Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 6 Capitolo 2

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Capitolo 2[edit]

I trasporti pubblici urbani moderni erano stati sviluppati seguendo il concetto di car-pooling[1], dove i mezzi pubblici erano più numerosi e più piccoli in modo da contenere meno persone.

Questo sistema trasporto aveva iniziato a diffondersi trent’anni prima nelle grandi metropoli, così come nell’80% delle città e periferie. Il restante 20% usava auto private.

Grandi autobus, tram e altri mezzi pubblici che potessero trasportare molte persone erano oramai desueti, quindi non si vedevano più le scene di studenti accalcati che prendevano l’autobus per andare a scuola o tornare a casa.

Anche se Tatsuya andava a scuola accompagnato solo da Miyuki, nel tragitto dalla fermata dell’autobus a scuola si univano a loro i suoi amici. Nonostante fosse arrivato più tardi del solito a scuola, il solito gruppo lo stava aspettando.

Il tragitto principale era una semplice passeggiata di un chilometro fino a scuola, ma a volte si fermavano brevemente in un caffè o in un fast-food; lungo la via c’erano infatti moltissimi negozi di abiti, ristoranti, librerie, cartolerie, e negozi specializzati in materiale per l’educazione magica. Gli studenti e gli insegnanti del Primo Liceo non erano gli unici a frequentare la zona, visto che molti clienti prendevano il tram da lontano per andare a far compere lì.

Erano in otto, seduti in uno dei loro caffè preferiti.


“Eh? Sei stato selezionato come uno dei rappresentanti della Gara di Tesi?”


La piccola deviazione di quel giorno era dovuto al fatto che Mikihiko aveva chiesto perché Tatsuya fosse stato chiamato nel laboratorio di geometria magica. Vedendolo ardere dalla voglia di saperne di più, Tatsuya non poté fare a meno di riflettere su questo lato della personalità dell’amico mentre spiegava la questione più nel dettaglio.

Da qui la reazione di Mikihiko vista nel commento precedente.

Tatsuya ne aveva già parlato con Miyuki e Honoka il giorno prima quando le era andate a prendere nella sala del Consiglio Studentesco. Gli altri cinque amici ora lo stavano guardando con espressioni di stupore.


“Aspetta, credevo che ci fossero solo tre rappresentanti in tutta la scuola per la Gara di Tesi.”

“Già.”


Alla domanda di Mizuki Tatsuya rispose deciso. L’espressione del loro viso erano come il giorno e la notte.


“ ‘Già?’… Tatsuya-kun, mi sembri un po’ svogliato al riguardo.”


Mizuki era senza parole ed Erika lo guardava perplessa. Al contrario, Leo sorrideva divertito.


“Per Tatsuya è solo naturale.”

“Non si è mai sentito di uno studente del primo anno che abbia partecipato alla Gara di Tesi.”

“Non che sia impossibile eh? Nemmeno la facoltà può ignorare il genio che ha inventato una nuova magia.”


All’osservazione di Shizuku, Leo sorrise e rispose in questo modo.


“Fermiamoci qui con la storia del genio.”


Più che imbarazzato, Tatsuya si sentì leggermente irritato dal termine, come se qualcuno lo pungolasse con un ago.


“Tatsuya detesta esser chiamato genio…”

“Perché è un termine troppo superficiale.”


Al commento meravigliato di Honoka, che non era beffardo né aveva secondi fini, rispose Miyuki.

Alla risposta della sorella, Tatsuya poté solo ridacchiare beffardamente, anche se doveva ammettere che aveva ragione.


“È comunque una cosa incredibile.”


Notando che il discorso stava prendendo una brutta piega, Mikihiko intervenì per ristabilire l’equilibrio.


“La tesi vincitrice verrà pubblicata su ‘Super Nature’, e anche i secondi e terzi arrivati avranno un sacco di attenzione.”


“Super Nature” era un giornale scientifico britannico ritenuto come la maggiore autorità sulla magia moderna. Sfortunatamente, il giornale conteneva tematiche sulla dittatura che erano inappropriate per dei liceali. Fortunatamente, tutti i presenti avevano letto il giornale e avevano quindi familiarità con il nome.


Ah… ma non avete molto tempo.”


L’euforia di Mikihiko si trasformò rapidamente in preoccupazione

Non dovrebbe prestare attenzione a questi cambiamenti d’umore? Pensò Tatsuya, sorpreso. Ad ogni modo, tenne questi pensieri per sé e annuì all’affermazione di Mikihiko.


“Abbiamo esattamente nove giorni prima di dover consegnare la ricerca.”

“Nove giorni? Ma è pochissimo tempo!”

“Non c’è problema. Alla fine io ho solo un ruolo di assistenza, l’autore principale sta lavorando sulla tesi da prima delle vacanze estive.”


Vedendo l’espressione elettrizzata di Honoka, Tatsuya la rassicurò con un sorriso e un cenno della mano. Al che, Honoka si rilassò e sospirò di sollievo.


“Tuttavia, resta il fatto che la scadenza è a breve. È successo qualcosa di inaspettato?”

“La salute di uno dei due assistenti è peggiorata improvvisamente.”


Miyuki corrugò le sopracciglia mentre domandava a Tatsuya, che mantenne il sorriso e diede una semplice risposta. Anche se non aveva spiegato nel dettaglio, non avrebbe avuto nulla da nascondere se avessero chiesto maggiori informazioni.

Miyuki però non sembrò del tutto soddisfatta dalla risposta.


“Che sfortuna. Però è certamente un cambiamento dell’ultimo minuto.”


La ragione a quanto pare non era il perché della situazione, ma una questione di umore.


“È vero, ma anche se la tesi dovesse essere fatta da capo, Onii-sama sarebbe comunque il miglior candidato.”


Tuttavia, la presenza di Tatsuya era ormai un dato di fatto, quindi Miyuki stava solo cercando una ragione per convincersi, in accordo col suo carattere. Secondo Tatsuya, anche se il commento della sorella era piuttosto accurato, gli stava comunque dando troppo credito con questa approvazione incondizionata.


“Non è proprio così. Avremmo un bel problema tra le mani se non avessi familiarità con l’argomento scelto da Ichihara-senpai, ma fortunatamente non è questo il caso.”


Di conseguenza, Tatsuya adottò una tattica di “sorridere e negare”, ma Miyuki non sembrava molto soddisfatta della posizione assunta dal fratello. Mentre pensava a una risposta appropriata, una nuova domanda sorse dalla persona al suo fianco.


“Ehi, allora qual è l’argomento?”


Incuriosito, Leo si piegò in avanti mentre chiedeva. Nonostante tutte le ragazze lo guardassero con occhi che dicevano chiaramente “Anche se te lo dicesse, capiresti?”, sia lui che Tatsuya le ignorarono.


“Difficoltà tecniche e soluzioni alla realizzazione di un reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua.”

“…non riesco nemmeno a immaginarlo.”


Rispose immediatamente Leo, una rapida riflessione sulla sua difficile situazione attuale.


“…è un argomento grandioso. Non è uno dei Tre Grandi Misteri della Magia Sistematica del Peso?” Disse Mikihiko con una strana espressione. Al suo fianco,

“Dato che avevano chiesto a Tatsuya di partecipare, credevo che la tesi riguardasse i CAD.”


Mizuki espresse i suoi pensieri al riguardo.


