Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 12 Epilogo

From Baka-Tsuki
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"Quel mezzo aereo era stato effettivamente rubato. Secondo l'agenzia televisiva, anche il codice utilizzato nella richiesta del piano di volo era stato rubato. "


Attualmente, Tatsuya era nella sua stanza e stava parlando al telefono con Fujibayashi.

L’argomento era l'idrovolante che avevano incontrato la notte precedente. Questo era un rapporto investigativo per capire se i responsabili per l'attentato suicida che aveva causato a Tatsuya quella dolorosa esperienza, fossero terroristi o parte di un'organizzazione criminale.


"Purtroppo, sappiamo solo che sono affiliati a un'organizzazione criminale cinese."


Eppure, proprio come diceva Fujibayashi, i risultati dell'indagine non erano promettenti.


"Un’organizzazione criminale cinese. Significa che sai già chi sono?"

"Hm, ma non tutti. Lui era un avversario con cui hai avuto a che fare, Tatsuya-kun."

"...intendi "No Head Dragon?"

"Quel che ne resta, sì. Robert Sun era un cugino del nipote di Richard Sun, il leader di "No Head Dragon". Sappiamo che ha dirottato un elicottero in passato."

"Un cugino del nipote...?"


Tatsuya inghiottì le parole "non era praticamente uno sconosciuto?" che aveva sulla punta della sua lingua. Questo perché si ricordò di qualcun'altro che aveva costruito un rapporto di sangue a questo livello, e quel qualcuno si trovava accanto a lui.


"Bè, è praticamente un estraneo. Probabilmente è per questo che solo pochi subalterni lo hanno seguito qua dopo il collasso dell'organizzazione."


Ad ogni modo, sembrava che chiunque stesse pensando allo stesso modo avesse tratto le stesse conclusioni. Tuttavia, questo non era il momento né il posto giusto per prendere in considerazione tali banalità.


"Certamente, l’incidente di ieri sera è al di là delle possibilità e dei mezzi di una forza così minuscola. Che fossero dei cospiratori o delle eminenze grigie, ci deve essere stato per forza un aiuto esterno..."

"Di cui non sappiamo nulla, corretto?"

"Proprio così."

La situazione appariva di gran lunga più grave di quanto Tatsuya avesse immaginato. Un tentato attacco terroristico nel cuore di Tokyo era già un problema piuttosto serio, in più i loro avversari ricevevano aiuto da qualcuno che nemmeno Fujibayashi poteva trovare. Naturalmente, dovevano tener conto che al momento non avevano alcuna prova. Ciò nonostante, questo non era un avversario che potevano permettersi di sottovalutare.

Eppure, il pensiero che attraversò la mente di Tatsuya non era "spero che questo non diventerà un problema", ma un desiderio più egoista del tipo "speriamo che questo fastidioso problema non si ripercuota su Miyuki e su di me".


◊ ◊ ◊


In questo luogo c'era una strada movimentata di notte. Leggermente fuori dalla strada, in un vicolo, c'era un certo piccolo negozio.

Nakura usò la debole luce di una torcia elettrica per verificare il nome del negozio.

Questo infatti era il luogo dell’incontro organizzato dall'attuale capo della casata, Saegusa Koichi.

Se non avesse saputo di questo negozio, Nakura era certo che avrebbe continuato a camminare passandogli oltre. Dopo aver aperto le robuste porte, Nakura salì le scale fino al secondo piano. Dopo esser stato accompagnato nella stanza da un impassibile dipendente di sesso maschile, il suo avversario stava aspettando il suo arrivo da un po’ di tempo.


“L'ho fatta aspettare molto a lungo?"

“Per niente. Sono appena arrivato.”


Colui che parlò mentre si alzava dalla sedia era un giovane uomo che emanava un'aria carismatica e vibrante che Nakura non potrebbe mai sperare di eguagliare.


"Il mio nome è Nakura."

"Io sono Zhou. Prego, si accomodi. "


A differenza del dipendente maschio che lo aveva condotto lì, in piedi nella stanza c'era un'avvenente giovane donna. Dopo il segnale verbale di Zhou, la bella donna in uniforme da cameriera spostò la sedia di Nakura di fronte alla sedia di Zhou. Vedendo Nakura sedersi, Zhou tornò al suo posto.


“Vuole qualcosa da bere?”

"Ottima idea. Che ne dice di un po' di vino bianco?"


Zhou inarcò le sopracciglia dalla sorpresa. In base all'esperienza di Zhou, pochi ospiti avevano accettato quell'offerta e ordinato una bevanda alcolica.


"...Una normale bottiglia di vino maotai basterebbe?"

"Come preferisce."


Il vino che Zhou ordinò fu portato rapidamente. Dopo aver riempito i piccoli bicchieri di vetro, Nakura e Zhou si guardarono e bevvero allo stesso momento.

Posando il bicchiere vuoto al centro del tavolo, Nakura osservò con attenzione lo sguardo di Zhou.


"Nakura-sama."


Fu Zhou a parlare per primo.


“Il mio padrone desidera instaurare un rapporto amichevole con il padrone di Nakura-sama."

“Il mio padrone ha detto che non ci sarebbero stati problemi ad accettare la proposta di Zhou-san."


Sentendo la risposta di Nakura, Zhou rivelò un sorriso diabolico.


"Oh cielo, la vostra fiducia mi riempie di terrore. Allora, che ne dice di discutere qualche dettaglio più concreto?"

"La nostra parte ha già proposto le nostre condizioni di base."

"Certo, ne sono ben consapevole. Non avremmo mai fatto nulla che potesse danneggiare Saegusa-sama. Dopotutto, i nostri interessi divergono da quelli della Grande Alleanza Asiatica."

"E riguardo l'operazione sui media?"

"Comprendiamo. Abbiamo già dato l'ordine di fermare il lavoro di propaganda diretto a tutti i maghi."

"Capisco. Allora possiamo discutere dei dettagli."


Ad uno sguardo di Zhou, la bella cameriera fece un profondo inchino e lasciò la stanza. Oltre a Nakura e Zhou, nessuno sapeva di cosa i due avessero poi discusso.


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