“Allora eri tu...”

“Si’, sei sorpreso?”

Asakura sorrise felicemente. La parte destra della sua faccia era rossa per la luce del tramonto.

“Stavi cercando me?” chiesi intenzionalmente in modo brusco.

Asakura fece una risatina e rispose: “Stavo davvero cercando te, ho qualcosa da chiederti.”

Il suo volto candido si girò verso di me.

“Hai mai sentito il detto “E’ meglio fare qualcosa e rimpiangerla, che non averla mai fatta.”? Pensi che abbia senso?”

“Non sono sicuro di chi lo abbia detto, ma immagino che il significato abbia senso.”

“Se ci fosse una situazione nella quale restare nello stato attuale delle cose renderebbe le cose peggiori e non avessi idea di come migliorarla, che cosa faresti?” [il verbo migliorare che usa qua (improve) si può intendere come riferito all'economia]

“Migliorare cosa? Stai parlando di economia?”

Ignorando la mia domanda, Asakura sorrise e continuò: “Non pensi che bisognerebbe prima agire e poi vedere le conseguenze? Visto che in ogni caso nulla cambierebbe se le cose continuassero in quel modo?”

“Hmmm, immagino di si’.”

“E’ quello che pensavo.”

Asakura, che aveva le mani dietro la schiena, si piegò leggermente in avanti.

“Però, siccome i miei superiori non sono in grado di pensare al futuro e non sono in grado di restare al passo con i rapidi cambiamenti in questa realtà, sono costretta a fare qualcosa per fare in modo che le cose vadano senza intoppi. E’ per questo che, trovandomi in questa realtà, ho deciso di agire per conto mio e creare forzatamente alcuni cambiamenti.”

Che diavolo stai cercando di dire? E’ uno scherzo?

Mi guardai attorno, domandandomi se Taniguchi si nascondesse nell’armadietto delle pulizie o sotto la cattedra.

“Mi sono stancata di dover osservare una situazione senza cambiamenti, è per questo...”

Ero così occupato a guardarmi intorno che non stavo ascoltando cosa diceva.

“...che devo ucciderti e vedere quale reazione avrà Suzumiya Haruhi.”

In un istante la mano di Asakura si mosse e una bianca luce metallica passò dove un secondo prima c’era il mio collo.

Sorridendo compiaciuta, Asakura teneva nella mano un pugnale simile a uno militare.

Ero stato molto fortunato ad evitare il primo colpo. Ero finito a terra di schiena, guardando con il volto pallido Asakura.

Se resto in trappola, non riuscirò più a scappare!

Questo pensiero mi passò per la mente e strisciai all’indietro come una locusta.

Perchè Asakura non mi inseguiva?

...No, un attimo! Che diavolo succede?Perchè Asakura sta cercando di accoltellarmi? Un secondo, cosa ha appena detto? Vuole uccidermi? Uccidere me? Ma, perchè?

“Smettila di scherzare!”

Riuscii a dire solo questa frase, tipica di me.

“E’ stato davvero pericoloso! Anche se avessi avuto solamente un coltello falso mi sarei spaventato a morte! Metti via quell’affare!”

Ero davvero confuso. Se qualcuno sa che sta succedendo, me lo dica per favore!

“Credi che io stia scherzando?” Asakura disse allegramente, non sembrando per nulla seria. A pensarci adesso, una ragazza liceale che sorride mentre minaccia la tua vita è davvero una cosa spaventosa. Così almeno ora sapete come mi sentivo.

“Hmpf!”

Asakura appoggiò il dorso del coltello su una spalla.

“Non ti piace morire? Non vuoi morire? La morte di entità organiche non significa nulla per me.”

Mi alzai lentamente. Deve essere uno scherzo, sono spaventato solo perchè sono una persona troppo seria. Continuai a ripetermi ciò, perchè era troppo surreale per essere vero. Asakura era la responsabile e seria rappresentante di classe, che non avrebbe mai parlato durante le lezioni e non si sarebbe mai scoraggiata di fronte ai problemi. Perchè avrebbe dovuto prendere un pugnale e minacciarmi di morte così improvvisamente?

