To Aru Majutsu no Index ~ Italiano (Italian):Volume5/Prologo

From Baka-Tsuki
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Prologo – Notte di Apertura [Good_Bye_Yesterday][edit]

31 Agosto, ore 00:00

Una epistassi.

È notte fonda. Kamijou si stava tenendo il naso nella vasca da bagno che aveva accuratamente pulito e asciugato. Probabilmente era colpa della scorpacciata di arachidi. Per sicurezza, posò il cellulare che stava usando in un angolo della vasca.

Il bagno è la stanza privata di Kamijou, e anche la sua camera da letto. Sebbene vivesse in un dormitorio studentesco, nella sua stanza, lontana da dov'era attualmente situato, ora vi si trovava una ragazza che affermava di chiamarsi Index.

Questa 'residente' era un grosso problema per il sano liceale Kamijou Touma. A fronte di questa ragazza che, incurante, divenne 'residente' del posto, Kamijou si rinchiudeva in bagno ogni notte per evitare di fare qualcosa che non bisognerebbe fare.

(Si faccia notare che Kamijou non aveva la benché minima idea del perché stesse vivendo con una ragazza a causa della perdita di memoria. Per Kamijou, stanno vivendo insieme per una qualche ragione.)

Di solito, in questa situazione, quella che chiudeva a chiave la porta era la ragazza… ma ogni volta che Index cadeva in letargo, apriva la porta e andava da Kamijou, e quindi era inutile dirle di chiudere a chiave.

"Uh… clinex, clinex."

Kamijou, tenendosi il naso, aprì la porta. Index dovrebbe essersi già addormentata, no? Tutte le luci erano spente. Nel fioco chiaro di luna, si potevano intravedere solo i contorni delle cose.

Da qualche parte remota - probabilmente all'esterno del dormitorio - provenivano suoni di una rissa, anche se non erano molto chiari quando giungevano nella stanza di Kamijou. L'attenzione di Kamijou si volse verso l'esterno per un breve momento, e poi fece ritorno nella sua stanza.

La stanza era davvero in disordine. Sul pavimento erano sparsi riviste e manga letti solo in parte. I libri sugli scaffali erano collocati in modo caotico. Alla TV erano collegati una dozzina di cavi connessi a diverse console. Sul piccolo tavolino di vetro vi si trovava un laptop e, sopra di esso, una bottiglia di plastica mezza vuota di qualche bevanda.

Il letto era vicino al muro, e la scatola di fazzoletti doveva essere vicino a quella zona… Kamijou ricordò le posizioni dei mobili, e attraversò la stanza. Quando arrivò di fianco al letto, i piedi di Kamijou calpestarono qualcosa. Sembrava una scatola di cartone. Dopo averla raccolta, scoprì che era una scatola di fazzoletti schiacciata.

"…Sfortunato alla ventesima. Beh, fa niente, anche se ho calpestato il fazzoletto, lo posso ancora utilizzare."

Anche se non era un granché infilarsi nel naso dei fazzoletti calpestati, non aveva altri fazzoletti a portata di mano. Kamijou sospirò, prese un fazzoletto dalla scatola schiacciata e, dopo averlo arrotolato, se lo mise nel naso.

In questo momento, della luce filtrava attraverso la finestra.

Il dormitorio di Kamijou si trovava a soli due metri dal dormitorio accanto; se accendessero le luci, illuminerebbero anche la stanza di Kamijou.

Sebbene le tende coprivano la finestra, non erano in grado di bloccare tutta la luce che penetrava.

La luce artificiale rischiarò indistintamente la stanza, trasformando quel luogo nel quale si potevano intravedere solo i contorni delle cose in un luogo dove si potevano distinguere colori e consistenza.

La scena che Kamijou vide gli fece mancare il fiato.

La prima cosa che notò fu il leggero suono del respiro.

In seguito, vide la ragazza dormire beatamente nel letto.

Index v05 013.jpg

L'età della ragazza si aggirava sui 14-15 anni, aveva dei lunghi capelli argento e la pelle bianca. Era bassa e leggera, ma la sua temperatura sembrava essere più alta del normale. Sebbene non avesse applicato cosmetici, la sua pelle emanava un aroma dolce e leggero, uno dei suoi tratti caratteristici.

La ragazza, che indossava solo una camicia sbottonata e dormiva profondamente, si chiamava Index.

Forse perché aveva caldo, ma la coperta era stata buttata giù dal letto. La ragazza che dormiva di lato e con le gambe piegate dava l'impressione di un neonato addormentato nel grembo della madre.

Da notare che il letto non era grande, ma per qualche ragione, lei dormiva solamente in un angolo del letto.

Sembrava che lo spazio libero fosse stato lasciato apposta per qualcuno.

Uh… è ovvio per chi sia questo spazio.

Kamijou arrossì nell'oscurità, ma poi scosse la testa. Le azioni inconsce di Index scaturivano dalla sua fiducia in Kamijou, forse leggermente influenzate da sentimenti romantici puri. Dava l'impressione di una bambina pura, senza un'oncia di maturità.

