Durarara!!/Volume 1/Capitolo 2

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Capitolo 2 - Il Motociclista Senza Testa: Prospettiva Esterna[edit]

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Città di Tokyo     Quartiere di Toshima     Stazione di Ikebukuro

Linea Toubu-Toujou • Davanti ai tornelli dell'ingresso centrale

“Voglio andare a casa…” borbottò il ragazzo.

Questa frase era incredibilmente corta e semplice rispetto ai complessi pensieri che gli frullavano in testa. Tuttavia, nulla poteva esprimere meglio i suoi sentimenti in quel momento che quella frase detta a bruciapelo.

Ciò che si estendeva davanti ai suoi occhi erano persone. Persone, persone, persone. E persone. In breve, persone. Talmente numerose che non potevano essere contate, le persone erano l'unica cosa che riempiva la sua visuale. Erano già passate le sei di sera, il periodo in cui l'onda di persone di ritorno a casa dal lavoro o da scuola cresceva. Non aveva ancora raggiunto il suo picco, ma era così fitta che le persone non erano più persone, ma una ‘folla’.

Il cavernoso spazio metropolitano era pieno di vita--- all'entrata centrale della Stazione di Ikebukuro, il ragazzo si dimenticò quasi il suo obbiettivo in mezzo all'opprimente vista di tante persone.

Un uomo che sembrava un colletto bianco si scontrò contro il giovane. Il ragazzo istintivamente cercò di scusarsi, ma l'uomo non ci fece assolutamente attenzione e si allontanò. Abbassando la sua testa, il ragazzo esitante mormorò: “S-scusi!”, poi andò ad appoggiarsi contro un pilastro a della distanza dai tornelli.

Il ragazzo--- Ryuugamine Mikado sentì come un curioso svolazzare nel suo stomaco e lo accostò alla sua ansietà. In contrasto con il suo grandioso nome, aveva in volto una debole espressione di angoscia.

Su richiesta di un suo vecchio amico, era venuto ad Ikebukuro per la prima volta. Ad essere precisi, dimenticate Ikebukuro, questa era la prima volta che metteva piede a Tokyo in tutti i suoi sedici anni di vita.

Non aveva mai lasciato la sua città natale, ed era sempre stato a casa durante le gite sia alle elementari che alle medie.

Proprio quando anche lui capì che questa situazione non poteva continuare--- finì in un liceo privato nel quartiere di Toshima. Era una nuova scuola costruita pochi anni fa, era sopra la media nelle graduatorie scolastiche e vantava anche una delle strutture scolastiche migliori della capitale. Lui avrebbe avuto anche l'opzione di studiare in una scuola superiore vicino a casa, ma aveva sempre desiderato di vivere in città. C'era anche il fatto che un suo buon amico, che si era trasferito ancora alle elementari, lo aveva invitato a venire a vivere lì.

Anche se aveva cambiato scuola, internet era già stato installato in casa di Mikado all'epoca, quindi i due amici sono stati in grado di rimanere in contatto. Erano così amici da chattare online tutti i giorni anche quando arrivarono alle medie. Sebbene non si siano visti per molto tempo.

I genitori di Mikado non usavano molto internet per cui non potevano capire questa amicizia. Quindi quando scoprirono che loro figlio voleva andare nella capitale perché “un mio amico che si è trasferito lì alle elementari me l'ha chiesto”, non riuscirono davvero ad accettarlo. Anche se non lo dissero apertamente, c'era il fatto che volessero che loro figlio studiasse ad una scuola pubblica meno costosa vicino a casa. In ogni caso, i suoi genitori si opposero, ma riuscì a calmarli offrendosi di pagare tutte le spese extrascolastiche lavorando part-time, in questo modo era sul punto di imbarcarsi in una vita in un nuovo mondo, ma---

“Che abbia fatto la scelta sbagliata…?”

Affrontare una folla di persone che ignorava la sua esistenza aveva l'effetto opposto di far sentire Mikado completamente oppresso. Sebbene sapesse che era solo un equivoco nato dalla sua galoppante fantasia, l'ansia di potersi adattare o meno a queste sensazioni lo rodeva.

