To Aru Majutsu no Index ~ Italiano (Italian):Volume15 Capitolo 5

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Capitolo 5: Sconfiggere La Persona con le Ali Nere Più Forti — Dark_Matter.

Parte 1

A causa del crollo di BLOCK, al momento le acque erano più calme.

Tsuchimikado si stava occupando di ricapitolare la situazione, Musujime era andata a curarsi le ferite e, per quanto riguardava Unabara, sebbene non si sapesse dove fosse finito o cosa stesse facendo, la sua situazione poteva essere definita al sicuro. Accelerator, che non aveva niente da fare (e nessun motivo inerente alla questione) prese il treno per tornare nel Settimo Distretto e comprò una lattina di caffè da un negozio a caso.

In quel momento, il suo cellulare squillò.

Sullo schermo c'era la scritta "Voce 3" che corrispondeva al numero di Tsuchimikado, ma dopo aver risposto, capì che a chiamarlo era stato qualcun altro.

«Grazie per i tuoi sforzi, Accelerator. Il piano per assassinare il Soprintendente Generale di BLOCK è giunto al termine. È tutto grazie a voi di GROUP.»

«Quindi sei tu.» rispose impazientemente il ragazzo nel sentire quella voce.

«Sono fortunato ad avere dei subordinati tanto competenti.»

«...Quindi vuoi morire davvero, eh?»

«No, no. Stavolta vi sto ringraziando dal profondo del mio cuore. A causa di ciò, oltre alle solite ricompense per il lavoro svolto, vi darò delle informazioni utili come regalo personale.»

«Informazioni utili?»

«Esatto. Qualche informazione che ha a che vedere con il Numero di Serie 20001: la vita di Last Order.»

Parte 2

Uiharu Kazari e Last Order erano sedute all'interno di una caffetteria all'aperto.

Last Order, che diceva di stare cercando un bambino che si era perso, aveva camminato così tanto da avere le gambe indolenzite ed al momento era distesa a metà su un tavolo. Uiharu si era seduta vicino a lei ed aveva ordinato la specialità della casa: il parfait grande.

«Dunque, hai trovato la persona che stavi cercando? Il tuo ahoge ha finalmente finito con quella reazione biribiri[1]

«"...Questa cosa che Misaka possiede non è un ahoge!" dice Misaka mentre Misaka ha una voce stanca.»

Ma questa bambina che aveva circa dieci anni aveva un ciuffo di capelli che stava sollevato e veniva mosso dal vento autunnale. Quello era, senza ombra di dubbio, l'ahoge definitivo!

«"Uu... Sono sicura di averlo percepito qui da qualche parte, ma all'improvviso è andato altrove." dice Misaka mentre Misaka si sente giù per aver fatto tutto quel lavoro per niente.»

Last Order, che era come un pallone sgonfio, all'improvviso sollevò la testa.

(Ha trovato quella persona?) pensò Uiharu, ma non era il caso.

Passarono di lì un paio di ragazze e Last Order fissò un portachiavi che davano in regalo da un fast food.

«"Mi-Misaka vuole davvero quello!" dice Misaka mentre Misaka non ha il portafoglio addosso e quindi può solo guardare Uiharu nee-san con gli occhioni da cucciolo!»

«Ah, cavolo. Non sei uscita per cercare qualcuno?»

«"Sì, e quella persona si trova in quel fast food." dice Misaka mentre Misaka può percepi...»

«Dire bugie non va bene, sai? Inoltre, ho appena ordinato quel parfait grande e ho cominciato da poco a mangiarlo, non posso andarmene adesso.»

«"Come puoi essere tanto rilassata?!" dice Misaka mentre Misaka picchia ripetutamente sul tavolo e borbotta.»

«Ah, non hai il resto che ti è rimasto dal taxi?»

«"Oh! Hai ragione!" dice Misaka mentre Misaka prende i soldi e si dirige verso il fast food!»

Prima che la sua voce finisse di echeggiare, Last Order aveva già lasciato la caffetteria. Uiharu poteva solo sventolare un fazzoletto e dire ad alta voce: «Ricordati di tornare!»