Però quel coltello era vero e, se non fossi stato attento, avrei sparso il mio sangue ovunque.

“Non capisco cosa stai dicendo, questo non è più divertente, ok? Metti via quella cosa spaventosa!”

“Non posso,” Asakura sorrise con il suo solito sorriso innocente, “perchè voglio davvero che tu muoia.”

Portò il pugnale all’altezza della cintura e cominciò a correre verso di me. Era veloce! Questa volta ero pronto, perchè, molto prima che lei si fosse mossa, mi ero preparato a fuggire dalla porta... però finii a sbattere contro un muro.

?!?

Che strano, dov'è finita la porta? Anche le finestre sono scomparse!

Dove avrebbero dovuto esserci le finestre che si aprivano verso il corridoio, ora c’era soltanto uno spesso muro grigio.

Impossibile!

“E’ inutile.” La voce di Asakura si avvicinava da dietro. “Ora ho il controllo di quest’area dello spazio, perciò ho bloccato tutte le uscite. In realtà è abbastanza facile, tutto quello che ho dovuto fare è stato alterare la struttura molecolare delle costruzioni di questo pianeta e ora posso cambiare la materia secondo la mia volontà. Quest’aula è diventata una stanza sigillata e non c’è modo di entrare o uscire ora.”

Mi girai e mi accorsi che anche il tramonto era scomparso. L’intera stanza era circondata da muri solidi, lasciando solo le lampade bianche a illuminare freddamente i banchi.

Non è possibile!

La sua figura si avvicinò lentamente a me.

“Ti consiglio di smettere di resistere; in ogni caso stai per morire.”

“...chi diavolo sei tu?”

Ovunque guardassi, c’erano solo muri intorno a me. Non c’era una porta, non c’era una finestra, nulla!

C’è qualcosa che non va nel mio cervello?

Mi mossi freneticamente tra i banchi, cercando di allontanarmi quanto più possibile da Asakura. Ma lei camminò verso di me in linea retta, spostando banchi e sedie dalla strada secondo la sua volontà. Rispetto a lei, la mia strada era sempre bloccata dai banchi.

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Il gioco del gatto e del topo non durò a lungo e alla fine fui messo all’angolo.

Allora...

Decisi di rischiare e le tirai una sedia, ma quest’ultima, proprio davanti alla faccia di Asakura, si spostò in aria e andò a schiantarsi dall’altra parte della classe.

Come può essere possibile!?

“Non ti avevo detto che era inutile? Tutto in questa stanza ora si muove secondo la mia volontà.”

Aspetta...aspetta!

Che succede qua dentro? Se non e’ uno scherzo e nè io nè Asakura siamo pazzi, allora che sta succedendo?

Aveva detto: “devo ucciderti e vedere quale reazione avrà Suzumiya Haruhi.”

Perchè di nuovo Haruhi? Haruhi, diamine, non starai diventando un pò troppo popolare?

“Avrei dovuto farlo fin dall’inizio.”

Il mio corpo si paralizzò subito dopo che Asakura disse ciò.

Non puoi farlo! Questo è barare!


I miei piedi erano bloccati al suolo come le radici di un albero, incapace di muovermi. Le mie braccia erano rigide come quelle di una statua di cera, non potevo muovere neanche le dita. La mia faccia, immobilizzata mentre guardavo per terra, riuscì a vedere le scarpe bianche entrare lentamente nel mio campo visivo.

“Dopo che sarai morto, Suzumiya Haruhi sarà obbligata ad avere qualche di reazione. Questo creerà un'enorme esplosione di dati dalla quale potremmo recuperare qualcosa. Questa potrebbe essere la nostra migliore occasione!”

Non me ne frega davvero nulla!