Mentre stava sospirando per la quinta volta quel giorno, una voce non familiare lo chiamò,

“Yo, Mikado!”

“?!”

Alzò gli occhi di fretta per vedere un ragazzo con i capelli tinti di castano chiaro lì in piedi. La sua faccia aveva ancora qualche tratto fanciullesco qua e là, che faceva a botte con il colore dei suoi capelli e i piercing.

Per un momento, l'intero corpo di Mikado si scosse dalla paura, pensando di essere finito nelle mani di un ricattatore o un truffatore, ma quando si rese conto di essere stato chiamato per nome, fissò a lungo il ragazzo. Poi finalmente Mikado trovò tracce del suo amico d'infanzia in quella faccia.

“Ehm, ecco? …Kida-kun?”

“Me lo stai chiedendo davvero? Allora lasciami rispondere. Scegli una delle tre opzioni: ①Masaomi Kida, ②Masaomi Kida, ③Masaomi Kida!”

Con ciò, Mikado sorrise per la prima volta dal suo arrivo ad Ikebukuro.

“Woah, Kida-kun! Sei proprio Kida-kun?”

“Quindi hai completamente ignorato la battuta a cui ho pensato per tre anni… Da quanto tempo, Mikado!”

“Non abbiamo chattato proprio l'altro giorno…? Ad ogni modo, mi hai veramente sorpreso- sei cambiato completamente. Non avrei mai pensato che ti tingessi i capelli! E quella battuta era tremenda.”

Anche se chattavano quasi ogni giorno, Mikado non aveva possibilità di sapere quanto Kida fosse cambiato. Anche la sua voce era calata di tono, quindi era naturale che Mikado non lo riconoscesse.

Masaomi Kida sorrise goffamente e replicò alle parole di Mikado,

“È che sono passati quattro anni. Inoltre, sei tu quello che è cambiato troppo poco. Non sei cambiato minimamente dalle elementari… No aspetta, non dire in modo così secco che era tremenda!”

Mentre parlava, Masaomi diede dei colpetti in testa al più fanciullesco Mikado.

“E-ehi, smettila. Inoltre, quando chattiamo spari sempre delle battute orrende…”

Mikado cercò in fretta di spostargli la mano, ma non sembrava esserne troppo dispiaciuto. Che si trattasse delle elementari o della chat, era sempre Masaomi che prendeva l'iniziativa e trascinava Mikado, e questi non aveva nessun problema ad essere trattato così.

Dopo aver ottenuto vendetta, Masaomi iniziò a camminare a grandi passi tra la folla.

“Ok, allora andiamo. Iniziamo con l'uscire da qui. Sono dell'umore di ‘andare ad ovest’. Sto fingendo di andare all'uscita ovest, ma in realtà stiamo andando verso Seibu. Sono una guida furba, vero?”

“Capisco. Quindi, qual è la differenza tra l'uscita ovest e l'uscita Seibu?”

“…ho fallito di nuovo.”

Camminando con Masaomi, la paura della folla di Mikado si attenuò. Solo il seguire qualcuno che conosceva la città e al contempo era un vecchio amico fece vedere a Mikado la città in una luce completamente diversa.

“Beh, ad Ikebukuro, i grandi magazzini Toubu sono all'uscita ovest, mentre i grandi magazzini Seibu in quella est. …Aah, diamine, che diavolo spiego a fare una battuta che non è stata capita.”[1]

“Probabilmente sei solo stupido.”

“…Infame, hai una lingua parecchio appuntita, eh.”

Masaomi lo guardò male, ma sospirò in rassegnazione e poi borbottò.

“Non importa, ti lascio andare perché sono un bravo ragazzo. Allora, c'è qualche posto dove vuoi andare?

“Uhm, l'avevo menzionato nella chat, forse il Sunshine…”

“Adesso? …Beh, a me sta bene, ma se vuoi andarci veramente è meglio portarsi appresso una ragazza sai.”