“Ah, lo pensavo anch’io.”

“Anche Kei-senpai è un membro della squadra… credo che questo argomento possa essere troppo difficile per avere una possibilità di vittoria.”


Shizuku ed Erika condividevano l’opinione di Mizuki. Apparentemente i suoi amici erano preoccupati che l’argomento fosse troppo complicato per Tatsuya e per i liceali in generale. Il che aveva perfettamente senso: non per niente lo sviluppo di un “reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua” era uno dei Tre Grandi Misteri. In quella situazione, Tatsuya poteva solo sorridere e cavarsela alla meno peggio.

Tuttavia, in mezzo ai volti sorridenti solo quello di Miyuki non era un vero sorriso. I suoi occhi erano serissimi.

Solo lei, che capiva l’importanza di un reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua, poteva rendersi davvero conto di quanto serio fosse suo fratello.


◊ ◊ ◊


In stazione, i fratelli si separarono dai loro amici e tornarono a casa, trovando però una limousine parcheggiata lì di fronte, il che gli fece scambiare un’occhiata.

Tatsuya andò avanti e aprì la porta.

Vedendo le scarpe coi tacchi d’alta moda vicino all’ingresso, Tatsuya strinse gentilmente le spalle di Miyuki, che si era zittita con un’espressione tesa in viso.

Mentre supportava la sorella e attraversavano la porta, si udì il leggero rumore di ciabatte che si avvicinavano.


“Bentornati. Voi due andate sempre così d’accordo.”


Sentendo il tono di scherno, Tatsuya socchiuse gli occhi e strinse leggermente la mano che teneva le spalle tremolanti della sorella.


“È parecchio che non ci si vede, Sayuri-san.”


La gelida voce di Tatsuya si adattava perfettamente al suo sguardo di ghiaccio.

Questa volta, a tremare leggermente fu la minuta donna che li aveva accolti.


“Hm, hm. Beh, è perché ho sempre voluto essere vicina all’ufficio.”

“Ah, ma davvero.”


Tatsuya annuì seccamente alla matrigna, che non aveva messo piede in quella casa per nove mesi. Agli occhi dei fratelli, lei era “la seconda moglie di loro padre”, Shiba Sayuri.

Nonostante fosse venuta a casa, lì non c’era la sua stanza o il suo letto. Dopo il matrimonio con loro padre, infatti, si erano stabiliti in una suite di un complesso di appartamenti esclusivo a cinque minuti dalla sede centrale della FLT, e vivevano nella felicità del matrimonio. Tatsuya voleva solo pungolare Sayuri per il fatto che non avesse mai abitato lì con loro dopo aver sposato loro padre e il fatto che la considerasse comunque casa sua.

Vedendo l’espressione di Sayuri rabbuiarsi al sarcasmo del fratello, Miyuki si ricompose. Con il braccio di Tatsuya ancora attorno a lei, si girò leggermente ignorando lo sguardo della matrigna e si avvicinò al viso di Tatsuya, che era leggermente rivolto verso il basso.

Normalmente, Miyuki non si sarebbe mai comportata in maniera così imbarazzante, nemmeno se fossero stati da soli. Era un’azione incompatibile con la sua immagine. Tuttavia, in quel momento era entrata in uno stato mentale in cui gli astanti non avevano importanza.


“Inizierò immediatamente a preparare la cena, Onii-sama. C’è qualcosa in particolare che ti piacerebbe mangiare?”

“Qualunque cosa andrà bene. Non c’è fretta, quindi faresti meglio a cambiarti prima.”


Tatsuya non degnò di un’occhiata Sayuri, prestando tutta la sua attenzione alla sorella. Alla risposta del fratello, Miyuki sorrise beata.


“Capisco, anche se mi chiedo se avessi qualcosa di particolare in mente. Se è un desiderio di Onii-sama, sono pronta a fare qualunque cosa.”

“Ehi, non esagerare.”


Tatsuya le diede un buffetto sulla fronte prima che Miyuki scrollasse la testa in giù e salisse al secondo piano.


“Allora, cosa posso fare per te?”


Quando Miyuki se ne fu andata, Tatsuya continuò la conversazione con Sayuri, che sembrava bloccata tra l’incudine e il martello.

Dopo di che si diresse velocemente in salotto, si sedette sul divano, e si rivolse nuovamente all’esitante Sayuri.


“Potremmo darci una mossa? Vorrei finire prima che mia sorella ritorni.”


Sayuri corrugò le sopracciglia a quelle brusche parole, ma si sedette comunque di fronte a Tatsuya.


“Sembra che ancora non siate molto ospitali nei miei confronti.”


Realizzando che recitare ancora era inutile, l’attitudine di Sayuri cambiò bruscamente quando si sedette.

Noncurante dello sguardo di Tatsuya, accavallò le gambe e si appoggiò allo schienale del divano.

I vestiti casual e l’assenza di trucco era dovuto al suo mestiere di ricercatrice, quindi Tatsuya non doveva preoccuparsi di dove posare gli occhi. Ovviamente, anche se Sayuri avesse indossato una minigonna, Tatsuya probabilmente non avrebbe fatto una piega.


“Può essere che Miyuki la pensi così. Dopo tutto è solo naturale che sia arrabbiata se nostro padre si sia risposato meno di sei mesi dopo la morte di nostra madre. Anche se si comporta da adulta, è solo una ragazzina di 15 anni.”

“…e tu?”

“Io sono incapace di provare una tale reazione emotiva. Sono stato forgiato così.”

“Ok, lasciamo perdere. Che sia vero o no, non è più affar mio. Nonostante questo, se dovessimo parlarne spero che tu possa seriamente ascoltarlo, dato che per voi erano stati solo sei mesi, ma per me erano stati 16 anni.”


Nonostante l’aspetto giovane, Sayuri aveva la stessa età di loro padre. Tatsuya stava contemplando questi concetti rudi come un nemico pubblico delle donne.

Lei, Shiba Sayuri, Furuha Sayuri da nubile, era stata l’amante di Shiba Tatsurou prima del suo matrimonio con Yotsuba Miya. Si diceva che il casato Yotsuba si fosse intromesso per ottenere un prezioso vantaggio genetico e li separò forzatamente. Tatsuya poteva leggere tra le linee del suo odio anche se lei non lo verbalizzava.

Tuttavia, questa era una questione tra lei e i loro genitori, e non aveva nulla a che fare con i fratelli. Dato che aveva mantenuto una relazione con loro padre mentre Miya era ancora viva, non avrebbe ricevuto nessuna compassione da lui.


“Allora, che cosa ti ha portato fin qui?”


Sayuri intendeva scivolare gradualmente nell’argomento principale, quindi la domanda diretta di Tatsuya la colse alla sprovvista e finalmente si liberò dell’atmosfera innaturale attorno alla loro conversazione.


“Arriviamo al dunque allora. I laboratori della compagnia necessitano della tua assistenza. Se possibile vorremmo che ti ritirassi da scuola.”

“Impossibile. Fin quando Miyuki sarà iscritta al Primo Liceo non posso svolgere le mie funzioni di protettore se non sono uno studente del Primo Liceo.”


Una richiesta ridicola meritava un rifiuto secco da parte di Tatsuya.


“Anche se non fossi uno studente, potrebbero essere disponibili altri protettori.”