“Ora muori.”

Capii che Asakura stava sollevando il pugnale. Dove mi avrebbe colpito? Le arterie della gola? Il cuore? Se avessi saputo come stavo per morire, potevo almeno prepararmi.

Almeno lasciami chiudere gli occhi... No, non posso. Che... che diavolo!?

Sentii l’aria muoversi. Il pugnale stava per colpirmi...

In quel momento il soffitto fece un sonoro rumore di incrinatura, seguito dal crollo di macerie, alcune delle quali mi caddero in testa.

Ahia! Fa male!

Ero ricoperto da da polvere bianca, così pensai che anche Asakura fosse ricoperta di bianco. Volevo vedere com’era, ma non potevo muovermi...anzi, riuscivo a muovermi di nuovo!

Spostai la testa e vidi...!

Una sconvolta Asakura, proprio quando stava per colpirmi il collo, e, di fronte a lei, la piccola figura di Nagato Yuki, che aveva afferrato il pugnale a mani nude.

Wow, è davvero capace di fermare una lama a mani nude!?

“I tuoi programmi sono troppo basilari.” Nagato disse col suo solito tono inespressivo. “Il blocco di dati attorno al soffitto era incompleto, è per questo che sono riuscita a scoprirlo ed a entrare.”

“Vuoi metterti contro di me?” chiese calmamente Asakura. “Dopo che avrò ucciso questa persona, Suzumiya Haruhi avrà sicuramente qualche reazione. Solo così potremmo ottenere più dati.”

“Tu dovresti essere il mio supporto.” disse come recitando un mantra. “Questo tipo di insubordinazione è proibito; devi obbedire ai miei comandi.”

“E se mi rifiutassi?”

“Allora disconnetterei la tua interfaccia dati.”

“Che ne dici di provare? Sono avvantaggiata qua, visto che questa classe sta nel raggio del mio controllo di dati.”

“Procedere con l’applicazione per la disconnessione dell’interfaccia di dati.”

Dopo aver finito questa frase, il pugnale nella mano di Nagato iniziò a emettere una debole luce. Poi, come una zolletta di zucchero in una tazza di thè, lentamente si cristallizzò, si dissolse e cadde a terra come polvere.

“!!”

Asakura lasciò il coltello e saltò indietro di cinque metri. Vedendo questa scena, non potei non capire... Whoa, queste due non sono davvero esseri umani.

Distanziandosi immediatamente, Asakura atterrò elegantemente e continuò a sorridere come al solito.

Lo spazio intorno cominciò a distorcersi, non riesco a descriverlo in altro modo. Asakura, i banchi, il soffitto, il pavimento, tutto vibrò violentemente; dappertutto apparve qualcosa che sembrava metallo liquido, anche se non capivo che cosa fosse realmente. Mentre mi stavo domandando come fosse possibile che lo spazio si stesse trasformando in delle cose simili a lance, di fronte ai palmi delle mani alzati di Nagato avvenne un’esplosione cristallina.

Un secondo dopo, iniziarono ad avvenirne continuamente tutto intorno a lei, seguite da una pioggia di polvere. Gli oggetti simili a lance cristallizzate volarono da tutte le direzioni verso di noi alla velocità della luce. Un momento dopo vidi che Nagato le stava fronteggiando con la stessa rapidità.

“Non muoverti.”

Nagato schivò gli attacchi di Asakura, mentre tirava la mia cravatta in modo che mi inginocchiassi e mi nascondessi dietro di lei.

“Whoa!”

Un oggetto sconosciuto passò sopra la mia testa e distrusse la lavagna.

Nagato guardò un istante verso l’alto e immediatamente una gran quantità di ghiaccioli spuntarono dal soffitto e caddero sulla testa di Asakura. Quest’ultima si mosse ad una velocità invisibile ad occhio nudo e una foresta di ghiaccioli si formò sul pavimento.