Il Sunshine 60 è famoso per essere stato l'edificio più alto del Giappone. Anche se ha lasciato questo titolo al Tokyo Government Office e alla Yokohama Landmark Tower, grazie al suo acquario e al parco di divertimenti Namjaland, è un posto di ritrovo famoso frequentato da studenti e famiglie durante le vacanze.

Anche se si sentiva un poser che seguiva le ultime mode, Mikado non riuscì a pensare ad altro. C'erano altri posti famosi che conosceva grazie ai drama televisivi, ma---

“Beh, ci sarebbe anche l'Ikebukuro West Gate Park.”

“Oooh, anche io ho guardato quel drama. Ho anche tutte le novel e i manga al riguardo.”

“Ah, no, non sto parlando del drama. Intendo il vero luogo, il West Gate Park.”

Sentendo ciò, Masaomi si fermò dubbiosamente per un secondo, poi rise con comprensione.

“No, noi di solito lo chiamiamo Ikebukuro Nishi-Guchi Koen.”

“Eh, ma… Non lo chiamano così tutte le persone di Ikebukuro?

“Cosa vorresti insinuare con ‘persone di Ikebukuro’? Ah, beh? Vuoi andarci?”

Vedendo Masaomi arrivare ad uno stop, Mikado scosse violentemente la testa in negazione,

“D-Dimenticatelo! Non è quasi sera?! Potremmo venire uccisi da quelle gang dei colori!”[2]

“Aah, dai, mi sento male quando dici qualcosa del genere così seriamente. Poi, non sono nemmeno le 6, no? Davvero, nemmeno il tuo lato codardo è cambiato.”

Masaomi sorrise in un modo che sembrava dire ‘tsk tsk’, e continuò a dirigere Mikado tra la folla.

Era meno affollato della massa presente ai tornelli, ma Mikado non era abituato a camminare nella folla, quindi gli era difficile evitare di scontrarsi con le persone.

“Ultimamente ci sono sempre meno gang dei colori. L'anno scorso ce n'erano di più grandi, ma hanno avuto una disputa con le bande di Saitama e molte persone strane sono state arrestate. Da allora, anche se poche persone si riuniscono indossando gli stessi colori la polizia arriva e li fa sparire. E anche se girano voci che escano di notte, non farebbero nulla di esaltante finché tutti i lavoratori non se ne sono tornati a casa… Ah, ma è diverso se si parla di grandi raduni di motociclisti e cose del genere. Non succede ad Ikebukuro ma ogni tanto si vedono notizie ai telegiornali o sui giornali di scontri con la polizia.”

“Bande di motociclisti?!”

“No, come ho detto, non dovrebbero andarsene in giro vicino alla stazione dei treni a quest'ora.”

Sentendo ciò, Mikado sospirò sollevato.

“Quindi ora Ikebukuro è sicura?”

“Non necessariamente. Conosco solo un poche cose al riguardo, quindi non conosco la vera situazione. Il numero di queste organizzazioni è già impressionante di suo, e ci sono delle cose molto più pericolose delle le gang dei colori e dei motociclisti. E anche tra le persone normali, ci sono alcune persone con cui non dovresti mai metterti contro… Inoltre, non sei il tipo di ragazzo che se ne va in giro a cercare rogne. Beh, finché farai attenzione a truffatori, imbroglioni ed eviterai le gang dei colori o i gruppi di motociclisti, starai benone.”

“Capisco.”

Sebbene fosse curioso riguardo alle ‘alcune persone con cui non dovresti mai metterti contro’, Mikado non indagò oltre.

I due entrarono in uno stresso passaggio sotterraneo, avanzando verso l'ascensore che portava in superficie.

Mikado si guardò intorno, e vide una serie di grandi poster attaccati ad un lato del muro. Ce n'erano di tutti i tipi, da quelli di negozi di gioielleria, alle locandine dei film, al tipo con disegnate ragazze in stile manga.

E, quando raggiunsero la superficie dopo aver l'ascensore, la folla schiacciata come in un barattolo era la stessa- era solo la vista circostante ad aver subito una rotazione di 180 gradi.