“C'è carenza di maghi in ogni campo. Anche la casata Yotsuba avrebbe difficoltà a rimpiazzare un protettore senza preavviso.”

“In altre parola, tu sei il miglior candidato?”

“Se limitato alla protezione di Miyuki, è certamente così.”


Non era la prima volta che avevano questa conversazione.

Whew, Sayuri fece un gran sospiro che non sembrava finto.


“Dubito che una qualunque compagnia abbia abbastanza surplus di personale da permettere a una persona talmente talentuosa come te di perder tempo in sciocchezze.”

“Perder tempo? Mi sembra di aver contribuito parecchio alla compagnia. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto un ordine dalla Marina Statunitense per una gran quantità di CAD di tipo Volo, che ha aumentato i profitti del 20% rispetto allo scorso quadrimestre.”


Sayuri non poté far altro che mostrare un’espressione piena di rimpianto alle parole combattive di Tatsuya. Questo perché non aveva argomenti per controbattere.

Era di dominio pubblico che la Four Leaves Technology all’inizio non produceva CAD, ma forniva parti di ricambio per l’ingegneria magica. La loro ascesa alla vetta dello sviluppo dei CAD e alla produzione su scala globale era largamente dovuta alla Serie Silver, e quindi a Tatsuya. Con l’introduzione dei dispositivi di tipo Volo, la FLT era diventata la società innovatrice che aveva introdotto il prossimo cambio di paradigma nel mondo dei CAD Specializzati. Per Sayuri, che era entrata nella compagnia come ricercatrice ed era diventata manager nonostante non avesse raggiunto risultati personali di rilievo, questa era un’impresa sovrastante che rendeva inutile la gelosia.

Ma quelli erano i sentimenti personali di Sayuri. Dopo aver risposto con un “Ah, davvero…”, parlò del motivo per cui non poteva ancora andarsene.


“Potresti almeno aiutarmi ad analizzare questo oggetto?”


Sayuri tirò fuori dalla borsa un grosso portagioie e ne sollevò il coperchio con cautela. Nel mezzo vi era riposto un cristallo cremisi semi-trasparente.


“…una reliquia di classe Magatama.”


Dalla prospettiva di un ricercatore magico, le “reliquie” erano OOPArt contenenti una natura magica, creati con componenti artificiali non identificabili, ma che si formavano spontaneamente in condizioni estreme. L’Antinite, che conteneva Cast Jamming poteva essere classificata come un tipo di reliquia. Inoltre, autentiche reliquie come quella Magatama solitamente non finivano mai nelle mani di ricercatori civili.

Visto il suo status di principale produttore nazionale, la FLT riceveva molti contratti dai militari.


“Quando parli di “analisi”, non dirmi che mi stai chiedendo una cosa assurda come duplicare questa Magatama, vero?”


Vedendo l’espressione tesa di Sayuri, Tatsuya poté solo sospirare incredulo.


“Chi ha preso una decisione tanto stupida e avventata? Non sapete che è ridicolo cercare di ricreare reliquie con la scienza e la tecnologia moderne?”


OOPArts erano “Artefatti Fuori Posto” (Out Of Place Artifacts) , ovvero “oggetti che non appartenevano in quel tempo”, che erano “troppo avanzati per la scienza di quando erano stati dissotterrati” e non potevano essere sviluppati con la tecnologia dell’epoca.[2]

Tuttavia, proprio perché erano oggetti che sorpassavano la scienza moderna, veniva usato il termine “reliquia”.


“La JSDF[3] ha richiesto che accettassimo questo compito. Non era consentito rifiutare.”


Non che le decisioni dell’amministrazione non fossero comprensibili. Non solo la FLT, ma tutte le imprese dell’industria della magia servivano nel settore pubblico e avrebbero potuto essere dipinte collettivamente come industria di guerra.

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Solo persone capaci di usare la magia avrebbero comprato prodotti di ingegneria magica come i CAD, ma data la scarsità di maghi era ovvio che la parte di mercato da loro occupata fosse minima rispetto ad altre industrie. A quel tempo, il numero di persone in campi relativi alla magia o studenti di magia a livello scolastico o universitario non era più di 30000.

In altre parole, anche se ognuno di essi avesse comprato un nuovo CAD all’anno, il volume d’affari totale sarebbe stato comunque 30000. In realtà la durata tendeva a essere più lunga dato che era normale per un mago possedere cinque o sei CAD. Ad ogni modo, non cambiava il fatto che il mercato fosse parecchio limitato.

Inoltre, in base alla politica nazionale di promozione della magia, gli strumenti di supporto alla magia dovevano essere venduti a un prezzo basso. In pratica, il prezzo dei CAD doveva essere alla portata di una famiglia media, in modo che potessero regalarne uno ai figli che entravano in un liceo di magia.

Era difficile far sviluppare questo tipo di industria indipendente, di conseguenza lo Stato forniva ampi sussidi all’industria della magia, sovvenzionando, per esempio, il 90% delle vendite di CAD.

I prodotti venduti al pubblico costavano il 10% del prezzo usato negli scambi tra compagnie.

In più, usando le sovvenzioni per la ricerca come scusa, ogni anno la nazione pagava grosse somme di denaro alle industrie private per mandare avanti la ricerca.

Anche le imprese più grandi come Maximillian e Rozen non potevano dire no ai rispettivi governi. Era quello il destino delle industrie di magia.


“Tuttavia, la JSDF dovrebbe sapere il significato di una reliquia. Se l’oggetto è stato identificato come tale dovrebbero sapere che sintetizzarlo artificialmente non è possibile, quindi perché fare una richiesta del genere?”


Ci fu una pausa significativa prima che Sayuri rispondesse.


“Di recente è stato scoperto che le Magatama possiedono l’abilità di immagazzinare le sequenza magiche.”


Nonostante la risposta esitante, essa fu sufficiente a far cambiare rapidamente espressione a Tatsuya.


“È un fatto accertato?”


Nascondere il desiderio ardente nella sua voce era il limite delle abilità recitative di Tatsuya. Per fortuna Sayuri parve non accorgersi del suo profondo interesse per le reliquie.


“È ancora in fase teorica, ma i militari hanno già prodotto dei dati di osservazione abbastanza affidabili.”


Tatsuya annuì con espressione solenne.


“Se questo è vero allora è impossibile che i militari lascino perdere, il che è anche piuttosto sensato.”


La capacità di immagazzinamento delle sequenze magiche non era solo l’obiettivo di Tatsuya. Se ciò si fosse potuto diffondere al pubblico, la creazione di congegni magici autonomi e autosufficienti non sarebbe più stata un sogno. Anche truppe senza maghi avrebbero potuto avere armi magiche. Dato che la Magatama avevano il potere di immagazzinare le sequenza magiche, una riproduzione di massa avrebbe fornito una massiccia quantità di armamenti magici.


“Ma visti i recenti guadagni della FLT, non dovrebbe esserci bisogno di prendere la strada meno frequentata.”


Data l’importanza del progetto, una volta accettato l’incarico non sarebbe stato sufficiente un semplice “non si può fare”.


“Il dado è tratto.”

“Anche se non ci sono possibilità di successo?”


Considerando che la chiave per replicare una reliquia era ancora sconosciuta, era certamente un rischio colossale.


“Abbiamo una piccola chance. Con la tua magia è possibile effettuare un’analisi.”