“Non c’è alcuna possibilità che tu possa battermi in quest’area di spazio.” disse con calma Asakura. Loro due stavano a pochi metri di distanza, fronteggiandosi, mentre io non potevo fare altro che stare inginocchiato, senza speranza, senza provare neanche ad alzarmi.

Nagato stava davanti a me con le gambe leggermente divaricate e solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse una persona seria, vedendo che aveva scritto il proprio nome sulle scarpe.

Poi, come se stesse pregando, Nagato mormorò debolmente:

    SELECT serial_code
    FROM database
    WHERE code='data'
    ORDER BY aggressive_combat_data
    HAVING terminate_mode

“Nome del bersaglio: Asakura Ryoko, ostilità confermata. Disconnettere l’interfaccia di informazioni organiche del bersaglio.”

Lo spazio normale non esisteva più nell’aula. Tutto aveva acquisito forme geometriche, arrotolate o coniche. Vedere uno scenario surreale come quello era come entrare in una di quelle case dell’orrore a tema, stavo impazzendo solo a guardare.

“Smetterai di funzionare prima di quando succeda a me.”

Non avevo idea da dove arrivasse la voce di Asakura in questo miraggio pieno di colori.

Wooosh, il suono dell’aria tagliata. Nagato mi diede un calcio fortissimo col tallone.

“Che diavolo stai...”

Prima che potessi finire, una lancia, così veloce che riuscii a malapena vederla, passò davanti alla punta del mio naso e cadde per terra.

“Vedremo quanto a lungo potrai proteggerlo. Prova questo!”

Un secondo dopo, Nagato fu trafitta da circa dodici lunghe lance di colore bruno.

“...”

In altre parole, Asakura attaccò me e Nagato da tutte le direzioni contemporaneamente. Nagato riuscì a cristallizzare alcune di esse e a distruggerle, ma cercando di evitare che io venissi colpito da quelle rimanenti, mi fece scudo col proprio corpo. In quel momento però non lo sapevo, visto che era successo tutto così velocemente.

Gli occhiali di Nagato caddero dal suo viso e rimbalzarono dolcemente quando colpirono il suolo.

“NAGATO!”

“Non dovresti muoverti.” disse Nagato con calma, indicando le lance infilate nel suo petto e nel suo ventre. Un lago di sangue cominciò a formarsi sotto i suoi piedi. “Io sto bene.”

Oh Dio, come fa a stare bene?

Nagato tolse le lance una ad una senza mai battere ciglio. Esse caddero a terra con un suono gelido e immediatamente si trasformarono in banchi. Allora ecco di cosa erano fatte!

“Essendo così ferita, non penso che tu possa fermarmi ora. Ecco il colpo di grazia!”

Dall’altro lato dello spazio distorto, la figura di Asakura compariva e scompariva. Riuscii a vedere un sorriso sulla sua faccia, poi alzò le mani. Se non mi sbaglio, le sue braccia si illuminarono fino alla punta delle dita e si allungarono fino al doppio della lunghezza. No, più del doppio...

“Per favore, muori!”

Le braccia di Asakura continuarono ad allungarsi, contorcendosi come dei tentacoli, poi si richiudettero da entrambe le direzioni intorno a Nagato. Incapace di muoversi, quest’ultima si dimenò violentemente... Un momento dopo, la mia faccia era sporca di sangue.

Il braccio sinistro di Asakura penetrò l’addome di Nagato, mentre il braccio destro si chiuse come un artiglio sul petto, perforando la sua schiena e fermandosi sul muro della classe. Nagato sputò sangue, che colò lungo le sue gambe bianche, ingrandendo il lago di sangue sotto di lei.

“E’ finita.” disse a bassa voce Nagato, poi afferrò uno dei tentacoli. Non successe nulla.

“Cosa è finita?”disse Asakura, pensando di aver vinto. “Intendi i tuoi tre anni di vita?”