Nell'immutabile onda umana, persone in giacca a vento davano ai passanti pacchetti di fazzoletti con infilate delle pubblicità. Ce n'erano alcune che li distribuivano solamente alle donne, mentre altre non facevano distinzione tra i sessi. E tra quelle che li distribuivano agli uomini, c'erano quelle che evidentemente erano selettive nella scelta del bersaglio (infatti, ignorarono Mikado).

C'era anche molta varietà tra le persone che camminavano per strada: i giovani lavoratori part-time tra i colletti bianchi, studentesse di scuole superiori e anche stranieri- tutti i tipi di persone mescolate tra di loro. Detto ciò, non si mescolavano completamente, ognuno si riuniva con lo stesso tipo di persone, dando l'impressione che stessero delimitando il proprio territorio. Ogni tanto, una persona usciva da questi mini-territori e chiamava un altro tipo di persona. Come se stesse sciacquando un simile spettacolo, la marea umana continuò a scorrere senza pausa.

Questa era una vista consueta per Masaomi, ma per Mikado, ogni cosa qui era nuova. Anche il migliore distretto commerciale della sua città natale non era affollato come questo. Il mondo che fin'ora non aveva mai visto se non su internet o nei manga era ora davanti ai suoi occhi.

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Disse apertamente a Masaomi delle sue sensazioni, e Masaomi sorrise dicendo:

“Aah, allora la prossima volta ti porterò a Shinjuku o Shibuya. Anche Harajuku andrà bene, ti farà prendere uno shock culturale. Nemmeno Akiba è troppo malandata… Se la folla ti è così insolita, dovrei solamente portarti alle corse dei cavalli?”

“Mi rifiuto.”

Mentre Mikado rifiutò nettamente i suggerimenti di Masaomi, erano già arrivati ad una grande strada senza accorgersene. Le macchine correvano freneticamente avanti e indietro lungo le molte corsie e, sopra questa carreggiata, c'era un'enorme autostrada a coprire il cielo.

“La strada sopra di noi è l'autostrada della capitale. Ah, giusto, la strada che abbiamo appena fatto è chiamata 60-Storey Street. C'è un'altra Sunshine Street, ma il Cinema Sunshine è sulla 60-Storey Street, quindi fai attenzione a non confonderti. Aah, siccome siamo già qui dovrei mostrarti i dintorni.”[3]

“Ah no, fa niente, potremmo farlo qualche altra volta.”

Questo era ciò che Mikado aveva detto, ma stava prestando attenzione solamente ai pedoni e aveva completamente trascurato il paesaggio urbano. Di questo passo, gli sarebbe stato probabilmente impossibile ritrovare la strada dalla stazione al Sunshine da sé.

Nel lungo intervallo ad aspettare che l'omino rosso diventasse verde, Masaomi guardò la via che avevano appena percorso mormorando,

“Simon e Shizuo non sono in giro oggi. E Yumasaki-san e Karisawa-san sono probabilmente in sala giochi.”

“Chi?”

Sebbene Masaomi stesse chiaramente farfugliando tra sé e sé, l'improvvisa lista di nomi di persone spinse Mikado a chiedere senza che potesse fermarsi.

“Ah, ehm, Yumasaki-san e Karisawa-san sono miei conoscenti. Per quanto riguarda Simon e Shizuo--- sono due delle persone che ho nominato prima, le persone che non vorresti mai come nemici. Beh, un ragazzo normale non si troverebbe nemmeno a parlare con Heiwajima Shizuo, ma se lo vedi è meglio scappare.”

Dalle sue parole, Mikado capì che Masaomi non andava particolarmente d'accordo con questo “Shizuo”. Non fornì ulteriori dettagli su ciò che aveva detto, per cui Mikado non indagò oltre--- ma c'era altro che voleva sapere, quindi chiese audacemente,

“Hai detto persone che non vorrei mai come nemici--- sembra qualcosa uscito da un manga, ma che altri tipi di persone ci sono?”

Sentendosi chiedere una domanda innocente da un ragazzo con la faccia da bambino, Masaomi guardò il cielo come in meditazione, replicando con una risposta decisa,

“Per iniziare, ci sono io!”