Tatsuya non poté che ridere a questa dichiarazione. Alla fine Sayuri non era lì per il suo cervello, ma per la sua abilità unica.

Come aveva sempre fatto.


“Anche usando il mio potere non c’è garanzia di riuscire in una riproduzione. Se proprio insisti, per favore invia l’esemplare alla Terza Divisione Ricerca e Sviluppo. Ci passo regolarmente.”


In ogni caso, non ci sarebbero stati effetti su Tatsuya. Anche se era vero che aveva bisogno di maggiori informazioni su come preservare le sequenza magiche, il suo obiettivo era solo comprendere la metodologia alla base. La replicazione di Magatama era una cosa secondaria, quindi non voleva oberare di lavoro i ricercatori dell’ufficio. La verità era che per loro era complicato trovare tempo per la programmazione, quindi non potevano fare ciò che gli pareva.


"......."


Quella non era però una richiesta che Sayuri potesse sopportare. La sua posizione richiedeva che tenesse in conto le rivalità tra i dipartimenti nella FLT. La Terza Divisione R&S non poteva avere altra fama e riconoscimenti. Inoltre, una ragione infinitamente più importante e assurda era che né lei né suo marito potevano permettere che “Taurus Silver”, cioè Tatsuya, avesse altro potere decisionale.

Di certo gli altri laboratori avrebbero potuto superare i risultati di Tatsuya, ma dato il suo gran seguito, al punto che la maggioranza della Terza Divisione era dalla sua parte, forse gli sarebbe stato dato il merito anche dei loro successi. Era questo il sospetto che Sayuri covava.

Incapace di accettare la proposta di Tatsuya, Sayuri strinse i denti.


“O forse preferisci lasciarlo qui?”


Le parole di Tatsuya fornirono un raggio di speranza a Sayuri e diventarono l’impeto che colse per sfuggire da quel dilemma.


“Non ce n’è bisogno!”


Ciò nonostante, piuttosto che arrivare a un compromesso, decise di rompere la trattativa. Lei non avrebbe mai permesso che la riproduzione della reliquia potesse avvenire lontano dall’ufficio, lontano dalla possibilità per lei di rivendicare tutto il merito per il successo. Lasciare il campione lì sarebbe stato ridicolo, sinonimo di lasciare che Tatsuya strappasse quel premio dalle sue mani. A dire la verità era stata lei la prima a fare un’assurda richiesta per sfidare un qualcosa che “non aveva mai avuto successo”, ma in quel momento Sayuri aveva perso tutta la sua obiettività.

Furente, Sayuri si alzò in piedi.


“Capisco ora che richiedere la tua assistenza è stato uno sbaglio fin dall’inizio.”


Dopo aver messo il portagioie nella su borsa, Sayuri se ne andò stizzita.

Tatsuya la seguì mentre percorreva il corridoio. Quando raggiunse l’ingresso e si infilò le scarpe, Tatsuya adottò un tono con cui tipicamente ci si rivolge a dei clienti.


“Dato che trasporta oggetti di valore, desidera che la accompagni fino alla stazione?”

“Non ce n’è bisogno, andrò in macchina.”

“Come desidera. Sia prudente.”


Tatsuya non fu turbato dalla risposta seccata della matrigna, e fece un cortese inchino.


"Miyuki."


Tatsuya la chiamò dalla soglia di casa. Con un vestitino senza maniche addosso, Miyuki scese timidamente le scale. Le braccia perlacee rivelavano un leggero rosa che si dirigeva verso le sue spalle, una conseguenza del suo imbarazzo per l’abito, piuttosto che dovuto a dei cosmetici.


“Onii-sama... mi scuso sinceramente per il mio comportamento infantile.”


Nonostante l’ammissione del suo comportamento infantile, in realtà era più una sorta di dimostrazione di affetto. Naturalmente, Miyuki ignorava questa cosa mentre aspettava con la pelle in mostra di fronte a Tatsuya. Non importa cosa dicesse, aveva di certo messo molto impegno in quel’incantevole sfoggio di sé.

Tatsuya accarezzò gentilmente il viso della sorella anche se lei non aveva osato guardarlo negli occhi prima che le sue dita scendessero verso il mento. All’improvviso, le sollevò il viso con l’indice.

Questa semplice azione fece sì che l’incantevole pelle candida di Miyuki si tingesse completamente di rosso, balle spalle al petto. I suoi lunghi capelli oscillarono gentilmente e i suoi occhi erano colmi di una luminosità abbagliante, rendendola totalmente irresistibile.


“Uhm, questo…”


La loro postura sembrava destinata a un bacio, forzando Miyuki a distogliere timidamente lo sguardo.

Ma le dita di Tatsuya si diressero ancora una volta al viso di lei.

Ipnotizzata, Miyuki chiuse gli occhi.

E poi…


"—Ahi!"


Si udì un lamento soffocato di dolore.


“P-perché lo hai fatto?”

“Per punizione.”


Vedendo sua sorella arrossire e indietreggiare (una reazione perfettamente naturale a qualcuno che le avesse pizzicato il naso), Tatsuya sorrise e rispose.


“Oh… Onii-sama sei un cattivone.”


Miyuki mise il broncio e voltò il viso, mantenendo però la sua incantevole postura. L’espressione di Tatsuya, ancora sorridente, si ammorbidì.


“Esco per un po’. Chiudi tutto finché non ritorno.”

“Onii-sama?”


L’espressione di Miyuki si irrigidì mentre chiedeva la ragione per il misterioso ordine di suo fratello.


"Vado a rincorrere una certa donna cui manca il senso del pericolo.”


Tatsuya prese la giacca che si era appena tolto, mentre sua sorella si accigliava.


“Quanti problemi ha intenzione di farti passare quella persona?

“Sfortunatamente, non posso lasciarla a se stessa. Sayuri ha una reliquia che potrebbe contenere la chiave per l’immagazzinamento di sequenze magiche.”


Mentre rivelava la vera ragione del suo “inseguimento”, Tatsuya si tolse la cravatta e la diede a Miyuki. Parve che Miyuki avesse capito, ma mantenne comunque un’espressione poco soddisfatta.


“Se è così allora non c’è niente da fare. Stai attento.”


Miyuki si ricordò la loro conversazione nell’aula di consultazione della biblioteca. Non avrebbe usato il suo disprezzo per l’amante del padre per bloccare le decisioni di suo fratello. Non disse “non andare”, né “non c’è bisogno che tu vada”, ma tolse in silenzio la giacca pesante di Tatsuya dall’appendiabiti.

Dopo averlo indossato con l’aiuto di Miyuki, Tatsuya prese un paio di guanti e un casco da un armadietto e indossò un paio di stivali da motociclista. Dopo di che fece un cenno a Miyuki, che rispose con un profondo inchino, e disse semplicemente “Vado”.


◊ ◊ ◊


Seduta nell’auto a guida automatica, Sayuri sentì la pressione calarle addosso più forte della stessa forza di gravità.

Se avesse dovuto dire qualcosa, sarebbe stato un “l’ho fatto ancora” pieno di rimpianto.

Una volta raggiunto il livello manageriale, pensava di essersi abituata a tutti gli intrallazzi del business. Tuttavia, sospirò profondamente ripensando al suo comportamento cocciuto e impulsivo.