“No.” disse Nagato, seriamente ferita, ma come se non le fosse successo nulla. “Iniziare la disconnessione dell’interfaccia dati.”

Quasi istantaneamente, ogni cosa nella stanza iniziò a illuminarsi debolmente, poi si cristallizzò e si dissolse nei secondi successivi. Anche il banco affianco a me divenne sabbia e collassò.

“Com’è possibile...?”

Sabbia cristallizzata cadeva senza sosta dal soffitto. Questa volta era il turno di Asakura di essere sbalordita.

“Sei davvero eccezionale.”

Anche le lance nel corpo di Nagato divennero sabbia.

“Ci ho messo un pò di tempo a penetrare il programma, ma ora è tutto finito.”

“...avevi già posizionato dei fattori distruttivi intorno a qui, prima ancora che io penetrassi questo spazio, non è vero? Non mi stupisce che sembrassi così debole. Era perchè avevi già usato prima i dati d’attacco...” disse scoraggiata Asakura mentre le sue braccia cominciavano a cristallizzarsi.

“Sigh, che peccato, ma d’altra parte sono solo un supporto. Pensavo che fosse una buona opportunità per uscire da questo punto morto.” Asakura tornò a comportarsi come la normale compagna di classe e mi guardò allegramente.

“Ho perso. E’ bello che tu possa sopravvivere. Ma farai meglio a stare attento, l’Entità Senziente di Dati Integrati non è così unita come tu possa pensare, c’è un numero abbastanza cospicuo di esponenti come me che hanno idee differenti. E’ proprio come gli esseri umani, ci saranno altri estremisti come me che si faranno vivi la prossima volta. E, chi lo sa, magari quelli che controllano Nagato potrebbero cambiare le loro idee e finire per ucciderti.”

Ora era ricoperta da capo a piedi dalla sostanza luminosa.

“Prima che ciò accada, auguro a te e a Suzumiya le migliori fortune. Addio.”

Detto questo, Asakura si dissolse silenziosamente in piccole dune di sabbia. Poi le piccole dune continuarono a dissolversi fino a scomparire completamente. Sotto una pioggia di sabbia cristallizzata, la ragazza liceale conosciuta come Asakura Ryouko scomparve completamente da questa scuola.

Improvvisamente sentii un rumoroso tonfo. Mi accorsi subito che Nagato era sdraiata per terra, così mi alzai con agitazione.

“Nagato! Resisti! Ora chiamo un’ambulanza!”.

“Non ce n’è bisogno.”

Nagato fissava il soffitto con gli occhi spalancati.

“I danni fisici non hanno alcun significato su di me. La priorità adesso è di ripristinare quest’area di spazio al suo stato originario.”

Intorno a noi i cristalli di sabbia smisero di cadere.

“Rimuovere le sostanze impure, ricostruire l’aula.”

Quando finì di pronunciare quelle parole, la classe 1-5, a me familiare, riapparve davanti ai nostri occhi. Era come riavvolgere un nastro: tutto nella stanza tornò esattamente come era prima.

La lavagna, la cattedra, le sedie e i banchi, ricrescettero tutti dalla sabbia bianca e tornarono normali come li avevo visti l’ultima volta in classe. Ora non sono in grado di descrivere che cosa mi passava per la mente allora. Se non l’avessi visto con i miei occhi, avrei pensato che tutte quelle immagini fossero state fatte con effetti speciali usati ad arte. Dai muri spuntarono le finestre rivolte verso il corridoio, con i vetri oscurati perfettamente integri; all’esterno riapparve il tramonto, immergendo me e Nagato in una luce arancione intensa. Guardai nel cassetto del mio banco, il contenuto era perfettamente al suo posto e il sangue che era schizzato sul mio viso ora era completamente scomparso. Era tutto troppo fantastico. Potevo descriverlo solo come magia!

“Sei davvero a posto?”