“…radice di 3 punti.”

“Radice?! Che diavolo vuoi dire con radice?! Almeno ribatti con qualcosa di facile da capire, come meno venti o qualcosa di simile! Impossibile… Vuoi dire che le mie battute sono qualcosa che nemmeno i bambini delle elementari che non conoscono le radici quadrate capirebbero?! Dannazione, dal momento in cui le parole lasceranno la mia bocca sarò tuo nemico! Da quando sei diventato un tale idiota? È per caso la mancanza di pressione? E il sistema d'educazione meno ferreo che ti ha cambiato in questo modo?!

“Inaspettatamente doloroso, eh?”

Mikado espresse il suo accordo all'inutile tirata di Masaomi senza nemmeno cambiare espressione. Forse perché anche lui sentiva di aver detto una cosa penosa, da qui in poi Masaomi iniziò a rispondere seriamente alle domande di Mikado.

“Uhm… Ce ne sono parecchie. Non c'è bisogno che ti parli degli yakuza o dei gangster… Se dovessi parlarti di persone che potresti incontrare, ci sono i due che ho menzionato prima, e un'altra persona chiamata Orihara Izaya. Ma sai, quel tipo è davvero pericoloso quindi, qualunque cosa tu faccia, cerca di non averci mai a che fare. Beh, di solito è più spesso a Shinjuku, quindi non dovresti correre il rischio di incontrarlo.”

“Orihara Izaya… Che nome strano.”

“Parli proprio tu.”

Questa frase detta con una risata rese Mikado impossibile di controbattere. Il suo cognome era Ryuugamine, “Vetta dei Draghi”, e inoltre, aveva il grandioso nome di Mikado, “Imperatore”. Era certo che i suoi antenati fossero una famiglia abbastanza distinta, ma i genitori di Mikado erano semplici colletti bianchi. Non era sicuro di quanta eredità fosse rimasta

--- ma se ce ne fosse stata una, i suoi genitori non sarebbero stati così contrari a mandarlo in una scuola privata.

Il nome di Mikado era stato scelto così che potesse crescere mirabilmente nel futuro, ma aveva ricordi di essere stato preso in giro a causa del suo nome alle elementari. Comunque, forse perché tutti se ne erano abituati prima o poi, era cresciuto senza che gli scherzi degenerassero in bullismo.

Tuttavia--- diversamente dalla sua città natale, dove non c'era che una sezione per ogni anno fino alla scuola media, sarebbe stata il suo primo incontro con molte persone di questo posto sconosciuto. In questo tipo di situazione, poteva dimostrare a se stesso di essere un uomo non imbarazzato dal proprio nome---?

---Beh, probabilmente per me era impossibile.

Forse perché capiva cosa gli passasse per la mente, Masaomi continuò rincuorandolo.

“Ah, non preoccuparti. È solo appariscente, non è un nome particolarmente malvagio. Mikado, dovresti comportarti con fiducia come suggerisce il tuo nome e non una singola persona ti dirà qualcosa al riguardo.”

“…Già. Grazie.”

Appena Mikado finì la frase, la luce divenne verde.

“Ah giusto, tornando alle persone che non vorresti come nemiche… Sarebbe meglio se non finissi immischiato con i ‘Dollars’.”

“…Dollars?”

“Già. Dollars, come nella parola one dollar.”

“Ancora con quegli strani esempi… Quindi, che tipo di banda sono?”

Mikado, che non era molto coinvolto dalla conversazione fin'ora, si rianimò e pressò Masaomi per maggiori dettagli.

“Ah, non so molto dei dettagli, ma in ogni caso sembra che siano un mucchio di persone e sono dei tipi con un forte carattere. Sono come le gang dei colori, ma nessuno ha idea di quale sia il loro colore. Beh, l'ho già detto prima, tuttavia, le gang dei colori non posso più raggrupparsi così casualmente, quindi prima o poi finiranno con lo sfasciarsi pure loro.”

“Davvero…”

Con ciò, la situazione tra di loro divenne un po' imbarazzante senza un'apparente motivo.