E quello in cui aveva fiducia non era il Kamijou che ora le è davanti.

Kamijou Touma ha perso la memoria, ma Index non ne è a conoscenza. In altre parole, colui in cui crede è il Kamijou Touma 'prima della perdita di memoria', e non il Kamijou Touma 'che ora le è davanti'.

E così Kamijou si disse di non fraintendere, che tutto ciò non era per il suo bene. Il suo modo di dormire indifeso, il pensiero di voler dormire con lui nello stesso letto, le labbra che si aprivano delicatamente al suo respiro, il piccolo petto che si alzava leggermente quando respirava, le gambe soffici e bianche che spuntavano dalla camicia sbottonata…

…Uhm… cioè, sì, lo so, è un po'…

Kamijou sudò leggermente e si irrigidì. Ora il regolare e leggero russare di Index si era interrotto. Aveva iniziato a rigirarsi nel letto e il suo respiro si fece più mirato. E poi, gli occhi che erano chiusi si aprirono.

"Mmm… mmm… Touma?"

Disse Index mentre si strofinava gli occhi.

"Ah, scusami, ti ho svegliato?"

"Mi sono svegliata perché è diventato troppo luminoso. Ah, quelli dell'altra parte hanno acceso le luci. Accenderle quest'ora della notte, non considerano affatto che gli altri-"

Index si fermò improvvisamente a metà frase.

Proprio mentre Kamijou mostrava alcune perplessità, vide Index che controllava se i suoi vestiti erano a posto. Poi si tenne le spalle, mentre se ne stava seduta sul letto a fissare Kamijou con uno sguardo sospettoso.

"Ehm, Touma, tanto per sapere. Che ci fai qui?"

"Che ci faccio qui? Sono qui solo per fermare la mia epistassi-"

A metà strada, Kamijou capì finalmente qual era l'attuale situazione.

Index, che era addormentata, coperta solo da una camicia sbottonata e con le gambe audacemente scoperte, si trovò davanti Kamijou che aveva un clinex nel naso, con evidenti tracce di sangue dal naso.

Domanda: Ad una ragazza appena svegliata, come apparirebbe una situazione del genere?

Kamijou sentì che le sue mani sudavano in modo innaturale. Aveva un brutto presentimento al riguardo. Gli occhi della ragazza sul letto mostravano segnali di rabbia, che sembravano confermare il brutto presentimento. È vero, non fraintendete; il suo essere indifesa era da attribuire alla fiducia in Kamijou Touma, quindi non è che voglia dare la sua disponibilità a Kamijou. Andare nel letto di qualcun altro mezzi addormentati è completamente differente rispetto al dare il proprio corpo a qualcuno coscientemente.

"Ah… Ehi ehi, signorina Index, non fraintenda. Il vecchio cliché di 'epistassi = eccitamento' che appare nei manga non è applicabile nella vita reale, è solo un gergo-"

"Touma."

Index tagliò corto il farfugliare di Touma.

La faccia di Index dava un'espressione di pericolo di prima classe, collocabile tra il piangere e l'essere arrabbiati, e chiese:

"Giureresti sul Signore in cielo che non hai provato niente nel vedermi dormire?"

Index fissò Kamijou.

"Uh…" Kamijou andò leggermente nel panico dentro di sé.

Ad essere onesti, Kamijou non riuscì quasi a trattenersi quando vide l'aspetto da addormentata di Index. Era un'espressione estremamente carina, e le sue gambe candide gli fecero anche ingoiare la sua saliva.

Non si poteva di certo dire una cosa del genere davanti a questa ragazza che poteva esplodere da un momento all'altro.

La ragazza aveva una brutta abitudine, quella di mordere le persone. Quando era di buon umore mordeva leggermente sulle braccia, quando era di cattivo umore mordeva brutalmente sulla testa. Anche se Kamijou non l'aveva mai vista fare queste cose su altri all'infuori di lui, era certo che questa brutta abitudine gli dava dei grossi grattacapi. Un paio di vestiti erano già pieni di buchi, e doveva già preoccuparsi del problema della calvizia a quest'età.

"Touma, lo giuri?"

Index chiese di nuovo, per conferma.

Facendo parte del gruppo contrario alla cattiva abitudine di mordere la testa delle persone, Kamijou poté solo fingere in maniera disinvolta dicendo:

"Ha! Che stai dicendo? Ovvio che non ho provato niente nel vederti dor-"

Prima che potesse finire la frase, Index si lanciò brutalmente e atterrò Kamijou, poi si sedette su di lui e tirò un morso alla testa di Kamijou.

"Che significa 'non ho provato niente'?! Sono pur sempre una ragazza e, nonostante ciò, non ti è passato per l'anticamera del cervello alcun pensiero?! Ho il mio orgoglio da ragazza!"