Mi inginocchiai vicino a Nagato che continuava a restare per terra. Pensavo che la sua uniforme fosse piena di buchi dopo essere stata perforata in quel modo, ma erano tutti scomparsi.

“Siccome l’energia di elaborazione è stata convertita in operazioni di dati, ho semplicemente invertito il collegamento all’interfaccia per un pò.”

“Hai bisogno che ti aiuti ad alzarti?”

Sorprendentemente, Nagato non esitò ed afferrò la mia mano.

Ma quando stava per alzarsi: “Oh!”

Sussultò improvvisamente.

“Ho dimenticato di rigenerare un nuovo paio di occhiali.”

“...in realtà penso che tu sia più carina senza occhiali. Le ragazze quattrocchi non sono proprio il mio tipo.”

“Che cosa vuol dire quattrocchi?”

“Nulla, nulla, era solo uno stupido commento.”

“Capisco.”

Ora non era il momento per dire cose così banali. Rimpiangevo di averlo detto. Anche se significava lasciare crudelmente Nagato in quelle condizioni, volevo scappare immediatamente dalla classe per l’imbarazzo.

“Ciao!”

La porta dell’aula si aprì improvvisamente.

“~Mi son scordato~Mi son scordato qualche cosa~”

Canticchiando una stupida canzoncina, Taniguchi entrò in classe. Probabilmente non avrebbe mai pensato di trovare qualcuno lì dentro. Quando ci vide, rimase basito, con la bocca spalancata come un idiota. In quel momento, stavo cercando di sollevare Nagato, ma poteva sembrare che la stessi facendo lentamente sdraiare per terra.

“Scusatemi!” disse Taniguchi in un tono serio che non avevo mai sentito prima da lui e poi scappò immediatamente dalla stanza. Non avevo neanche avuto il tempo di inseguirlo.

“Che persona interessante.” disse Nagato.

Sospirai con forza.

“Che dovremmo fare ora?”

“Lascia fare a me.” disse Nagato, mentre si riposava su di me. “La manipolazione di dati è la mia specialità. Faro credere a tutti che Asakura Ryouko si sia trasferita.”

Allora vuole fare così!

Non era il momento di pensare a cose così insignificanti dopo aver assistito a degli eventi così incredibili. Non esisteva più il problema se credere o meno ai discorsi di Nagato. Non osavo più neanche pensare di essere convinto solamente a metà. Le cose che erano appena successe poco prima mi avevano fatto realizzare quanto fosse seria la situazione. Avevo davvero pensato che sarei morto! Se Nagato non fosse apparsa dal soffitto, Asakura mi avrebbe ucciso. Vedere lo spazio della classe disorcersi, le braccia di Asakura allungarsi innaturalmente e Nagato che la eliminava senza alcuna emozione, erano tutte esperienze incise nella mia mente.

Nagato voleva forse dimostrarmi in questo modo di essere un alieno?

In un certo senso, questo non mi rendeva partecipe di misteriosi eventi? Come ho detto nel prologo, mi sarebbe piaciuto essere una comparsa coinvolta in queste situazioni, che si accontentava di essere un semplice aiutante di secondaria importanza. Invece ero addirittura diventato protagonista! Esattamente, avevo davvero desiderato di essere un personaggio in una storia in cui si trovassero alieni, ma ora che lo ero divenuto, avevo cambiato opinione.

Per essere sinceri, la situazione mi preoccupava abbastanza.

Quello che volevo essere realmente era quel tipo di personaggi minori che davano consigli utili al momento giusto, quando tutti stavano affrontando una situazione pericolosa. Non volevo che la mia vita fosse minacciata dai miei stessi compagni di classe! Quando si tratta della mia vita, ha la priorità sul resto.

Seduto nella classe arancione, per un pò di tempo la mia mente vagò senza meta. Mi ero completamente dimenticato che Nagato stava riposando su mio petto.

Che...che succede? A che cosa stavo pensando?