Nel silenzio che seguì, camminarono lungo la strada, parallelamente ad un edificio con un design appuntito. Dentro l'edificio, macchine eleganti erano messe in mostra, integrandosi completamente con la forma dell'edificio.

Mikado fissò l'edificio e le macchine per un breve momento--- poi improvvisamente, sentì un suono insolito.

La prima volta che lo senti, pensò fosse il ruggito di qualche bestia selvatica. Tuttavia, quando ascoltò attentamente, sembrava provenire dall'autostrada, da lontano nella carreggiata. Poi quando il suono risuonò per la seconda volta, Mikado lo identificò come il suono di un motore. Sembrava davvero il ruggito di un animale, ma siccome veniva dalla strada doveva essere il rumore di una macchina o dello scarico di una moto.

Vedendo Mikado, che si era blocca automaticamente, Masaomi gli disse blandamente, con un'espressione calma,

“Mikado, è sicuramente il tuo giorno fortunato.”

“Eh?”

“Nel tuo primo giorno a Tokyo, la leggenda metropolitana si mostra proprio davanti ai tuoi occhi.”

Anche se Masaomi aveva assunta una faccia inespressiva, i suoi occhi brillavano con entusiasmo.

---Ripensandoci---

Mikado ricordava le poche volte che aveva visto Masaomi con quell'espressione in passato. Come quando, durante la lezione, notò un aereo in volo sopra la scuola, o quando trovò una volpe smarrita nel cortile della scuola. Qualunque volta notava il minimo barlume di qualcosa di non banale, aveva quello stesso sguardo.

Proprio mentre pensava se parlare o meno a Masaomi---


Davanti a loro, quella creatura apparve.


Cavalcando una moto nera come la pece senza fari, c'era un‘ombra’ con fattezze umane.

Sfilando tra le macchine--- passò oltre Mikado e Masaomi senza il minimo rumore.

“?!”

Dopo una manciata di secondi, il rumore emise un altro ruggito. Ma nello stesso istante, era di nuovo silenzioso. Non c'era altro che il soffice suono dei pneumatici contro l'asfalto. Nel silenzio che uno si aspetterebbe solo da un motore completamente fermo, la moto viaggiò oltre senza rallentare minimamente--- e sembrò pure accelerare.

Quella chiara esistenza sovrannaturale sembrava distruggere la realtà ogni volta che rilasciava quel suono, dando un senso di irrealtà. Circa la metà delle persone in strada si fermarono, fissando l‘ombra’ con sguardi increduli.

Poi--- Mikado si rese conto che il suo intero corpo stava tremando leggermente.

Non era paura, ma l'agitazione aveva preso il sopravvento di tutto il suo corpo.

---Ho visto qualcosa di incredibile.

L'istante in cui si erano incrociati, Mikado aveva guardato attraverso casco. Non riuscì a capire cosa ci fosse nel casco, ma siccome la sua testa non si era mossa minimamente, non sentì nulla che si avvicinasse ad uno sguardo all'interno di esso.

Come se--- non ci fosse proprio nulla all'interno di quel casco.


♂♀


Chatroom (tarda sera)


---Tanaka Tarou è entrato nella chat---

【Buona sera~】

「'Sera~」

【Ah, Setton-san. Oggi l'ho vista!】

【La Moto Nera di cui abbiamo parlato l'altra volta!】

「? Tanaka Tarou, sei venuto ad Ikebukuro?」

【Già, in realtà, inizierò ad abitare ad Ikebukuro da oggi. Sto loggando da casa di un mio amico al momento, ma domani andrò a vivere in un appartamento vicino alla stazione. Ho già fatto un abbonamento ad un provider, quindi dovrei essere in grado di connettermi a internet da subito】

「Ooh, congratulazioni. vivrai da solo?」

【Sì.】

「Capisco-- …Ah, quando hai visto la Moto Nera, erano circa le 7 del pomeriggio, vero?」