Innanzi tutto, il ragazzo era a tutti gli effetti suo figlio. Ogni volta che se lo trovava di fronte però, trovava difficile mantenere la calma, e sapeva anche perché: il ragazzo era il figlio della sua rivale in amore, era un abile ingegnere che aveva raggiunto risultati straordinari, e in più aveva occhi imperscrutabili ed emozioni insondabili.

Lui non la guardava come se fosse un essere umano, ma come un campione da analizzare al microscopio, un oggetto.

Era lo stesso modo in cui vedeva se stesso: uno strumento. Ma Sayuri questo non lo sapeva.

Quello che sapeva era che per quel contratto era necessaria la sua cooperazione, ma la sua impazienza aveva reso la situazione molto più complicata. Silenziosamente, guardò fuori dal finestrino e sospirò profondamente.

Quando sollevò lo sguardo notò che il traffico era stranamente diminuito.

Era un po’ che non vedeva macchine venire in senso opposto, e anche se era una zona residenziale, l’ora non era ancora tarda.

La sua frustrazione lasciò il posto a una traccia di inquietudine.

Controllò lo schermo per le informazioni sul traffico e vide che le altre auto erano state fatte deviare su un’altra strada per evitare un mezzo fermo sulla carreggiata.

Era una ragione perfettamente legittima, perciò Sayuri sospirò di sollievo.

Anche Tatsuya, che stava seguendo l’auto di Sayuri su una moto elettrica, notò la diminuzione del traffico, e anche lui ricevette la stessa informazione di Sayuri sul visore del casco.

Tuttavia, Tatsuya non la trovò una buona notizia.

Non era sospetto che le auto fossero state fatte deviare per via di un mezzo in panne. Aveva capito quanto fosse difficile infiltrarsi nei sistemi di controllo del traffico quando aveva visto Sanada e Fujibayashi entrarvi illecitamente.

Ma Tatsuya non era così ottimista da credere che ogni auto fosse stata fatta deviare dalla strada che portava da casa sua alla stazione. Una cosa simile sarebbe accaduta solo se ci fossero state più auto ferme nella carreggiata.

Non era molto difficile identificare la posizione di un veicolo nei sistemi di controllo.

Specialmente dal momento che i mezzi pendolari disponibili per il trasposto pubblico trasmettevano segnali continui per evitare che i criminali li usassero come mezzo di fuga.

Allo stesso modo, identificare quel segnale non era molto complicato.

Da quando era partito da casa, Tatsuya si stava dirigendo verso l’auto di Sayuri.

Una volta arrivato in vista dell’auto della matrigna, scoprì che un altro veicolo a guida manuale la stava seguendo.

Dallo schermo eruppe un allarme stridulo per informare Sayuri che un’auto a guida manuale si stava avvicinando. La cosa però non la fece preoccupare più di tanto; c’erano ancora persone cui piaceva guidare personalmente.

Essendo un ingegnere, sapeva che gli autisti potevano modificare le loro auto in modo da renderle indipendenti dal sistema di controllo del traffico. Di conseguenza prestò poca attenzione a quell’auto, spense l’allarme e si rilassò sul sedile.

Vedendo l’auto nera accelerare, Tatsuya premette sul gas. In quanto ad accelerazione, la sua moto aveva il vantaggio. Tuttavia, data la distanza e la rispettiva velocità, l’auto nera a guida manuale avrebbe raggiunto Sayuri per prima.

In reazione all’auto che si stava avvicinando invece di sorpassare, l’auto di Sayuri attivò il sistema anti-collisione.

Una volta che l’auto di Sayuri si fu fermata, dall’auto nera scesero due uomini. Un’azione estremamente spudorata da compiere lungo una strada piena di sistemi di sorveglianza. Data la situazione però, i sospetti erano probabilmente immigrati clandestini, dato che i comuni cittadini e immigrati regolare sarebbero stati immediatamente identificati dalle immagini.

Tatsuya attivò gli abbaglianti puntandoli ai due uomini che stavano cercando di aprire la portiera, e una volta sceso dalla moto corse verso di loro.

Estrasse il CAD dalla fondina mentre gli uomini si coprivano il viso per ripararsi dai fari. Un secondo dopo, uno dei due estrasse una pistola e l’altro cercò di colpire Tatsuya.

L’uomo aveva al dito un anello bronzeo, e da esso scaturì uno stridulo suono psionico.

Erano onde di interferenza magica: Cast Jamming. L’anello era fatto di Antinite.

Mentre uno cancellava la magia del nemico, l’altro lo avrebbe ucciso con la pistola. Una tattica efficace, se il loro avversario fosse stato un mago qualunque.

La canna era puntata a Tatsuya. Il bersaglio era il cuore, a una distanza in cui era impossibile evitare il colpo e si poteva percepire l’intento omicida.

L’uomo non riuscì però a premere il grilletto, la pistola gli si sfaldò in mano.

Uno di essi, o forse entrambi, iniziarono a urlare, ma data la distanza non poté capire bene cosa stessero dicendo. Capì solo “Cast Jamming”, il che probabilmente indicava la loro sorpresa al fatto che l’Antinite non avesse avuto effetto, o il loro stupore al fatto che la pistola si fosse ridotta in pezzi nonostante la presenza di onde di interferenza magica.

Ad ogni modo, a Tatsuya non interessava. Anche se fosse stato ostacolato in modo inaspettato, le sue azioni non sarebbero cambiate. Premette il grilletto una seconda volta: l’uomo che aveva la pistola urlò di dolore e cadde a terra tenendosi la coscia.

Dopo di che fu il turno dell’uomo con l’anello di portarsi una mano alla spalla. Non riuscì a controllare suoi gemiti di dolore, si piegò in due afflitto da brividi freddi, e infine perse conoscenza. Siccome era stato trafitto da una forza simile a tanti minuscoli aghi che avevano annichilito pelle, carne, vasi sanguigni, nervi e ossa, il dolore improvviso doveva aver superato la sua capacità di restare cosciente.

La magia di decomposizione “Mist Dispersion” poteva decomporre ogni parte del corpo umano.

Quindi, qual era la parte del corpo migliore da trafiggere affinché lo shock facesse perdere conoscenza a un uomo adulto? Dove doveva essere diretto l’attacco per troncare la percezione degli arti?

Non importa che fosse il proprio corpo o quello di altri, Tatsuya aveva una vasta conoscenza sull’argomento.

Aggirò i due uomini riversi a terra e si avvicinò all’auto nera tenendola sotto mira.

Non premette però il grilletto, le auto a idrogeno contenevano carburante altamente compresso, quindi un attacco imprudente avrebbe potuto scatenare un’esplosione gigantesca. Normalmente c’erano misure di sicurezza automatiche per evitare la combustione, ma era facile rimuoverle se si voleva lanciare un attacco suicida.

Se ci fosse stata Miyuki non avrebbe dovuto preoccuparsi di un’eventuale esplosione, ma sfortunatamente era a casa. A destra della strada c’era un ampio fiume, ma a sinistra era pieno di edifici residenziali. Tenendolo presente, Tatsuya giudicò che non poteva spingere questa conclusione.

In senso stretto, fu una decisione troppo negligente.

All’improvviso, dalla sua destra percepì un forte intento omicida e di riflesso compì un’azione evasiva.

Non ci fu la minima esitazione nel suo movimento, ma non poté evitare il proiettile supersonico.