Siccome ero sovrappensiero, non mi ero accorto che aveva completato la sua rigenerazione e mi stava fissando senza alcuna espressione da un pò di tempo.


Dal giorno seguente, Asakura Ryouko scomparve dalla nostra classe.

Era l’inevitabile esito, ma ero l’unico a saperlo.

“Hmm, immagino che abbia qualcosa a che fare con il lavoro del padre, per questo si è dovuta trasferire all’improvviso. Per essere onesto, tutti noi professori siamo rimasti sconvolti quando abbiamo sentito la notizia questa mattina. Siccome hanno dovuto lasciare il Giappone, hanno preso un aereo ieri.”

Quando il professor Okabe annunciò alla classe questa storia, che io sapevo essere una copertura, la maggior parte delle ragazze esclamò con stupore “Che cosa?”, “Perchè?”, mentre i ragazzi iniziarono a parlare dell'argomento tra di loro. Anche il professore sembrava incredulo. Ovviamente, la ragazza dietro di me non poteva restare in silenzio.

Smack! Mi colpì la nuca con un pugno.

“Kyon! Questo è sicuramente un fatto misterioso!” Gli occhi di Haruhi brillarono, mentre riguadagnò il suo solito vigore.

Cosa dovrei fare? Raccontarle la verità?

In realtà, Asakura è stata creata da una entità sconosciuta chiamata Entità Senziente di Dati Integrati, Nagato è una sua compagna, ma per qualche ragione la loro relazione si è rotta e alla fine Asakura ha cercato di uccidermi. E la causa del mio coinvolgimento sei tu. Però Asakura è stata trasformata da Nagato in un mucchietto di sabbia ed è scomparsa.

Ma per favore! Sarei ridicolo se dicessi una cosa del genere e non ho intenzione di farlo. Farò solo finta che quello che è successo ieri sia stata sol un’illusione e mi comporterò di conseguenza.

“Prima è arrivato uno studente misterioso trasferito, poi una ragazza si è trasferita misteriosamente. C’è sicuramente sotto qualcosa di sospetto!”

Dovrei farle i complimenti per il suo ottimo istinto?

“Forse è suo padre che si è dovuto trasferire?”

“Non mi bevo una scusa così squallida.”

“Credici oppure no, ma quello è il motivo principale per cui la gente di solito cambia scuola.”

“Ma non pensi che sia strano? C'è voluto solo un giorno dalla notizia di trasferimento a farlo per davvero. Che tipo di lavoro farebbe suo padre?”

“Forse semplicemente non lo aveva detto prima ad Asakura...”

“E’ impossibile. Tutto questo richiede maggiori investigazioni.”

Avrei voluto dire che il trasferimento a causa di lavoro era solo una scusa, che erano scappati di notte per fuggire dopo aver lasciato una montagna di debiti, ma decisi di non farlo, visto che l’unica persona che sapeva la verità ero io.

“Come membro della SOS Dan, non posso lasciare inosservato un così misterioso evento!”

Per favore, basta!

Dopo ciò che era successo il giorno prima, avevo subito un completo cambiamento durante la notte. Dopo tutto, avendo vissuto in prima persona tutta quella roba soprannaturale e cercando di pensare che non era mai successa, dovevo scegliere una delle seguenti opzioni: ero in preda ad allucinazioni; oppure qualcosa si era rotto nella mia testa; oppure il mondo era davvero cosi’ strano; oppure avevo avuto un sogno molto lungo. Però non avrei mai ammesso che l’intero mondo fosse una realtà virtuale!

Ragazzi! Per qualcuno che aveva appena compiuto quindici anni, dover affrontare un punto di svolta della sua vita in questo modo, era davvero troppo presto! Perchè un ragazzo di prima liceo come me deve porsi delle domande filosofiche come l’esistenza o meno del mondo?Non sono queste le cose a cui dovrei pensare! Per favore, non datemi altri problemi!

Ora come ora devo affrontare un sacco di questioni delicate!


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