Iris on Rainy Days:Rinascita-Giorno 44

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Giorno 44


Compare subito il punto d'incontro. Quella era la 44esima volta che vi giungevo.

Dopo aver finito di trasportare i materiali all'“intestino”, qualcuno dietro di me inizia una conversazione.

"Ehi tu laggiù, aspetta un secondo.”

"Eh?"

Giro la testa, la giovane ragazza — numero di identificazione 38 - compare davanti ai miei occhi. Indossa indumenti da lavoro sul suo corpo snello. I suoi larghi, aggraziati occhi mi fissano direttamente.

La bianca faccia della ragazza si avvicina. Non posso fare altro che protendere il mio corpo all'indietro. È da un po' che non mi sentivo così eccitata.

"Qual è il tuo numero d'identificazione?"

"...... Eh?"

Non potevo capire cosa volesse dire la ragazza in quel momento. Il punto è che la giovane ragazza che osservavo da lontano ha subito attaccato conversazione con me sorprendendomi molto, e non parlavo con qualcuno da un mese o più.

Le ho dato una risposta senza significato "N-numero d'identificazione?", mentre un'espressione turbata compariva sul volto della ragazza.

"Non...... ricordi il tuo numero? Vedi, è quel numero che l'ispettore ti urla quando ti chiama.”

Proprio in questo momento, la ragazza poggia le mani sulle sue anche, inclinando leggermente la sua meravigliosa testa. I suoi capelli sono legati con un grande nastro che dondola davanti al suo petto proprio come un'altalena. Il suo aspetto è molto adorabile, pieno di vita e di vigore come un girasole che sboccia.

"Emh...... Io...... sono il numero 108."

Finalmente riesco a darle una risposta. Proprio adesso, non posso credere che quella inorganica voce elettronica provenisse da me.

"Numero 108, eh..... Questo vuol dire che sei qui da poco.” La giovane cammina davanti a me presentandosi: “Sono la numero 38, il mio nome è Lilith. Felice di conoscerti.”

Lilith. Finalmente so il suo nome. Assomiglia un po' al mio.

"Ah, non fermarti. Saremo rimproverate se non ci muoviamo. ....... Però, ho qualcosa da chiederti.”

Detto ciò, Lilith mi fissa e sembra interessata.

"Perché hai iniziato a fissarmi recentemente?”

Sono stata scoperta.

Non sapevo cosa dire, quindi ho potuto solo rispondere “Sono così dispiaciuta.”

"Ah, va bene.” Lilith ondeggia lievemente le mani, “Non serve scusarsi. Volevo solo sapere il motivo. .......Per caso è amore a prima vista?”

Lilith inizia a ridere calorosamente, i suoi grandi occhi delicatamente si restringono fino a diventare una linea. Sembra quasi un bambino. Potrebbe essere più giovane di me, magari aveva sui 15 anni prima di arrivare qui.

"Emh...... Beh...... Penso sempre a voi due.”

"Due?"

"La signorina Lilith e il Signor. 15.”

"Numero 15....... Ohhh, intendi Volkov?”

Volkov. Ho appena scoperto il nome del robot gigante, numero 15.

Lilith continua a chiedere: “Perché t'interessa?"

In quel momento, ho raggiunto lo “stomaco”, e sollevato i materiali di scarto prima di risponderle.

Anche Lilith ha raccolto i materiali sulle sue spalle. Dopo ciò, ci siamo girate e abbiamo camminato verso l'”intestino”.

La conversazione è ricominciata.

"Voi due sembrate quasi conoscere gli altri bene.”

"Eh, sembra così?"

Il tono di Lilith si alza leggermente. Anche La sua bocca si alza leggermente, sembrando quasi che ciò la renda piuttosto felice.

Dopo quindici minuti.

"...... Eh? Ciò vuol dire che ci stavi pedinando?”

"No, non vi stavo......"

Trasportiamo di nuovo i materiali per l'”intestino”. Lilith ha camminato con me per tre volte.

"Il Signor Volkov mi ha superato un paio di volte. Ma, ecco...... Mi ha ignorato.”

"Oh, ecco!" Lilith alza le spalle, “La vista e l'udito di quel ragazzo non sono molto buoni. Non penso che ti abbia ignorato, penso che non ti abbia notato.”

Lilith ha appena chiamato Volkov “quel ragazzo”. Sembra che siano una coppia che vive insieme da tanto tempo.

"Oh, capisco. Ecco come stanno le cose.”

"Ecco perché devi fare ciò quando lo chiami.”

Dopo averlo detto, Lilith fa un passo avanti e picchetta delicatamente il girovita di Volkov. Dopo ciò, lei chiede, come se dovesse andare in un bagno pubblico.

"C'è nessuno qui? C'è nessuno qui?”

Volkov gira subito la testa, rispondendo 'Oh~ Sì, sì” come se fosse veramente in un bagno.

"Vedi~" Lilith mi mostra un luminoso, solare sorriso, “Dovresti fare ciò se vuoi parlargli. Se non lo fai, non ti noterà mai.”

"Oh...... Quindi c'è un trucchetto.”

"Questo tizio è stata progettato come robot militare. Ecco perché... Ha qualche glitch dai tempi in cui combatteva in guerra.”

"La Signorina Lilith sembra capire abbastanza bene il Signor Volkov.”

"Stop."

Lilith usa la sua mano che non sta tenendo materiali di scarto per bloccarmi.

"Quel Signorina , potresti smetterla di usarlo?”

"Eh?"

Il sopracciglio di Lilith si alza leggermente, e inizia a fissarmi coi suoi grandi occhi infantili ma saggi.

"Siamo già amiche, non serve chiamarmi in questo modo. Sono Lilith Sunlight.”

"Sunlight...... È un nome fantastico."

Ho espresso schiettamente i miei pensieri. Questo è un nome che sta bene ad una persona del genere.

"D- Davvero?” Lilith sembra molto felice, “...... Giusto, lui si chiama Voulkov Galosh.”

"No, è Volkov Galosh." —il gigante si gira immediatamente e la corregge.

"Eh, mi hai sentito?"

"Lilith- mi piglia- in giro."

"Non sarebbe meglio cambiarti il nome in 'Voulkov'? Ti starebbe meglio.”

"Voulkov- è sbagliato. Volkov- è- Volkov."

"Davvero, non posso proprio burlarti......"

Lilith sorride maliziosamente, quindi si volta.

"Giusto, tu hai un nome, no? Immagino che possa andar bene chiamarti col tuo vero nome, no?”

Tento di dirle il mio nome.

"Mi chiamo Iris. ...... Iris Rain Umbrella."

"Iris......? Eh, sembra un nome femminile."

"Emh, beh......"

In quel momento, si avvertono le urla dell'ispettore.

"Ehi, le conversazioni private sono proibite! Numero 15 e 38! E... Numero 108!

Dopo aver pronunciato ad alta voce un 'Mi dispiace!', Lilith mi fa la linguaccia.