Sentì un tremendo dolore al petto, dove il proiettile lo aveva trafitto, e l’impatto lo scaraventò in aria.

L’attacco del cecchino nemico era stato incredibilmente accurato. Aveva evitato una ferita mortale, ma il colpo gli aveva comunque perforato un polmone.

Aveva udito lo sparo molto tardi, quindi l’attacco doveva essere stato fatto da grande distanza. Se Tatsuya non avesse compiuto quella manovra evasiva sarebbe stato colpito al cuore.

Il cecchino nemico era estremamente abile.

Tatsuya usò l’inerzia del colpo per rotolare a nascondersi dietro l’auto di Sayuri.

La ferita si era già rimarginata. Fino a che la sua magia di rigenerazione fosse stata attiva, anche le ferite mortali sarebbero sparite, ma questo non significava che non provasse dolore.

L’estrema sofferenza causata dall’impatto e dalla fuoriuscita del proiettile gli avevano fatto venire i sudori freddi. Ma non era quello il momento di pensarci.

Tatsuya doveva localizzare il cecchino nemico.

Data la direzione e l’angolo dell’attacco, così come la posizione degli edifici circostanti che sarebbero potuti fungere da ostacolo, il cecchino era probabilmente in uno degli edifici industriali al di là del fiume, a circa 1000 metri dalla sua posizione.

Tenendo in considerazione che il proiettile aveva penetrato con facilità il suo corpo, aprendo un foro molto piccolo, il nemico stava probabilmente usando munizioni sabot.

La carrozzeria dell’auto era fatta di legno sintetico, quindi non sarebbe durata a lungo come copertura.

Il problema era che il cecchino non stava usando la magia.

Non importa che tipo di magia venisse usata, sarebbe rimasta una traccia che Tatsuya avrebbe potuto seguire per trovare la posizione del nemico. Ma se l’avversario si fosse limitato a sparare normalmente, quella distanza avrebbe reso più complicato fare affidamento sulla Vista Elementale.

I due uomini a terra levitarono gentilmente in aria, dopo di che lo sportello dell’auto nera si aprì e li risucchio all’interno.

Sarebbe bastato annullare la magia di tipo Movimento che stava portando in salvo i due uomini, ma al momento era più urgente eliminare il cecchino.

Tatsuya riesaminò le informazioni del proiettile che lo aveva trafitto: fluidi corporei, resistenza fisica, effetto del vento, gravità, compressione dell’aria al momento dello sparo. Tutte queste variabili furono compresse in un unico messaggio e ritornarono a Tatsuya, che poté identificare le informazioni sul bersaglio al momento dell’attacco.

Lesse la traiettoria del proiettile, le informazioni sul cecchino e la memoria stessa del “mondo”, dal presente al passato e dal passato al presente.

Utilizzando il punto dello sparo come origine, cercò il suo bersaglio tra le miriadi di dati transitori del “mondo” della dimensione delle informazioni.

Nella sua mente Tatsuya localizzò l’Eidos del cecchino, separando quella particolare unità dalle altre, come faceva sempre. Sapeva anche che il suo avversario stava mirando lì e si stava preparando a sparare di nuovo.

Il secondo sparo non era arrivato perché il cecchino stava ricaricando e cambiando i sabot di prima con proiettili perforanti, da qui il ritardo.

Tatsuya vide ciò perché teneva nel palmo della mano ogni informazione sul cecchino.

Mentre pensava a quanto fosse fortunato, attivò la magia per decomporre totalmente il corpo umano.


◊ ◊ ◊


Dieci minuti dopo che l’auto nera se ne fu andata, Tatsuya ritenne che non ci fosse altro pericolo, e si alzò da dietro l’auto. Guardando all’interno, vide che Sayuri era svenuta. Dato che l’auto non si era accesa dopo tutto quel tempo, il che era prevedibile, non c’era bisogno di preoccuparsi.

Il corpo di lei era circondato da airbag per proteggerla. Era un esempio eccellente dell’attivazione dei sistemi di sicurezza per prevenire danni al conducente, visto che quel tipo di disposizione la poteva proteggere da ogni tipo di shock fisico.

Essendo quello il caso, era probabilmente svenuta per lo shock mentale.

In ogni caso, era una persona connessa con la Casata Yotsuba, quindi avrebbe dovuto essere capace di sopportare un certo tipo di incidenti. Tuttavia, la sua situazione attuale era come quella di una persona comune. Tatsuya non poté non riflettere su questo.

Una volta che gli airbag riutilizzabili furono tornati al loro posto, la macchina automatica si accese da sola.

Tatsuya la seguì in moto, fornendo così copertura al lento veicolo.

Quando raggiunsero la stazione, Sayuri si era ripresa. Il viso era un po’ pallido ma non sembrava fosse in uno stato di panico. Ovviamente, Tatsuya l’aveva seguita in moto durante tutto il tragitto, quindi non sapeva che espressione ci fosse sul suo viso. Dopo averla accompagnata in stazione, Sayuri costrinse Tatsuya ad accettare la scatola contenente la Magatama. Tatsuya sentì che l’aspetto testardo e accanito di Sayuri rispecchiasse perfettamente la sua personalità.

Una volta tornato a casa, Tatsuya si diresse subito al telefono. Non usò il cellulare in stazione per paura di essere ascoltato.


“Non preoccuparti delle videocamere sulla strada, ci stiamo già lavorando.”

“Grazie mille Maggiore.”


Il telefono aveva una linea diretta col quartier generale del suo battaglione.

Essendo costretto a nascondere la sua identità come uno dei combattenti principale per la Casata Yotsuba così come la sua identità di Tenente Speciale del Battaglione Indipendente Equipaggiato con Magia 101, la sua priorità era assicurarsi che la sua identità non venisse rivelata dalle telecamere di sorveglianza.

Tatsuya si mise sull’attenti e salutò l’immagine di Kazama sullo schermo.


“In ogni caso, devo dire i nostri avversari si stanno comportando in maniera piuttosto imprudente. Anche se non era in pieno centro, hanno comunque fatto fuoco in città.”

“Non posso negare di essere stato imprudente, ma devo ammettere che i nostri avversari sono piuttosto abili.”

“Non hanno usato magia, corretto?”

“Affermativo.”


Usare la magia per guidare la traiettoria del proiettile avrebbe senza dubbio causato degli effetti secondari dovuti alla riscrittura del fenomeno. Allo stesso modo, usare la magia di miglioramento sensoriale avrebbe svelato la loro posizione a causa delle onde psion.

Finché avessero usato magia, non avrebbero potuto nascondersi da Tatsuya. Kazama conosceva bene le sue capacità.


“Tuttavia, in condizioni notturne e usando solo il mirino telescopico, sono riusciti a colpire da quasi un chilometro di distanza.”


Kazama stava guardando verso il basso, probabilmente a una mappa per la posizione del cecchino. Tatsuya non capiva tutte le sfumature del tiro dalla lunga distanza e del ruolo del cecchino; Kazama aveva molta più familiarità con i dettagli. Sembrava che avesse trovato un qualche indizio che Tatsuya non aveva scoperto, quindi anche se non era stato presente di persona, poteva cogliere i dettagli dal rapporto di Tatsuya.


“Ci sono un numero limitato di organizzazioni al mondo che possono inviare un cecchino di quest’abilità. Potremmo restringere il campo piuttosto in fretta.”