Mentre la ragazza stava per cominciare il suo attacco alla sezione gelato, parlò una voce dietro di lei.

«Mi dispiace disturbarti, ojou-san[2]

Uiharu posò in fretta il cucchiaino e si voltò verso la voce. Lì davanti c'era un ragazzo che emetteva un volgare senso dello stile. Sulla mano destra aveva un certo tipo di artigli meccanici.

Sul viso di questo ragazzo c'era un sorriso cordiale che non s'addiceva al suo aspetto.

«Ehm... posso chiederti chi sei?»

«Kakine Teitoku. Sto cercando qualcuno.»

Mentre palava, questo ragazzo che diceva di chiamarsi Kakine Teitoku, prese una foto.

«Sai dove si trova adesso questa bambina? Il suo nome è Last Order.»

«...»

Uiharu fissò la foto per qualche secondo. Poi guardò avanti ed indietro tra Kakine e la foto prima di scuotere la testa.

«Mi dispiace, non l'ho vista.»

«È così?»

«Se sei di fretta, ti suggerisco di andare alla prima postazione dell'Anti-Skill e chiedere lì.»

«Hai ragione. Ma prima di quello, forse continuerò a cercarla da solo per un po'.» disse Kakine mentre si voltava per andare via.

Uiharu abbassò la testa e stava per cominciare il suo attacco al gelato ancora una volta.

«Ah, giusto. Ho dimenticato di dire una cosa.»

«?»

Senza aspettare che Uiharu alzasse la testa, la frase successiva arrivò con un colpo alla sua testa.

«Sapevo che eri con Last Order! Idiota!»

Bang Fu l'impatto con le sue tempie.

Prima che realizzasse di essere stata colpita, Uiharu era già caduta dalla sedia. Aveva calciato di riflesso il tavolo e rivoltato la sedia. Il grande parfait mangiato appena si sparse per tutta la strada come un frutto schiacciato.

Intorno a loro, i passanti urlavano.

Uiharu, che non sapeva ancora cosa fosse accaduto, per prima cosa pensò ad alzarsi.

Ma il piede di Kakine si posò brutalmente sulla sua spalla destra e la inchiodò a terra.

«Era per quello che non ti ho chiesto "La conosci?", ma al contrario "Dov'è andata?"»

Kakine ripose tutto il suo peso sul piede.

Crack Mentre lo sentiva su di sé, il dolore delle ossa che sfregavano l'uno contro l'altro si estese in tutto il suo corpo. Poi le si slogò la spalla.

Uiharu cercò inconsciamente di rotolare per il dolore, ma la gamba di Kakine era come una lama d'acciaio irremovibile.

A quel punto, la ragazzina urlò piuttosto che mugolare, ma ciò non commosse per niente il ragazzo.

«Mi hai scoperto e hai detto a Last Order di scappare; capisco che tu non sia così esperta. Anche se sono un rifiuto della società, preferisco non coinvolgere le persone normali. Se avessi collaborato con me sin dall'inizio, non avrei dovuto usare la violenza.»

Era un pomeriggio di festa e c'erano un sacco di persone intorno alla caffetteria all'aperto, però guardavano solo da lontano, senza cercare di aiutare.

Ma non potevano essere biasimati per una cosa del genere.

Uiharu indossava una fascia di Judgment. Sebbene i loro membri avessero a che vedere solo con gli incidenti che si svolgevano a scuola, alcuni studenti credevano che fossero persone che proteggevano la pace come la polizia o l'esercito. Anche se l'organizzazione aveva i suoi gruppi scelti, c'erano anche dei deboli. Era una vergogna, però, dato che le persone non capivano queste restrizioni, pensavano che se qualcuno di Judgment potesse essere facilmente sconfitto, loro non avrebbero avuto nemmeno una possibilità.

Quindi non c'era alcun aiuto per Uiharu.

Kakine mise più forza nella sua gamba, spingendola più a fondo nella spalla della ragazzina.