【Ah, lo sai anche tu? L'ho vista proprio vicino al Sunshine.】

「Già. Beh, è che c'ero anche io.」

【?!】

【Davvero? Wow, allora magari ci siamo incontrati senza nemmeno accorgercene!】

「Probabile」

【Wow! Dai! Se è davvero così avrei dovuto avvertirti prima!】

「Comunque, benvenuto ad Ikebukuro. Se hai qualche domanda, non preoccuparti, chiedi pure~」

【Grazie mille!】

【Ah, già, allora vado dritto al punto.】

「Continua, continua」

【Conosci una persona chiamata Orihara Izaya?】

【Ne ho sentito parlare da un amico, ma mi ha detto che è meglio non immischiarsi con lui】

【Fa paura? Ah scusa, non ci sono ragioni per cui tu debba saperlo.】

「…」

「Tanaka Tarou-san, il tuo amico è uno di quelle persone?」

【Ah, no, è una persona normale】

「Ah, Capisco. Scusa. Meno avrai a che fare con Orihara Izaya meglio è, davvero. È una persona davvero problematica.」

《Ah! Tanaka-san, buona sera!》

【?! Kanra-san, eri qui?】

《Ero al telefono fino ad un momento fa. Ah, ho appena letto i log, quindi sei venuto a Tokyo? Congratulazioni! Dovrei organizzare un incontro offline la prossima volta?》

【Ah, no no, non preoccuparti. Aah, ma vorrei incontrarvi offline】

《Già》

《Oh, già, parlando di incontri offline, non ci sono quei patti online di suicidio?》

「Aah」

「Erano abbastanza di moda lo scorso anno, no? Doppio suicidio con persone conosciute online.」

【Un argomento piuttosto spiacevole】

【Ma non ce ne sono stati così tanti ai notiziari ultimamente】

「Forse perché sono stati fermati prima che potessero farla finita, oppure è diventato così comune che non fa nemmeno più notizia」

《No, oppure, ne sono avvenuti ancora un casino, ma nessuno si è ancora accorto!》

【Eh?】

《Può essere che non abbiamo ancora trovato i corpi》

【Uwah】

「È veramente insensibile da parte tua」

《Inoltre, ci sono sempre più casi di persone smarrite ultimamente》

【? Non ci sono molte notizie al riguardo, no?】

《Beeeh, probabilmente sono immigrati irregolari, o bambini che sono scappati di casa. Sembra che succeda spesso tra Ikebukuro e Shibuya. Ci sono anche voci che siano i membri dei “Dollars” che li rapiscono e poi li fanno sparire, sapete? Hehehee》

【Ah, i “Dollars” sono davvero famosi】

《I Dollars sono davvero impressionanti! Dicono che recentemente hanno negoziato con la triade cinese e che lo yakuza che è stato accoltellato l'altro giorno è stato opera di un sottoposto dei Dollars!》

「Kanra-san, dove hai preso questo genere di informazioni?」

《Conosco persone che sono piuttosto familiari con queste cose, ecco tutto》

【Uff, voglio sapere altro, ma devo svegliarmi presto domani, quindi è tutto per oggi~】

《Ah, cerca di dormire!》

「Tanaka Tarou-san, 'notte~」

「Ah, anche io ho qualcosa da fare, quindi per stanotte ho finito」

【Scusate… Aah, ti prego la prossima volta raccontami anche di Dota-chin!】

【Ok, bye~】

《Aah, allora per oggi facciamola finita. Siccome nessun altro sembra farsi vivo》

《Buonanotte~ ☆》

---Tanaka Tarou ha lasciato la chat---

---Setton ha lasciato la chat---

---Kanra ha lasciato la chat---


  1. Il 'tou' in Toubu significa est, il 'sei' in Seibu significa ovest, ma ad Ikebukuro questi due grandi magazzini sono posizionati in posizione opposta al loro nome.
  2. Gang dei colori: bande di strada i cui membri indossano vestiti, capelli, bandane degli stessi colori. Fin dal drama “Ikebukuro West Gate Park”, hanno iniziato a radunarsi al Nishi-Guchi Koen.
  3. 60-Storey Street (rokukai-doori): il nome completo è Sunshine 60-Storey Street (sanshainrokukai-doori)