“Allora facciamo conto su di lei.”


L’attacco era la miglior difesa, riferendosi al concetto che rendendo un nemico impotente si sarebbe eliminata la minaccia di un attacco. Dato che si erano già scontrati una volta, finché nessuno dei due schieramenti si fosse spinto all’attacco, una soluzione pacifica non era impossibile secondo Tatsuya.


“Hm? Dammi un secondo… Abbiamo un nuovo rapporto. Abbiamo trovato l’auto.”


Nonostante l’auto nera avesse la targa coperta, un così semplice stratagemma non poteva ingannare le telecamere di sicurezza antiterrorismo. Finché avessero saputo dove e quando il veicolo era passato, le caratteristiche uniche dello stesso potevano essere sempre identificate.


“Dato che l’investigazione è già iniziata, che ne dici di farla cominciare da noi?”

“Come desidera.”


Alla domanda di Kazama, Tatsuya annuì immediatamente. Non gli importava catturare i due fuggiaschi personalmente, e non era tipo da perdere tempo su simili dettagli.


◊ ◊ ◊


A causa del’inaspettata sequenza da film d’azione, la cena fu leggermente più tardi del solito. Miyuki però non sembrava affatto irritata mentre saltellava per la cucina, intenta a preparare da mangiare, con indosso un grembiule rosa.


“Quel grembiule…?”

“Hai notato?”


Alle sue parole, Miyuki sorrise e volse la testa.

Il grembiule che indossava aveva un design semplice ma adulto.

Tatsuya non sapeva se fosse semplicemente l’interesse di una giovane donna, ma era la prima volta che vedeva un grembiule talmente adorabile. (NT: Sul serio? Apprezzamenti sul grembiule?)


“Lo hai comprato oggi?”


Prima di separarsi alla stazione, Miyuki era stata trascinata in un negozio di articoli femminili da Mizuki ed Erika.

Tatsuya si adagiò su una sedia ad aspettarle, ma riapparvero molto prima di quanto si fosse aspettato. Quando chiese cosa avessero comprato, Erika disse solo che era un segreto. In pratica non gli risposero.


“Mizuki aveva detto che le serviva un nuovo grembiule, quindi ne ho comprato uno anch’io. Non mi da un aspetto strano, vero?”


Siccome era molto differente dal suo vestiario abituale, Miyuki guardò Tatsuya con occhi preoccupati.

Anche se doveva solo farle un complimento, Tatsuya colse l’occasione per valutare seriamente l’abbigliamento della sorella. Siccome il grembiule era lungo quanto la gonna, sembrava che stesse indossando un vestito unico. Inoltre, era un grembiule a minigonna.

Le due spalline si incrociavano sulla schiena assieme a una larga fascia legata attorno alla vita con una adorabile nodo a farfalla, e da sotto erano incantevolmente esposte le candide cosce. (NT: qui si sta raggiungendo il ridicolo…)

Non era un abbigliamento da mostrare ad altri, pensò Tatsuya.

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“Ti dona alla perfezione. Infatti ho intenzione di metterti in vetrina per un’analisi personale.”


Realizzò che la sua scelta di parole era stato un po’ infelice.


“Onii-sama, le tue idee sono un po' strane.”


A sentire le sue parole potrebbe sembrare che fosse sorpresa, ma la sua espressione mostrava che stava cercando di nascondere l’imbarazzo.

Tatsuya però non lo fece notare a Miyuki e sorrise mentre prendeva le bacchette.

Dopo cena i due fratelli si spostarono in salotto. Dopo aver posato una tazza di caffè sul tavolo di fronte al divano su cui sedeva Tatsuya, Miyuki lasciò la propria tazza sul tavolo e si sedette accanto al fratello.


“A proposito, perché quella donna ci ha fatto visita oggi? Ha portato un campione per l’immagazzinamento di sequenze magiche?”


Miyuki si sedette a gambe chiuse e mise le mani l’una sull’altra mentre chiedeva a Tatsuya con occhi pieni di curiosità.


“Voleva sapere se era possibile l’immagazzinamento di sequenze magiche.”


Era una domanda prevedibile, quindi Tatsuya si era preparato una risposta.


“Chiedeva aiuto, come sempre.”


Non che lui stesse dicendo mezze verità per cavarsela in quel frangente.


“Tuttavia, questo lavoro potrebbe rivelarsi piuttosto interessante.”

“Il contratto è stato accettato?”


La domanda di Miyuki fu automatica, ma aveva già capito dalle parole del fratello che quel compito era inevitabile.


“Dato che il campione è qui, direi di sì.”


Lo sguardo di Tatsuya si posò sull’angolo del tavolo dove era posato il portagioie che Sayuri aveva portato. Aveva costretto Tatsuya a tenerlo per paura di altri attacchi.


“Quindi l’oggetto è questo? Ha davvero il potere di immagazzinare sequenze magiche?”


Che cos’è? Alla domanda silenziosa, Tatsuya aprì la scatola.


“Una reliquia di classe Magatama.”


Tenendo d’occhio Miyuki, Tatsuya rivelò l’identità dell’oggetto.

Miyuki si portò le mani al viso, guardando con occhi sgranati il fratello.


“Perché quella donna ha un simile oggetto?”

“È una richiesta dell’esercito. Credo ci abbiamo chiesto di replicarla.”

“Ma è ridicolo!”


Anche se Miyuki non aveva lo stesso livello di comprensione di Tatsuya su quanto fosse scandalosa la replicazione di reliquie, capiva che era una richiesta assurda.

La sequenze magiche influenzavano l’Eidos di un oggetto per riscrivere temporaneamente le informazioni che lo circondavano in base alle condizioni descritte nelle sequenze magiche: era questa la magia. Ad esempio, una sfera rossa contiene un Eidos che “riflette il colore rosso” ed è “di forma sferica”. Se una sequenza magica con la condizione “riflette il colore blu” influenzasse l’Eidos, allora la sfera diverrebbe blu. Dato che le sequenze magiche sovrascrivevano l’Eidos di un oggetto, le condizioni della sequenza magica rimpiazzavano temporaneamente le caratteristiche dell’oggetto. Tale effetto sarebbe continuato finché non fossero scomparse le condizioni della sequenza magica.

Anche se le sequenze magiche erano centrali nell’invocazione di magie, era impossibile al momento usare la magia per preservare le sequenze stesse.

Tuttavia, se l’oggetto stesso possedeva la capacità di replicare gli effetti del fenomeno alterato, e la sequenza magica poteva essere replicata, allora gli effetti della magia sarebbero persistiti all’infinito. In altre parole, sarebbe divenuto possibile copiare il fenomeno alterato e la sequenza magica.

Il che avrebbe preservato le caratteristiche della sequenza magica così come quelle degli effetti della magia.

A rigor di logica, se le sequenze magiche che cambiavano le temperature avessero potuto essere preservate, allora temperature altissime o glaciali si sarebbero potute ottenere senza alcun input. Allo stesso modo, una volta preservata, la replicazione di magia di tipo Velocità avrebbe consentito di creare macchine del moto perpetuo.


“Possedere l’abilità di conservare sequenze magiche non è sufficiente a rimpiazzare i maghi, dato che le sequenze immagazzinate possono solo essere attivate con la magia. Anche se non scommetterei sulla replicazione della Magatama, se questo oggetto è davvero capace di immagazzinare le sequenze magiche, allora capire quel processo diventa fondamentale.”