La ragazza lo disse con una fiera aura di rabbia e lacrime che zampillavano dai suoi occhi. Questo suo modo di attaccare, ovvero mordere mentre parlava, faceva soffrire Kamijou ancora di più.

"Ah! Era questo che intendevi?! Allora mi sono sbagliato! Scusi, signorina Index! Sinceramente, io, Kamijou Touma, dopo averti vista mentre dormivi, mi sono un po' eccitato!"

"Ormai è troppo tardi per cambiare risposta!"

"Qualsiasi cosa dica, verrò morso comunque? Accidenti! Nemmeno il Railgun Mikoto è così violenta!"

In quel momento, una delle sopracciglia di Index si contrasse.

"…Touma, chi è questa Railgun Mikoto?"

"Ah-" Il brutto presentimento si accentuò. "Una parente di Izanagi-no-Mikoto. Allora? Ha un'aria giapponese, vero?"

"Bugiardo! Stai sicuramente mentendo! Non so cosa sia un Railgun, ma posso affermare che non fa parte della cultura tradizionale giapponese!"

"Vabbè, tanto ho pure dimenticato come si scrive Izanagi-no-Mikoto in kanji! Ma poi, che c'è di male in una divinità che può usare un railgun nel folklore giapponese- Ahia! Ahia!"

Kamijou voleva scappare il prima possibile da quella feroce ragazza che gli stava sopra a cavalcioni, ma il suo centro di gravità era vincolato e non poteva muoversi. Sebbene la sua mano destra, l'Imagine Breaker, aveva il potere di annullare ogni potere sovrannaturale, in queste occasioni era completamente inutile, quindi Kamijou ora come ora è letteralmente un esper di Livello 0. Kamijou poteva muovere liberamente solo la sua testa. In quegli istanti, il fazzoletto che era nel suo naso volò via.

Un liquido rosso fuoriuscì dal suo naso come se fosse un torrente.

Index finalmente si calmò, forse perché aveva visto il sangue. Le sue sopracciglia si alzarono un poco, e non capiva come trattare la situazione.

"T-Touma, il tuo naso sanguina veramente… che è successo?"

"Ah? Non è niente, probabilmente ho mangiato troppe arachidi."

"…beh, mi sono persa nelle arachidi."

La suora dai capelli argentati e dagli occhi verdi, seduta sopra a Kamijou, abbassò la testa. Dopo averci pensato attentamente, una ragazza, con addosso soltanto una camicia, seduta sopra un ragazzo… non è una cosa che succede tutti i giorni. Kamijou sentiva qualcosa di soffice sulla sua pancia, ma Index era troppo angosciata per curarsene.

"Uh… Touma è un ragazzo che si eccita con le arachidi. Non preoccuparti, posso comunque accettarti per come sei, Touma."

"Ehi, potresti non alterare i fatti in questo modo?" Kamijou sospirò e disse: "Comunque, scendi giù, voglio bloccare il sangue. Basta che mi dai un nuovo fazzoletto, non voglio rimettermi nel naso un fazzoletto usato."

"Fazzoletti, fazzoletti… Touma, dove sono?"

Index guardò a destra e sinistra ma, a quanto pare, non riusciva a scorgere la scatola di fazzoletti che aveva di fianco. Seduta sopra a Kamijou, inclinò leggermente la testa per pensare per un momento. Dopo un po', pensò a qualcosa ed esclamò:

"Touma, Touma, anche questa è carta."

"Mi prendi in giro? Mi farei male se mi infilassi un foglio di carta nel naso. Spostati e basta, Index, prendo io i fazzoletti-"

A metà discorso, le parole smisero improvvisamente di uscire dalla bocca di Kamijou.

Con un'espressione scioccata, fissò le parole sul foglio di carta che Index gli aveva passato.

"Ah… Eh? Aspetta, che c'è scritto?"

"Eh? Fammi vedere… dice 'compiti delle vacanze estive, problemi di matematica'. Touma, non riesci a leggerlo?"

Il cervello di Kamijou si piantò completamente.

È vero, compiti. Compiti delle vacanze estive. Queste vacanze estive erano state davvero drammatiche e in stile fantasy per Kamijou, tanto da sembrare una recita. Ma, per quanto ricordasse, non c'era niente di così scabroso come quelli: i 'compiti delle vacanze estive'…

Facendo un tonfo, Kamijou, che aveva ancora la ragazza sopra di lui, girò da una parte la testa. Sfruttando il suo campo visivo limitato, guardò l'orologio e il calendario sul muro, vedendo chiaramente l'ora e la data.

31 Agosto, ore 00:25.

C'erano grossomodo altre 24 ore prima della fine delle vacanze estive.

"…aha, tutti staranno pensando che ora dirò 'che sfiga', giusto? Ma quando arrivo a un tale livello di sfortuna, non ho neanche voglia di dirlo. Ahah… Ahahah…"

"Touma, perché il tono della tua voce è così strano? E con chi stai parlando?"