«...Ma! Non ho pietà per i miei nemici. Se non sai niente ed eri in giro con Last Order per caso, allora non avrei dovuto fare una cosa del genere. Tuttavia, nell'istante in cui hai deciso di proteggerla di tua spontanea volontà, è diventato del tutto un altro problema. Quindi, per favore, oujo-san: non spingermi ad ucciderti in questo posto.»

Gacha kara kara Le ossa slogate vennero spostate di proposito ed il dolore pervase il suo corpo.

Nel frattempo che la ragazzina riuscisse a reagire al dolore e cercasse di resistere, i suoi occhi erano già pieni di lacrime. Le lamentele di perché le dovesse accadere una cosa del genere, la paura di affrontare una violenza schiacciante ed inarrestabile ed il rimpianto di non essere riuscita a risolvere la situazione: questi sentimenti negativi si mischiarono ed oppressero la mente di Uiharu dall'interno.

C'era solo un modo per venire liberata da tutto ciò.

«Dov'è Last Order?»

Nella sua mente confusa e riempita di dolore, c'era solo la voce di Kakine.

«Dimmelo e ti lascerò andare.»

Nel labirinto che non aveva un'uscita, alla fine qualcuno indicò la via. Uiharu, che era travolta dall'oscurità conosciuta come violenza, desiderava il traguardo più di qualsiasi altra cosa. Il suo senso di responsabilità come membro di Judgment e la sua personalità come "Uiharu Kazari" erano state fatte a pezzi da quel solo pensiero di "essere liberata da quel dolore".

Alla fine, le sue labbra si mossero.

Con le lacrime che le scendevano giù dalle guance, aprì lentamente la bocca.

Sapeva di dover restare in silenzio, ma non poteva non farlo.

E così, mentre si odiava per la sua inutilità, dichiarò la sua intenzione decisiva.

«...? Cosa?»

Kakine aggrottò le sopracciglia. Non sembrava capire le intenzioni della parte opposta alla sua.

«Non... riesci a... sentirmi?» disse ancora una volta Uiharu con le labbra tremanti, usando le forze che le erano rimaste.

«Ho detto... che quella bambina si trova in un posto che non vedrai mai. Non sto... mentendo.» disse mentre tirava fuori la lingua, come se stesse usando tutte le sue forze per prendersi gioco del suo nemico.

Kakine Teitoku si ammutolì.

«...Molto bene.»

Nel dirlo, tolse la gamba dalla spalla della ragazza.

Ma il suo piede non tornò sul terreno. Al contrario, era diretto sulla testa di Uiharu Kazari.

«Te l'ho detto prima: anche se non attacco le persone normali, non ho pietà verso i miei nemici. Se lo capisci e ti rifiuti ancora di collaborare, allora non c'è niente che io possa fare.»

Kakine Teitoku caricò tutta la sua forza in quel piede che si trovava su di lei.

Era come se il piede stesse per schiacciare una lattina vuota.

«Addio.»

Boom una grande folata di vento fece chiudere inconsciamente gli occhi pieni di lacrime di Uiharu; questo era tutto ciò che poteva fare.

Ma il piede di Kakine non schiacciò la sua testa.

Un'altra esplosione si espanse attraverso la Città Accademia.

Un vento molto forte si abbatté contro di loro come un'onda d'urto. Uiharu aprì gli occhi e vide un bancomat ed i cocci del suo vetro e mura. Un tornado spinse questi cocci contro Kakine Teitoku ad una velocità incredibile. Incassando questo colpo frontale, il ragazzo inciampò ed il piede che stava per schiacciare Uiharu finì con il cadere a terra a pochi millimetri dalla sua testa.

Dall'interno del bancomat, ormai del tutto distrutto, delle banconote bianche volarono in tutte le direzioni come le ali di un angelo.

Al centro di tutto ciò, Uiharu sentì una voce.

«...Davvero. Questo è tutto ciò che ci vuole per soddisfarti, stronzo?»

Ardente, bianco, squilibrato.

Quella era la voce del Level 5 simile ad un demone più forte della Città Accademia. «Alziamo la posta in gioco ancora di più. Mentre ci siamo, ti insegnerò ciò che significa essere un cattivo.»



Note

  1. Biribiri è il suono dell'elettricità che si usa in Giappone.
  2. Signorina.