“Se sei tu Onii-sama, tutto è possibile.


Miyuki si era spostata fino a trovarsi accanto a Tatsuya e aveva appoggiato la testa alla sua spalla. Riassicurò con gentilezza Tatsuya, che sedeva con un’espressione fredda sul viso.

La politica di Miyuki era di fare personalmente tutte le faccende domestiche riguardanti Tatsuya senza lasciarle ai macchinari, ma non ci teneva al punto da lavare lei stessa i piatti.

Era ancora una studentessa con i suoi obblighi e doveri, quindi era necessario un compromesso.

Le stoviglie usate a cena furono lasciate all’HAR e Miyuki iniziò a fare i suoi compiti per casa.

Anche se era noto come liceo magico, tutte le materie non pertinenti la magia non erano obbligatorie. (NT: che bel sistema scolastico, molto utile soprattutto. Immagino quanti studenti scelgano di seguire matematica e fisica… Curioso, dato che la magia deve spesso fare i conti con le leggi della fisica e complessi calcoli matematici.)

Non c’erano verifiche periodiche, ma veniva posta molta enfasi sui compiti a casa.

Quel giorno, i suoi compiti erano di matematica, che non era esattamente il suo forte.

Era l’epoca in cui interfacce uomo-macchina potevano facilmente processare questi problemi, quindi nessuno a parte i matematici risolvevano i problemi da soli. Tuttavia, la logica matematica era di grande aiuto allo sviluppo e formazione di nuove magie (NT: che vi dicevo?), quindi suo fratello le aveva dato istruzioni precise al riguardo, quindi non poteva prendere scorciatoie.

Miyuki emise un “Whew” annoiato.

Era in momenti come quello che invidiava il suo onnipotente fratello.

Forse dovrei chiedere a Onii-sama di insegnarmi, pensò, prima di scuotere freneticamente la testa.

In quel momento Tatsuya stava probabilmente analizzando la reliquia.

La sua sola presenza limitava la libertà di suo fratello, quindi non poteva assolutamente disturbarlo. Questo pensava Miyuki.

La sola ragione per cui Tatsuya si era iscritto al Primo Liceo era perché lo aveva fatto Miyuki. Così lei interpretava la situazione.

Un diploma di maturità di un liceo magio era necessario per frequentare l’Università Nazionale di Magia, ma c’erano delle eccezioni: individui di talento che potevano aver scoperto un “codice Cardinale” avrebbero passato il test di ammissione anche senza diploma. Se Tatsuya avesse voluto, avrebbe potuto immediatamente ottenere quel diritto, e non avrebbe avuto problemi a passare il test di ammissione.

Miyuki sapeva che l’obiettivo di suo fratello erano i programmi specialistici di ricerca nelle università della magia, quindi la vita di un liceale era una deviazione considerevole, ma era obbligato a farlo perché era il protettore di Miyuki.

I protettori della Casata Yotsuba avevano il dovere di proteggere la vita del loro protetto anche a costo della propria. Quel titolo veniva dagli schiavi da combattimento che un tempo avevano salvato una giovane donna degli Yotsuba da un attacco nemico, ed erano stati responsabili della preservazione della Casata stessa.

In apparenza, quella missione non era molto diversa da quella di una semplice guardia del corpo, ma in realtà un protettore era fondamentalmente diverso da una guardia del corpo. Anche se non venivano selezionati alla nascita, una volta scelti il loro incarico era a vita. Come le guardie del corpo, erano in servizio ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, ma i protettori non potevano lasciare il proprio incarico. Dato che i protettori venivano dispensati dall’incarico solo quando il loro protetto non aveva più bisogno di protezione, fino ad allora, senza eccezioni, i protettori degli Yotsuba avevano compiuto il loro dovere fino alla morte.

Tatsuya aveva una certa libertà perché poteva proteggere Miyuki anche se lontano da casa. La magia non era limitata dalla distanza fisica o da ostacoli. Non c’era un legame telepatico tra di loro, ma Tatsuya poteva monitorare inconsciamente l’ambiente attorno a Miyuki attraverso la sua “Visione di Identificazione dell’Idea”. In altre parole, sarebbe più accurato dire che aveva invocato una magia per tenerla d’occhio.

Ciò nonostante, nemmeno Tatsuya poteva usare magie durante il sonno.

Anche se la distanza non era d’intralcio, la loro vita quotidiana doveva avere un certo grado di sincronizzazione.

Durante le vacanze Miyuki poteva adattarsi alle attività di Tatsuya, ma a scuola Tatsuya doveva collegarsi a Miyuki, quindi dovevano conciliare i loro orari. Inoltre, anche se la magia non era influenzata dalla distanza, la vicinanza rendeva più semplice reagire in caso di pericolo.

Tuttavia, alla fine tutto ciò era basato sulla condizione che Miyuki non sollevasse Tatsuya dai suoi doveri di protettore.

Una volta che Miyuki lo avesse fatto, le sarebbe stato assegnato un altro protettore, probabilmente dello stesso sesso ed età. Anche se il numero di maghi era limitato, Miyuki era una dei candidati più promettenti come futuro capo della Casata Yotsuba.

Ovviamente Miyuki sperava di mantenere Tatsuya come suo protettore per motivi che andavano al di là della sua cocciutaggine. Tra gli Yotsuba, la missione di un protettore aveva la priorità assoluta.

Servendo come protettore di Miyuki, Tatsuya non avrebbe ricevuto compiti inutili, né lavoretti sporchi.

Nemmeno suo padre e la sua nuova moglie potevano fare pressioni in maniera palese, e non potevano insistere che li aiutasse nel loro lavoro.

Anche con tutti quei pensieri in testa, desiderava comunque che suo fratello frequentasse la sua stessa scuola. In pratica, Miyuki non era capace di smettere di dipendere da suo fratello, e ne era consapevole.

Ancora una volta Miyuki sospirò profondamente.

La sua mente stanca non riusciva a decifrare la risposta, così come non riusciva a risolvere i problemi dei suoi compiti.

A dire la verità, non aveva bisogno che lui la guidasse passo per passo, bastava solo che chiedesse un po’ di aiuto a suo fratello.

Nel frattempo, era passata mezz’ora.


Note e Riferimenti[edit]

  1. Corrispondente in italiano ad auto di gruppo o concarreggio, indica una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto
  2. Gli OOPArts in realtà sono oggetti che rappresenterebbero un anacronismo. Vengono classificati come tali tutti i reperti che, secondo comuni convinzioni riguardo al passato, si suppone non sarebbero potuti esistere nell'epoca a cui si riferiscono le datazioni iniziali. Tuttavia, la comunità scientifica non ha mai ritrovato in tali oggetti elementi o prove che le facessero apparire come "fuori dal tempo". OOPArt su Wikipedia.
  3. Japanese Self Defense Forces: Forze di Auto-difesa Giapponesi (Jieitai in giapponese: 自衛隊). Le forze armate giapponesi, chiamate così perché dopo la seconda guerra mondiale al Giappone fu proibito avere un esercito. In base all'art. 9 della Costituzione del 1947 infatti: "Il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia di un uso della forza per risolvere le dispute internazionali"; inoltre "i potenziali di forze terrestri, aeree o navali non saranno mai mantenuti".


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